Meditazione domenica IIa A - Monastero del Bene Comune

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sabato 14 gennaio 2023

Meditazione domenica IIa A

 


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

  Odissea infinita per 73 migranti a bordo della nave di Medici Senza Frontiere. Dopo cinque giorni di viaggio in un mare invernale e onde altissime, è giunta nel porto di Ancona la nave di Medici Senza Frontiere con 73 migranti a bordo. 

Brasile: sostenitori di Bolsonaro assaltano palazzi del potere, 400 arresti. Molti osservatori hanno definito il fatto un vero e proprio golpe.

La Federazione nazionale dei lavoratori minerari, metalmeccanici e siderurgici del Perù ha convocato a Lima una manifestazione in solidarietà con la mobilitazione antigovernativa avviata da oltre un mese nel sud del Paese e che ha un bilancio di 48 morti e centinaia di feriti.

La crisi alimentare causata da eventi naturali come siccità inondazioni ed epidemie ha portato lo Zimbabwe sull'orlo della carestia. Sono tre milioni le persone bisognose di assistenza umanitaria di cui due milioni i bambini. La situazione del raccolto dei cereali va peggiorando e la situazione potrebbe diventare critica nella stagione di magra, tra gennaio e marzo. 

Un'ondata di sentenze di morte in Algeria viene portata all'attenzione generale da Amnesty International, che in un comunicato denuncia che queste sarebbero frutto di processi irregolari e anche dell'uso della tortura, con anche il sospetto che alcuni dei condannati abbiano scontato la loro "affiliazione politica".

Nigeria: attacco contro stazione, almeno 32 persone rapite nel sud, tra ostaggi membri personale ferroviario e passeggeri. Sabato un gran numero di uomini armati di fucili d'assalto hanno sparato in aria entrando nella stazione e sequestrando viaggiatori e membri del personale ferroviario.

In Pakistan, dopo quattro mesi dalla fine delle alluvioni, si continuano a registrare numeri allarmanti di malaria e di malnutrizione.

Los Angeles. Afroamericano ucciso in strada dalla polizia. Keenan Anderson, cugino della fondatrice di "Black Lives Matter", era stato fermato dopo un incidente stradale. «Mi ucciderete come George Floyd». Sono state le ultime disperate parole di un insegnante di 31 anni prima di morire dopo essere stato colpito più volte con un taser dai poliziotti che lo avevano fermato a Los Angeles e, forse come il simbolo della lotta per i diritti dei neri, essere soffocato da uno di loro che gli ha premuto il gomito sul collo.

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison


Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

grazie a fratel Biagio, testimone di Dio nella città degli uomini. Il dolore dell’arcivescovo di Palermo e del cardinale arcivescovo emerito, De Giorgi per la morte del missionario laico. Il cordoglio del presidente Mattarella: “Fu punto di riferimento per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona”.

La fattoria della speranza. È quella di Amal in Palestina. Le donne protagoniste di una rivoluzione dal basso grazie al progetto di Overseas da 20 anni impegnata in progetti di Cooperazione internazionale sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza.     «Anche in famiglia ora mi considerano di più», La “speranza” a Tubas, nel Nord della Cisgiordania, è arrivata una settimana prima di Natale con un carico di 3mila pulcini e 30 tonnellate di mangime. Quanto basta, con un finanziamento di circa 12mila euro, per dare vita al piccolo capannone di 110 metri quadri a fianco della casa della famiglia di Amal Abu Arra. «È un sogno che finalmente si potrebbe realizzare: quello di aprire una vera e propria fattoria».

Centinaia di militanti del clima manifestano a Luetzerath in Germania, contro le operazioni di sgombero, in corso da due giorni, nel borgo occupato dagli attivisti, che vogliono impedire le estrazioni di carbone del colosso energetico Rwe. Sul posto, che si trova nel Land del Nordreno-Vestfalia, ieri è arrivata anche Greta Thunberg, per esprimere personalmente il suo sostegno alla causa. Il piccolo villaggio è già del tutto disabitato - gli ultimi residenti sono andati via un anno fa - ma gli attivisti hanno occupato capannoni e strutture agricole e costruito case sugli alberi.

Inghilterra: la Chiesa anglicana paga per la schiavitù. Tre secoli dopo arrivano 113 milioni di euro per compensare i benefici accumulati con il commercio internazionale degli schiavi. La Chiesa non usa il termine ‘’riparazioni’’. Dato che il suo contributo economico non è destinato ad individui, ma mira ad «offrire opportunità di sviluppo a comunità danneggiate dalla schiavitù» secondo quanto dichiarato da Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e capo della Church Commissioners. Il quale ha aggiunto «sono profondamente dispiaciuto per i legami con la tratta degli schiavi […]. È ora di passare all’azione per fare i conti con il nostro vergognoso passato».

La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha ripristinato il diritto di manifestazione politica da parte delle opposizioni. Un diritto che era stato negato sei anni prima, dal suo predecessore John Magufuli.

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore.


O Dio, che riveli i segni della tua presenza nella Chiesa, nella liturgia, nelle sorelle e nei fratelli, fa' che non lasciamo cadere a vuoto nessuna tua parola.


Is 49,3.5-6    1Cor 1,1-3  

 Gv 1,29-34

29 Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!

30 Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me.

31 Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele”.

32 Giovanni rese testimonianza dicendo: “Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui.

33 Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo.

34 E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio”.

***

Questi pochi versetti si collocano all’interno della testimonianza di Giovanni su Gesù Cristo. Secondo il Vangelo di Giovanni, l’aspetto della “testimonianza” non è per nulla trascurabile. Lo scritto giovanneo infatti presenta la vicenda di Gesù come la celebrazione di un grande processo nel qual intervengono diversi testimoni a deporre ora a favore del Cristo, ora contro di lui. Giovanni Battista è il primo della serie. L’esito dell’assise è conosciuto da tutti: la vita di Gesù si conclude con una condanna. Il “mondo” lo annovera tra i perdenti, la sua vicenda è tutto un fallimento, non può essere il Figlio di Dio perché le sue parole ed opere sono in contrasto col Dio riconosciuto dal regime dei poteri forti della politica e della religione ufficiale. Insomma, da quella realtà che Giovanni, nel suo vangelo, chiama “mondo”. Non c’è posto nei palazzi di questi potentati per un Dio che ama, ma piuttosto, per un Dio forte che domina.


Testimoniare, come fa Giovanni il Battista, a favore di Gesù significa schierarsi dalla parte di chi ha già perso tutte le cose del mondo. Nel “processo” che è ancora in corso, a favore di chi vogliamo testimoniare con la nostra vita?

C’è modo e modo quindi di vedere le cose. In fondo è proprio per questo che in questi pochi versetti ricorre con notevole frequenza il verbo vedere. Possiamo invocare lo Spirito perché ci faccia vedere (giudicare) la vita e la storia con gli occhi del Padre.

Il Battista, esperto frequentatore delle tradizioni profetiche, vede in colui che gli passa accanto quella meravigliosa storia di misericordia e di amore per ogni uomo e per ogni donna, per tutta l’umanità. Come può comunicare ai suoi discepoli questa formidabile intuizione?


Ecco l’agnello di Dio”- dice. E poi continua: “…che sta togliendo il peccato del mondo”. Parole misteriose. I suoi però comprendono che Giovanni sta pensando ai fatti dell’Esodo. “Il dieci di questo mese ognuno prenda per sé un agnello per famiglia…sarà un agnello intero, maschio, di un anno, e lo prenderete dalle pecore e non dalle capre…Tutta l’assemblea della comunità lo sgozzerà tra le due sere…Lo mangerete in fretta. E’ la Pasqua del Signore.”(Es. 12, 3b-11). In altre parole, i discepoli del Battista, attraverso l’allusione, comprendono che in quest’uomo si realizza un processo di liberazione, di guarigione, di salvezza. Anche perché, il tema dell’agnello, nella tradizione profetica, non rimase fermo solo ai fatti dell’Esodo, ma fu ripreso in modo particolare dal famoso canto del servo di Is. 53, 7: “Maltrattato, egli si è umiliato e non aprì bocca; come un agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori non aprì bocca”. Questo il personaggio verso cui Giovanni invita a dirigere l’attenzione è dunque colui che attuerà un cammino di affrancazione, perché avrà la forza di entrare dentro i meccanismi del male e subirne le estreme conseguenze, portandone i pesi. Questa figura è il Servo di Jhwh. In aramaico, la lingua che parlava Gesù, si usa lo stesso termine sia per la parola “agnello” che per la parola “servo”.


A quella dell’agnello, ecco che viene aggiunta un’altra immagine del mondo animale, cara alla tradizione biblica: la colomba. Ai primordi della creazione, lo spirito (respiro) di Dio si librava sulla superficie delle acque (Gen. 1, 1). Così, al termine del diluvio, la colomba ritorna da Noè col ramoscello d’olivo (Gen. 8, 8.10) come espressione della creazione rinnovata e riconciliata in un nuovo processo di alleanza.

Parole misteriose quelle del Battista che però fanno emergere il senso di una nuova creazione, di un rinnovamento radicale, di una novità senza precedenti.

È appunto a partire da queste premesse che i successivi capitoli svilupperanno il tema dei compimenti: compimento del tempio, della legge, dell’alleanza, fino al compimento della Pasqua.

Si tratta di una prospettiva già contenuta nel movimento di “arresto e precedenza” contenuta nel testo presente. “Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me”.

Molto probabilmente, l’evangelista ha presenti alcuni settori della chiesa delle origini così legati alla figura del Battista da non comprendere la novità del Cristo, novità che anche il Battista rimarca attraverso l'affermazione: “Io non lo conoscevo...”

La testimonianza di Giovanni, le immagini a cui ricorre e i suoi modi di dire vogliono invece annunciarci che Gesù è il Figlio. Non uno dei tanti, ma colui che comunicando lo Spirito, ossia rendendoci partecipi dell’unicità della sua relazione con il Padre, introduce gli uomini e le donne nella medesima relazione. Figli/e nel figlio. Di casa con Dio, possiamo finalmente fare pace con l’immagine di Dio che è in noi. In questo senso inizia l’avventura di una nuova creazione. In questo senso viene tolto il peccato dal mondo (la situazione di lontananza da Dio).


Salmo 39

Ho sperato, ho sperato nel Signore,

ed egli su di me si è chinato,

ha dato ascolto al mio grido.

Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,

una lode al nostro Dio.


Sacrificio e offerta non gradisci,

gli orecchi mi hai aperto,

non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.

Allora ho detto: «Ecco, io vengo».


«Nel rotolo del libro su di me è scritto

di fare la tua volontà:

mio Dio, questo io desidero;

la tua legge è nel mio intimo».


Ho annunciato la tua giustizia

nella grande assemblea;

vedi: non tengo chiuse le labbra,

Signore, tu lo sai.



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