Lettera al Direttore Quotidiano L'Arena

A seguito dell'intervento dell'Assessore Andrea Bassi sul quotidiano L'Arena uno di noi,  Silvano Nicoletto, ha ritenuto di rispondere a nome del Comitato inviando al Direttore del medesimo quotidiano la seguente lettera:

Egregio Direttore,

              desideriamo innanzitutto ringraziare il suo quotidiano per aver dato voce alla manifestazione che s’è svolta domenica 9 maggio, nel campo parrocchiale di S. Maria in Stelle, a difesa del paesaggio dell'ambiente della Valpantena e di altre zone di città e provincia. Benché il numero dei partecipanti non corrisponda al migliaio di persone come ha generosamente riferito il suo giornale, ma forse un po' meno, tuttavia il dato interessante è che all’iniziativa hanno partecipato appartenenti ad una cinquantina di associazioni provenienti da tutto il territorio provinciale. Ciò fa capire che la politica dell'ambiente riguarda tutto il territorio comunale e provinciale, non una piccola parte.

Vorremmo con questo scritto rispondere brevemente a quanto affermato dall’Assessore Bassi Andrea su “L’Arena” di oggi 11 maggio ’21 – pagina 18, per chiarire che il tema fondamentale della manifestazione non è la contesa inesistente tra il Monastero degli Stimmatini e chi ha realizzato le brutte costruzioni sorte intorno ad esso. La questione principale è capire se esiste o no una la politica degli organismi preposti a tutela dell’ambiente, se si, vorremmo conoscerla. Ciò che di stonato si può constatare nel contesto paesaggistico di Sezano, a noi sembra la punta d'Iceberg di una politica ambientale a dir poco incomprensibile.

Vorremmo dire all’Assessore Bassi che non è necessario alcun incontro tra lui, noi del comitato della manifestazione e la proprietà dei capannoni. Nel suo intervento ha affermato quanto sapevamo già, ovvero che questi interventi sull’ambiente, per noi sconsiderati, sono corredati di tutti i necessari permessi. I Proprietari hanno semplicemente chiesto di realizzare i loro progetti e, crediamo legalmente, hanno ottenuto i necessari permessi. Se poi, vorranno fare qualcosa per mitigare l’impatto ambientale, non possiamo che essere d'accordo; non c'è bisogno di chissà quali trattative! Oltretutto nascondere queste brutture è nel loro interesse.

All’Assessore Bassi, vorremmo semplificare la vita. A nostro avviso, deve semplicemente rispondere pubblicamente (siamo certi che il suo giornale non negherà l'ospitalità) a questo interrogativi:

-          Quali sono i criteri con cui vengono accordati i permessi?

-          Gli organi preposti alle politiche ambientali come pensano di attuare sia l’articolo 9 della Costituzione Italiana che recita “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. …Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione”, sia la normativa regionale (parte 3aD, Lds. 42/2004 imposto con delibera di Consiglio Regionale n. 578 del 16.10.1987) che, a proposito delle nostre zone afferma che “si tratta di zone di non comune bellezza sia per la singolarità dell’aspetto vegetazionale e faunistico sia per la presenza di antiche contrade medievali, di notevoli costruzioni rurali e di bellissime ville cinquecentesche”?

 Tutto qui.

Rispondere a queste domande significa aprire la strada ad una “transizione ecologica” lungimirante che guarda al futuro.

Se l’Assessore Bassi avesse potuto partecipare alla manifestazione, da un lato avrebbe notato che le  costruzioni di cui s'è parlato e le opere agricole di cui si parla sono, a dir poco, un pugno nell'occhio, ma soprattutto, avrebbe compreso che i manifestanti non intendono andare allo scontro con nessuno né tantomeno avviare procedure per la verifica della conformità dei progetti. Chiedono solamente chiarezza e rispetto per quei dieci centimetri di terra sui quali vivono e intendono permettere la vita alle future generazioni.   

Per il Comitato promotore iniziativa 9 maggio 2021

 Silvano Nicoletto

Verona, 11 maggio 2021