tag:blogger.com,1999:blog-56654113955252576452024-03-28T06:14:43.122-07:00Monastero del Bene Comunea s s o c i a z i o n eUnknownnoreply@blogger.comBlogger1175125tag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-64522096768516503992024-03-23T13:07:00.000-07:002024-03-23T13:07:42.578-07:00Meditazione Domenica delle Palme - B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqU2oVKZ2VqTbRxK-VCZUYTTyseLFbQbpf3awqk1EzsXxGkaBXXR35-E9ljYR9_iewsjH6hM3jth4jIOcYfDY15HPRtkQfRhGG6fCsV8j6chY4Mm9QD37Vrt_uyoLMLzKD7pGY4jZO8qDGjOdmoiYwP4H2nQzWpHwN0yACF5NuaHN6658UNRBIIQ_YWLs/s836/palme.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="428" data-original-width="836" height="164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqU2oVKZ2VqTbRxK-VCZUYTTyseLFbQbpf3awqk1EzsXxGkaBXXR35-E9ljYR9_iewsjH6hM3jth4jIOcYfDY15HPRtkQfRhGG6fCsV8j6chY4Mm9QD37Vrt_uyoLMLzKD7pGY4jZO8qDGjOdmoiYwP4H2nQzWpHwN0yACF5NuaHN6658UNRBIIQ_YWLs/s320/palme.png" width="320" /></a></div><br /><p></p><p style="line-height: 100%; orphans: 0; widows: 0;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i><b>Tu
sei l'unico re che ha voluto morire e non mandare a morte nessuno;
andato a morte perché nessuno morisse invano. Noi non vogliamo altro
re, o Signore. E tu dici a ciascuno di noi: “Non temere, corri il
rischio di seguirmi di nuovo in ogni momento.</b></i></span></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">***
</span></span>
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Mc.
11, 1-10</b></span></span></p>
<p style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Quando
furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il
monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro:
«Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso,
troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito.
Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate
questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà
qui subito”».</i></span></span></p>
<p style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Andarono
e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada,
e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate
questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E
li lasciarono fare.</i></span></span></p>
<p style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Portarono
il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi
salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri
invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e
quelli che seguivano, gridavano:</i></span></span></p>
<p style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>«Osanna!</i></span></span></p>
<p style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Benedetto
colui che viene nel nome del Signore!</i></span></span></p>
<p style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Benedetto
il Regno che viene, del nostro padre Davide!</i></span></span></p>
<p style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">Osanna
nel più alto dei cieli!».</span></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">***</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">La
nostra attenzione è subito portata verso il puledro. Esso si trova
nel villaggio “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>di
fronte</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">”.
È uno spazio di fronte a Gesù che simbolicamente è altro da lui,
possiamo pensare: alternativo a Gesù, opposto a Gesù. Potrebbe
essere intenzione dell’autore segnalare in questo modo una certa
contrapposizione tra Gesù e i dirigenti che gestiscono il tempio ed
opprimono la vita del luogo. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">Contestualizzato
così, il racconto che spende non poche attenzioni per l’animale,
intende citare un passo del profeta Zaccaria 9. 9: “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ecco
il tuo re viene: egli è giusto e vittorioso, è mite e cavalca sopra
un asino, sopra il puledro, figlio d’asina”. </i></span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> La
citazione quindi ci parla di un messia mite e non violento. Ma
quell’animale, che si trova nel villaggio “di fronte”, è
legato e va sciolto. Come dire: il messianismo non violento è sempre
stato impedito. Appunto, occorre liberarlo. Nessuno infatti vi è mai
salito sopra, ossia la profezia di cui parla Zaccaria non si è mai
realizzata. Ora è giunto il momento.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Ad
ogni buon conto, il fraintendimento nei riguardi di Gesù quale
messia di potere non s’interrompe: Stendono a lui i mantelli in
segno di volontà di sottomissione come racconta 2 Re 9, 13: “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>Quelli
allora s’affrettarono a prendere ciascuno il proprio mantello, lo
stesero sotto di lui, sopra i gradini, poi suonarono la tromba e
proclamarono: Ieu è re!”</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">
.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Alcuni
segnano avanti il cammino di Gesù quasi volessero indicargli la
strada e altri lo seguono. Si tratta di fare chiarezza in noi davanti
a questo possibile equivoco. Chi lo precede, vorrebbe vedere in lui
la forza e la potenza come nel guerriero re Davide: lo chiamano
Figlio di Davide.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Gesù
li deluderà.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">Il
suo ingresso lo porterà ad andare oltre il luogo trionfale del
tempio. Andrà nella sala superiore, dove nel gesto del pane
spiegherà il senso di tutto il suo cammino: offrirà pane spezzato
perché così è stata tutta la sua esistenza. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">Chi
ne fa memoria si comprometterà per sempre con questo suo stesso
cammino. </span></span>
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">***</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>La
prima lettura di questa Domenica delle Palme è il III° Canto del
Servo di Jhwh</i></span></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Is
50, 4-7</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Fin
dalle prime battute si comprende che il ministero del Servo avviene
tramite la Parola. Una parola che ha una funzione di efficacia
terapeutica. Essa infatti viene rivolta a chi si trova nella
sfiducia, ha in sé la prerogativa di sollevare dalla depressione.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Il
Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,<br />perché io sappia
indirizzare<br />una parola allo sfiduciato.</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">Le
parole, e soprattutto, la Parola biblica è come una carezza che ci
dice quanto siamo amati, stimati, oggetto di sollecitudine di una
tenerezza che ci avvolge. Il Servo chiamato per la “Parola”
destinata a sostenere lo sfiduciato, è però uno che si esercita per
primo all’ascolto. Il suo servizio ha come presupposto la capacità
di ascolto. Un ascolto sempre nuovo: </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Ogni
mattina fa attento il mio orecchio<br />perché io ascolti come i
discepoli.</b></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">
</span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Risulta
evidente dal testo che non solo il suo ascoltare, ma anche la stessa
capacità di ascoltare è il frutto di un dono che riceve dal
Signore. Anzi, il Signore compie, per così dire,
un’azione-intervento negli orecchi del Servo.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Il
Signore Dio mi ha aperto l’orecchio<br /></b></span></span><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Di
che qualità d’ascolto si tratta? Di un ascolto obbediente, ossia
coinvolgente fino al punto da implicare una scelta di non resistenza
e di non tirarsi indietro. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><b>e
io non ho opposto resistenza,<br />non mi sono tirato indietro.</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">Il
vero senso dell’obbedienza lo troviamo infatti in un ascolto
attento, non nella mera esecuzione di ordini. La stessa radice della
parola obbedire deriva da un verbo ascoltare “ob-audire”, cioè
scoltare con attenzione.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Il
Servo ascolta con disponibilità Dio che si manifesta negli eventi
del suo tempo e del suo popolo, egli, in altre parole, ascolta Dio
nei fatti. Ed è appunto su questi fatti eventi che interviene per
essere luce e trarre dalle tenebre. Ma per questo suo servizio deve
pagare dei costi molto alti: egli non incontra solo delle difficoltà
ma addirittura persecuzioni.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm;">“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Ho
presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi
strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli
sputi”.</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">D’ora
in poi, il tema della sofferenza, collegato al ministero del Servo, è
sempre più evidente. Si fa strada cioè un aspetto del mettersi a
disposizione del piano del Signore che non percorre più, come nel
caso del Servo re, le vie del successo ma piuttosto quelle della
sofferenza e del fallimento. È un momento in cui la riflessione
d’Israele passa sulle lame del rasoio ed affronta la messa in crisi
della tradizionale teologia retributiva che vedeva nel successo il
segno evidente del favore divino e nell’insuccesso, il segno
opposto. No! Con l’esperienza del Servo le cose non vengono più
viste in questa maniera perché s’intuisce che Dio ha bisogno di
collaboratori che per amore sanno anche soffrire.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Non
si tratta evidentemente di crogiolarsi nel dolorismo della sofferenza
fine a se stessa, come se Dio fosse appagato dal dolore. Certo però
che il dolore è spesso il costo elevato da pagare per essere fedeli
nella lotta contro lo sfruttamento e l’ingiustizia. Varrebbe la
pena interrogarci seriamente sulla nostra capacità di sofferenza, di
lotta al male, di disponibilità a perdere i nostri vantaggi
personali.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Credo
che oggi valga la pena sottolineare queste cose perché spesso si
cerca di impostare le cose in modo da evitare fastidi, anzi, perfino
nella vita di sequela di Gesù si cerca la cosiddetta “realizzazione
di sé”. Non ci rendiamo conto che su questa strada costruiamo dei
mostri di egoismo autocentrati ed incapaci di aprirsi agli altri? Non
è forse questa la tragedia del nostro occidente “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><i>sazio
e disperato”</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">?
Ma cos’è la maturità se non accorgersi che il centro di sé deve
essere spostato al di fuori di sé? </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"> Dichiarata
la disponibilità, il Servo riposa nella fiducia:</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 3.75cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Il
Signore Dio mi assiste,<br />per questo non resto svergognato,<br />per
questo rendo la mia faccia dura come pietra,<br />sapendo di non
restare confuso.</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">Quando
le scelte di vita si appoggiano sulla Parola, la nostra debolezza si
trasforma in forza, la forza di chi è libero e non ha più nulla da
perdere. I potenti, di fronte ad essa tremano. La fiducia
nell’efficacia della Parola è tale da conferire una maestosa
dignità che mette in crisi tutte le logiche di successo delle
apparenze sfornate dal potere. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Salmo
21</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: small;">Si
fanno beffe di me quelli che mi vedono,<br />storcono le labbra,
scuotono il capo:<br />«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,<br />lo
porti in salvo, se davvero lo ama!».<br /><br />Un branco di cani mi
circonda,<br />mi accerchia una banda di malfattori;<br />hanno scavato
le mie mani e i miei piedi.<br />Posso contare tutte le mie ossa.<br /><br />Si
dividono le mie vesti,<br />sulla mia tunica gettano la sorte.<br />Ma
tu, Signore, non stare lontano,<br />mia forza, vieni presto in mio
aiuto.<br /><br />Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,<br />ti loderò
in mezzo all’assemblea.<br />Lodate il Signore, voi suoi fedeli,<br />gli
dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,<br />lo tema tutta la
discendenza d’Israele.</span></span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-78879494540438271972024-03-16T13:51:00.000-07:002024-03-16T13:51:33.536-07:00Meditazione Va domenica di Quaresima B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh4-iXUB5vleFuIeM68WujURv3VLpwrDU-ibp7SIltAnid6f06NBUdwfnFH66VQmRvH1mYNiPHQTwvOVLuG4Nce_qsK2a4mLL1Iky4u5vQaW7qjbzAbZfAStukYL1OXwUyRqrcdj9OSa8-WUJok7DnNTgouCnxRbfGQZDRIefJ3Hxccx3T2gCyFNRdWLk/s4596/canaletta%2024.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4596" data-original-width="3447" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh4-iXUB5vleFuIeM68WujURv3VLpwrDU-ibp7SIltAnid6f06NBUdwfnFH66VQmRvH1mYNiPHQTwvOVLuG4Nce_qsK2a4mLL1Iky4u5vQaW7qjbzAbZfAStukYL1OXwUyRqrcdj9OSa8-WUJok7DnNTgouCnxRbfGQZDRIefJ3Hxccx3T2gCyFNRdWLk/s320/canaletta%2024.jpg" width="240" /></a></div><br /><p align="CENTER" style="line-height: 110%; margin-bottom: 0cm;"><b style="font-family: Calibri, sans-serif; text-align: left;">Ricordiamo
davanti a te, o Signore</b></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;">
<span style="color: #222222;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Almeno
23 bambini nel nord della Striscia di Gaza sono morti per
malnutrizione e disidratazione nelle ultime settimane, andando ad
aggiungersi al crescente numero di bambini uccisi nella Striscia
durante il conflitto in corso - circa 13.450 secondo quanto riportato
dal Ministero della Salute palestinese, sottolinea l'Unicef nel suo
comunicato.</span></span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Di
certo, la strage c’è stata. Qualcuno ha sparato raffiche sulle
centinaia di persone che si accalcavano attorno al convoglio che
portava viveri nel nord della Striscia di Gaza dove ci sono 300mila
palestinesi e si muore di fame. Sul terreno sarebbero rimasti 21
morti e 155 feriti.</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Siria,
Unicef: quasi 7,5 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza
umanitaria. Più di 650mila bambini sotto i 5 anni sono colpiti da
malnutrizione cronica. Quasi la metà dei 5,5 milioni di bambini tra
i 5 e i 17 anni non vanno a scuola. Sono sfollati più di 13 milioni
di siriani, circa la metà della popolazione prima del conflitto</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Migranti,
Almeno 60 migranti morti in mare di fame e di sete.I racconti dei 25
sopravvissuti presi a bordo da Ocean Viking: morte alcune donne e un
bimbo. Barca lasciata alla deriva 7 giorni tra la Libia e la Sicilia.
Le Ong tedesche: ci impediscono i soccorsi. E altre 10 vittime del
mare fra Tunisia e Canarie. L'Oim: "Almeno 215 i migranti già
inghiottiti dal Mediterraneo dall’inizio di quest'anno".</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">'I
gruppi armati reclutano i bimbi indigeni colombiani'. Le Nazioni
Unite denunciano gli abusi dei gruppi armati contro i bambini
indigeni in Colombia, reclutati con la forza fin dalla prima
infanzia: alcuni piccoli tentano di suicidarsi, altri ci riescono,
tutto per evitare di entrare nelle file dei criminali. I bambini
vengono strappati alle loro famiglie anche a 6, 7, 8 anni.</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In
Ecuador gli indigeni respingono i progetti minerari del Governo. Le
popolazioni indigene della provincia di Cotopaxi in Ecuador hanno
annunciato nuove proteste contro lo sfruttamento minerario delle
regioni dell'Amazzonia ecuadoriana.</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><b style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Signore,
abbi cura di noi: Kyrie eleison..</b><span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">.</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><b style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Aiutaci
a custodire la speranza</b></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il
messaggio di Papa Francesco al convegno tenuto a Roma sul problema
della tratta: "La tratta di esseri umani è una piaga sociale"
e "una forma moderna di schiavitù che viola la dignità della
persona e i suoi diritti". Il Papa "incoraggia ad agire con
responsabilità e determinazione per contrastare questo drammatico
fenomeno globale che colpisce particolarmente donne e bambini vittime
di conflitti, migrazioni e abusi di ogni genere".</span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A
Scampia il 12 marzo si è tenuto l’incontro nazionale dei giovani
in servizio civile. L’appuntamento annuale celebrato nella memoria
di san Massimiliano di Tebessa, martire nel 295 d. C. per non essersi
sottoposto al servizio militare a causa della sua fede. Il direttore
di Caritas Italiana don Pagniello: ribadiamo il rifiuto della
violenza e della guerra.</span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Acqua
che salva la vita, parte la raccolta fondi di Oxfam. Nel mondo 1
persona su 4 non ha accesso all’acqua pulita. Una condizione che,
sommata alla mancanza di igiene, causa la morte di 1.000 bambini al
giorno. Con la raccolta fondi Oxfam intende portare acqua pulita,
serbatoi, latrine, cibo e beni di prima necessità a migliaia di
famiglie che vivono in condizioni di emergenza umanitaria.</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="font-family: "Calibri Light", serif;">***</span></p>
<p style="line-height: 106%; margin-bottom: 0.28cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Anche
tu, Gesù, sei stato tentato di tornare indietro, di sottrarti alla
tua missione: anche tu a chiedere nell'imminenza della notte orrenda,
“che debbo fare? Fuggire?”. Tutto si può fare ma non fuggire al
proprio destino. Solo che tutto si può compiere per amore. Amen</i></span></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 106%; margin-bottom: 0.28cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Ger
31, 31-34 Eb 5, 7-9</b></span></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 106%; margin-bottom: 0.28cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Gv
12, 20-33</b></span></span></p>
<p style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Tra
quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche
alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida
di Galilea, e gli domandarono:</i></span></p>
<p style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>«Signore,
vogliamo vedere Gesù». </i></span></p>
<p style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Filippo
andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a
Gesù. Gesù rispose loro:</i></span></p>
<p style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>«È
venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità,
in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non
muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la
propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la
conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e
dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il
Padre lo onorerà.</i></span></p>
<p style="orphans: 2; text-indent: 0.5cm; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Adesso
l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da
quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre,
glorifica il tuo nome». </i></span></p>
<p style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Venne
allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò
ancora!».</i></span></p>
<p style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>La
folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono.
Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato».</i></span></p>
<p style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Disse
Gesù:</i></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 106%; margin-bottom: 0.28cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>«Questa voce non è venuta
per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il
principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò
innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per
indicare di quale morte doveva morire.</i></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm; margin-left: 1.27cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">*** </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Le
parole e i gesti che hanno accompagnato Gesù, stanno per condensarsi
in momento preciso: la sua ORA. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> I
vari momenti dell’esistenza possono essere raccontati separatamente
gli uni dagli altri, ma se vogliamo coglierne il significato
profondo, ovvero la relazione interna che li tiene unificati, occorre
prestare attenzione a quel momento, o a quei momenti, in cui le
differenti circostanze si condensano. A partire da queste
condensazioni, è possibile intravedere ciò che tiene legate le
differenti congiunture di una vicenda umana.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> L’evangelista
</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Giovanni</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
chiama quel momento “L’ORA di Gesù”. È il momento ermeneutico
di tutto ciò che precede e segue la sua vicenda, parole, gesti,
segni… In particolare, il nostro brano segna l’inizio di
quest’ORA.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> La
prima coordinata che il testo ci presenta è la FESTA, è la Pasqua.
Un enorme afflusso di presenze si concentra nella città santa. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il
racconto è come strutturato all’interno di una tensione bipolare:
la FESTA, che attrae persone diverse verso il tempio e Gesù che,
</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>innalzato da terra</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">,
attirerà tutto a sé. I racconti che precedono il testo testimoniano
un </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>crescendo</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">,
da un lato, di consenso attorno a Gesù e, d’altra parte, aumenta
l’ostilità nei suoi confronti particolarmente da parte dei
dirigenti. Infatti, il nostro brano è anticipato da una loro
dichiarazione: “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ecco,
il mondo è andato dietro lui”.</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
E immediatamente, dei greci, quindi non giudei, chiedono a Filippo di
entrare in contatto con Gesù.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> All’interno
di questa polarità avviene la manifestazione di Gesù, la sua ORA.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Leggendo
il brano, non può sfuggirci una serie di paradossi. </span>
</p>
<ul>
<li><p style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Primo fra tutti, la prospettiva di
una morte in croce - </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>quando
sarò innalzato –</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> è
una gloria, non una sconfitta. </span>
</p>
</li><li><p style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Persone estranee alla tradizione
giudaica – </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>alcuni
greci</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> – vanno verso
la festa, in realtà si muovono per </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>vedere</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
Gesù (qui il verbo vedere è più del semplice guardare, significa
capire, comprendere accogliere …), ne sono già attratti. I greci
si rivolgono a uno che porta un nome greco, Filippo, il quale, a sua
volta, si rivolge ad Andrea, anche lui con un nome greco. Poi, i due
insieme vanno da Gesù. Insomma, il contatto richiesto all'inizio
non avviene in modo immediato. Forse Giovanni intende far capire che
per la chiesa delle origini aprirsi al mondo extra giudaico non è
avvenuto immediatamente, ma c'è voluta una certa riflessione. In
ogni caso, l’attrazione che esercita Gesù sull’umanità è
totale, è per tutti al di là di ogni forma di appartenenza
culturale, sociale o religiosa.</span></p>
</li><li><p style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Infine, la piccola parabola del
chicco di grano, che muore per dare vita, è la sintesi della
vicenda paradossale di Gesù e di coloro che lo seguono. Anzi, è la
chiave interpretativa di ogni esistenza. Il seme ed il suo percorso
è VITA, fecondità, crescita. Non serve un’analisi
particolarmente complessa per intuirne la forza simbolica. È
tuttavia drammatico se questo processo lo applichiamo alla vicenda
di una persona perché implica un consumarsi, un perdere la vita, un
morire.</span></p>
</li></ul>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">A
margine di questi pochi rilievi, ci sarebbe da domandarsi in quale
misura la nostra esperienza di fede fa credito alla paradossalità
del Vangelo. Sovente, nella vita concreta dei credenti e delle chiese
sembra emergere piuttosto lo sforzo di un annuncio che va d’accordo
con ciò che chiamiamo “buon senso”, in realtà si tratta di
equilibrismo benpensante. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> In
questa cornice dell’ORA Gesù manifesta a tutti la sua “GLORIA”,
giudei e greci (noi possiamo aggiungere: credenti e non credenti). </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Se
la nostra immaginazione intorno all’idea di GLORIA sconfina in
qualcosa di trionfale e di sublime, è bene comprendere che per il
Vangelo di Giovanni, la realizzazione di ciò che a uno sta veramente
a cuore, insomma, lo scopo principale della sua vita per il quale uno
è disponibile perfino a dare la via, a consumarsi per esso, quella è
la sua GLORIA.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> In
Gesù, la sua GLORIA, ossia il desiderio profondo della sua vita
coincide con lo stesso desiderio che sta a cuore al Padre: curare,
guarire, liberare, perdonare, risuscitare, servire, amare l’umanità.
È il sogno di Dio che Gesù manifesterà pienamente nel corso della
</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>lavanda dei piedi</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
CHINANDOSI fino a dove l’umano è più terra terra, più basso, più
sporco, più in difficoltà.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Tutto
questo è straordinariamente annunciato nella piccola parabola del
chicco di grano.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">La
prima polarità, quella della FESTA, trova la sua GLORIA nel vivere
in funzione di se stessa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;">Quante
istituzioni, comprese quelle religiose, sono prigioniere di questa
idea! È un modello assunto da molti, i quali, nel mettere se stessi
al centro di tutto, credono così di realizzare il proprio progetto
di vita. È la GLORIA mondana che ogni forma di potere cerca di
attribuire a sé. Il chicco rimane si intatto, ma sterile.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Chi,
invece, obbedisce all’attrazione di Gesù, nell’amore verso
l’umanità, realizza la GLORIA DI Dio, cioè il sogno del Padre che
Gesù ha svelato – </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Chi
vuole collaborare con me, mi segua, e così, là dove io sono, sarà
anche colui che collabora con me. Chi collabora con me il Padre lo
onorerà</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">. – Siamo ai
fondamentali della mistica politica. I chicchi che muoiono, dunque,
sono i discepoli e le discepole di Gesù la cui esistenza è piena di
contatti, perché si lasciano spogliare dei loro privilegi; accettano
di contaminarsi con le fragilità terrestri affinché il sottile
strato di glutine che avvolge il germe nel chicco di frumento,
marcendo, permetta alla vita del germe di sbocciare e svilupparsi in
altri chicchi di grano. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Forse
in questo tempo in cui prevale l’introversione e la preoccupazione
di proteggere se stessi, si finisce per implodere e spegnersi dentro.
Se, nonostante tutto, continuiamo a interessarci del bene di tutti,
in noi non vincerà la tendenza depressiva.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il
paradosso della piccola parabola è più realista di quanto non possa
sembrare: - </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Essere
attaccati alla propria vita è distruggersi, disprezzare ciò che
questo sistema mondano propone come garanzia di sicurezza è
conservarsi per una vita definitiva.</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
</span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">La
vera GLORIA-PASQUA- FESTA non è quella che all’inizio del brano
veniva chiamata FESTA, quella vera è la totale autoconsegna di sè
per tutti, Giudei e Greci, vicini e lontani.</span></p>
<p style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">È il nuovo paradigma che scalza il
principio attivo del sistema oppressivo - </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>ora
il capo di questo ordinamento sta per essere cacciato fuori; infatti
io, quando sarò innalzato da terra, trarrò tutti a me.</i></span>
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Questo lo diceva indicando il
genere di morte di cui stava per morire. </i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
– </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il
paradosso continua con notevole efficacia di contrasto perché, in
realtà, ad essere cacciato fuori sarà Gesù. Questo è quanto
emerge dalle evidenze del criterio mondano, però non così è il
punto di vista di Dio. Per lui e per Gesù, la sua morte in croce non
è il seguito di una sentenza di condanna che si consuma sulla croce,
ma il compimento di un percorso motivato dall’amore. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">E
se tutto ciò è un giudizio, un punto di riferimento, un paradigma,
sarà bene decidersi verso quale dei due poli decidiamo di lasciarci
attrarre. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo
50</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b> </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Pietà
di me, o Dio, nel tuo amore;<br />nella tua grande
misericordia<br />cancella la mia iniquità.<br />Lavami tutto dalla mia
colpa,<br />dal mio peccato rendimi puro.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Crea
in me, o Dio, un cuore puro,<br />rinnova in me uno spirito saldo.<br />Non
scacciarmi dalla tua presenza<br />e non privarmi del tuo santo
spirito.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Rendimi
la gioia della tua salvezza,<br />sostienimi con uno spirito
generoso.<br />Insegnerò ai ribelli le tue vie<br />e i peccatori a te
ritorneranno.</span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;">
<br /><br />
</p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-25927295015278418682024-03-09T12:06:00.000-08:002024-03-09T21:34:06.832-08:00Meditazione IVa domenica di quaresima B<p> </p><p align="CENTER" style="line-height: 110%; margin-bottom: 0cm;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: small;"><b></b></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: small;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRTAhSsyyH2XpYuG9uLdA9NcfV3QIauusl_cMJOipOUBKXSsOr4xGfU9u0saQWRgoeWLHul3USKDtNljXT1C0BpzNG-lMHhmJv5c5qcqviAX7MqJbvdsiEwSweVj8WMCNqJP7A6xOyQbHET-eHR8FYrKaOpFH762f1fVT8nJdqIEwH2e7bQOrq9qm2YIs/s1436/margherite%2024.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1436" data-original-width="1077" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRTAhSsyyH2XpYuG9uLdA9NcfV3QIauusl_cMJOipOUBKXSsOr4xGfU9u0saQWRgoeWLHul3USKDtNljXT1C0BpzNG-lMHhmJv5c5qcqviAX7MqJbvdsiEwSweVj8WMCNqJP7A6xOyQbHET-eHR8FYrKaOpFH762f1fVT8nJdqIEwH2e7bQOrq9qm2YIs/s320/margherite%2024.jpg" width="240" /></a></b></span></span></div><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span><p></p>
<p style="line-height: 110%;"><b style="font-family: Calibri, sans-serif;">Ricordiamo
davanti a te, o Signore</b></p>
<p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: #222222;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;">Nigeria. Scomparse
mentre scappavano dal campo dove erano rifugiate nella città di
Gamboru, preso di mira dai ribelli nel nord-est della Nigeria. Sono
fra 50 e 300 le persone, donne soprattutto</span></span></span></span></p>
<p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="color: #222222;">Haiti,
caos e violenza: nuovi attacchi delle bande armate contro istituzioni
pubbliche. Si intensificano le sparatorie in varie parti della
capitale, mentre le gang prendono d’assalto l’aeroporto Toussaint
Louverture, causando scontri a fuoco con esercito e polizia e
accrescendo uno stato di forte tensione. Il bilancio degli
scontri, finora, è di almeno 12 morti e numerosi feriti.</span></p>
<p style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="color: #222222;">Almeno
6 persone hanno perso la vita e altre 4 sono rimaste ferite a causa
delle alluvioni che hanno colpito il centro del Malawi la scorsa
settimana. Al momento sono oltre 14mila gli sfollati che hanno
trovato rifugio nei centri di accoglienza.</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="color: #222222;">Teheran.
Due giovani donne sono state arrestate a Teheran dopo che un video
sui social le ha mostrate mentre ballavano in strada per la Giornata
della donna e per festeggiare il Capodanno iraniano, che inizierà il
20 marzo, in piazza Tajrish, a nord della capitale. Sono state
accusate di "comportamento contrario alle norme sociali".</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="color: #222222;">Almeno
35 persone, tra cui 22 bambini, sono morte e altre decine sono
rimaste ferite a causa delle piogge gelate e delle inaspettate
nevicate che hanno colpito alcune aree remote del Pakistan durante il
fine settimana. La maggior parte delle vittime è rimasta
schiacciata dalle frane che hanno travolto le abitazioni.</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="color: #222222;">E'
salito a cinque il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi da lanci
difettosi di pacchi di aiuti umanitari oggi a ovest di Gaza City. Un
portavoce militare giordano ha riferito che oggi su Gaza sono stati
condotti nove lanci di aiuti ''con la partecipazione di Egitto, Usa,
Olanda e Belgio''.</span></p><p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span style="color: #222222;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><span style="font-size: small;">Egitto: a Rafah il business
dell’accoglienza dei palestinesi A Gaza i missili israeliani
continuano a colpire i civili stremati. A Rafah, in Egitto, centinaia
di persone cercano di portare in salvo amici e famigliari bloccati
dall’altra parte del muro. Ma il prezzo richiesto dall’agenzia
che stila la lista di chi può passare il valico è altissimo.</span></span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="color: #222222;">8.565
le persone migranti morte lungo le rotte migratorie in tutto il mondo
nel 2023. Un numero record. Il più alto mai registrato prima. Un
numero in crescita del 20% rispetto al 2022, quando le vittime
migranti erano state 7.141. A dirlo il progetto Missing Migrants
dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM)</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><b style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Signore,
abbi cura di noi: Kyrie eleison..</b><span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="color: #222222;">.</span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;"><b style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Aiutaci
a custodire la speranza</b></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;">
<span style="color: #222222;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif"><span style="font-size: small;">Un
diploma per celebrare l'8 marzo: il coraggio delle afghane. Dal
ritorno dei taleban le ragazze non possono proseguire la scuola dopo
le elementari. Ma tante cercano modi alternativi per istruirsi.
Cinquanta di loro hanno appena terminato il primo livello e hanno
improvvisato oggi una piccola cerimonia di ricorrenza degli
attestati. Avvolte nei loro veli hanno preso dalle mani delle
coordinatrici il certificato e lo hanno mostrato con orgoglio per la
foto di gruppo. Al termine, nonostante la musica sia vietata, hanno
intonato in daari - una delle lingue maggiormente diffuse in
Afghanistan - un canto: «Anche se tutto il mondo è contro di me,
anche se non ho tutte le risposte e forse nemmeno più domande da
fare... Continuerò a provare e provare, non importa quante volte
cadrò, non importa quante volte perderò, andrò avanti».</span></span></span></p><p align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #222222;">Papa Francesco: “Credo che è più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. E oggi si può negoziare con l'aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è una parola coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia da mediatore. Oggi, per esempio nella guerra in Ucraina, ci sono tanti che vogliono fare da mediatore. La Turchia, si è offerta per questo. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore»</span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-decoration: none; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Signore
Gesù, tu ci ami. Caricandoti di tutto, ci apri una via verso la pace
di Dio, lui che non vuole né la sofferenza, né la morte, né la
miseria umana, ma ripete instancabilmente: Il mio amore per te non se
ne andrà mai. Amen</i></span></span></span></p>
<p align="CENTER" style="font-weight: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; text-decoration: none;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; font-size: large; text-align: left;"><br /></b></p><p align="CENTER" style="font-weight: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; text-decoration: none;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; font-size: large; text-align: left;">2
Cr 36, 14-16. 19-23; Ef 2, 4-10</b></p>
<p align="CENTER" style="font-style: normal; orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Gv
3, 14-21</b></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">Gesù
disse a Nicodemo</span></i></span></span></span>:</p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: xx-small;"><i>14</i></span></span><sup> </sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>E
come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia
innalzato il Figlio dell’uomo, </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: xx-small;"><i>15</i></span></span></sup><sup> </sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>perché
chiunque crede in lui abbia la vita eterna”.</i></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: xx-small;"><i><span style="font-weight: normal;">16</span></i></span></span></sup></span><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></sup></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">Dio
infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito,
perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita
eterna. </span></i></span></span></span><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: xx-small;"><i><span style="font-weight: normal;">17</span></i></span></span></sup></span><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></sup></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">Dio
non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché
il mondo si salvi per mezzo di lui.</span></i></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: xx-small;"><i><span style="font-weight: normal;">18</span></i></span></span></sup></span><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></sup></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">Chi
crede in lui non è giudicato; ma chi non crede è già stato
giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di
Dio. </span></i></span></span></span><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: xx-small;"><i><span style="font-weight: normal;">19</span></i></span></span></sup></span><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></sup></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">E
il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini
hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano
malvagie. </span></i></span></span></span><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: xx-small;"><i><span style="font-weight: normal;">20</span></i></span></span></sup></span><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></sup></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">Chiunque
infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non
siano svelate le sue opere.</span></i></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: xx-small;"><i><span style="font-weight: normal;">21</span></i></span></span></sup></span><span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Times New Roman;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></span></sup></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="font-weight: normal;">Ma
chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che
le sue opere sono state fatte in Dio.</span></i></span></span></span></p>
<p align="CENTER" style="orphans: 2; widows: 2;">***</p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Dialogo
notturno tra Nicodemo e Gesù.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Nicodemo
è sinceramente in ricerca di verità e di luce per la sua vita.
Sincera è pure l’ammirazione che egli prova per Gesù.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Tuttavia,
appartiene ad un mondo di oscurità. La sua religiosità è fondata
su una tradizione di regole e consuetudini che non conoscono il
primato dell’amore per le persone. Il suo dialogo con Gesù è
frutto di una ricerca che vivrà come lento passaggio dalle tenebre
alla luce.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Le
tenebre sono il mondo del gruppo cui appartiene Nicodemo. Un sistema
teocratico che pretende di realizzare salvezza a partire da un
proprio progetto, trascurando la cura, il rispetto e la benevolenza
per l’umanità. Nicodemo ha l’onestà di avvertire che il
progetto cui ha finora aderito scricchiola. Egli sente stima e
attrazione per Gesù. Tuttavia, ha bisogno delle sue parole per
capire e capirsi.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">La
luce è l’iniziativa che Dio manifesta in Gesù, l’uomo che ha
fatto dell’amorevolezza per l’umanità una priorità. Entrare nel
dono di questa visione delle cose è nascere; sentirsi generati in un
intreccio di relazioni che fanno vivere. Insomma, Dio fa vivere, non
mortifica nulla dell’umano. Il suo dono è amorevolmente costante,
fedele e permanente. È vita eterna.</span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Tra
le due prospettive, tenebre e luce, è aperto addirittura un
dibattimento processuale: si parla di giudizio. Alla fine le tenebre
emetteranno una dichiarazione di condanna: <b>innalzeranno
l’Unigenito. </b>In realtà, quell’innalzamento è il
massimo dell’abbassamento. Ma in quella sentenza di condanna c’è
il compimento di un disegno d’amore. “<i>Attirerò tutto a me</i>”.
La dichiarazione di Gesù è chiara: l’amore esercita sempre
attrazione. E forse è a questa attrazione che lo stesso Nicodemo sta
obbedendo L’amore è condannato dalle tenebre ma in realtà
vince. <b>Dio vince con l’amore non con la forza del
dominio. </b>Per Gesù questo è molto chiaro, non altrettanto
per Nicodemo il quale, a quel dialogo notturno s’era recato con la
segreta speranza di <i>attirare</i> Gesù nel suo partito.</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;">“<span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><b>Come
Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia
innalzato il Figlio dell’uomo</b></span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">”.
Abbiamo davanti a noi una riflessione dell'evangelista su Gesù.
L'innalzamento di cui si parla ha come riferimento il momento della
croce. Gv. quindi scrive alla luce di un evento già accaduto le cui
conseguenze però sussistono anche in seguito.</span></span></span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Il
gioco luce – tenebre suggerisce immediatamente che il contenuto del
dialogo è un confronto tra due prospettive di realizzazione di vita
(due offerte di salvezza).</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Quella
rappresentata da Nicodemo, ha una certa valenza istituzionale,
etico-religiosa, normativa, teocratica, politica. Insomma, si tratta
di una salvezza che passa attraverso una qualche forma di potere. Per
Gesù, ogni dominio giudica, separa ed esclude.</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Quella
di Gesù che non si muove nel senso del dominio, anzi, si qualifica
come la via dell'innalzamento del Figlio dell'Uomo, dove per
innalzamento, come s'è detto, Giovanni intende il massimo
dell'abbassamento: la morte in croce di Gesù. È chiaro che
qualsiasi prospettiva di potere sugli altri non appartiene alla
visione di Gesù.</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Sul
crinale di questi due versanti, quello rappresentato da Nicodemo e
quello rappresentato da Gesù, si gioca il crederci o il non crederci
che, nel Vangelo, non corrisponde a aderire o meno ad una verità
attraverso la convinzione della mente, significa invece prendere o
non prendere la decisione di orientare la vita secondo il versante di
Gesù. In pratica, credere è scegliere la sua strada perché si è
convinti che va percorsa fino in fondo; perché si è convinti che
quella è la verità della vita, perché la sua parte è quella vera,
quella giusta ecc. evidentemente si tratta di un problema aperto per
le chiese di tutti i tempi, non per chi è ateo e non ha alcun
riferimento religioso riferimento religioso.</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Allora
il centro del testo da cui dipende tutto il resto è</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;">“<span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;"><span style="font-style: normal;"><b>Dio
infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito,
perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”.</b></span></span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Ha
offerto una relazione basata sull'amore, su un incontro di vita, su
una esistenza, non su un codice o su un sistema organizzativo. È una
relazione con il figlio perché tutti entrino nella figliolanza.</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">QUESTO
FIGLIO AMA, NON DOMINA (non toglie nulla ad alcuno – non chiede
sacrificio della vita – sottrae umanità). <b>Spende la sua
vita per dare vita. </b>In concreto, è un amore che tende alla
promozione dell'altro. Nel Vangelo di Giovanni, questo amore che
sostiene la piena promozione di umanità nelle persone è
chiamato <b>vita eterna </b>perché è ciò che rimane
veramente.</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Qui
sta il <b>giudizio, </b>vale a dire il criterio di
orientamento che è luce per chi lo accoglie. Una comprensione delle
cose totalmente altra rispetto a chi non l'accoglie, il quale, da
solo si autoesclude dalla partecipazione a questa bella opportunità.</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Gli
illuminati da questa luce-visione, a loro volta ameranno
(promuoveranno) gli altri, le cose, la terra. A tutto danno vita, non
sono predatori che sottraggono vita.</span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="font-style: normal; font-weight: normal; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;">Questo
amore è vita perché è fondato sulla relazione (col figlio e da
figlio), non un vago sentimentalismo. Le relazioni sono sempre
generative: generano novità, generano speranza, riconciliazione e
condizioni umane sempre nuove.</span></span></span></p>
<p align="CENTER" style="font-style: normal; orphans: 2; widows: 2;"><span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-size: medium;"><b>Salmo
136</b></span></span></span></p>
<p align="LEFT" style="orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-size: medium;"><span style="color: black;"><span face="Calibri, sans-serif"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Lungo
i fiumi di Babilonia,<br />là sedevamo e piangevamo<br />ricordandoci di
Sion.<br />Ai salici di quella terra<br />appendemmo le nostre
cetre.<br />Perché là ci chiedevano parole di canto<br />coloro che ci
avevano deportato,<br />allegre canzoni, i nostri
oppressori:<br />«Cantateci canti di Sion!».<br />Come cantare i canti
del Signore<br />in terra straniera?<br />Se mi dimentico di te,
Gerusalemme,<br />si dimentichi di me la mia destra.<br />Mi si attacchi
la lingua al palato<br />se lascio cadere il tuo ricordo,<br />se non
innalzo Gerusalemme<br />al di sopra di ogni mia gioia.</span></span></span></span></span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-70395448637032405572024-03-02T12:15:00.000-08:002024-03-02T12:15:57.647-08:00Meditazione IIIa domenica di quaresima B<p> </p><p align="CENTER" style="line-height: 110%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b></b></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2HQ-Z-QREpxzo26an-7QKd_SBO2k-5nR8Rs6gHN52yB2jloW1lAGdzyyJOgKarJQjOLqrQaZsjoF3fzS8n3AoQn5BrkuG98oQJJwQYYBdrssNOinmoxFVe9d5GA1n87an9ySpR780GVLsRLmJERSg9m_JgdUDZA9D-SJC8XlB2zd5LbrYF0QPrAQRzUI/s2048/chiostro%2024.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2HQ-Z-QREpxzo26an-7QKd_SBO2k-5nR8Rs6gHN52yB2jloW1lAGdzyyJOgKarJQjOLqrQaZsjoF3fzS8n3AoQn5BrkuG98oQJJwQYYBdrssNOinmoxFVe9d5GA1n87an9ySpR780GVLsRLmJERSg9m_JgdUDZA9D-SJC8XlB2zd5LbrYF0QPrAQRzUI/s320/chiostro%2024.jpg" width="240" /></a></b></span></span></div><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b><br /></b></span></span><p></p>
<p style="line-height: 110%;"><b style="font-family: Calibri, sans-serif;">Ricordiamo
davanti a te, o Signore</b></p>
<p style="font-weight: normal; line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> L'uccisione
di oltre un centinaio di civili, a Gaza City. Secondo le autorità
sanitarie della Striscia, almeno 112 i palestinesi morti e 760 quelli
rimasti feriti dopo che l’esercito israeliano ha aperto il fuoco su
una folla accalcata presso un convoglio di aiuti umanitari. </span></span>
</p>
<p style="font-weight: normal; line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Quasi
1.000 miliardi di dollari (959) sono stati utilizzati in due anni
dalle istituzioni finanziarie globali per sostenere la produzione e
il commercio di armi. A denunciarlo è il rapporto “Finanza per la
guerra. Finanza per la pace”. «Le banche e l’industria
finanziaria non sono semplici intermediari di denaro, ma agenti
critici del cambiamento» si legge nella premessa del rapporto.</span></span></p>
<p style="font-weight: normal; line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Le
dense foreste interne dell’isola di Gran Nicobar, nell’Oceano
Indiano, sono la loro dimora. Eppure, gli Shompen, uno dei popoli
indigeni più remoti della Terra, rischiano di essere cancellati dal
pianeta. A minacciarli è un progetto da 9 miliardi di dollari del
governo indiano che prevede la costruzione di un gigantesco porto,
una città, un aeroporto, una zona industriale, una centrale
elettrica e l’arrivo di 650.000 coloni.</span></span></p>
<p style="font-weight: normal; line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Strage
di Cutro, veglia all’alba sulla spiaggia per ricordare le vittime
di una “notte nera”. Pianti, canti e preghiere alle 4 del mattino
nello stesso luogo del naufragio di un anno fa. Centinaia di persone
strette intorno a superstiti e familiari di morti e dispersi. La
testimonianza di Mohammed, sopravvissuto: “Non so perché sono
vivo, soffro per non aver potuto salvare i bambini”.</span></span></p>
<p style="font-weight: normal; line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Burkina
Faso, terroristi in chiesa e in moschea: dozzine di morti. La
comunità cattolica di Essakane e quella musulmana di Natiaboani
assalite ieri mentre erano in preghiera da uomini armati che hanno
sparato contro i fedeli.</span></span></p>
<p style="font-weight: normal; line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Oltre
20 corpi senza vita sono stati recuperati in mare a nord del Senegal
dopo il naufragio di un'imbarcazione di migranti che volevano
raggiungere l'Europa, secondo delle testimonianze. </span></span>
</p>
<p style="line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Signore,
abbi cura di noi: Kyrie eleison...</b></span></span></p>
<p style="line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Aiutaci
a custodire la speranza</b></span></span></p>
<p style="font-weight: normal; line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Porte
aperte ai senza dimora, nel segno dell’inclusione.Inaugurata, alla
periferia di Roma, Casa Arca degli Esposti, un innovativo condominio
sociale dedicato all’accoglienza di uomini fragili che vivono in
strada. Tre sono gli appartamenti previsti per un totale di 12
ospiti, tra i 18 e i 65 anni, sia italiani che stranieri,</span></span></p>
<p style="font-weight: normal; line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il
Papa scrive a bambine e bambini: da soli non si può essere felici.
Nella lettera d'invito alla Giornata che li vedrà protagonisti a
maggio Francesco chiede ai piccoli di stare vicino ai coetanei cui
hanno rubato l'infanzia: non dimenticare «chi di voi ancora così
piccolo, già si trova a lottare contro malattie e difficoltà,
all’ospedale o a casa, chi è vittima della guerra e della
violenza, chi soffre la fame e la sete, chi vive in strada, chi è
costretto a fare il soldato o a fuggire come profugo, separato dai
suoi genitori, chi non può andare a scuola, chi è vittima di bande
criminali, della droga o di altre forme di schiavitù, degli abusi.
Insomma – riassume Francesco -, tutti quei bambini a cui ancora
oggi con crudeltà viene rubata l’infanzia».</span></span></p>
<p style="line-height: 110%;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Per
la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a
disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore:
Misericordias Domini in aeterno cantabo.</b></span></span></p>
<p><br /><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0.42cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Gesù,
è il cosmo il tuo tempio, e il cuore delle donne degli uomini e di
tutti gli esseri il tuo santuario: che tutta l’umanità, composta
nell’amore, sia il tuo popolo. Amen</i></span></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Es. 20,
1-17; 1Cor. 1, 22-25;</b></span></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Gv. 2,13-25</b></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Si
avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gesù.</i></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"> <span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Trovò
nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i
cambiamonete.</i></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"> <span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Allora
fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con
le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne
rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di
qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». </i></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>I
suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua
casa mi divorerà». </i></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Allora
i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per
fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio
e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei:
«Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre
giorni lo farai risorgere?».</i></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"> <span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Ma
egli parlava del tempio del suo corpo. </i></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Quando
poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che
aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta
da Gesù.</i></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><i>Mentre
era a Gesù per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni
che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si
fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che
alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello
che c’è nell’uomo.</i></span></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">*** </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Quanto
abbiamo sentito nella prima lettura del libro dell’Esodo è un
insieme di affermazioni che in buona sostanza sono indicazioni
legislative, norme positive e negative. I cosiddetti dieci
comandamenti, o meglio, <i>le dieci parole</i>.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Si
tratta di regole di vita depositate nel cuore di ogni persona e già
presenti nei codici legislativi anche delle antiche culture
extrabibliche. Regole quindi che non sono state coniate dalla parola
di Dio. </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Nella
lettura però esiste una specificità che non troviamo altrove. Si
tratta della motivazione che la sostiene: “<b>Io ti ho fatto uscire
dall’Egitto”.</b> Alla luce cioè della storia di alleanza che
Dio vuole realizzare con l’umanità, queste <i>dieci parole</i>
vogliono essere coinvolgimenti-legami che realizzano <b>libertà. </b>
…<i>Ti ho fatto uscire dall’Egitto</i>.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Ascoltando
quanto ci dice la lettura, ci accorgiamo che si parla di rapporti che
seguono due direttrici: una verticale, quella dei rapporti con Dio, e
una orizzontale, i rapporti tra le persone. Noi realizziamo la
libertà vivendo relazioni aperte a Dio e agli altri, relazioni che
trovano il loro punto d’incontro nel cuore, ovvero nella coscienza.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> A
ben osservare, non ci si può sottrarre al fascino che esercita il
messaggio di questa parola perché è tutto proteso ad onorare la
dignità delle persone. In nome di questa dignità l’uomo non deve
inventarsi dei padroni (non ti farai idoli), non deve prostrarsi, non
deve divenire un essere servile, trascurare il riposo necessario per
ricomporsi nella integrità.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Questo
progetto di vita in cammino verso la realizzazione di un’esistenza
libera e dignitosa è stato chiamato Torah. Purtroppo nelle nostre
lingue l’abbiamo tradotta col termine legge, che per noi ha
significato di codice freddo ed impersonale. Torah invece significa
strada, cammino, via giusta, percorso ecc.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Riuscirà
Israele a percorrere fino in fondo questo itinerario? Ci riusciremo
noi? Pare che nessuno possa considerarsi un arrivato, ma ciò che
conta non è nemmeno giungere alla pienezza. Per noi è importante
muovere i passi che riusciamo a compiere nella direzione giusta.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> La
storia d'Israele, ma forse ogni storia, ha registrato degli ostacoli
su questa strada. Si sono frapposti dei blocchi e così le regole non
sono rimaste indicazioni per il cammino, quindi mezzi per raggiungere
il fine ma si sono identificate col fine stesso.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> La
strada doveva portare all’incontro con Dio. All’unicità e al
primato di Dio per ogni vita. Ciò era molto chiaro fin dalle prime
affermazioni: “<b>IO sono il Signore tuo Dio”</b> era detto fin
dall’inizio. In realtà, l’apparato religioso e la religione del
tempio, si sono sostituiti allo scopo che dovevano favorire, ovvero
all’incontro autentico con Dio.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.42cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> Il testo evangelico,
presentandoci l’azione di Gesù che manda all’aria le bancarelle
dei rivenditori, non esprime semplicemente una forma di condanna per
un mercato simoniaco di sfruttamento e di oppressione della gente,
basti pensare che la famiglia del sommo sacerdote, Anna con il genero
Caifa, controllava tutto il commercio delle macellerie dove venivano
preparati gli animali destinati al culto sacrificale, egli compie dei
gesti messianici che stanno ad indicare che è arrivato il tempo in
cui occorre aprire la porta per uscire dal recinto chiuso. Gesti e
parole che stanno ad indicare che è arrivato il tempo in cui alcune
cose hanno fatto il loro tempo. <b>Ogni religione del tempio è fuori
tempo!</b> Non è un caso che, nel Vangelo di Giovanni, tutte le
volte che Gesù s’avvicina al tempio, accade qualcosa di strano.
C’è una tensione senza soluzione di continuità tra la religione
templare ed il rapporto con Dio come lo intende Gesù. Infatti,
quello che introdurrà Gesù è altra cosa perché è il frutto della
sua passione per l’uomo. Egli vuole che l’uomo possa camminare
per la strada giusta e non sia imbrogliato dai monopolisti del sacro.
Quindi. “<b>Lo zelo della tua casa </b>– dell’incontro vero –
<b>mi divorerà”.</b></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b> </b>“<b>Ma
egli parlava del tempio del suo corpo”.</b> Dunque, l’incontro
con Dio non avviene più nel tempio, ovvero dentro canali codificati
dall’apparato religioso, ma nel corpo, cioè nell’esistenza.
Chiunque, come l’uomo Cristo Gesù, mette a disposizione la propria
esistenza come spazio vitale dell’incontro con la tenerezza di Dio,
questi realizza il “tempio del corpo”. D’ora in poi si fa
esperienza di Dio quando si offre il corpo. Quando cioè ci si mette
a disposizione degli altri attraverso ciò che si compie; quando
semplicemente si percorre la strada della liberazione dell’uomo.
Questo si intende per “<i>offrire il corpo</i>”!</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"> La
religione del tempio è una religione che codifica. Quella del corpo
genera. Genera nuove situazioni di crescita, di amore, di
compassione, di misericordia, di vita nuova ecc.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">La
nostra è una religione templare o corporea? Preghiamo affinché la
Chiesa esca dal tempio per divenire corpo santo del Signore.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><b>Salmo
18</b></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">La
legge del Signore è perfetta,</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">rinfranca
l’anima;</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">la
testimonianza del Signore è stabile,</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">rende
saggio il semplice. </span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">I
precetti del Signore sono retti,</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">fanno
gioire il cuore;</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">il
comando del Signore è limpido,</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">illumina
gli occhi. </span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Il
timore del Signore è puro, </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">rimane
per sempre;</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">i
giudizi del Signore sono fedeli,</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">sono
tutti giusti.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Più
preziosi dell’oro, </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">di
molto oro fino,</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">più
dolci del miele </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri, sans-serif;"><span style="font-size: small;">e
di un favo stillante.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-49650721168973380322024-02-24T21:26:00.000-08:002024-02-24T21:26:13.033-08:00Meditazione IIa Domenica di Quaresima B<p> </p><p align="CENTER" style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE4nBIzt8KFJ-UKgwng6QTmz0mQCOEc7OBIND85EwdhS6_26hpffwz02p4sPB_kiMaowh2D8m0TVHXafEoj-rNhyNZS-aV3pfZltHiy3YDzvI6GCoY3xXboqaBijwUpHqvDw_rrx4iGPKXR63moWhSCTk6adbZoIRY2R_DfOnZjoEhrprUL2t5zJkmgiw/s1410/entrata%202024.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1410" data-original-width="1001" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE4nBIzt8KFJ-UKgwng6QTmz0mQCOEc7OBIND85EwdhS6_26hpffwz02p4sPB_kiMaowh2D8m0TVHXafEoj-rNhyNZS-aV3pfZltHiy3YDzvI6GCoY3xXboqaBijwUpHqvDw_rrx4iGPKXR63moWhSCTk6adbZoIRY2R_DfOnZjoEhrprUL2t5zJkmgiw/s320/entrata%202024.jpg" width="227" /></a></div><p></p><p style="font-weight: normal;"><b><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ricordiamo davanti a te, o
Signore</span></b></p>
<p style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> <span> </span>Migranti
vittime non solo in mare. A decimare vite anche tragitti di terra. In
Egitto, nelle scorse ore, sono stati 11 i morti in un camion
proveniente dal Sudan. Il mezzo si è ribaltato e incendiato, non
lasciando scampo ai passeggeri rimasti intrappolati. Altre 6 persone
rimaste ferite sono state trasferite in ospedale. Dell’incidente,
avvenuto sulla strada Al-Alaqi ad Assuan, i protagonisti sono stati
migranti sudanesi.<br /> <span> </span>RD Congo, civili in fuga a causa degli
intensi combattimenti tra l'esercito congolese e il gruppo armato
M23; Sake è uno degli epicentri degli intensi combattimenti che
hanno costretto la popolazione a spostarsi per trovare rifugio
altrove, in particolare a Goma. Il numero di morti e feriti è in
aumento e la situazione umanitaria si aggrava.<br /> <span> </span>Scontri"
avvenuti nella mattinata nel centro della città, a pochi metri da
piazza dei Cavalieri, hanno causato il ferimento di alcuni studenti,
anche minorenni. A ritrovarsi in piazza sono stati per lo più
giovani con l'intento di manifestare per la pace in Palestina; gli
agenti di polizia in tenuta antisommossa sono intervenuti per
bloccare il corteo. Il Presidente Mattarella: "l'autorevolezza
delle Forze dell'ordine non si misura sui manganelli ma sulla
capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà
di manifestare pubblicamente opinioni". "Con i ragazzi i
manganelli esprimono un fallimento".<br /> <span> </span>Continuano gli abusi
sui popoli nativi per estendere le riserve naturali a scopo
turistico, anche grazie ai finanziamenti della Banca
Mondiale. Tanzania: il governo accanito contro i maasai.
Nell'area di Ngorongoro il governo ha esteso gli sfratti a tutta
l’area della riserva. Circa 100mila maasai dovranno lasciare le
loro terre, 20mila entro la fine di marzo. All’ordine del giorno
abusi e violenze per costringere le comunità ad andarsene.<br /> <span> </span>L'80%
delle morti per parto prematuro avviene nei paesi a medio-basso
reddito. Nel 2020, nel mondo, ogni 40 secondi un bambino è morto a
causa delle complicazioni legate alla nascita prematura. Un dato di
fatto allarmante, se si considera che l’80% dei parti prematuri
avviene proprio in questi paesi, di cui il 60% in Africa. Malawi,
Sudafrica, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo e
Botswana.<br /></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Signore,
abbi cura di noi: Kyrie eleison...</b></span></p>
<p><b><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Aiutaci a custodire la
speranza</span></b></p>
<p style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span> </span>La
"Cattedra dell'Accoglienza". "Vulnerabilità e
comunità. Tra accoglienza e inclusione”. Continua la sfida di
educare all’accoglienza approfondendo i profili antropologici ed
etici di una delle dimensioni fondamentali dell’essere umano.
Incoraggiati da Papa Francesco gli enti promotori hanno programmato
una quattro giorni di formazione a Sacrofano (RM)<br /><span> </span>La violenza
che da dieci mesi devasta il Sudan e che dilaga in Mozambico, e poi
conflitti che insanguinano le altre parti del mondo, come la
Palestina e l’Ucraina. Papa Francesco: "Non dimentichiamo: la
guerra sempre è una sconfitta, sempre. Ovunque si combatte le
popolazioni sono sfinite, sono stanche della guerra, che come sempre
è inutile e inconcludente, e porterà solo morte, solo distruzione,
e non porterà mai la soluzione del problema. Preghiamo invece senza
stancarci, perché la preghiera è efficace, e chiediamo al Signore
il dono di menti e di cuori che si dedichino concretamente alla
pace".<br /> <span> </span>In Brasile sarà costruito il primo ospedale
indigeno, per offrire servizi assistenziali specializzati, di alta e
media complessità. La struttura, che sorgerà a Boa Vista,
nello stato di frontiera del Roraima, nella regione amazzonica, è
stato pensato anche per far fronte alle emergenze degli Yanomami e
dei profughi provenienti dal Venezuela.</span></p>
<p style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a
disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore:
Misericordias Domini in aeterno cantabo</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.</span></p>
<p><br /><br />
</p>
<p><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i><b>Donaci la fede, o Padre!
Quella fede che è certezza di cose non dimostrabili, adesione
consapevole alla tua infinita compassione, quella fede che sola può
dare la forza di continuare il cammino. Amen</b></i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><b>Gen
22,1-2.9.10-13.15-18 Rm 8,31-34; </b>
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><b>Mc. 9, 2-10</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Sei
giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li
condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato
davanti a loro </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>3</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>e
le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio
sulla terra potrebbe renderle così bianche. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>4</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>5</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi
essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per
Elia». </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>6</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>7</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una
voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».</i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
8</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i> E
improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non
Gesù solo, con loro. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>9</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno
ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse
risorto dai morti. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>10</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire
risorgere dai morti.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">***</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il
racconto presenta parecchi elementi che evocano le manifestazioni del
divino (teofanie): la trasformazione luminosa di Gesù, l'apparizione
di Elia con Mosè, la nube che adombra, la voce dall'alto...</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Per
chi è abituato a frequentare il Primo Testamento, non trova in
questa narrazione un'assoluta novità. Gli elementi descritti
costituiscono, per così dire, l'espressione classica di quasi tutti
i racconti delle manifestazioni divine. Pertanto, non dobbiamo
ricercare l'esattezza cronologica dell’evento ma il messaggio che
passa necessariamente attraverso una mediazione simbolica. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Dobbiamo,
prima di tutto, predisporci alla comprensione del testo attraverso
uno sguardo semplice del contesto. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ci
troviamo oltre la metà del racconto di Marco, esattamente dopo il
momento in cui la crisi nel gruppo dei discepoli si fa più esplicita
perché Gesù ha dichiarato apertamente di voler essere fedele alla
sua strada che lo porterà a pagare col prezzo della vita la fedeltà
alla sua vocazione. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Pietro,
ma per certi versi anche i fratelli Giacomo e Giovanni, sono i
portavoce del malcontento del gruppo: non sono d'accordo che Gesù
paghi con la condanna, quindi col fallimento, il prezzo di fedeltà
al cammino intrapreso. Di questo passo, temono, si troveranno sempre
dalla parte dei perdenti, con il rischio che per loro le cose non
cambieranno mai. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Questo
è il punto: Gesù obbedendo alla parola di Dio, ovvero assimilando
il senso profondo della testimonianza della Parola, ha orientato la
sua esistenza a mettersi dalla parte dei perdenti divenendo lui
stesso un perdente. La Parola di Dio gli ha rivelato nella sua
coscienza che la sua strada vincente è di essere un perdente. Gesù
vince perdendo. Perché l’amore per la gente non sta dalla parte di
chi domina. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gesù
non dirige il traffico ma si muove incrociando storie umane. È
questa l’essenza della crisi del gruppo degli apostoli. Non sono
d’accordo che egli sia un perdente. Si fidano di lui solo se
diventa un leader.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;">Talvolta
anche le chiese non accettano di stare come Gesù dalla parte dei
perdenti e divenire loro stesse perdenti; non accettano di portare
avanti le cose in questo modo. Amano vincere, pianificano concordati,
siedono ai tavoli dei potenti. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Questo
era anche il pensiero di Pietro, Giacomo, Giovanni e di tutti gli
altri.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Noi
sappiamo bene che quando ci fissiamo su un’idea non vediamo il
resto, soprattutto non vediamo oltre; siamo come presi dentro la
nebbia di una nube. Si chiudono le prospettive. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Rimanere
nella logica mondana della volontà di potenza, sia pure a fin di
bene, toglie visione evangelica. Anche questo racconto, come altri
che troviamo nei vangeli, è la storia di un cambiamento: dal non
vedere alla visione.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">L'articolazione
del testo è sostanzialmente in due parti: la salita sul monte e la
discesa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il
monte molto alto evoca certamente il Sinai. Laddove Israele ha
ricevuto l'alleanza, la legge e quindi la forza di essere popolo
secondo la parola. Il monte, luogo di vicinanza al divino, è uno
spazio teologico: sul monte avvengono le rivelazioni. È sul monte
che si apprende la volontà di Dio e il suo piano.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gesù
prende con sé i tre. Come a dire che li separa dalla logica del
malcontento che in quel momento domina il loro cuore e quello del
gruppo. Devono imparare a guardare oltre, devono imparare a vedere il
senso delle cose secondo lo sguardo di Dio. È un po' per questo che
la scena centrale è costituita da una visione: vedere la prospettiva
di Dio su Gesù Cristo, prospettiva che nulla ha a che fare con le
aspettative di potenza, tipiche della religione e dei suoi
rappresentanti ufficiali.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Da
questo punto di vista comprendiamo anche la precisazione cronologica
dei 6 giorni:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">lo
sviluppo narrativo che va dal complotto, all'arresto, poi alla
passione fino alla risurrezione è organizzato sullo schema dei 6
giorni, dopo i quali abbiamo il settimo, la Pasqua. Insomma, Marco
vuole conferire una prospettiva pasquale al nostro brano. Possiamo
allora comprendere la simbologia delle vesti straordinariamente
bianche come espressione della vita nella sua pienezza: vittoria
della vita su ogni forma di morte, nonostante questa vita sia sotto
l'incubo della morte.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ora,
nella scena centrale troviamo Elia e Mosè che parlano con Gesù,
meglio, sono rivolti a Gesù. Nel racconto di Esodo, Mosè entrava
nella tenda del convegno e si rivolgeva a Dio per capire e riferire
al popolo la volontà divina sul da farsi. Ora Sono Elia e Mosè,
ossia i rappresentanti della Parola, la legge e i profeti, che si
rivolgono a Gesù perché il suo cammino di dono fino alla morte è
la chiave interpretativa di tutto il cammino della Parola di Dio fin
dai tempi antichi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">La
cosa strana è che Pietro parla di tre tende 1+1+1. Il riferimento è
alla festa delle capanne, festa che ricorda la peregrinazione del
popolo nel deserto e la sua liberazione (la festa di Sukot). In altre
parole, sembra che Pietro ponga le tre testimonianze: quella di Gesù,
quella di Mosè e quella di Elia, tutte e tre sullo stesso piano. Non
ha compreso che le due antiche trovano compimento e pienezza nel
cammino di Gesù. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">A
questo punto vi è la discesa dal monte e la conseguente ingiunzione
al silenzio, almeno fino a quando il Figlio dell'uomo non sarebbe
risuscitato da morte, vale a dire: almeno fino a quando la sua
vittoria non sarebbe sata manifesta. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Dal
punto di vista di Gesù, è bene che non parlino di lui se non lo
hanno capito e se nemmeno dopo l'esperienza del monte non hanno avuto
l'onestà di rettificare la loro visione.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;">Avrebbero
certamente trasmesso un'informazione sbagliata: un messaggio di
messia potente. Fin che non comprendono GESU' SOLO, è bene che non
parlino di lui.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Che
poi non lo abbiano compreso è evidente dal fatto che, tra loro (si
noti bene), discutono e si interrogano sul significato di risorgere
dai morti, in questo caso riferito a Gesù. Sembra che
l’incomprensione dei discepoli sottenda questo interrogativo: Che
senso ha che risorga dai morti se, secondo il nostro modo di
intendere, egli non deve affatto morire? Che senso ha che vinca
facendosi perdente se, secondo noi egli deve soltanto vincere?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ancora
una volta Gesù spiazza le posizioni, rompe con gli schemi scontati,
manda all’aria il buonsenso di chi calcola di vincere e di ottenere
potere. Il Vangelo ci dice che l’amore per l’umanità e per ogni
essere è altra cosa! Possiamo chiedere di vedere oltre? Se ancora
non abbiamo visione evangelica della vita, è bene non riempirsi la
bocca di dottrina su Gesù. Prima di tutto c’è l’imperativo del
Padre: “Ascoltatelo!”.</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 115</b></span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ho creduto anche quando dicevo:</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">«Sono troppo infelice».</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Agli occhi del Signore è preziosa</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">la morte dei suoi fedeli. </span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ti prego, Signore, perché sono tuo
servo;</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">io sono tuo servo, figlio della tua
schiava:</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">tu hai spezzato le mie catene.</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">A te offrirò un sacrificio di
ringraziamento</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">e invocherò il nome del Signore.</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Adempirò i miei voti al Signore</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">davanti a tutto il suo popolo,</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">negli atri della casa del Signore,</span></p>
<p style="line-height: 0.48cm; margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">in mezzo a te, Gerusalemme.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-47901848432474958282024-02-17T21:29:00.000-08:002024-02-17T21:29:46.429-08:00Meditazione 1a domenica di quaresima B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgNvGUFm1uBqSy6bc5JxZDzVV931NxcKLsVfD4dVcRHZzPkYo-375OpshNePWj1XgBX15dha09jctmDEUpLDwIDyvQCKSLo9X9TUf-QDnlqmRjBTb5qnecHTb9t0bAFoASTjjFoOGJf0OzwGAFGjaS6VjDZO1qKYCGRKUQIWotfFEL0M8f7nW-FyMEEG4/s2000/elena1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgNvGUFm1uBqSy6bc5JxZDzVV931NxcKLsVfD4dVcRHZzPkYo-375OpshNePWj1XgBX15dha09jctmDEUpLDwIDyvQCKSLo9X9TUf-QDnlqmRjBTb5qnecHTb9t0bAFoASTjjFoOGJf0OzwGAFGjaS6VjDZO1qKYCGRKUQIWotfFEL0M8f7nW-FyMEEG4/s320/elena1.jpg" width="240" /></a></div><p align="CENTER" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><br /></p>
<p style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-family: Sitka Banner, serif;">Ricordiamo
davanti a te, o Signore</span></b></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: small;"> Il Brasile ha
raggiunto 512.353 casi probabili di dengue, secondo gli ultimi dati
diffusi dal ministero della Salute. Solo quest'anno sono stati
confermati 75 decessi dovuti alla malattia e altri 350 sono sotto
inchiesta.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: small;"> La situazione
nell'ospedale Nasser di Khan Yunis attaccato dalle forze israeliane è
"catastrofica e molto pericolosa". Lo ha detto alla Bbc il
direttore del nosocomio, Nahed Abu-Teima. Gli unici pazienti rimasti,
spiega, sono "ammucchiati nei reparti" e "in estremo
pericolo". questi pazienti non possono muoversi o non possono
camminare", aggiunge, lanciando un appello all'Onu e alla Croce
Rossa affinché "salvino questi pazienti malati" e gli
operatori ospedalieri rimasti intrappolati.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: small;"> La polizia indiana ha
usato i gas lacrimogeni per cercare di disperdere migliaia di
agricoltori che stanno marciando su New Delhi in una protesta per
chiedere un prezzo minimo per i prodotti agricoli dopo il fallimento
dei colloqui con il governo federale.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: small;"> Tragedia del lavoro in
un cantiere di Firenze: tre morti, tre feriti e due persone non
ancora ritrovate. È il terribile bilancio del crollo verificatosi
ieri mattina alle alla periferia nord della città, dove è in corso
la costruzione di un supermercato. Uno degli operai scampati con le
lacrime agli occhi dice con la voce rotta: «Ho avuto tanta paura, Ho
visto il crollo, non ho voglia di parlare, so solo che stasera almeno
un padre di famiglia non tornerà a casa». Sotto accusa il sistema
degli appalti. Da gennaio 2024 sono 145 le morti sul lavoro nel
nostro Paese.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: small;"> Costretti a lavorare
undici ore al giorno, per tutta la settimana, picchiati con la
cinghia se per la fatica si sedevano un attimo o lasciati senza cure
dopo un malore. Così lavoravano “in avvilenti condizioni”, dieci
braccianti immigrati, veri e propri schiavi della terra, senza
diritti, scoperti dai carabinieri dai carabinieri del Nucleo
Ispettorato del Lavoro di Caserta. Indagati quattro imprenditori
agricoli di Marano di Napoli.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-family: Sitka Banner, serif;">Signore,
abbi cura di noi: Kyrie eleison...</span></b></span></p>
<p style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><br />
</p>
<p style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: small;"><b>Aiutaci
a custodire la speranza</b></span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: small;"> Martedì 13 febbraio,
al termine dell’incontro per celebrare i Patti Lateranensi, il
cardinale Parolin su ciò che sta accadendo a Gaza ha ribadito la
«condanna netta e senza riserve di ogni tipo di antisemitismo», ma
al tempo stesso ha reiterato la «richiesta perché il diritto alla
difesa di Israele che è stato invocato per giustificare questa
operazione sia proporzionato e certamente con 30 mila morti non lo
è». «Credo che tutti siamo sdegnati per quanto sta succedendo, per
questa carneficina, ma dobbiamo avere il coraggio di andare avanti e
di non perdere la speranza».</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: small;"> Sport e fratellanza, a
un giovane della Tanzania la Zanzibar Cup, Il 16.enne Lukman Mohamm.
Cinque le nazioni partecipanti - Tanzania, Italia, Francia,
Repubblica Ceca e Lituania - che si sono sfidate in segno di
fraternità.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Sitka Banner, serif;"><span style="font-size: small;"> Camerun, le suore
della Carità in lotta contro povertà, prostituzione, malaria, tbc e
portano avanti un centro di formazione femminile “la scuola apre
gli occhi a queste ragazze, che cominciano a riflettere”, a quel
punto a casa non riescono più a farle sposare prima del tempo,
inoltre, una volta resesi indipendenti, è difficile farle cadere
nella prostituzione.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: small;"><b><span style="font-family: Sitka Banner, serif;">Per
la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a
disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore:
Misericordias Domini in aeterno cantabo.</span></b></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Sitka Banner, serif;">Figlio di Dio tentato
come noi, donaci la forza di resistere come te alle nere aggressioni
del male e salvaci dagli scoraggiamenti: ti chiediamo un cuore nuovo
e una mente nuova per credere nel Vangelo: Il tempo si compia anche
in noi e venga finalmente il Regno. Amen</span></span></p>
<p align="CENTER" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gen. 9, 8-15; 1Pt. 3,
18-22</span></span></p>
<p align="CENTER" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Mc. 1, 12 -15</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">lo Spirito sospinse
Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da
Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo
servivano.<br />Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella
Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è
compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel
Vangelo».</span></span></p>
<p align="CENTER" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">*** </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">I racconti che
precedono la narrazione biblica del diluvio (prima lettura)
evidenziano una progressiva degenerazione dei rapporti dell’umanità
con Dio. Il linguaggio e l’immagine del diluvio sottendono la
convinzione che in certe situazioni non rimanga altra soluzione che
azzerare tutto. Ecco il diluvio che “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>copre
ed annienta ogni carne</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Di fronte ai problemi
e alle sfide collettive e personali che ogni giorno si affacciano al
nostro orizzonte, le scorciatoie delle soluzioni radicali ci sembrano
le più adatte. La più evidente è sotto gli occhi di tutti: alla
violenza si risponde con azioni di forza. L’altro che rappresenta
un male per me va possibilmente eliminato. Così, nei rapporti
interpersonali si rischia di cedere alla tentazione dei diktat, del
qui ci vuole un capo che metta ordine punto e basta, piuttosto che
percorrere la faticosa via del dialogo che sembra produrre solo
inutili lungaggini.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Con il linguaggio del
mito dalle tinte arditamente umane, la Scrittura ci presenta una
situazione nella quale anche Dio sembra cedere alla tentazione di
risolvere i problemi con il ricorso alla forza del potere. Perciò,
di fronte ai mali dell’umanità, non trova di meglio che azzerare
tutto o quasi tutto con l’intenzione di ricominciare una nuova
storia. Solo alla fine, secondo modi di dire piuttosto poetici, egli
si rende conto che “azzerare” non è la strada giusta. </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> La via giusta invece
è quella dell’alleanza, del cercare e creare sempre nuovi legami.
Come dire: di fronte ad umanità corrotta, persa nei sentieri della
degenerazione, comprende che un’azione di forza non porta da
nessuna parte. L’umanità invece, di forte al suo male, necessita
di un sempre rinnovato supplemento di amore, di prossimità, di cura.
Questo è lo stile di Dio... che alla fine esce dalla prima lettura.
Perciò, la Parola giudica tale strategia talmente efficace da
rendere bella e armoniosa anche la realtà che circonda l’uomo: “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>la
mia alleanza con voi e con ogni essere vivente che è con voi”</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Quando Israele medita
e fissa per iscritto queste parole, ha al suo attivo l’esperienza
molto dolorosa di un esilio e di una faticosissima ricostruzione,
paragonabili ad un vero e proprio diluvio. Si attraversano a volte
delle prove che ti mettono sottosopra, che ti sconvolgono, ti
disorientano: tutto sembra perduto: cose, valori, persone, rapporti,
istituzioni…sono quei momenti in cui è facile buttare tutto
all’aria, azzerare tutto.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Ma proprio in quei
momenti, la voce dei profeti, veri angeli messaggeri del Signore, ha
ridato forza al popolo per vivere nuovi legami con Dio e con gli
altri. Il ministero dei profeti maturerà nel cuore della gente
l’attesa della Nuova alleanza, l’attesa di rapporti rinnovati dal
di dentro, dal cuore.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Dio quindi ha scelto
la via della promozione umana, non la forza della costrizione, né la
minaccia, ma la forza dell’amore che dal di dentro guarisse le
durezze dell’umanità. </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">E Gesù che sceglie? </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gesù viene “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>sospinto”</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
dallo Spirito nel deserto. È un’espressione che indica un’urgenza
fortemente avvertita interiormente da lui.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> La tentazione di Gesù
non è identificabile con le inclinazioni verso le passioni quali
espressioni dell’umana debolezza. Gesù viene sospinto nel deserto
“per essere tentato” - il verbo ha anche il significato di
“essere esaminato”. La tentazione, allora, consiste in una
decisione da prendere: se stare dalla parte di Dio oppure dall’altra
parte, quella di chi vuole dominare sugli altri, magari in nome di
Dio a fin di bene. </span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gesù è in un deserto
popolato da presenze. C’è Satana, l’avversario per eccellenza,
la personificazione dell’opposizione al piano di Dio. Se il piano
di Dio è compassione e vicinanza all’uomo, l’azione di Satana fa
leva sulle proposte di potere e di dominio.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">È a questa ideologia
di potenza che s’aggiunge l’altro elemento simbolico delle
“fiere”. Nel libro di Daniele, al capitolo 7°, si parla di
bestie terribili, una più feroce dell’altra. Esse rappresentano le
superpotenze mondiali dell’epoca che dominano, vincono, uccidono e
stritolano pur di mantenere la loro posizione di predomino e di
forza. Sono immagini che descrivono molto acutamente anche i
dinamismi delle potenze odierne. Satana dunque per opporsi al piano
di Dio ha degli emissari: i poteri forti che riscontriamo nella
struttura sociale e religiosa del tempo di Gesù e di ogni epoca.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Se così, va da sé
che il deserto, il deserto che esprime una costante tentazione nella
vita di Gesù altro non è che il contesto nel quale si trova a
lottare e portare avanti la sua vicenda. È il mondo con cui egli ha
a che fare. È un deserto perché non c’è spazio per la vita.
Proprio quel mondo, infatti, distribuisce morte e, con la morte,
raggiungerà anche Gesù.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ma, accanto alle
fiere, ci sono anche gli angeli che lo servono. È una delicata
pennellata dell’evangelista per anticiparci la presenza di
discepoli e discepole che fin dall’inizio e lungo i secoli sono al
servizio dell’opera di Gesù.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Uomini e donne che si
avvicinano alla gente non con spirito dominio, ma di servizio per far
crescere in tutti la dignità, il rispetto, la giustizia, l’amore,
in una parola, il Regno Dio.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Se abbiamo occhi per
vedere, sono questi i segni evidenti che il Signore ci ama, non ci
lascia in balia di noi stessi; i segni che “il tempo s’è fatto
pieno”, vale a dire opportuno per aderire al disegno e allo stile
di Dio con una rinnovata passione.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Salmo 24</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Fammi conoscere,
Signore, le tue vie,</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">insegnami i tuoi
sentieri.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Guidami nella tua
fedeltà e istruiscimi,</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">perché sei tu il Dio
della mia salvezza.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.25cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ricordati, Signore,
della tua misericordia</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">e del tuo amore, che è
da sempre.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ricordati di me nella
tua misericordia,</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">per la tua bontà,
Signore.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Buono e retto è il
Signore,</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">indica ai peccatori la
via giusta;</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">guida i poveri secondo
giustizia,</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">insegna ai poveri la
sua via.</span></span></p>
<p style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-20374427911242995372024-02-10T21:37:00.000-08:002024-02-10T21:37:30.707-08:00Meditazione VIa domenica B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXJERSFUai3wu3uIqCO7HQHTrRy3IiYAo5vBd45LPKUQFEhbXBBFaFXhwO-WfS2tVLEHBbbVfSFxkkYgLUgkM6WSW5vpvKEHnE5oY48vkczBMhXfc5Ta7pscpd8lAoe_vE8lgZFlLNlXRdSn6CjBfmfvTe3WUwg3F6f84IDLloD8RAK7ccolQLZ8CBl4k/s1600/finestrasala.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXJERSFUai3wu3uIqCO7HQHTrRy3IiYAo5vBd45LPKUQFEhbXBBFaFXhwO-WfS2tVLEHBbbVfSFxkkYgLUgkM6WSW5vpvKEHnE5oY48vkczBMhXfc5Ta7pscpd8lAoe_vE8lgZFlLNlXRdSn6CjBfmfvTe3WUwg3F6f84IDLloD8RAK7ccolQLZ8CBl4k/s320/finestrasala.jpg" width="240" /></a></div><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><br /></span></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b> </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Diversi
Paesi donatori, tra cui anche l’Italia, hanno sospeso i
finanziamenti all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e
l'occupazione dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente. Prendendo
ipocritamente pretesto da accuse che hanno investito l'Agenzia
stessa, Secondo le quali nell’agenzia ci sarebbero degli infiltrati
di Hamas. In realtà si vuole screditare l’ONU che chiede di
fermare la guerra a Gaza perché si sta consumando un genocidio. "Se
i donatori non cambieranno la loro decisione, entro la fine di
febbraio non saremo più in grado di fornire assistenza salvavita a
oltre 2,2 milioni di persone". </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Il
Servizio medico legale cileno a Valparaíso ha fornito l'ultimo
aggiornamento delle persone morte negli incendi boschivi,
sviluppatisi la settimana scorsa, portando il loro numero a 131.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Nella
Repubblica democratica del Congo le peggiori inondazioni degli ultimi
60 anni lasciano bisognose di assistenza umanitaria più di 2 milioni
di persone, di cui quasi il 60 per cento sono bambini.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Unicef
chiede urgentemente alle parti di astenersi da un'escalation militare
nel Governatorato di Rafah a Gaza dove oltre 600.000 bambini e le
loro famiglie sono sfollati, molti dei quali più di una
volta. Un'escalation dei combattimenti a Rafah, che è già in
difficoltà per il numero straordinario di persone sfollate da altre
parti di Gaza, sarà un'altra fase devastante in una guerra che,
secondo le notizie, ha ucciso oltre 27.000 persone, la maggior parte
delle quali donne e bambini".</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Tredici
migranti sudanesi sono morti, mentre altri 27 risultano dispersi, in
un naufragio avvenuto al largo delle coste tunisine.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Il
Ghana è tra le prime destinazioni del traffico illecito di rifiuti
elettronici – parliamo di computer, stampanti, elettrodomestici.
Container pieni di rifiuti pericolosi continuano ad arrivare anche
dall’Italia. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Oltre
28mila persone allontanate ai confini d’Europa. Anche coloro che
hanno diritto alla protezione di arrivarvi. Invece, a ogni passaggio
di confine, vengono respinti con metodi disumani, diventando oggetto
di abusi e violenze di ogni tipo.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">L’Orchestra
del mare, i cui strumenti musicali sono stati realizzati dai detenuti
del carcere Opera di Milano con i legni delle navi dei migranti
approdati a Lampedusa, suoneranno per la prima volta alla Scala. Si
tratta di un nuovo punto d’arrivo per il “progetto Metamorfosi”,
nato alla fine del 2021.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Lo
Zimbabwe è a un passo dall’abolire la pena di morte per tutti i
tipi di reati. E dal diventare quindi il 26esimo paese africano a
rimuovere la pena capitale dal proprio ordinamento, l’undicesimo
negli ultimi sette anni. Quasi metà dei paesi del continente ha
quindi smesso di impiegare questa pratica. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">L’ospedale
Bambino Gesù di Roma, in un'economia condizionata dalle spese
militari ha fatto la scelta etica non facile di rinunciare a una
donazione di un milione e mezzo di euro arrivata da Leonardo, la
principale industria bellica italiana.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">«Io,
volontario in carcere dopo il lutto». Il fratello di Emanuela,
moglie del generale Dalla Chiesa uccisa dalla mafia nel 1982, si
impegna nel recupero umano e sociale di chi vorrebbe uscire
dalle gabbie della propria coscienza, prima ancora che dal carcere.
"Così ha superato le logiche dell'odio contro gli autori di
quella strage. Non è un’utopia, cambiare è possibile, per i
mafiosi, come lo è stato per me".</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><a name="Bookmark"></a>
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>In un momento come questo, o
Signore, in cui la strategia dell'esclusione sembra vincente, donaci
di umanizzare le relazioni secondo il vangelo della fraternità;
donaci di non rinunciare alla promessa del Regno. Amen </i></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Lv. 13, 1-2.45-46 1Cor. 10,
31-11,1</b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mc. 1, 40-45</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>40</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Venne
da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se
vuoi, puoi purificarmi!». </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>41</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ne
ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio,
sii purificato!». </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>42</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>E
subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>43</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>E,
ammonendolo severamente, lo cacciò via subito </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>44</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>e
gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a
mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che
Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>45</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ma
quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto,
tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città,
ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.</span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>***</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Il
lebbroso colpito da lebbra porterà vesti strappate e il capo
scoperto, si coprirà la barba e andrà gridando: Immondo! Immondo!
Sarà immondo finché avrà la piaga.”</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
Queste sono le parole del libro del Levitico (I</span></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">a</span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
lettura)</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Per
capire bene queste parole ed il senso dell’azione di Gesù, occorre
sapere che la condizione di immondo e di impuro, non esprimeva uno
stigma morale ma umano, sociale, cultuale. Vale a dire che il colpito
dalle piaghe della lebbra o di qualsiasi altra malattia della pelle,
proprio per lo spettacolo repellente e per la paura di contaminazione
infettiva, era considerato come un essere da tenere lontano. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Lontano
dagli altri, dal gruppo, dalla comunità e, nello stesso tempo,
lontano dalla preghiera, dalla religione, in una parola, da Dio
perché uno in quelle condizioni, secondo quel modo di vedere, non
era degno di pregare Dio. Come si vede, la logica dell’esclusione e
dello scarto raggiunge quasi tutti, per non dire tutti, gli ambiti
della vita, compreso quello religioso. Gesù lo sa molto bene, per
questo, nel suo modo di relazionarsi alle persone non prende giri
larghi: desacralizza tutto ciò che in nome di Dio è contro l’umano.
</span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Il
lebbroso di cui si parla nel testo di Marco poteva essere uno
moralmente corretto ma il suo essere segnato nel corpo lo qualificava
come meno uomo degli altri e, di conseguenza nemmeno adatto a stare
in rapporto con Dio. Erano regole che, secondo la mentalità antica
servivano per esprimere ed onorare la “santità di Dio”. Sarebbe
interessante interrogarsi su quale immagine di Dio si reggeva dunque
una simile concezione religiosa.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Ora,
il mettersi in questa posizione rispetto a consuetudini sociali
stigmatizzate dall’autorità religiosa, non è una passeggiata, c’è
da tremare perché, dare ascolto alla voce della coscienza e trarne
conseguenze è tutt’altro che conveniente. Lo sarebbe di più
assecondare i costrutti dati per scontati, cioè assolutizzati
attraverso la sacralità rituale.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
Tuttavia, non dobbiamo sorprenderci più di tanto. Gli uomini di
tutti i tempi, specialmente se religiosi, hanno qualificato i diversi
da sé come qualcosa di negativo, in un certo senso come dei lontani
da Dio. Una volta erano i protestanti, eretici destinati alla rovina
eterna per il fatto che non appartenevano alla nostra gente, poi i
comunisti bolscevichi, poi gli extracomunitari, gli slavi, gli
albanesi, poi i musulmani, poi le ragazze madri, poi i divorziati,
gli omosessuali…</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Quando
l’altro lo identifichiamo con un’etichetta sociale, religiosa o
di storia personale come detenuto, drogato, alcolista, psichiatrico,
ecc., noi dimentichiamo che è una persona appartenente alla nostra
stessa umanità e lo allontaniamo dalla nostra vita. Ecco su che cosa
si reggevano le categorie del puro e dell’impuro. Categorie mentali
che Gesù è venuto a fracassare.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> È
interessante che nel testo originale sia lebbroso a prendere
l’iniziativa di avvicinarsi a Gesù per esporgli il suo problema.
Egli non dice “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>se
vuoi puoi guarirmi”</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
ma: “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Se
vuoi puoi purificarmi</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">”.
Cioè puoi farmi sentire ancora persona umana, parte dell’umanità.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> E
Gesù, disobbedendo a precise norme religiose ufficiali secondo cui
un lebbroso non solo doveva essere tenuto lontano ma nemmeno toccato,
altrimenti diventava impuro anche chi lo tocca, entra in contatto
fisico: lo tocca; compie coscientemente un’azione eretica. Riprende
cioè i contatti con un’umanità ridotta a larva; la considera, la
reintegra nella vita; gli si mostra solidale. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> È
a tal punto preso dentro la passione per la dignità della persona
che arriva persino a indignarsi perché lo stesso lebbroso, pur
subendo le conseguenze dell’esclusione, in fin dei conti, accetta
quelle sporche regole di una religiosità che crea emarginazione: “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Si
indigna contro di…” </i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">È
molto più forte di “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Ammonendolo
severamente</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">”.
L’indignazione non va confusa con la rabbia. L’indignazione ha a
che fare con la dignità; è l’irrompere di un fortissimo senso
della dignità delle persone e della dignità di Dio. “…</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>e
subito lo scacciò fuori…”</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
Fuori? Dove? Fuori dal mondo chiuso di una religiosità che esclude
l’uomo. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Le
sue parole e i suoi gesti sono semplicemente sconvolgenti. Preludio
di altre parole ed altri gesti destinati a mettere in crisi il comune
senso religioso. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Gesù
dunque ha un’altra immagine Dio e della sua santità: il Dio
solidale con l’umanità sofferente ed esclusa. Per essere davvero
vicini a questo Dio di Gesù Cristo occorre essere vicini all’uomo,
non separati. Per essere degni di lui occorre avere il senso della
dignità della gente, per essere puri occorre sporcarsi con le
miserie umane; toccare, entrare in contatto come ha fatto lui col
lebbroso. Gesù, anziché prendere le distanze, si commuove, ossia si
muove insieme. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> In
effetti, da questo momento Gesù entrerà in serio conflitto con la
religione ufficiale. Conflitto che fin dall’inizio lo collocherà
in un destino di persecuzione e di morte. Chi vuole dare vita
all’umanità deve prepararsi a perdere la sua: questo è il cammino
di Gesù e questo è il cammino di chi lo segue. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Gesù
non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva
fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">”.
Ora, colui che prima non poteva entrare nella città, vi può
entrare, mentre Gesù rimane fuori, in luoghi deserti. In un certo
senso, per ricollocare il lebbroso nel consesso degli umani, Gesù va
a situarsi nei luoghi della marginalità. Mi sembra di intuire che,
per comprendere davvero la sofferenza dell’escluso, occorre
mettersi nella sua situazione. Entrare in contatto, mettersi al posto
di, farsi carico …sono le condizioni per operare il cambiamento
dell’accoglienza e dell’inclusione.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Intanto
colui che fu toccato dal Cristo e restituito a se stesso, non si
arresta a contemplare narcisisticamente la sua nuova situazione, ma
si trasforma anche lui in un annunciatore. Anche lui si appassiona
all’umanità e racconta a tutti che d’ora in poi è possibile
rinascere. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 31</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Beato
l’uomo a cui è tolta la colpa</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">e
coperto il peccato.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Beato
l’uomo a cui Dio non imputa il delitto</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">e
nel cui spirito non è inganno.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ti
ho fatto conoscere il mio peccato,</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">non
ho coperto la mia colpa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ho
detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">e
tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Rallegratevi
nel Signore ed esultate, o giusti!</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Voi
tutti, retti di cuore, gridate di gioia!</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-19628258819264352582024-02-03T21:36:00.000-08:002024-02-03T21:36:28.813-08:00Meditazione Va domenica B<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZnTrcfO2XdnzEPgfyJDs_UAFraWnzeLfw-0qLuvFc-be1KdxzGr8X6TL6Mq30Oesw4R6kg8YVTj0MymMEe50cdJsA3v6SWBJpFX0HnxcknC3WFfohGQqF9nVk1GIsATRJdyvaIWNvCz4yU4SVTSWqanmPLmjsplvMXh0CW2RReQpin7Y_mmH_kMWMlYk/s1561/nebbia%2024.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1561" data-original-width="1168" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZnTrcfO2XdnzEPgfyJDs_UAFraWnzeLfw-0qLuvFc-be1KdxzGr8X6TL6Mq30Oesw4R6kg8YVTj0MymMEe50cdJsA3v6SWBJpFX0HnxcknC3WFfohGQqF9nVk1GIsATRJdyvaIWNvCz4yU4SVTSWqanmPLmjsplvMXh0CW2RReQpin7Y_mmH_kMWMlYk/s320/nebbia%2024.jpg" width="239" /></a></div> <p></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b> </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Haiti.
almeno 170 mila bambini sfollati a causa delle violenze. Nel 2024,
l’Unicef stima che 3 milioni di minori nell'isola avranno bisogno
di aiuti umanitari a causa dell’escalation di violenza,
malnutrizione, recrudescenza del colera e servizi di base sull’orlo
del collasso.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><span lang="pt-BR">Rio
de Janeiro travolta da un'epidemia di dengue. </span></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">A
gennaio metà dei casi del 2023, annunciate misure emergenza. Il mese
scorso sono state contagiate dal virus almeno 10.156 persone.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Continua
l'emergenza nel Parco nazionale Los Alerces in Argentina, dove da
sette giorni circa 314 persone sono impegnate nell'opera di
spegnimento di un incendio che ha già distrutto almeno 2.830 ettari
di boschi.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Brasile:
maltempo, tre morti in 24 ore nel sud e nordest. Le piogge nella
regione hanno costretto 500 persone a lasciare le proprie case.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> I
combattimenti in Sudan tra esercito e paramilitari hanno causato
"quasi 8 milioni" di sfollati. Il conflitto ha causato più
di <br />13.000 vittime.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Gaza:
almeno 17.000 bambini soli o separati dalle famiglie. È
"estremamente difficile" ritrovare le tracce dei bambini,
perché spesso "non riescono neanche a dire il loro nome"
quando arrivano negli ospedali "feriti o in stato di shock.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Nelle
capitali di Sierra Leone, Costa d’Avorio e Ghana la costante
crescita della popolazione sta decimando i grandi parchi urbani,
cruciali per l’approvvigionamento idrico e l’abbattimento dei
livelli di CO².</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Kenya:
femminicidi”. Dall’inizio dell’anno ne sono state uccise 16,
più di una ogni due giorni. Ma il numero reale potrebbe essere molto
più alto. Una violenza frutto della cultura dominante che vede le
donne come proprietà degli uomini. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Mutilazioni
genitali, morte tre ragazze in Sierra Leone. Sottoposte alla pratica,
vietata ma comune in molte realtà, hanno subito infezioni letali
durante le cerimonie di iniziazione nella provincia nordoccidentale. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">La
“madre delle detenute” cilene, suor Nelly Leòn Correa, le
organizzazioni indonesiane di solidarietà Nahdlatul Ulama e
Muhammadiyah, il cardiochirurgo egiziano di fama mondiale Sir Magdi
Yacoub, sono i vincitori del Premio Zayed per la Fratellanza umana
2024. Suor Nelly Leòn Correa si occupa da più di 25 anni di
assistere le donne detenute, offrendo loro sostegno e formazione
durante il periodo di detenzione e aiutandole poi a reintegrarsi
nella società. una volta uscite dal carcere. Le
organizzazioni islamiche di solidarietà sono state premiate “per i
loro incommensurabili sforzi umanitari e di costruzione della pace”.
La prima promuove l'idea di un islam in dialogo con le sfide
della società di oggi. La seconda promuove la creazione di
istituzioni educative, ospedali e progetti di riduzione della
povertà. Il cardiochirurgo è stato premiato per il suo impegno nel
salvare le vite dei più poveri, comprese le popolazioni vulnerabili.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Alla
scuola della Laudato si' nel Borgo voluto dal Papa per i più
fragili. Nei 55 ettari della residenza di Castel Gandolfo, uno spazio
dedicato a giovani, migranti, donne vittime di violenza, disabili ed
ex detenuti ma anche universitari e imprenditori. Educazione
all’ecologia integrale, economia circolare, sostenibilità
ambientale: le tre direttrici dell’iniziativa.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Roma,
nasce l'ambulatorio dedicato alle popolazioni mobili. Il progetto è
dell'ospedale Spallanzani. Il nuovo ambulatorio, a partire dal
7 febbraio, sarà operativo ogni mercoledì dalle 8.30 alle 13 presso
i locali dell'ex Hospice. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Gesù, pace dei nostri cuori,
donaci di essere portatori del tuo Vangelo laddove la luce della fede
è scossa e mantienici vicini a quelli che sono attraversati dai
dubbi. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Gb 7, 1-4.6-7 1Cor 9, 16-19.
22-23;</b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mc 1, 29-39</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>29</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e
Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>30</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono
di lei. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>31</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la
lasciò ed ella li serviva.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>32</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i
malati e gli indemoniati. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>33</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Tutta la città era riunita davanti alla porta. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>34</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti
demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo
conoscevano.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>35</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si
ritirò in un luogo deserto, e là pregava. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>36</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>37</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!».</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>38</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché
io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>39</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e
scacciando i demòni.</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>***</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La prima lettura è parte della
risposta che Giobbe rivolge a Elifaz, uno dei tre amici che s’erano
recati da Giobbe per consolarlo nella sua sofferenza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Elifaz sostiene la tesi che, se
uno è retto e si trova in difficoltà, Dio lo aiuta ad uscirne. Una
simile asserzione, apparentemente saggia, Giobbe la sente come un
giudizio bruciante: ‘</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Caro
Giobbe, se la sofferenza che ti colpisce non si attenua, significa
che tu non sei quell’uomo giusto che credi di essere, oppure, sei
orgoglioso, non ti apri alle fiducia in un Dio che ti può
sollevare’.</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Un simile modo di avvicinarsi a
chi soffre è sostanzialmente banale ed ipocrita perché non parte
dall’empatia, cioè dal di dentro delle situazioni, ma emette
dichiarazioni distaccate, senza partecipazione. È una modalità che
rivela durezza di cuore. Elifaz, più che dare consigli, è
preoccupato di salvare sé stesso, ossia il suo perbenismo. Talvolta,
di fronte a chi sta soffrendo perdiamo l’occasione di stare in
silenzio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Le parole, invece, che abbiamo
sentito proferire da Giobbe ci aiutano a considerare le vicende della
vita dal di dentro. E per arrivare a questo occorre il coraggio di
pori domande scomode. Forse che non ci siamo mai chiesti:</span></p>
<ul>
<li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Che senso ha quello che faccio?</i></span></p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Perché le cose per le quali mi
impegno sono così esposte alla delusione?</i></span></p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Come sarà il domani per le
giovani generazioni?</i></span></p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Il bene ha ancora diritto di
cittadinanza? </i></span>
</p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>La bontà non è esposta alla
derisione?</i></span></p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ha senso sperare nel
cambiamento? Nel mio cambiamento?...</i></span></p>
</li></ul>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Giobbe diceva: “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>I
miei giorni scorrono più veloci d’una spola, svaniscono senza un
filo di speranza.<br />Ricordati che un soffio è la mia vita: il mio
occhio non rivedrà più il bene</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sembrano affermazioni degne di un
non credente, invece ci introducono alla comprensione di un Dio che
ci dà appuntamento proprio in quei momenti per rivelarci un amore
che non è fatto di onnipotenza spocchiosa. Comprendiamo bene che in
simili momenti non abbiamo bisogno di indottrinamenti, né di
moltiplicare riti e preghiere, ma di cura fatta con amore, rispetto e
delicatezza abbiamo bisogno.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Guarigioni, purificazioni,
presenza di demoni ecc. sono molto presenti nel primo capitolo del
Vangelo di Marco. Al di là dei significati talvolta di non facile
interpretazione, Il nostro brano riferisce in rapida successione tre
momenti:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">- la guarigione nella casa di
Pietro,</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">- la guarigione di molti malati e
indemoniati all’esterno.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">- Gesù in preghiera e la
conseguente determinazione per una predicazione itinerante. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Tre focus all’interno
dell’inclusione compresa tra l’uscita dalla sinagoga con primi
quattro incontrati lungo il lago e, alla fine, l’uscita di Gesù da
Cafarnao verso altri villaggi. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il primo movimento quindi è dalla
sinagoga verso la casa. È l’esodo che compie Gesù, con i suoi
primi quattro amici, uscendo da un mondo chiuso per aderire ad un
cammino di umanità e di tenerezza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La compassione (il </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>con-patire</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">)
è l’anima delle relazioni di Gesù. Non è ripetitivo di una
dottrina, di una ideologia religiosa... In lui cominciano a intuire
che Dio è dalla parte dell’uomo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Con
i suoi, Gesù si dirige verso la casa</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
Nei vangeli, specie in quello di Marco, la casa, come in dissolvenza,
è il luogo dei discepoli e delle discepole di Gesù. Passare quindi
dalla sinagoga alla casa significa attraversare uno spazio
istituzionale che non considera le persone, per raggiungere invece il
luogo della fraternità. È la comunità del Signore.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Lì le persone prostrate, agitate,
febbricitanti, schiacciate e inquiete possono trovare una mano che
solleva, che rimette in piedi; possono incontrare una tenera fiducia
messa a disposizione degli altri. Insomma, in quella casa c’è
molta cura, molta umanità, molta diaconia. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Solo l’evangelista Marco afferma
che Gesù prese per mano (letteralmente afferra per mano) e alzò la
donna febbricitante. Il verbo alzare è il medesimo della
risurrezione. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Anche noi, nei momenti in cui ci
sentiamo inqueti e schiacciati e non troviamo pace speriamo nella
solidarietà di qualcuno che ci dia una mano per ritrovare la nostra
integrità. La Casa-Chiesa di Pietro è il luogo dell’intima
fraternità in cui ci si dà vicendevolmente una mano per recuperare
umanità. - </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>la febbre la
lasciò ed ella li serviva</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
–</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">L’ambientazione in cui i soggetti
del racconto sono collocati lascia una percezione di agitazione
scomposta, simbolizzata in modo particolare dallo stato febbrile
della suocera di Pietro, ma non solo. All’esterno, davanti alla
porta, vi è come un confluire di gente che sta male fisicamente e di
persone possedute da demoni. È vero che nella mentalità dell’epoca
la malattia fisica è considerata sintomo della presenza demoniaca,
perciò scacciare il demonio equivale a un’azione terapeutica. Ciò
nonostante, è difficile capire il senso di un simile racconto dal
punto di vista della nostra sensibilità. Occorre interpretare ad un
livello che non sia di mera curiosità cronachistica. Insomma, come
vanno intesi questi demoni? </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Io ritengo che sia necessario, da
un lato, prendere congedo da un immaginario eccessivamente infantile
e, dall’altro, ripartire dall’esperienza concreta di ciascuno di
noi. Può infatti accadere che un sentimento, un sospetto,
un’umiliazione subita e quant’altro occupa la nostra psiche ci
dia la sensazione di essere totalmente presi…posseduti, appunto.
Certamente questi sentimenti forti che proviamo non sono persone,
tuttavia non è raro che occupino a tal punto il nostro io da
divenire quasi delle presenze. Forse ossessive, ma pur sempre
presenze. Ed è vero che sovente possono perfino provocare delle
malattie, non solo della psiche ma anche del fisico. In altre parole,
credo che i demoni di cui si parla nel Vangelo possono essere
interpretati come forti condizionamenti che mortificano e ostacolano
la possibilità di corrispondere al nostro esistere come esseri
umani. La guarigione che Gesù opera nella gente è essenzialmente
una restituzione di umanità a coloro che dell’umanità sono stati
privati dai molti, anzi, troppi condizionamenti sociali, morali,
culturali religiosi ecc.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 5cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;">34</span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Guarì molti che erano
affetti da varie malattie e scacciò molti demòni</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
</span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">A fronte di tanta agitazione e
scompostezza, Gesù incede con una calma maestosa. Lui ridona
umanità; cura; prende per la mano e solleva. Non c’è nulla di
magico né di miracolistico in tutto ciò. C’è solo una tale
amorevolezza per l’umano da vincere il disumano! Di un umano così
aveva bisogno anche Giobbe!</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Da dove gli viene questa energia
interiore?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La risposta la troviamo al v. </span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;">35</span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;">:
“</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Al mattino presto si
alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo
deserto, e là pregava</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.
</span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Egli si immerge nella tenerezza di
Dio per l’umanità e per ogni essere. Da qui l’esigenza di
dilatare i contatti al di là di ogni sistema a mondo chiuso:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 3.75cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">«</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Andiamocene
altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per
questo infatti sono venuto!</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">».
</span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Chi fa esperienza dell’umanissimo
Dio di Gesù averte dentro di sé l’umanissima necessità di cura
per tutta l’umanità. Quella preghiera nel luogo deserto, lungi dal
rappresentare una separazione dal vivere insieme, è invece il
presupposto di una mistica politica; un attingere alla sorgente della
tenerezza per prendersi cura di tutti con tenerezza. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 146</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">È bello cantare inni al nostro
Dio,<br />è dolce innalzare la lode.<br />Il Signore ricostruisce
Gerusalemme,<br />raduna i dispersi d’Israele.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Risana i cuori affranti<br />e fascia
le loro ferite.<br />Egli conta il numero delle stelle<br />e chiama
ciascuna per nome. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Grande è il Signore nostro,<br />grande
nella sua potenza;<br />la sua sapienza non si può calcolare.<br />Il
Signore sostiene i poveri,<br />ma abbassa fino a terra i malvagi</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>.
</b></span>
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-36085014543428933142024-01-27T22:26:00.000-08:002024-01-27T22:26:18.287-08:00Meditazione IVa domenica B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLe1QkZPP7LahP7lVYHVHJ11t4g0m0LNxYab6MEV1Wr10h1GOPr_exVAghVPmOQWmOA_O5CsT-NfQWUg0v6xYxWvFigQsT4iR95VkJjoyhARqWf4-Br752NmtTsWUpqo2jVCeBZ-BGu5LOSZzMubT7CoIutI8d5gpzZ_5xHB3haoTnmPXzhvKdISZ-hHI/s1600/elena%201.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLe1QkZPP7LahP7lVYHVHJ11t4g0m0LNxYab6MEV1Wr10h1GOPr_exVAghVPmOQWmOA_O5CsT-NfQWUg0v6xYxWvFigQsT4iR95VkJjoyhARqWf4-Br752NmtTsWUpqo2jVCeBZ-BGu5LOSZzMubT7CoIutI8d5gpzZ_5xHB3haoTnmPXzhvKdISZ-hHI/s320/elena%201.jpg" width="240" /></a></div><p></p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b> </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Secondo
l’Unesco, due utenti su tre del web riscontrano atteggiamenti
aggressivi. “Anche le guerre incidono sul diritto all’educazione”.
È per questo che la giornata internazionale dell’educazione
propone di lottare contro il linguaggio dell’odio che, non solo sul
web, è sempre più pervasivo.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">In
Europa e Asia centrale: 456 mila minori vivono ospiti di istituti di
accoglienza. Lo rileva l’ultimo rapporto dell’Unicef, dal quale
emerge che il tasso di minori che vivono in un istituto in queste
regioni è doppio rispetto alla media mondiale. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Gli
indigeni Yanomami hanno denunciato oggi che i 'garimpeiros',
(minatori illegali dell'Amazzonia) continuano ad entrare in nuove
aree alla ricerca di metalli e oro, minacciando la salute delle
popolazioni originarie, mentre i militari non proteggono la foresta,
nonostante il commissariamento federale decretato dal governo lo
scorso anno.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Un
gruppo di una ventina di bambini fra gli undici e i 15 anni e di
entrambi i sessi, hanno giurato in una località della selva
messicana per confermare il loro ingresso nei ranghi della polizia
comunitaria di Ayahualtempa, nello Stato messicano di Guerrero, al
fine di contribuire alla difesa della loro città dai costanti
attacchi della criminalità organizzata. I bambini hanno cominciato
un addestramento all'uso delle armi da fuoco.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Scatta
l'emergenza incendi in Colombia, a causa delle alte temperature
provocate da El Niño. I vigili del fuoco di Bogotà lottano contro
il proliferare di roghi che divorano le colline nella parte est della
capitale.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Circa
569 rifugiati Rohingya sono morti, o risultano dispersi, durante
traversate mortali via mare nel 2023. La maggior parte di coloro
che hanno tentato questi viaggi erano bambini e donne.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Sono
saliti a 11 i morti accertati dovuti alla massiccia frana che lunedì
ha travolto in Cina il villaggio remoto di Liangshui. I soccorritori
sono ancora impegnati nella ricerca delle decine di dispersi finiti
sotto circa 300mila metri cubi di terreno e roccia.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Dopo
le recenti denunce nei confronti dell’italiana Tozzi Green, ancora
un caso di accaparramento di terre in Madagascar, l’associazione
locale di difesa contadina, in un comunicato diffuso il 22 gennaio
chiede allo Stato ad aprire un’inchiesta per far luce su
un’operazione di land grabbing compiuta da alte autorità tramite
prestanome nel sud-ovest dell’isola, dove circa 2mila famiglie di
contadini non hanno più accesso ai loro appezzamenti agricoli.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Saranno curati in Italia oltre 100
bambini di Gaza. I minori gravemente feriti durante i bombardamenti
saranno trasferiti in alcuni ospedali italiani.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Carceri, i detenuti di Viterbo al
lavoro per Sata Rosa. In occasione dell’udienza concessa da
Francesco ai Facchini della macchina di Santa Rosa di Viterbo, i
ristretti della casa circondariale della città hanno regalato al
Papa un modellino della macchina “Volo d’angeli” realizzata con
il Centro studi Santa Rosa. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Brasile, un minibus gestito da
suore e volontari offre dignità ai senza fissa dimora. Il
progetto Micro da Caridade è nato dalla volontà di fornire pasti
giornalieri ai senzatetto andandoli a cercare lungo le strade della
città di Recife. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Giorno della memoria 27 gennaio.
Il ricordo dei “Giusti tra le Nazioni”, consente di tenere aperto
il cuore alla speranza, perché proprio i momenti più bui «regalano
una costellazione di luci e di speranza che continua a rassicurare
sul destino dell’umanità».</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Aiutaci, o Signore, a fermare le
preghiere e i canti, le stanche formule, le ossessionanti e
ripetitive liturgie che riempiono il tempo dedicato al rapporto con
te. Purifica la mente e il cuore. Insegnaci ad attendere una parola,
un incontro, un dono d'amore che rinnova la gioia e la forza di
vivere. Insegnaci a pregarti in spirito e verità. Per Cristo nostro
Signore. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Dt. 18, 15-20 1 Cor. 7, 32
-35 </b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mc. 1, 21-28</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Gesù, entrato di sabato nella
sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo
insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità,
e non come gli scribi.<br />Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo
posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che
vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu
sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci!
Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte,
uscì da lui.<br />Tutti furono presi da timore, tanto che si
chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo,
dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli
obbediscono!».<br />La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta
la regione della Galilea.</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">*** </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Nel pormi in ascolto di questa
Parola avverto la necessità di far tacere il tumulto che spesso
agita i miei pensieri, specialmente quei pensieri che si rivestono di
molte parole, spesso vuote. Siamo circondati da un vociare che
impedisce il vero ascolto. E quando, del resto, possiamo ritenere
d’aver veramente ascoltato?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> L’autore del libro del
Deuteronomio, da cui è stata tratta la prima lettura, pensa che sia
assolutamente necessario per la vita del popolo un autentico ascolto.
Non c’è possibilità di vita e di futuro per il popolo senza
capacità di comprendere le parole che indicano la strada per la
quale il Signore vuole condurre la sua gente. L’autore allora pone
sulla bocca di Mosè queste parole di istruzione. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Si tratta di saper ascoltare le
cose giuste perché di parole vuote ve ne sono a iosa. Il nostro
brano infatti è preceduto da un avvertimento: “Nella terra in cui
stai per entrare troverai tanti incantatori che non producono altro
che congetture…”. Mosè oggi ci raccomanderebbe di guardarci dai
leccapiedi opinionisti e politicanti e uomini di cultura e docenti
universitari ed economisti e teologi di corte che spacciano i propri
giudizi per verità assolute quando in realtà nascondo solo
l’interesse loro e dei potenti di turno cui hanno venduto la
dignità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il Signore susciterà in mezzo a
te, tra i tuoi fratelli, un profeta…io metterò nella sua bocca la
mia Parola” … Come dire: La Parola che ascolterai sarà molto
vicina a te perché avrà a che fare con la tua vita; la potrai
verificare nella concretezza degli eventi che ti riguardano; entrerà
nelle tue scelte, nei tuoi rapporti con gli altri, nel tuo modo di
realizzare la giustizia, nel rispetto dei più poveri e
nell’accoglienza dei forestieri…</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Nessuno si permetterà di parlare
a vanvera (letteralmente sarebbe di gorgogliare come un pentolone) e
soprattutto di farlo a nome mio rivestendosi di un’autorevolezza
che non gli appartiene.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il brano poi continua: “Tu
dirai: Come faccio a distinguere tra la Parola vera e il pentolone di
fagioli? Semplice: la Parola vera non è autoreferenziale”. Come
dire: l’efficacia di una Parola che ha la forza di orientare la
vita e ne manifesta l’autenticità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Anche il discepolo di Gesù, pone
come fondamento della sua esperienza di fede una certa qualità di
ascolto. Per prima cosa quindi, anche lui deve saper distinguere
messaggio e messaggio, Parola e parole. Nel bene e nel male noi siamo
ciò che ascoltiamo. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Possiamo sentire parole di
incantatori: messaggi rivestiti di religiosità che ci rinchiudono in
un’aurea di misticismo. Gesù invece “ENTRA IN CAFARNAO, NELLA
SINAGOGA IN GIORNO DI SABATO”. La Parola del Vangelo abita uno
spazio ed un tempo, una storia e una geografia. L’annuncio del
Vangelo non si lascia distrarre da astrazioni.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Possiamo sentire parole di
dottrina. Predicatori di verità ammuffite ed opprimenti con la
prerogativa di possedere giudizi eterni, non negoziabili, sulla
morale, sui costumi e sulla legge naturale.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">C’è invece chi insegna con
autorità, come Gesù, ossia con una forza che scaturisce dalla
propria sostanza (</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>exousia</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">).
È colui che ti si pone di fronte con una tale serietà da farsi
carico di ciò che porti nel cuore. È serio perché ti prende sul
serio. “INSEGNAVA LORO COME UNO CHE HA AUTORITA’ E NON COME GLI
SCRIBI”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ha autorità – autorevolezza
perché la parola che ti consegna crea legami. Su di essa puoi
intraprendere un cammino. Egli interpella la tua coscienza. È da te
che attende una decisione. Gli scribi, i funzionari della religione
s’accontentano di ripetere una dottrina per inculcarne i dettami.
La tua storia, i tuoi sentimenti, le gioie e i dolori che ti
attraversano, per questa religiosità, non devono entrare in merito;
tu non sei che un’entità numerica di appartenenza: appartieni al
mondo cattolico, a questa o quella confessione, al mondo occidentale
o a quel movimento di pensiero. Per questi funzionari del sacro, tu
sei un possibile consenso. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> C’è chi grida come lo spirito
immondo. Una chiesa che porta la Parola senza essere attraversata
dalla Parola, anche se afferma le cose più sacrosante sul Cristo,
come del resto fece lo spirito impuro – TU SEI IL SANTO DI DIO –
è comunque abitata dal demone impuro. Impuro nel senso biblico, cioè
incapace di mettere in contatto con Dio; incapace di creare legami di
fraternità evangelica tra le persone. È una Chiesa demoniaca perché
grida, è fracassona, è sguaiata: non suscita affatto esperienza
d’incontro con Dio. Non è un luogo di salvezza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Meglio il silenzio a-teo su Dio! </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Taci! Non parlare di me se non hai
condiviso nulla di me! Non riempirti la bocca con il mio nome se poi
le tue scelte di vita obbediscono a ben altri criteri. Forse è
arrivato il momento in cui, prima di sbandierare a destra e a manca
di essere credenti, è bene che ci preoccupiamo di diventare
credibili. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 94</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Venite, cantiamo al
Signore,<br />acclamiamo la roccia della nostra salvezza.<br />Accostiamoci
a lui per rendergli grazie,<br />a lui acclamiamo con canti di gioia.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Entrate: prostrati, adoriamo,<br />in
ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.<br />È lui il nostro
Dio<br />e noi il popolo del suo pascolo,<br />il gregge che egli
conduce.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Se ascoltaste oggi la sua
voce!<br />«Non indurite il cuore come a Merìba,<br />come nel giorno
di Massa nel deserto,<br />dove mi tentarono i vostri padri:<br />mi
misero alla prova<br />pur avendo visto le mie opere».</span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-51220947113418205322024-01-20T22:01:00.000-08:002024-01-20T22:01:45.663-08:00Meditazione IIIa domenica B<p> <span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><span> </span><b style="font-family: "Calibri Light", serif;">Ricordiamo, o Signore, davanti a te</b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5sz5cBscgzMqQIxHMUa7MHjWSNOzppX1s5F0t-sYGJ3eD5ednuiwNxQLKhC3S5zi4-oNr5_s0e0I0Vy1lsglJE0nCd2_5zm9Ruc4ida-LtmRa39JhY0LXrEY79c2A_tCTRC20Gv5-GE32XOAIq14hlUIJKpLINtZ01yosHCvfnnlFAhxpSKHMzWhyphenhyphen6r8/s3932/prime%20margherite%2024.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="3932" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5sz5cBscgzMqQIxHMUa7MHjWSNOzppX1s5F0t-sYGJ3eD5ednuiwNxQLKhC3S5zi4-oNr5_s0e0I0Vy1lsglJE0nCd2_5zm9Ruc4ida-LtmRa39JhY0LXrEY79c2A_tCTRC20Gv5-GE32XOAIq14hlUIJKpLINtZ01yosHCvfnnlFAhxpSKHMzWhyphenhyphen6r8/w200-h176/prime%20margherite%2024.jpg" width="200" /></a></div><p></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">In
Italia cresce il gioco d'azzardo. Almeno 140 milioni di giornate
lavorative buttate via nei giochi patologici. Una spesa enorme,
che dietro nasconde tanti drammi, tanti casi di vera dipendenza. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Il
2023 si chiude come il secondo anno peggiore di sempre negli istituti
di pena italiani, con ben 68 persone che si sono tolte la vita, ma il
2024, iniziato da pochi giorni, ha già cominciato a contare le sue
vittime: quattro fino ad oggi.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> La
guerra tra Israele e Hamas continua con il suo carico di violenza,
senza mostrare il minimo cedimento. A Gaza la popolazione civile è
ridotta allo stremo, uccisa da armi, malattie e fame, e una intera
generazione di bambini è traumatizzata, come denunciato dalle
organizzazioni internazionali. A Tel Aviv, prosegue la mobilitazione
dei familiari degli ostaggi, che chiedono la liberazione dei propri
cari e anche la fine del conflitto.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> L’Africa
si conferma tra i mercati più appetibili per le multinazionali
dell’agrochimico. Un trend spinto dall’Europa, che esporta qui i
prodotti fitofarmaci che ha bandito in casa.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Armi
in cambio di bauxite, l’accordo tra Emirati e Guinea. Per
acquistare centinaia di veicoli blindati da Abu Dhabi la giunta
militare di Conakry offre come contropartita agevolazioni per lo
sfruttamento dei suoi giacimenti minerari.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Ha
fatto tremare più di 20 edifici e causato almeno tre morti e 77
feriti l'enorme esplosione che ha travolto un intero quartiere della
città di Ibadan terza città più popolosa della Nigeria. Le
autorità sospettano che possa essere stata innescata da esplosivi
che si trovavano in un'abitazione per essere probabilmente utilizzati
in operazioni minerarie illegali.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> L’agguato
a un 18enne è costato il ferimento a un'anziana: ora si teme una
nuova faida tra i clan. Si ripetono anche gli assalti ai pronto
soccorso. E la Digos ferma tre militanti di Casa Pound. Nel
quartiere in cui è avvenuta l’ennesima sparatoria e nell’intera
città, intanto, sale la paura dopo la raffica di colpi sparati in
pieno centro, ben 80.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">"Semi
di risurrezione” a Longarone, il paese sul Piave travolto
dall’ondata assassina del 9 ottobre 1963, e nei borghi vicini, che
piansero 1.917 vittime, sono anche i cento giovani di tutta Italia,
invitati dal sindaco e presidente della Provincia di Belluno Roberto
Padrin, che ad aprile visiteranno i luoghi della memoria e
“prepareranno un ‘Manifesto della montagna’, che parlerà di
rispetto del nostro ambiente unico”. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Treviso,
una dozzina di senzatetto accolti nel Seminario diocesano. La Chiesa
trevigiana va in soccorso dei poveri costretti a vivere in strada al
gelo: dal vescovo Michele Tomasi il via libera per una dozzina di
posti letto allestiti in uno stanzone del complesso di formazione per
sacerdoti, con ingresso autonomo: “Un segno concreto di aiuto a
persone in estrema difficoltà”.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Dal
18 al 25 </span></span><a href="http://gennaio.si/"><span style="color: #00000a;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><span style="text-decoration: none;">gennaio
si</span></span></span></span></a><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> svolge
la Settimana per l'unità dei cristiani. L’Amore verso Dio e verso
gli altri sono al centro della Settimana. “Ama il Signore Dio tuo…
e ama il tuo prossimo come te stesso” (Lc 10, 27). Papa Francesco
invita a fare " in modo che questo appuntamento ecumenico non si
riduca a un adempimento e che non diventi autoreferenziale". </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> L'Organizzazione
internazionale per le migrazioni (Oim) in Tunisia ha dichiarato di
aver facilitato, negli ultimi tre giorni, il ritorno volontario
sicuro e dignitoso di 392 migranti bloccati in Tunisia verso paesi di
origine, in particolare: Burkina Faso (163 persone), Gambia (165),
Guinea (7), Liberia (1), Mali (33) e Senegal (23).</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Vinci la nostra indifferenza,
Signore, donaci slancio per realizzare il tuo sogno che dalla
creazione attraversa tutte le storie. Che almeno un piccolo resto ti
segua ancora. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri, serif;"><b>Gio 3, 1-5 1Cor 7, 29-31;</b></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri, serif;"><b>Mc 1, 14-20</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>14</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea,
proclamando il vangelo di Dio, </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>15</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo».</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>16</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di
Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>17</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori
di uomini». </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>18</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
E subito lasciarono le reti e lo seguirono. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>19</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni
suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>20</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella
barca con i garzoni e andarono dietro a lui.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">***</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">I testi delle letture sono
accumunati dalla provocazione della sorpresa, della novità. Educano
a superare ogni stereotipo abitudinario.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il racconto biblico di Giona
(prima lettura) si presta ad essere drammatizzato. Insomma, nel cuore
umano possono accadere cose inaspettate, come la conversione dei
Niniviti. Giona, fa molta fatica ad accettare che essi attuino un
cambiamento. È più facile per lui inchiodarli ad un giudizio
negativo che accompagnali verso la novità. Loro invece abbracciano
una vita nuova. Il testo vuole abituare Giona ed anche noi a non
fissarci negli stereotipi, ma ad abbracciare la sorpresa. Lo fa con
una frase ad effetto: “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Dio
si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non
lo fece”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> In altre parole ci viene
annunciato un Dio che si ravvede lui stesso. Il suo cuore, ossia il
suo sentire è in movimento; sa andare oltre. Dio quindi non è un
blocco monolitico di onnipotenza divina, ma si manifesta vicino
all’evolversi delle situazioni. Egli accompagna sempre ogni
cambiamento dell’umanità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Anche i pochi versetti della 1Cor,
seconda lettura, fanno intuire che l’esperienza della fede è un
vivere in movimento. Le differenti situazioni della vita sono quello
che sono, ma diventano importanti se vissute nella consapevolezza di
un ‘oltre’ (</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>come se</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">…)
che sa di superamento del grigiore quotidiano. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il testo evangelico è si trova
all’inizio del Vangelo di Marco, ma già fin d’ora, anticipa il
cuore della predicazione di Gesù, cioè IL REGNO DI Dio, potremmo
parlare del Regno di Dio come il raggio d’azione della sua
tenerezza di Dio. Il testo poi si sofferma sulla ‘chiamata-
coinvolgimento’ dei primi discepoli.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Dopo un riferimento di carattere
storico, ovvero la cattura di Giovanni Battista e il conseguente
allontanarsi di Gesù verso il nord, la Galilea, in quella regione,
più esattamente nella zona del lago, egli incontra due coppie di
fratelli e li chiama a prendere parte nella realtà che sta
annunciando, il Regno di Dio, appunto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">L'incontro con i primi due si
conclude con una dichiarazione mentre, nei secondi, non viene
precisato il contenuto. Si sa solo che li chiamò. Gli uni e gli
altri, lasciata la loro attività si sono messi al seguito di Gesù.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il racconto è preceduto dalla
narrazione del battesimo e delle tentazioni. È poi seguito
dall'esposizione di una giornata tipo di Gesù, potremmo dire il
giorno in cui le cose cominciano a cambiare a favore di quella parte
di umanità che fino a quel momento è stata tenuta ai margini. In
quella giornata tipo Gesù rivela che il Regno di Dio inizia a
manifestarsi nella vita della gente così: la gente che si trova ai
margini, Gesù la mette al centro.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Questo porre l'umanità, la più
fragile, la più esclusa, la più lontana al centro è in fondo la
caratteristica specifica del regno: laddove Dio esercita la sua
tenerezza accade tutto questo. Perciò è una bella notizia che fa
cambiare il modo di pensare e di vedere le cose.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Perfino gli aspetti della nostra
esperienza che noi vorremmo allontanare dalla nostra vita perché
rivelano le nostre immaturità, colpe e fragilità, Gesù le pone al
centro della tenerezza di Dio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gesù afferma che è arrivato il
tempo opportuno, il momento giusto, l’occasione buona. È giunto il
momento in cui nella vita si può godere di un Dio che è dalla
nostra parte e per questo, il cambiamento, sia personale che
collettivo, è possibile. Prima di tutto si tratta di crederci
veramente: “Cambiate mentalità, andate oltre il solito modo di
pensare e credeteci perché questa realtà nuova è sempre più
vicina. E i più idonei a renderla sempre più vicina sono coloro che
vengono considerati “lontani”, le persone non titolate, quelle
della ferialità della vita”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Dalla breve notizia circa l'arresto
di Giovanni, comprendiamo che la sua voce, quella di Giovanni, era di
disturbo per i custodi dell'ordine costituito. Ora la voce è ancora
più forte, più incisiva nella persona di Gesù. Egli è ben
consapevole della portata e della forza d'urto, pertanto, si dà alla
clandestinità e, al tempo stesso inizia un percorso di progressiva
distanza da chi detiene il potere sia civile che religioso. E
allontanandosi sempre di più da questi poteri, Gesù diventa sempre
più prossimo alla gente e quindi a Dio. Nella sua persona, lo stesso
regno di Dio è sempre più prossimo all’umanità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Un'altra scelta decisiva
contraddistingue il cammino di Gesù: da questo momento in poi, pur
dandosi alla clandestinità, egli non sarà mai senza gli altri. Nel
bene e nel male, anche quando gli altri non lo capiranno, egli avrà
sempre a che fare con un gruppo di persone. In questo modo ci
testimonia che il regno di Dio non è campato per aria, ma sempre
entra nella realtà più concreta della vita, delle relazioni e chi
ad esso vi si dedica, non potrà mai farlo senza sentirsi proiettato
verso gli altri. Non esiste regno di Dio, cioè azione di Dio nella
nostra vita, a sostegno dell'individualismo, di un bene privato, sia
pure un bene spirituale.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gesù incontra coppie di fratelli.
La fraternità è la visibilità e l'avvicinamento del Regno. Infatti
il suo attraversare la ferialità delle persone e il suo incontrarle
proprio nel lavoro più semplice e quotidiano fa sì che
quell’incontro diventi quasi un simbolo o un sacramento dell’essere
coinvolti nel regno di Dio, come segno e testimonianza della presenza
e dell'azione di Dio, per gli altri.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">I primi gettano la rete (il
giacchio – rete grande, circondata da piombi, che giunta al fondo
si chiude stringendo una cordicella) e la loro azione è seguita
dalla dichiarazione di Gesù: “Vi farò diventare pescatori di
uomini”. Si tratta di una frase che costituisce una piccola
parabola. La loro attività fa sì che nella rete i pesci si
raccolgano. Così stare dalla parte del messaggio di Gesù significa,
prima di tutto, raccogliere, convocare radunare la gente perché
realizzi il cambiamento del vivere insieme per e con gli altri, mai
contro gli altri.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Nella seconda coppia di fratelli,
Giacomo e Giovanni, non è detto che i due esercitino attività di
pesca vera e propria, loro riparano le reti. Assieme agli altri due
dunque non si dovranno limitare a riunire e raccogliere, ma anche a
rinnovare (riparavano le reti), a guarire, a riparare le situazioni
ferite o sbagliate.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Con questi semplici sette versetti,
l’evangelista Marco apre davanti a noi il vasto orizzonte del regno
di Dio il quale, anche per noi, è qui e continua ad avvicinarsi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 24</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Fammi conoscere, Signore, le tue
vie,<br />insegnami i tuoi sentieri.<br />Guidami nella tua fedeltà e
istruiscimi,<br />perché sei tu il Dio della mia salvezza.<br /><br />Ricordati,
Signore, della tua misericordia<br />e del tuo amore, che è da
sempre.<br />Ricordati di me nella tua misericordia,<br />per la tua
bontà, Signore.<br /><br />Buono e retto è il Signore,<br />indica ai
peccatori la via giusta;<br />guida i poveri secondo giustizia,<br />insegna
ai poveri la sua via</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>.</b></span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-81760395321190716132024-01-13T22:18:00.000-08:002024-01-13T22:18:15.917-08:00Meditazione IIa domenica B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLHCC8lqA2PWW0TFBijBso87xT3CUmkadUDG9s3bFC5gBIu2RDwoT9iheyaQ1HeUUQOuoZo12QfxuWwFNMukh2Y9ZdNqjXyXyQsaP7OfwU7gkAWlJ01luGr8SS9Bo_kc9xwPKi4reeiLVss6wZ_30R2VqRLDTU3uzkpXXBZm24ds1Rb-J_zRLqRVK2dlg/s2827/fiorellini%20gialli.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2331" data-original-width="2827" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLHCC8lqA2PWW0TFBijBso87xT3CUmkadUDG9s3bFC5gBIu2RDwoT9iheyaQ1HeUUQOuoZo12QfxuWwFNMukh2Y9ZdNqjXyXyQsaP7OfwU7gkAWlJ01luGr8SS9Bo_kc9xwPKi4reeiLVss6wZ_30R2VqRLDTU3uzkpXXBZm24ds1Rb-J_zRLqRVK2dlg/s320/fiorellini%20gialli.jpg" width="320" /></a></div><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Israele
ha commesso, sta commettendo e rischia di continuare a commettere
atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza". Questa
l’accusa con cui il Sudafrica porta Israele sul banco degli
imputati del tribunale dell’Aia, la Corte internazionale di
giustizia delle Nazioni Unite. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">L’Equador
è sull’orlo della guerra civile. L’allarme è dello stesso
presidente Noboa che ha decretato lo stato di “conflitto interno”.
Violenze e saccheggi si registrano in tutto il territorio con almeno
dieci vittime.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Un
incendio devasta un campo rifugiati Rohingya: 3.500 bambini senza
casa, senza scuola, già sfuggiti da violenza e traumi. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Si
prevede che il 2024 sarà un anno difficile per milioni di abitanti
delle zone rurali dello Zimbabwe. Oltre 2,7 milioni di persone
rischiano la fame nel Paese. "Durante il periodo di picco della
fame (da gennaio a marzo 2024), si prevede che il 26% della
popolazione rurale sarà insicura dal punto di vista
alimentare. Recessione economica e siccità per El
Nino affliggono il Paese.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Nella
rotta del Mediterraneo centrale nel 2023 sono morti 974 migranti
mentre 1.372 sono stati dichiarati dispersi. in Libia si registra un
notevole aumento di morti e dispersi.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Il
numero delle persone disperse in seguito al potente terremoto di
Capodanno nel Giappone centrale è stato rivisto bruscamente al
rialzo: sono 323 le persone che non sono ancora stata trovate. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Le
inondazioni hanno scatenato il caos a Kinshasa, capitale della
Repubblica democratica del Congo con quasi 18 milioni di abitanti:
l'acqua è entrata nelle abitazioni e i residenti sono stati
costretti a ricorrere alle canoe per percorrere le strade sommerse.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Kabul,
quattro attentati in pochi giorni: 23 feriti all’ospedale di
Emergency. L'organizzazione esprime preoccupazione: "“Il
bersaglio di questi attacchi è la popolazione civile: i minibus che
trasportano i lavoratori, i mercati.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">A
Massa Marittima studenti e detenuti insieme a servizio dell’arte.
Entra nel vivo il progetto delle superiori della scuola pontificia
Pio IX di Roma che vedrà nel mese di gennaio alcuni studenti
dell’ultimo anno accanto ai detenuti della casa circondariale di
Massa Marittima, Grosseto, per realizzare murales all’interno
dell’area ricreativa del carcere.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Sant’Egidio,
al via la raccolta straordinaria di indumenti e coperte per i poveri.
In tutte le città dove è presente la Comunità è possibile in
questi giorni donare sacchi a pelo, abbigliamento e accessori di lana
per i senzatetto: questo l’appello a cittadini e istituzioni per
affrontare il freddo incombente.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Io
ex fabbricante di armi dico: la guerra è una follia. A colloquio con
Vito Alfieri Fontana, diventato sminatore dopo aver prodotto mine
antiuomo con la sua azienda. L’ingegnere barese: il Papa ha ragione
quando afferma che la gente vuole pane, non armi. “Papà, ma
allora tu sei un assassino?”. Quella domanda rivoltagli dal figlio
all’età di 8 anni rimarrà sempre come una lama nel mio cuore".</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Aperta
anche a Napoli la “Lavanderia di Papa Francesco”. Il servizio,
analogo a quello avviato in altre città italiane, è stato
inaugurato presso la Casa dell’Amicizia, nel centro della città.
La struttura a disposizione dei più poveri, che potranno utilizzarla
per lavare i loro indumenti e fare una doccia. L’inaugurazione alla
presenza del cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa:
"Un’ulteriore possibilità di farsi prossimi all’umanità
ferita"</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><a name="Bookmark"></a>
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Dio di misericordia, sii porto e
rifugio per l’afflitto, sostenitore e difensore per la vittima
dell’oppressione dimora per il forestiero, balsamo per il
sofferente. Te lo chiediamo per Gesù, tuo figlio e nostro unico
Signore. Amen</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>1Sam 3, 3-10.19
1Cor 6, 13-15. 17-20;</b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Gv 1, 35-42</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>In quel tempo Giovanni stava con
due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava,
disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo
parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando
che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli
risposero: «Rabbì - che, tradotto, significa maestro -, dove
dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro
dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le
quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di
Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.
Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo
trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù.
Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il
figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» - che significa Pietro.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">***</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">I pochi versetti del brano sono
collocati all’interno del “passaggio del testimone” da Giovanni
il Battista a Gesù, cui è dedicata gran parte del primo capitolo.
Nel prologo era già stato messo a tema che la differenza tra
Giovanni e Gesù è la stessa che intercorre tra la fonte luminosa e
l’oggetto illuminato: “Non era lui la luce, ma per rendere
testimonianza alla luce”. Subito dopo, Giovanni ne dà conferma
affermando: “…colui che viene dopo di me ebbe la precedenza
davanti a me, perché era prima di me”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Quello che viene qui presentato è
la visualizzazione in movimento di questa precedenza: Giovanni è
fermo nel punto dove si trovava il giorno prima, Gesù cammina, ossia
passa avanti (colui che era dopo di me, passa avanti a me…).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La narrazione infatti è introdotta
dalle parole di Giovanni che invita i suoi a continuare il cammino
ponendosi dietro Gesù. La Parola dunque passa da Giovanni il
Battista a Gesù; da colui che è Voce a colui che è la Parola. Il
rischio di confondere le due cose si ripropone ogni qualvolta si
perde il senso del primato della Parola. Attribuire, ad esempio, lo
stesso valore alla parola del Magistero e alla Parola di Dio,
significa snaturare l’una e svuotare l’altra. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Tornando al nostro testo, alle
parole e ai movimenti subentrano gli sguardi. È uno scrutare per
capire il senso delle cose e per comprendere sé stessi: Giovanni
coglie il mistero di colui che sta passando, Gesù avverte le attese
dei due che lo stanno seguendo e li invita ad aprire gli occhi per
assimilare di persona l’esperienza alla quale si stanno aprendo,
infine, fissando Pietro, Gesù intravede l’avventura del cammino
che segnerà il destino di quest’uomo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Cosa intuisce-vede dunque Giovanni
in quel camminante davanti a lui fino a non contenere il grido “Ecco
l’agnello di Dio”?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ecco, l’agnello di Dio” -
dichiara. Parole misteriose. I suoi però comprendono che Giovanni
sta pensando ai fatti dell’Esodo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il dieci di questo mese ognuno
prenda per sé un agnello per famiglia…sarà un agnello intero,
maschio, di un anno, e lo prenderete dalle pecore e non dalle
capre…Tutta l’assemblea della comunità lo sgozzerà tra le due
sere…Lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore.” (Es. 12,
3b-11).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">In altre parole, attraverso
l’allusione all’agnello, comprendono che in quest’uomo si
realizza un processo di liberazione. Anche perché, il tema
dell’agnello, nella tradizione profetica, non rimase legato solo ai
fatti dell’Esodo, ma fu ripreso nel famoso canto del Servo di Is.
53, 7:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Maltrattato, egli si è umiliato
e non aprì bocca; come un agnello condotto al macello, come pecora
muta davanti ai suoi tosatori non aprì bocca”. I padri dell’esodo
nel rito dell’agnello si stavano preparando a un cambiamento
straordinario, stavano lasciandosi alle spalle il sistema di
schiavitù dell’Egitto e si avviano alla libertà. I discepoli di
Giovanni cercano anche loro un cambiamento di vita.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il camminante verso cui Giovanni
invita a dirigere l’attenzione è dunque colui che offrirà un
cammino di liberazione e di novità perché lui stesso entrerà nei
meccanismi del male fino subirne gli esiti estremi. In pratica,
vincerà l'ingiustizia, subendone le conseguenze. Al seguito di Gesù
entreranno in rapporto di amore per l’umanità e in una relazione
di amore per Dio. Questa relazione è il luogo esistenziale dove
abita Gesù. È lì che l’amore di Dio e per Dio diventa
amorevolezza per l’umano e l’amore per l’umano diventa
esperienza di Dio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Nelle parole di Giovanni intuiscono
dunque un messaggio liberatorio; avvertono di non rimanere ancorati
alle cose scontate, fossero anche le definizioni più raffinate della
sapienza della Legge. E il loro educatore, il Battista che li ha
accompagnati fino a quel momento, li incoraggia ad incamminarsi su
questa nuova strada. Questo sarebbe il ruolo del servizio
magisteriale nella chiesa: non sostituirsi al maestro, ma captare la
ricerca di verità, di giustizia, di amore e liberazione delle
persone e orientarle al Gesù Cristo. Non finiremmo mai di essere
grati a quei educatori, capaci di ascolto profondo delle istanze di
crescita e di maturazione, come Eli (vedi 1° lettura) e come
Giovanni, hanno saputo orientare il nostro sguardo interiore verso il
fascino di Gesù, Parola vivente di Dio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La domanda di Gesù - che cercate –
lascia intuire che sono sempre possibili i motivi più diversi per
mettersi alla sequela del maestro. Si può cercare una sicurezza
ideologica, un consenso sociale, un vantaggio, un leader che si
sostituisca alle nostre responsabilità. L’autore intende educare i
suoi lettori ad entrare in esame critico sulla qualità del
discepolato. La domanda di Gesù, quindi, invita a mettersi in
ulteriore ascolto sincero di ciò che si muove nel nostro cuore. Dei
due, soltanto di uno ne conosciamo il nome: Andrea. L’altro può
portare il nome di ciascuno di noi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Quel giorno, rimangono con lui,
ossia vivono in forte unità di intenti con Gesù. Tutto il resto,
compreso ciò che proponeva l’apparato religioso, non è che
oscurità e morte. Ma, appunto quello che l’evangelista vuole farci
comprendere è che con il Cristo s’imparano le cose dal di dentro,
cioè dalla condivisione.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La prima parte si chiude con
un’annotazione di tipo cronologico: era circa l’ora decima (le
quattro del pomeriggio). Occorre cogliere in questa precisazione un
valore teologico. La decima ora è l’ora del giorno che sta per
finire. Ma, siccome il giorno comincia dalla sera (primi vespri), la
decima ora è anche il momento in cui si intravede il nuovo giorno:
passare dal Battista a Gesù, e come passare dal giorno che sta per
finire al nuovo che, tra breve, sorgerà.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Dopo ciò, avviene qualcosa di
veramente strano. All'annuncio dei due, Pietro rimane totalmente
passivo fino al punto da farsi condurre da Gesù e, trovandosi poi
davanti a lui, Pietro rimane muto, non rivela alcun entusiasmo.
Nonostante ciò, Gesù fissa lo sguardo su di lui, dentro lui, come
per indovinargli il futuro. Infatti, da semplice figlio di Giovanni
(Bar Jona) diventerà Pietro – Kephas, roccia. Benché uomo
fragile, passerà dalla fragilità alla stabilità, proprio in forza
della stessa fragilità. Solo alla fine infatti, dopo un percorso
segnato da defezioni e rinnegamenti Pietro maturerà la chiamata al
discepolato e al servizio (Capitolo 21).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La Parola raggiunge ogni persona in
modi e tempi differenti e ogni persona, nel cammino della sua vita,
trova modi e tempi differenti per rispondere.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 39</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ho sperato, ho sperato nel
Signore,<br />ed egli su di me si è chinato,<br />ha dato ascolto al mio
grido.<br />Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,<br />una lode al
nostro Dio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sacrificio e offerta non
gradisci,<br />gli orecchi mi hai aperto,<br />non hai chiesto olocausto
né sacrificio per il peccato.<br />Allora ho detto: «Ecco, io vengo».</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">«Nel rotolo del libro su di me è
scritto<br />di fare la tua volontà:<br />mio Dio, questo io
desidero;<br />la tua legge è nel mio intimo».</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ho annunciato la tua
giustizia<br />nella grande assemblea;<br />vedi: non tengo chiuse le
labbra,<br />Signore, tu lo sai.</span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-33861041786035490782024-01-06T22:41:00.000-08:002024-01-06T22:41:46.206-08:00Meditazione Battesimo del Signore B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifvR04H9P3nmFV67o9KXNhAu3sRLs7OpxutugdcMpnNZ1yly-lrLAhCX5uh-G-RBQ33L43RxjWxwfduSc1jycX6OpugL70ZBdGeFRjYomHS3DxeNM3E7esWS3muwGw2P133XMQYvxLrQQcesPI-RFi4ZfBCDiTF1vghqxysSseLcIWl13vWqPzWZQlWLo/s2194/luna23.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2194" data-original-width="2160" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifvR04H9P3nmFV67o9KXNhAu3sRLs7OpxutugdcMpnNZ1yly-lrLAhCX5uh-G-RBQ33L43RxjWxwfduSc1jycX6OpugL70ZBdGeFRjYomHS3DxeNM3E7esWS3muwGw2P133XMQYvxLrQQcesPI-RFi4ZfBCDiTF1vghqxysSseLcIWl13vWqPzWZQlWLo/w197-h200/luna23.jpeg" width="197" /></a></div><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><br /></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Iran. Due deflagrazioni, nel giro
di una decina di minuti, hanno provocato una strage di 100 morti nel
giorno del quarto anniversario della morte del generale iraniano
ucciso il 3 gennaio del 2020 nei pressi dell'aeroporto di Baghdad. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Si è ripetuta in questi giorni la
manifestazione, davanti all'ufficio Onu di Colombo, per il timore che
le Nazioni Unite chiudano il presidio locale che aiuta i rifugiati
di religione musulmana che fuggono dal Myanmar e la cui sorte sembra
essere sospesa costantemente in un limbo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il Giappone ha rivissuto la
tragedia del terremoto e dello tsunami. Una serie di violente scosse
con magnitudo 7.6 della scala Richter ha colpito la costa occidentale
del Paese. Il bilancio provvisorio delle vittime parla di almeno 30
morti.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> È arrivato a quasi 22 mila morti
il bilancio delle vittime a Gaza. È il ministero della sanità della
Striscia, governato da Hamas, a diramare la cifra di 21.882 persone
uccise - la maggior parte delle quali donne, bambini e adolescenti -
e di 56.451 rimaste ferite.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Nove milioni di persone, circa un
quarto della popolazione, sono a rischio in Perù per il
rafforzamento del fenomeno meteorologico di El Niño, che da vari
giorni ha già fatto sentire i suoi effetti su molte regioni del
Paese.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> In El Salvador, è stato demolito
il Monumento alla Riconciliazione, ricordo degli accordi di pace tra
guerriglia e governo del 1992. "Quel monumento sintetizza
lo spirito degli Accordi di pace attorno alla necessità di
riconciliazione del popolo salvadoregno". </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> 520.085 migranti che hanno
attraversato la pericolosa giungla tra Colombia e Panama nel 2023,
circa 120.000 erano minorenni.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Almeno 300 persone sono morte
nelle inondazioni causate dalle forti piogge che hanno colpito dalla
scorsa settimana la Repubblica democratica del Congo, almeno
43.750 case sono crollate e aumentano i rischi epidemici legati
alla mancanza di servizi igienico-sanitari e di acqua pulita.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Zambia. Un’epidemia di colera che
ha già fatto registrare oltre 4.000 casi e 150 decessi. Al
momento la malattia è diffusa fra la popolazione di almeno 11 paesi
africani. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Secondo
calcoli astronomici, il Ramadan, mese sacro del digiuno per l'Islam,
comincia quest'anno il 12 marzo. Il Ramadan si apre con la luna
nuova e si chiude un mese dopo, circa, all'inizio del ciclo lunare
successivo e quindi per il 2024 l'11 marzo. La festa del
Sacrificio o Aid El Adha sarà di conseguenza il 18 giugno.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Musica.
L’inno dei giovani orchestrali afghani: «Suonare ci rende
liberi»<br />Sandro Cappelletto sabato 6 gennaio 2024. L’Orchestra
Giovanile Afghana, esule in Portogallo, con i suoi 25 elementi,
assieme all’Orchestra Olimpia, è attesa per un concerto speciale
il 9 gennaio a Pesaro. «Abbiamo lasciato l’Afghanistan con
tutti gli studenti, gli insegnanti e lo staff dell’Istituto a causa
del ritorno dei talebani al potere. Il nostro Istituto è stato
chiuso anche a causa degli obiettivi che perseguiva: la promozione
dei valori democratici, i diritti umani, la parità di genere, il
rispetto per le diverse culture musicali».</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Dopo
l’incontro di Lubiana, sulla via del ritorno a Taizé, i fratelli
della comunità, insieme alle suore di Sant’Andrea e ai volontari
che vivono più a lungo a Taizé, hanno fatto una sosta a Milano per
pregare con i cristiani di questa città. </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>"Ci
chiediamo: "Cosa sta dicendo lo Spirito alle Chiese oggi?".
L’incontro a Lubiana ci ha permesso di fermarci, di pregare e
soprattutto di ringraziare Dio per l’opportunità di incontrare e
scoprire la vita dei cristiani in Slovenia. L’accoglienza nelle
famiglie è stata proprio calorosa, un segno che viene dritto del
Vangelo. Oggi, non è scontato aprire le nostre porte agli stranieri.
Fin dai tempi più antichi, i cristiani si recavano in visita ad
altre comunità per incoraggiarsi e confermarsi a vicenda. Oggi
scopriamo sempre di più l’importanza di camminare insieme.
"Camminare insieme"...</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Signore Dio, manda sempre il tuo
Spirito che continui a fare nuova la vita, fino a quando di ognuno
potrai dichiarare: “Tu sei mio figlio, tu sei mia figlia, di te
sono pienamente soddisfatto”. Sii benedetto ora e nei secoli. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Is 55,1-11 1Gv
5,1-9 </b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mc 1,7-11</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>7</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>E
proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non
sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>8</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Io
vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>9</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ed
ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu
battezzato nel Giordano da Giovanni. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>10</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>E
subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito
discendere verso di lui come una colomba. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>11</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>E
venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho
posto il mio compiacimento».</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">*** </span>
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Osserviamo che il racconto è
costituito in due parti: </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>nella
prima</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">, Giovanni Battista
parla e mette a confronto la sua figura con quella di colui che viene
dopo, </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>nella seconda</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">,
l'attenzione è concentrata su ciò che avviene intono a Gesù.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Giovanni afferma di Gesù: “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>è</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>più forte di me</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.
Il senso di queste parole equivale a “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>lui
ha più diritto di me</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.
La questione della cinghia dei sandali rimanda alla legge del
levirato...abbiamo già visto il senso di quelle parole. In pratica è
come se Giovanni annunciasse che Gesù è colui che </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>rende
fecondo il cambiamento nel popolo</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
Il motivo è che Gesù </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>immerge
(battezza) nello Spirito.</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
Lo Spirito è l’energia amorosa di Dio. Giovanni sostiene che Gesù
ha la capacità di immergerci in un’esperienza forte di amore.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La seconda parte è raccontata in
una cornice di semplicità - “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>venne
da Nazareth di Galilea</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.
Cioè da una regione lontana in tutti i sensi dal centro religioso di
Gerusalemme.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il tutto è preceduto da “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ecco,
in quei giorni</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.
L'evangelista Marco è molto lacunoso circa la precisazione
cronologica. Ma la cosa è intenzionale: egli non vuole fare della
cronaca, ma parlarci di </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>una
novità che comincia a manifestarsi. </u></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Una novità che prende piede con
la partecipazione da parte di Gesù al movimento di popolo che </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>va
al Giordano. </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il
Giordano, è dove sono sempre iniziate storie nuove: la comunità del
popolo d'Israele l'attraversò per entrare, appunto, nella </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>novità
della terra della promessa</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
Dal deserto e dal fiume avvengono gli avanzamenti verso il nuovo,
verso il cambiamento, verso una più piena qualità di vita umana.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>Versetto
10s</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>E
subito, uscendo dall’acqua, vide squarcia</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u><b>rsi
i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E
venne una voce dal cielo: “Tu sei il figlio mio, l’amato: in te
ho posto il mio compiacimento</b></u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u>”
è il punto focale del brano. Il linguaggio e le immagini evocano le
manifestazioni di Dio raccontate nel primo testamento. </u></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><u> Qui si parla di un'esperienza
interiore di Gesù, esperienza che ha la forza del cielo che si
squarcia, di una voce solenne che risuona; d</u></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">i
uno </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Spirito</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
che </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>scende</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
così come si librava sull'abisso all'origine della creazione. In
altre parole Gesù fa l'esperienza dell'inedito di Dio e della sua
presenza. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Che cosa gli comunica
quest'esperienza?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Tu sei mio Figlio, l'amato.
Di te sono pienamente soddisfatto”. </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Nel
mondo ebraico, essere figlio significa agire e vivere come il padre;
uno esprime chi è suo padre attraverso quello che si fa e che vive.
Dunque, Gesù, per il fatto di essere pienamente immerso nell'umanità
del popolo, è il massimamente rivelativo del Padre. “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Tu
sei mio figlio”, tanto a dire che il più umano dell'umano è
divino. </b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b> </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gesù
cammina, agisce, si relazione, incontra, gioisce e soffre, e così
rivela il volto umanissimo di suo Padre. Non è vero che per
incontrare Dio occorre respingere l'umano. Piuttosto è vero il
contrario. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Dio si rivela e salva l’umanità
e ogni essere in colui che s'abbassa, discende e s'immerge...in colui
che non disdegna di contaminarsi con la storia della gente.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo – da Isaia 12</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ecco, Dio è la mia salvezza;<br />io
avrò fiducia, non avrò timore,<br />perché mia forza e mio canto è
il Signore;<br />egli è stato la mia salvezza.<br /><br />Rendete grazie
al Signore e invocate il suo nome,<br />proclamate fra i popoli le sue
opere,<br />fate ricordare che il suo nome è sublime.<br /><br />Cantate
inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,<br />le conosca tutta
la terra.<br />Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,<br />perché grande
in mezzo a te è il Santo d’Israele.</span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-41945105696103320792024-01-01T20:48:00.000-08:002024-01-01T20:48:02.702-08:00Meditazione domenica della Santa Famiglia B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOc0DhQq6L9C0O6qmwZMcrvUghWA4TtK4VjZaXBxkTNtXH8HcPGa251zEXbvx5FcAUcShcaaTYpm8BYS2wA-TSTuSDcZETg0ezi9yGz7zeeHFJlgQLea54Yj54A2vSYFTuxhpOaw0gT8jMmNmKC7mGkENIq9eO3Q4PGgai4EpV_yd_zonK27OMk90lMJo/s1300/natale%20a%20gaza.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1300" data-original-width="1079" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOc0DhQq6L9C0O6qmwZMcrvUghWA4TtK4VjZaXBxkTNtXH8HcPGa251zEXbvx5FcAUcShcaaTYpm8BYS2wA-TSTuSDcZETg0ezi9yGz7zeeHFJlgQLea54Yj54A2vSYFTuxhpOaw0gT8jMmNmKC7mGkENIq9eO3Q4PGgai4EpV_yd_zonK27OMk90lMJo/s320/natale%20a%20gaza.jpg" width="266" /></a></div><br /><p></p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; text-align: left;">Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">In
Italia la tratta di esseri umani rappresenta la terza fonte di
guadagno per la criminalità organizzata, dopo il traffico di armi e
di droga. Nel primo semestre del 2023, le persone assistite dal
sistema anti-tratta, gestito dal Dipartimento per le Pari
Opportunità, sono state 1.477, di cui il 64,2% donne e il 2,4%
minori.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Attacchi
armati in 20 località della Nigeria, uccise 160 persone.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> È
un Natale di sangue quello che ha vissuto la Terra Santa. Secondo
fonti palestinesi, sono centinaia le vittime dei bombardamenti
israeliani, comprese le 106 della notte tra il 24 e il 25
dicembre. Il Programma Alimentare Mondiale, la più grande
organizzazione umanitaria al mondo, denuncia che nella Striscia i
civili stanno morendo di fame.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Indonesia,
13 morti nell'esplosione in una fabbrica di nichel per la produzione
di batteria per automobili elettriche, l'incidente è avvenuto
durante la manutenzione della fornace. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> In
Nicaragua altri tre sacerdoti in arresto. Sono cinque i preti
fermati nelle ultime 48 ore dalle autorità di Managua. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Dossier
Fides: 20 i missionari uccisi nel corso dell'anno, in Africa il
tributo più alto. Nel continente africano si registra il
maggior numero di sacerdoti, religiosi, catechisti, anche laiche e
laici, assassinati nel 2023, in molti casi vittime di sequestri o
atti di terrorismo, coinvolti in sparatorie o violenze di vario tipo.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Nuovo
disastro ambientale nel Mar dei Caraibi: una massiccia fuoriuscita di
greggio si è registrata nei giorni scorsi dagli impianti della
raffineria di El Palito, una delle più importanti del Venezuela. La
chiazza di greggio sarebbe estesa per 11 chilometri quadrati.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Si
avvicini il giorno della pace definitiva tra Armenia e Azerbaigian.
La favoriscano la prosecuzione delle iniziative umanitarie, il
ritorno degli sfollati nelle loro case in legalità e sicurezza, e il
mutuo rispetto delle tradizioni religiose e dei luoghi di culto di
ogni comunità”. Il messaggio di pace del Papa per i due Paesi del
Caucaso è risuonato lo scorso 25 dicembre</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Il
Natale dei poveri a Kimbau. Grazie agli aiuti dell'elemosiniere
del Papa, il cardinale Krajewski, Chiara Castellani, medico
missionario nella Repubblica Democratica del Congo, è riuscita a far
costruire la Cappella di San Giuda Apostolo per i malati
dell'ospedale in cui lavora. Finora le Messe si svolgevano
all'aperto, spesso sotto la pioggia. La celebrazione del Natale a
Kimbau è diventata così una doppia festa.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">L’Osservatore
di Strada” incontra Papa Francesco. Il Pontefice ha ricevuto
in udienza privata in Vaticano tutta la redazione del mensile dove
gli ultimi diventano protagonisti. Insieme a loro anche alcuni
scrittori ed artisti che collaborano con la rivista. “Abbiamo detto
al Papa che preghiamo sempre per lui”, spiega Piero Di
Domenicantonio, coordinatore della rivista. Un incontro
commovente ed emozionante, di quelli che diventano balsamo sulle
ferite della vita e che non si dimenticano.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Invasa
da migliaia di ragazzi europei, Lubiana accoglie i "pellegrini"
di Taizé. «Cari amici, viviamo in un mondo pieno di rumore
dove i valori del silenzio e dell’ascolto sono soffocati. In questo
contesto vi invito a riscoprire la dimensione profonda dell’ascolto.
Ascoltare è un atto d’amore». È l’invito che papa Francesco
rivolge ai giovani di tutta Europa che da ieri hanno intrapreso la
nuova tappa del “pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, promosso
dalla Comunità di Taizé. Infatti questo cammino approda per la
prima volta in Slovenia, nella capitale Lubiana, che raccoglie
l’eredità della tedesca Rostock città ospitante dello scorso
anno.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Dona ai tuoi discepoli e alle
tue discepole, o Signore, di sentirci parte di un'unica famiglia, la
famiglia umana, così che la stessa volontà di servirti sia
l'origine di migliorare il mondo in cui viviamo. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Gen 15,1-6; 21,1-3 Eb
11,8.11-12.17-19 </b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Lc. 2,22-40</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Quando furono compiuti i giorni
della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e
Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al
Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio
primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio
una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge
del Signore.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ora a Gerusalemme c’era un
uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la
consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo
Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte
senza prima aver veduto il Cristo del Signore. </i></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Mosso dallo Spirito, si recò al
tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare
ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse
tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>«Ora puoi lasciare, o Signore,
che il tuo servo</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>vada in pace, secondo la tua
parola,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>perché i miei occhi hanno visto
la tua salvezza,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>preparata da te davanti a tutti
i popoli:</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>luce per rivelarti alle genti</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>e gloria del tuo popolo,
Israele».</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Il padre e la madre di Gesù si
stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a
Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la
risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e
anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano
svelati i pensieri di molti cuori».</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>C’era anche una profetessa,
Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in
età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio,
era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si
allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e
preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare
Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di
Gerusalemme.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Quando ebbero adempiuto ogni
cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla
loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno
di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">*** </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il tempio è il luogo dell'incontro
di Dio col suo popolo, ora la pienezza dell'incontro avviene in
questo bimbo, figlio di poveri. Talmente poveri da offrire quanto è
possibile ai nullatenenti: Una coppia di tortore e due giovani
colombi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Luca guarda al tempio con
positività: qui, nel bimbo che giunge al tempio portato dai suoi
genitori le parole profetiche diventano piene di realtà. Il passato
si compie nel presente e annuncia il futuro. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il quadretto di Simeone ed Anna,
nella sua semplicità rappresenta due personaggi che escono
dall’ombra per rendere “testimonianza pubblica” a Gesù. Dal
punto di vista dell'evangelista, prefigurano il ministero della
profezia nella comunità dei discepoli e delle discepole di Gesù,
ministero che, appunto, rende pubblica testimonianza a Gesù. Forse
Luca vuole dire che, nella comunità cristiana, la profezia è
maschile e femminile. In filigrana, dietro la testimonianza di
Simeone ed Anna, possiamo intravedere la testimonianza della Chiesa
primitiva. Comunità di discepoli e discepole che non appartengono a
qualche gruppo sociale ben identificato, ma come Simeone ed Anna,
vivono nei sotterranei della storia. Eppure sono chiamati a rendere
testimonianza a Gesù.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Tutto il Vangelo dell’infanzia di
Luca è formato da personaggi che escono dall’ombra. Si tratta di
persone che non appartengono alla categoria dei protagonisti, ma alla
gente umile, socialmente irrilevante; situazioni di periferia
(Zaccaria – Elisabetta, Maria, i pastori…), mentre altri invece
appaiono in primissimo piano sulla scena della storia dei grandi
(Erode, Cesare Augusto attivi nei fatti della grande politica).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Luca ci vuole dire che, a
differenza dei poteri mondani, Dio fa storia con i piccoli ed i
poveri. Il suo agire non dipende dalla forza, dalla ricchezza, dal
potere d’influenza o dal prestigio, ma unicamente dall’azione
dello Spirito, ovvero la forza del suo amore per l’umanità e per
ogni essere.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span></p>
<ul>
<li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Al centro della scena vediamo
l’abbraccio: il vecchio Simeone prende tra le braccia il Bambino.
Sullo sfondo vi è la presenza di Maria, la Madre, che raccoglie gli
eventi per custodirli nella meditazione.</span></p>
</li></ul>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">L’incontro avviene mentre i due
stanno andando verso il tempio. Il tempio, il vecchio ed il bambino:
L’antico (</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>testamento) </i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">e
il nuovo (</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>testamento</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">)
si incontrano nella gioia, non si scontrano! “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ora
lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace perché i miei occhi
hanno visto la tua salvezza…</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.
Quel bambino è la novità che il tempio, con tutto ciò che questa
parola rappresenta di grande e di meschino, ha preparato.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ora, sulle labbra di Simeone
affiora un carme le cui parole sono probabilmente raccolte da un
cantico di preghiera della Chiesa primitiva, composto da citazioni
profetiche del primo testamento:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“…<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>allora si rivelerà la
gloria del Signore e ogni uomo la vedrà; perché la bocca del
Signore ha parlato.” Is. 40,5</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“…<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>perciò ti farò luce
delle nazioni, perché la mia salvezza raggiunga l’estremità della
terra.” Is. 49, 6</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Allora le nazioni vedranno la
tua giustizia e tutti i re la tua gloria; ti si chiamerà con un nome
nuovo che la bocca del Signore pronuncerà”. Is. 62,2 </i></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La differenza però tra queste
citazioni ed il cantico di Simeone è che il cantico non usa i verbi
al futuro come nei testi profetici, ma al passato: il compimento è
avvenuto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Cosa può dire a noi questa scena
molto particolare? </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">A mio modo di vedere, troviamo qui
una traccia della preghiera cristiana:</span></p>
<ul>
<li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">tutto avviene sotto l’azione
dello Spirito (i personaggi parlano e agiscono mossi dallo Spirito
santo)</span></p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">l’azione di Dio viene colta nel
presente: “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ora lascia
perché i miei occhi…</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.
La preghiera consente al credente di discernere l’azione di Dio
nel concreto della vita.</span></p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">C’è molta tenerezza ed
accoglienza del vecchio nei confronti del bambino. La preghiera è
il luogo dove il rapporto con Cristo si carica di ammirazione ed
affetto. Il tutto non si limita a considerazioni intellettuali o
teologiche sul compimento delle scritture, ma “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>lo
prese tra le braccia</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.
Lo spirito che suscita la preghiera ci porta ad amare Gesù. Il
vangelo non va solo compreso ma anche amato, riscaldato, pregato e
celebrato.</span></p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Quella di Simeone è preghiera
contemplativa del cristiano adulto “anziano” perché vede nella
realtà piccola di un bambino ciò che normalmente non si riesce a
vedere con le logiche del cosiddetto buon senso umano: La salvezza
per tutti in un bambino.</span></p>
</li></ul>
<ul>
<li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sullo sfondo Maria, ovvero la
Chiesa, che medita, custodisce e patisce nel cuore. Nelle profondità
della fede-fiducia la Chiesa, comunità di discepoli e discepole del
Signore, attinge alla riserva del vangelo che porta dentro di lei
per annunciare e testimoniare un Dio che, in Gesù, salva, libera,
guarisce, perdona e ama l’umanità con la forza dell’onnidebolezza
del bambino.</span></p>
</li></ul>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 104</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Rendete grazie al Signore e
invocate il suo nome,<br />proclamate fra i popoli le sue opere.<br />A
lui cantate, a lui inneggiate,<br />meditate tutte le sue meraviglie.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gloriatevi del suo santo
nome:<br />gioisca il cuore di chi cerca il Signore.<br />Cercate il
Signore e la sua potenza,<br />ricercate sempre il suo volto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ricordate le meraviglie che ha
compiuto,<br />i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,<br />voi,
stirpe di Abramo, suo servo,<br />figli di Giacobbe, suo eletto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Si è sempre ricordato della sua
alleanza,<br />parola data per mille generazioni,<br />dell’alleanza
stabilita con Abramo<br />e del suo giuramento a Isacco.</span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-64328198405010618142023-12-23T22:34:00.000-08:002023-12-23T22:34:00.463-08:00Meditazione domenica IVa di avvento B<p> </p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; text-align: left;"></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVgSAPlFoFk28JXy-C93epFH8hRjjfitJIc80YVqZ4yXGz1h5gCGJ45KXizoVH1wqI_4VRQp-ud-Iwr_FfZtj-EUvEawC1orkhKTXapT0SsjfkbBnO-KtvVlP5aEn2fqb6bwwzZO0IcCNqgfTrLO50xFC1dF3UmFk09Dh8GDqrJvoYTy5DZWhhnuzrXnI/s4606/tramonto%2023.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3468" data-original-width="4606" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVgSAPlFoFk28JXy-C93epFH8hRjjfitJIc80YVqZ4yXGz1h5gCGJ45KXizoVH1wqI_4VRQp-ud-Iwr_FfZtj-EUvEawC1orkhKTXapT0SsjfkbBnO-KtvVlP5aEn2fqb6bwwzZO0IcCNqgfTrLO50xFC1dF3UmFk09Dh8GDqrJvoYTy5DZWhhnuzrXnI/s320/tramonto%2023.jpg" width="320" /></a></b></div><b style="font-family: "Calibri Light", serif; text-align: left;"><br />Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b><p></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">In
Iran impiccata Samira Sabzian, sposa bambina all’età di 15
anni. La donna, obbligata ad un matrimonio forzato dalla
famiglia, era in carcere da dieci anni con l’accusa di avere ucciso
il marito, dopo anni di violenza domestica. L'esecuzione, prevista
per il 13 dicembre, era stata rinviata di una settimana anche
sull’onda delle proteste da parte della società civile.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Il
Nicaragua si allontana «sempre di più» dallo stato di diritto e in
particolare «dalle libertà fondamentali, aggravando la sofferenza
delle persone, alimentando l’esodo dei giovani e minando il futuro
delle istituzioni democratiche». </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Terremoti
in Cina, decine di vittime: si cercano sopravvissuti. Diverse
persone sono rimaste uccise a causa del sisma che il 18 dicembre, ha
colpito il nord ovest della Cina. Centinaia i feriti. I soccorritori
stanno scavando tra le macerie in condizioni difficilissime a causa
del gelo.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Naufragio
al largo della Libia, 61 morti e 25 salvati. Donne e bambini tra
le vittime del tragico affondamento di un gommone con 86 persone a
bordo. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Colombia,
5 persone uccise nella comunità indigena del Cauca. Dall'inizio
dell'anno compiuti 93 massacri dai gruppi armati. Si tratta del 93mo
massacro occorso nel 2023 in Colombia a causa della guerra in corso
tra gruppi armati irregolari per un totale di 303 persone uccise.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Nei
prossimi tre mesi in Sudan circa 29.250 bambini nasceranno senza
assistenza medica, con il rischio concreto di esporli, insieme alle
loro madri, a complicazioni che potrebbero avere gravi conseguenze
permanenti e persino fatali". </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Più
di mezzo milione di persone a Gaza - un quarto della popolazione -
rischiano di morire di fame. La difficoltà a procurarsi da mangiare
tra la popolazione ha superato quanto è avvenuto in Afghanistan e
Yemen negli ultimi anni.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> L'ultima
volta che ho potuto comprare il latte per la mia bambina è stato due
mesi fa. Sohaila è una dei 10 milioni di persone che
nell'ultimo anno hanno smesso di ricevere assistenza alimentare
d'emergenza dal Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. È
un duro colpo, soprattutto per i due milioni di famiglie nelle mani
di donne sole in Afghanistan.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Terra
Santa, i patriarchi e i capi delle Chiese: è Natale, finiscano le
violenze<br />La Natività di Cristo è un "messaggio divino di
speranza e di pace anche in mezzo alla sofferenza" scrivono in
un messaggio i vertici delle comunità cristiane di Gerusalemme, in
cui denunciano le violenze in corso e le enormi sofferenze provocate
dalla guerra, insieme a un invito alla speranza e all'impegno per una
pace "giusta e duratura".</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Natale
in carcere, il lavoro è il miglior regalo per i
detenuti. L'arcivescovo di Modena poco prima delle Feste ha
visitato i reclusi della casa circondariale di Sant’Anna che
partecipano al progetto di lavoro come contoterzisti gestito da
Coopattiva e finanziato in parte dalla diocesi di Modena-Nonantola. I
detenuti sono probabilmente i campioni del mondo dell’attesa. In
carcere si attende tutto: i colloqui, le udienze, fino al giorno del
fine pena. “L’importante è che queste attese vengano sempre
riempite di significato. Il lavoro è un ottimo modo per
riempire questi tempi di attesa, dono di dignità e speranza.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Natale
2023. Il Papa lancia il suo appello “Per gli abitanti di Terra
Santa si preannuncia un Natale di dolore, di lutto. Non vogliamo
lasciarli soli. Siamo loro vicini con la preghiera, con l’aiuto
concreto. La sofferenza di Betlemme è una ferita aperta per il Medio
Oriente e per il mondo intero”</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Maranatha, Maranatha,
Vieni, Vieni, Signore Gesù </b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Noi ti preghiamo di nascere
sempre: che tu fiorisca nel nostro deserto, che prenda carne in
questa tua chiesa: come la vergine ancora ti generi. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>2 Sam. 7, 1-5. 8b-12.14.16; Rm.
16, 25-27 </b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Lc. 1, 26 38</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>L’angelo
Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di
Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da
lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».<br />A
queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse
un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria,
perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio,
lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà
chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono
di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il
suo regno non avrà fine».<br />Allora Maria disse all’angelo: «Come
avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo:
«Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo
ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo
e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente,
nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il
sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a
Dio».<br />Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga
per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.</i></span></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>*** </b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">La
prima lettura riflette il vissuto di un particolare momento della
vicenda storica d’Israele: il passaggio da una sorta di federalismo
tribale all’unificazione nella struttura statuale della monarchia,
realizzata con il re Davide e poi seguita dal figlio Salomone.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> l’epoca
della federazione delle tribù vedeva nel Sinai ed in Mosè i suoi
riferimenti spirituali; in quello monarchico, la spiritualità e la
speranza del popolo sono venute a concentrarsi intorno al centro
geografico di Gerusalemme e alla figura di Davide, come figura
simbolica destinataria delle promesse. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Il
passaggio non è avvenuto in modo indolore. Non erano pochi,
soprattutto i profeti, ad avere delle perplessità di fronte al nuovo
apparato rappresentato dell’istituzione monarchica, anche perché
il rischio che in qualche modo il monarca si sostituisse al primato
di Jhwh era abbastanza evidente.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">I
profeti dunque non hanno accettato acriticamente questo cambiamento. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Ad
ogni modo, pur con tutte le riserve del caso, non è nemmeno mancato
il discernimento per interpretare il corso dei nuovi eventi come
segno della fedeltà di Jhwh alla sua alleanza e alle sue promesse. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Davide
è decisamente un abile politico. Egli sa che per raggiungere con
successo gli obiettivi non c’è di meglio che usare lo strumento
della religione. I politicanti di casa nostra non sono originali,
sono piuttosto antiquati quando cercano di mostrarsi devoti alla
chiesa pur di consolidare il loro potere! </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Per
tornare a Davide, egli tenta di consolidare il suo piano di
unificazione nazionale attorno alla propria persona ideando una
grande realizzazione di carattere religioso: costruire il tempio. Il
tempio significa visibilità, apparto liturgico, spazio celebrativo
che può risultare funzionale alla legittimazione del potere. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Il
re abita il palazzo e Dio il tempio. Questo significa che l’immagine
di Dio non è che una proiezione di quella monarchica. E così, come
effetto di ritorno, il re possiede qualcosa di divino. Il gioco è
fatto: Dio è tra i grandi e con loro può intendersi come tra pari. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Con
la sua strategia, Davide, comune a tutti i grandi della terra, non ha
fatto altro che aggiornare la politica e modernizzare la religione.
Sembrano perciò fatte l’una per l’altra. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Il
piano, studiato nei minimi particolari, poteva consentire a Davide di
prendere serenamente sonno quella notte! Del resto, ne aveva parlato
anche col profeta Natan ottenendo pure la sua approvazione: “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Tutto
quello che hai in cuore, va e fallo, perché il Signore è con te”</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
– gli aveva confermato il profeta.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Ma
proprio quella notte, né al profeta, né a Davide fu consentito di
prendere sonno. Dio non s’è prestato al gioco. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Tu
vuoi costruirmi una casa, un palazzo, un tempio? Ma credi che se
l’avessi voluto non lo avrei richiesto già da molto tempo? Quando
mai ho domandato qualcosa al popolo quando usciva dal paese d’Egitto?
Mi sono trovato da Dio sotto la tenda, nella nube, nel deserto, nel
fuoco, …insomma, </i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i><b>nella
mischia degli avvenimenti</b></i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>.
E tu vuoi chiudermi in un tempio, in una Chiesa?!... Sappi giovanotto
che tu eri un capraio quando ti ho scelto come guida per la mia
gente. Poiché eri così, un giovane pecoraio, io ti ho scelto! Ho
fatto di un capraio un re perché a me piace agire in modo
paradossale. E tu vuoi trasformarmi in uno dei tanti signori che
agiscono solo in base alla “ragion di stato? Vuoi fare di me
l’immagine più confacente alla tua visione perché io legittimi le
tue ricchezze, che sono furti, le tue guerre, le tue finanze, le tue
libertà individuali, la tua proprietà, quella che chiami civiltà…
No, caro mio, scordatelo! Io sono totalmente altro da questi tuoi
prodotti</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">”.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Giocando
sulle parole, a Davide che intende costruire una casa, Dio promette
un casato e la casa dell’incontro che per lui va bene è un’oscura
casupola di Nazareth e lì incontra una giovane di nome Maria. In
questa periferia del mondo si concentra tutta la tenerezza di Dio,
tutto il suo prendersi cura dell’umanità. </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Piena
di grazia</b></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">.
Tutta l’amicizia per gli uomini e le donne di cui solo Dio è
capace: </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>il
Signore è con te</b></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> È
talmente paradossale questo modo d’agire di Dio, che sconvolge
anche la giovane Maria: come è possibile?... ma alla fine
s’abbandona.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">I
piccoli e i poveri, i veri discepoli e vere discepole del Signore si
mettono a disposizione: </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>eccomi</b></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">.
È la parola che dà senso ad ogni vita; talvolta impieghiamo una
vita intera per maturarla dentro di noi come atteggiamento di
autentica disponibilità.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Quella
che abbiamo ascoltato è una Parola che fa chiarezza dentro di noi.
Ci sintonizza con Dio ogni qualvolta che siamo tentati di
identificarlo con la nostra sapienza e lo utilizzarlo a servizio
della nostra vanagloria.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Non
abbiamo null’altro da maturare nella nostra esistenza se non questa
disponibilità dei piccoli e dei poveri, la disponibilità di
quell’</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>eccomi.
</b></span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 88</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Canterò in eterno l’amore del
Signore,<br />di generazione in generazione<br />farò conoscere con la
mia bocca la tua fedeltà,<br />perché ho detto: «È un amore
edificato per sempre;<br />nel cielo rendi stabile la tua
fedeltà».<br /><br />«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,<br />ho
giurato a Davide, mio servo.<br />Stabilirò per sempre la tua
discendenza,<br />di generazione in generazione edificherò il tuo
trono».<br /><br />«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,<br />mio Dio
e roccia della mia salvezza”.<br />Gli conserverò sempre il mio
amore,<br />la mia alleanza gli sarà fedele».</span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-81046994662064963122023-12-16T22:36:00.000-08:002023-12-16T22:47:00.396-08:00Meditazione domenica IIIa di avvento B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKEIY6Wa_lV8TQnUyopFz4hckEWmUkNRid4lxfOMxdkjOTrEY2umvqmiqAH6NCcSp8x4Y6_-LVhacIc2KGEx4qZs1Pb0Mv6GMCgmdyRw5kRQyzN96WgLmxk-NmeOkPYFtLNFMOemAEuQZ7tAaX8MXGQcA-Kt7WpU4C7zuXMRqzJmVua8PwLuKwBVmObDk/s3468/RINGHIERA%2023.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2826" data-original-width="3468" height="163" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKEIY6Wa_lV8TQnUyopFz4hckEWmUkNRid4lxfOMxdkjOTrEY2umvqmiqAH6NCcSp8x4Y6_-LVhacIc2KGEx4qZs1Pb0Mv6GMCgmdyRw5kRQyzN96WgLmxk-NmeOkPYFtLNFMOemAEuQZ7tAaX8MXGQcA-Kt7WpU4C7zuXMRqzJmVua8PwLuKwBVmObDk/w200-h163/RINGHIERA%2023.jpg" width="200" /></a></div><p></p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; text-align: left;">Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Nel
2022 un minore su sei viveva in zone di conflitto, pari a 468
milioni. Le violazioni gravi contro di loro nelle guerre sono
aumentate del 13%, raggiungendo una media di 76 al giorno. Le cifre
sono destinate ad aumentare nel 2023 a causa della crisi di Gaza e in
Sudan.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Nessuna
visita medica, nessuna cura, nessun supporto psichiatrico. Camerate
luride, bagni in condizioni inumane, cibo maleodorante e scaduto. C’è
tutto questo dietro la decisione della procura di Milano di emettere
un sequestro preventivo d’urgenza nei confronti della società
Martinina srl, responsabile della gestione del Centro di permanenza
per i rimpatri (CPR) di via Corelli a Milano.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Il
13 dicembre il parlamento europeo ha infatti approvato una
risoluzione che condanna la campagna di sfratti portata avanti da tre
decenni dal governo tanzano contro la popolazione Masai. I diritti
delle popolazioni indigene sono una parte non negoziabile di
qualsiasi iniziativa di conservazione.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Sono
emerse preoccupazioni comuni a tutte le culture. 434 bambine e
bambini rifugiati provenienti da 11 Paesi di Africa, America Latina,
Europa orientale e Medio Oriente, hanno indicato gli abusi o
l'esclusione dall'istruzione come il loro principale motivo di
stress. I bambini hanno anche riferito di sentirsi insicuri nei campi
profughi e di temere violenze sessuali e fisiche nei confronti delle
ragazze.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Ad
Haiti, Medici Senza Frontiere è costretta a sospendere per tempo
indefinito tutte le attività nel centro di emergenza di Turgeau,
nella capitale Port-au-Prince, dopo che un paziente è stato
prelevato da un’ambulanza dell’organizzazione da un gruppo di
uomini armati ed è stato ucciso. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> La
polizia di Stato contro il fenomeno delle baby gang. Una vasta
operazione condotta da 500 agenti coordinati dal Servizio centrale
operativo è stata eseguita in 14 province, tra cui anche Verona. Una
quarantina di persone, di cui circa il 25% minorenni, sono state
arrestate e ne sono state denunciate circa 70. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Mafie.
All’interno dei porti italiani registrati 140 casi di criminalità,
circa un episodio ogni 3 giorni. Complessivamente sono 17 i casi
localizzati nei porti della Campani. Tra il 2006 e il 2022 almeno 54
i porti italiani oggetto di proiezioni criminali, con la
partecipazione di 66 clan.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua a prenderti cura
di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Palermo.
Sessanta giovani a rischio dispersione scolastica producono vasi,
pizzi, abiti e tessuti. Con arte, cultura e tradizione, in chiave di
eco-sostenibilità 60 giovani (a rischio dispersione scolastica, con
fragilità educative o esclusi da percorsi scolastici e lavorativi)
hanno partecipato al progetto ConNEETtori della Fondazione di
Comunità di Messina. I giovani, hanno ideato e realizzato un tessuto
di arredo e un abito arricchito con decorazioni che rivisitano
l'antica tradizione di lavorazione del pizzo a tombolo di Mirabella
Imbaccari, in provincia di Catania.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Don
Pino Puglisi: il suo sangue, un seme che ha portato frutto. “La
voce del sangue” è il titolo del convegno per ricordare i
trent’anni dal martirio del beato sacerdote, ucciso dalla mafia a
Palermo, che si è svolto a Roma.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Gaza,
“L’Italia dica basta!”. la Fondazione PerugiAssisi per la
Cultura della Pace e la coalizione AssisiPaceGiusta chiedono al
Parlamento e al Governo di “trovare il coraggio di dire basta alla
carneficina in corso a Gaza da 69 giorni e riconoscere lo Stato di
Palestina”. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">L’accordo
della Cop28 sancisce per la prima volta l’uscita dalle fonti
fossili in modo da raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050,
con un’accelerazione dagli anni di qui al 2030, triplicando le
rinnovabili e raddoppiando l’efficienza energetica. La scelta di
prevedere una transizione graduale per la fuoriuscita da gas,
petrolio e carbone rappresenta un timido passo avanti su cui, però,
ora i Paesi devono dimostrare azioni decise. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Maranatha, Maranatha,
Vieni, Vieni, Signore Gesù </b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><a name="Bookmark"></a><a name="_Hlk153640206"></a>
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Sapessimo anche noi rispondere
cosa siamo, quale il compito di ciascuno, quale la sua missione! E
non confonderci con te, non comprometterci con le nostre presunzioni:
essere e dirci appena voce, solo voce che grida nei deserti, e
ritenerci tutti, tutti indegni di scioglierti i legacci dei tuoi
calzari: Così tutti crederanno in te e non in noi, o Signore. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Is 61, 1-2.10-11 1Ts 5, 16-24</b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Gv 1,6-8.19-29</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Venne
un uomo mandato da Dio:</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>il
suo nome era Giovanni.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Egli
venne come testimone</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>per
dare testimonianza alla luce,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>perché
tutti credessero per mezzo di lui.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Non
era lui la luce,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>ma
doveva dare testimonianza alla luce.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Questa è la testimonianza di
Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e
leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò.
Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei,
dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il
profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché
possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa
dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel
deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta
Isaia».</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Quelli che erano stati inviati
venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché
dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta
uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non
sono degno di slegare il laccio del sandalo».</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Questo avvenne in Betania, al di
là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>La Parola di questa IIIa
domenica di avvento si concentra su figure che preparano una nuova
realtà, un cambiamento; persone sbilanciate verso il futuro.</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">*** </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La gente di Gerusalemme e di
Giudea, tornata nella loro terra dopo decenni di esilio in Babilonia,
non riusciva a contenere l’entusiasmo e soprattutto i sogni. Dopo
tante umiliazioni, privazioni e povertà, coltivavano progetti di
ricostruzione. Ricostruire case, vie, piazze. Sognavano bambini
correre, giocare, rincorrersi per i vicoli della città. Immaginavano
le piazze con ragazzi e ragazze in festa, i vecchi seduti ai bordi a
discutere. Aspiravano a rivedere i cugini rimasti e quei pochi
rimasti, i figli dei loro figli… Non avevano grandi pretese ma
quella di avere un tetto, un piccolo terreno per dar da mangiare ai
figli e di vivere in pace, si, queste pretese dopo settant’anni di
esilio, sentivano di averne il diritto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Invece, al ritorno, non trovarono
che cumuli di sassi coperti da rovi, sterpaglie e fichi d’india. I
pochi rimasti non erano disponibili a condividere le loro cose con i
nuovi arrivati. Possiamo immaginare il senso di delusione e di
sconforto; l’amarezza di fronte al rifiuto, la durezza di cuore che
arriva a non considerare quanto abbiano sofferto gli esiliati per
decidersi ad intraprendere il viaggio del ritorno…soprattutto dopo
quello che avevano sentito dire dai profeti.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> In simili situazioni, il pensiero
che si fa strada è che ognuno pensi a sé stesso e lasciar perdere
tutto ciò che s’era sognato e sperato. Il desiderio di darsi da
fare per ricostruire lascia spazio all’amarezza. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Sono questi i “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>cuori
spezzati</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>
</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">di cui parla la</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>
</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">prima lettura. E quando
i cuori, cioè le coscienze, si spengono, una forza oscura ci attira
sempre più in giù; un buco nero, tutto è nero, persino Dio. Quella
gente era convinta che la sorte dell’esilio gli fosse toccata come
punizione per aver abbandonato l’alleanza, ora crede che a Dio non
gli sia ancora passata. Non sanno cosa fare per vincere la sua
permalosità!</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Ma il profeta annuncia un Dio
diverso. Egli lo invia con il preciso incarico di “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>fasciare
le piaghe dei cuori spezzati”. </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">È
il Dio della cura. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Così, anche a noi manda a dire,
che non è lui a scarnificare le coscienze, anzi, attraverso la
parola profetica, ci annuncia che continua a prendersi cura con
amorevolezza e rispetto dei pesi che gravano sui nostri cuori.
Entriamo pure in relazione e in contatto con le nostre delusioni,
sogni infranti, rifiuti e amarezze che la vita ci riserva e possiamo
capire che nessuno ci condanna all’infelicità, ma a partire da
quanto abbiamo tra le mani Dio sempre ci ricostruisce. Lui è il
padre e la madre che intimamente gioiscono della pace dei figli.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Allora Paolo, nella sua prima
lettera ai Tessalonicesi (probabilmente lo scritto più antico del
Nuovo Testamento) dice: “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Siate
lieti, rendete grazie</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.
Dio è la nostra felicità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Le letture poi ci consegnano un
altro annuncio: Dio si serve di persone, e quindi anche di noi, per
prendersi cura dell’umanità:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Lo Spirito del Signore è su
di me…mi ha consacrato, mi ha mandato a portare…a fasciare…a
proclamare…a promulgare</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”
– dice il profeta.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il profeta e Giovanni il Battista
sono uomini che creano contatto. Con la loro stessa vita consentono
alla gente di accogliere questa relazione con Dio che si prende cura
e recupera in noi la speranza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Talvolta può accadere invece che
professionisti della religione, ritenendo di essere autorizzati ad
occupare il posto di Dio, diventano ingombranti, impediscano la
relazione e il contatto, come abbiamo letto nel testo del Vangelo. La
religione che gestiscono, invece di farsi voce della cura, diventa
per la gente causa di tristezza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Non credo sia un caso se dal centro
templare e religioso di Gerusalemme viene inviata una commissione
inquirente da Giovanni, composta da professionisti del culto –
</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>sacerdoti e leviti</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">-.
Il ministero di Giovanni mette in agitazione i custodi dell’integrità
religiosa. Il testo sembra insinuare che, un certo tipo di
religiosità gioca spesso a favore della conservazione non del
cambiamento.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sotto indagine vi è la questione
della testimonianza e del testimone.</span><span style="font-family: Calibri, serif;">
</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Per l’evangelista, occorre
non sovrapporre il testimone e l’oggetto della testimonianza:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>7</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché
tutti credessero per mezzo di lui.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>8</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Una comunità, una chiesa e i
singoli credenti, per rendere “testimonianza”, dovranno cercare
di essere motivo di contatto con il vangelo. Il Battista sposta
l’attenzione da sé a Gesù Cristo. Se, invece, le chiese
concentrano l’attenzione su di sé, non realizzano contatto ma
costituiscono ingombro.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Quali sono le scelte, gli stili,
gli atteggiamenti da assumere affinché oggi sia la luce di Gesù e
del vangelo a illuminare l’esistenza della gente e non l’ingombro
della logica del potere a oscurarne l’efficacia?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gli inviati dal potere vogliono
sapere con chiarezza se egli viene nella veste del messia oppure no,
perché in caso affermativo, dovrebbero mettere a punto una precisa
strategia nella gestione della religione. In ogni caso, la venuta di
un messia, se non viene a dare forza all’assetto istituzionale
religioso, è senz’altro di disturbo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Le risposte del Battista, molto
asciutte, circa il suo possibile ruolo messianico-profetico, sono
formidabili soprattutto per quello che non dicono e non vogliono
dire: </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Non lo sono - Io
voce – No.</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Giovanni Battista è talmente
preoccupato di non usare questo linguaggio da definirsi semplicemente
voce, non la parola, nemmeno porta parola! Inoltre, non pensa nemmeno
lontanamente LA VOCE ma semplicemente “IO VOCE”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">In sintesi, EGLI NON SI ATTRIBUISCE
ALCUNA FUNZIONE CHE POSSA INCENTRARE L’ATTENZIONE SULLA SUA
PERSONA.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La seconda serie di domande che la
commissione rivolge al Battista riguarda la sua azione: Perché
Battezzi?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Battesimo significa immersione. Un
rito dai molti significati ma che in buona sostanza voleva indicare
la volontà di immergere seppellire il passato per aprirsi ad una
nuova realtà; perciò è annuncio e segno del cambiamento. Allora il
senso della domanda è: “Se tu non sei quello che pensavamo, perché
compi gesti e azioni di cambiamento?” La risposta è in vista di un
cambiamento.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Io immergo in acqua; in mezzo a
voi è stato chi voi non conoscete: il dietro di me veniente, del
quale non sono io degno di sciogliere di lui il legaccio del
sandalo”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Come dire: Io esprimo il
cambiamento ma lui ne è la forza che lo realizza instaurando un
nuovo ordine di relazioni con Dio, non più attraverso la forza di un
sistema religioso di controllo, ma in virtù dell’amore, come uno
sposo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Completiamo la meditazione con la
preghiera suggerita da P. Turoldo e con la quale abbiamo iniziato ad
ascoltare la Parola: </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Sapessimo
anche noi rispondere cosa siamo, quale il compito di ciascuno, quale
la sua missione! E non confonderci con te, non comprometterci con le
nostre presunzioni: essere e dirci appena voce, solo voce che grida
nei deserti, e ritenerci tutti, tutti indegni di scioglierti i
legacci dei tuoi calzari: Così tutti crederanno in te e non in noi,
o Signore. Amen</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Magnificat Lc 1</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">L’anima mia magnifica il
Signore<br />e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,<br />perché
ha guardato l’umiltà della sua serva.<br />D’ora in poi tutte le
generazioni mi chiameranno beata.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Grandi cose ha fatto per me
l’Onnipotente<br />e Santo è il suo nome;<br />di generazione in
generazione la sua misericordia<br />per quelli che lo temono.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ha ricolmato di beni gli
affamati,<br />ha rimandato i ricchi a mani vuote.<br />Ha soccorso
Israele, suo servo,<br />ricordandosi della sua misericordia.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-9055614994640947512023-12-09T22:48:00.000-08:002023-12-10T06:30:22.748-08:00Meditazione domenica IIa di avvento B<p> </p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqrEPVIMkxZ05coL757XyHihbfl4TxtRZyYQ44sMUNA68TgmNLYU6SCdaB9g_7OXYswQJKzNCkfzg8Y-BO91k-bA3851F0EurXDQY3kAOZnb3OL8NXqy85oHxOX1U4qXXtyq2a3oZG0yd4N7YBTv5CakDIeBgYcUv3tX7r1vY87cyDgy7mnT8xoRP7cVY/s709/ABBRACCIO%20ANIMA.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="709" data-original-width="502" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqrEPVIMkxZ05coL757XyHihbfl4TxtRZyYQ44sMUNA68TgmNLYU6SCdaB9g_7OXYswQJKzNCkfzg8Y-BO91k-bA3851F0EurXDQY3kAOZnb3OL8NXqy85oHxOX1U4qXXtyq2a3oZG0yd4N7YBTv5CakDIeBgYcUv3tX7r1vY87cyDgy7mnT8xoRP7cVY/s320/ABBRACCIO%20ANIMA.jpg" width="227" /></a></b></span></div><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; text-indent: 1.25cm;">Immagine:</p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; text-indent: 1.25cm;">l'abbraccio dell'anima</p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; text-indent: 1.25cm;">(Taizé)</p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">A
Gaza sanità è al collasso. A due mesi esatti dall’inizio del
conflitto e mentre prosegue l’avanzata israeliana verso sud, il
sistema sanitario nella Striscia è “in ginocchio e vicino al
collasso”. Gli scontri stanno impedendo l’arrivo di aiuti
nell’area dove si concentra la maggior parte degli sfollati
provenienti dal nord nonostante l’ordine di evacuazione. Secondo le
stime delle Nazioni Unite, circa l’80% della popolazione di 2.3
milioni di persone è dovuta fuggire dalle proprie case a causa della
guerra.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Giornata
Mondiale del Suolo: una risorsa troppo spesso aggredita. In
occasione dell'evento, è stato presentato a Roma il primo Rapporto
“Il suolo italiano ai tempi della crisi climatica”. Ogni 100
metri quadri di suolo, 47 presentano qualche forma di degrado. Non si
tratta solo di cementificazione, ma anche di erosione,
desertificazione, compattazione, contaminazione da metalli pesanti.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Circa
400 persone Rohingya che si ritiene siano a bordo di due imbarcazioni
senza provviste e alla deriva nel Mare delle Andamane, nell'Oceano
Indiano. Donne e bambini che si teme possano morire in assenza di
soccorsi.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;"><span style="font-family: "Calibri Light", serif; font-size: small; text-indent: 1.25cm;">Uomini
armati si sono introdotti nella sede della società mineraria La
Poderosa, nel nord-ovest del Perù, e hanno barbaramente assassinato
dieci lavoratori. Gli aggressori sono sospettati di essere
legati al fenomeno dell'attività mineraria illegale.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">La
povertà in Argentina per il 3° trimestre è salita al 62,9% nella
fascia dei bambini e degli adolescenti. Da segnalare inoltre che la
qualità dell'occupazione è scesa ai livelli più bassi dal 2004.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Le
foreste africane nel mirino del mercato dei crediti di carbonio<br />Sei
paesi hanno concesso il controllo di territori forestali per
un’estensione totale superiore a quella del Regno Unito alla Blue
Carbon, che vende crediti di carbonio ai paesi del Golfo,
permettendogli così di continuare a estrarre, utilizzare e
commerciare combustibili fossili. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Nonostante
il pressoché unanime accordo sull’urgenza di trovare soluzioni
efficaci contro la diffusione di materie plastiche che contaminano
acqua, terra e aria, entrando nelle catene alimentari, a dominare
sono stati infatti gli interessi degli esportatori di combustibili
fossili e delle industrie petrolchimiche, sponsorizzati da paesi come
Iran, Stati Uniti, Arabia Saudita, Russia, Cina e India.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Aver
ostacolato le operazioni di soccorso della cosiddetta Guardia
costiera libica. Sono le motivazioni per le quali la “Humanity 1”
dovrà restare per venti giorni nel porto di Crotone dove è
approdata con più di 200 persone soccorse e salvate in vari
interventi. E pagare anche 3.300 euro di multa.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua a prenderti cura
di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Anche in questo periodo il Papa non
fa mancare la propria vicinanza ai cristiani della Striscia di Gaza.
Padre Romanelli conferma che “Francesco telefona ogni giorno in
parrocchia. Lo ha fatto anche quando, qualche giorno fa, stava poco
bene. La sua voce quasi non si sentiva eppure ci ha tenuto a
chiamare. Questo gesto d’amore è un grande sostegno per noi che
non ci sentiamo abbandonati dalla Chiesa". </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Cop28. Il Papa propone: “Con il
denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari
costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e
realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi
più poveri, contrastando il cambiamento climatico”.<br /></span><br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Celebrata la 38esima Giornata
internazionale del volontariato, ricorrenza festeggiata il 5 dicembre
di ogni anno in tutto il. Quest’anno lo slogan scelto dall’Onu è
“se tutti lo facessero”: se tutti si impegnassero, sarebbe più
semplice risolvere i problemi sociali, economici e ambientali della
contemporaneità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Oggi 10 dicembre si celebra il 75°
anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Anche
a Verona la manifestazione promossa dal Coordinamento veronese 10
dicembre è dedicata alla pace: "La pace è un diritto di tutta
l'umanità".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Maranatha, Maranatha,
Vieni, Vieni, Signore Gesù </b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Tu sei un Dio d’amore,
Signore: da te sappiamo che la stessa giustizia è ingiusta se non è
ispirata all’amore; perciò ti chiediamo di dare a noi la coscienza
del nostro peccato, a te, di non dimenticarti mai della tua pietà.
Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Is 40,1-5.9-11 2Pt 3,8-14</b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mc 1, 1-8</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>1</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>2</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Come è scritto nel profeta Isaia:</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ecco, io mando il mio messaggero
davanti a te, egli ti preparerà la strada.</i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
3</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i> Voce di uno
che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i
suoi sentieri,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>4</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un
battesimo di conversione per il perdono dei peccati. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>5</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di
Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano,
confessando i loro peccati.</i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
6</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i> Giovanni era
vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai
fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>7</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
e predicava: “Dopo di me viene uno che è più forte di me e al
quale io non sono degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi
sandali. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>8</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito
Santo”.</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">*** </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La prima lettura annuncia agli
esiliati, non solo il ritorno, ma anche la </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>consolazione</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
</span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><a name="Bookmark"></a>
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>“Consolate,
consolate il mio popolo – dice il vostro Dio –.<br />Parlate al
cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è
compiuta,<br />la sua colpa è scontata…”</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il popolo interpretava l’esperienza
dell’esilio come un castigo dovuto a un insieme di scelte sbagliate
che consistevano nell’abbandono dell’alleanza per aderire a idoli
di varia natura: l’idolo del potere, della ricchezza, quello della
sfiducia in Dio e nella sua parola, l’idolo della politica che
ammicca ai potenti e cerca in loro nuove vie di sicurezza e salvezza.
Pensare quindi all’esilio per la comunità del popolo della Bibbia
significava risvegliare rimorso e senso di colpa; un dolore che
lacera il cuore, cioè la coscienza. Ecco perché la parola del
profeta non si limita solo ad annunciare il ritorno dall’esilio ma
annuncia la </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>consolazione:
“</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i><b>Consolate,
consolate il mio popolo e parlate al cuore</b></i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>”;
</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">tanto a dire: rendete
felici e sereni i cuori.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il profeta dà questa lettura
positiva di un evento quale è stato l’esilio perché sa che Dio
vuole guarire la gente dalla tristezza. L’immagine poetica che
sintetizza il tema della consolazione è presente nell’ultimo
versetto della lettura:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Come un pastore egli fa
pascolare il gregge e con il suo braccio egli lo raduna; porta gli
agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Nella seconda lettura, la 2</span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;">a
</span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;">lettera di Pietro,
l’immagine della fornace fondiaria esprime adeguatamente il senso
del tempo e degli eventi che in esso si verificano. Il tempo della
che ci è dato di vivere è per diventare migliori. Come il metallo
che dal crogiuolo ne esce purificato. Per noi, partecipare a questo
processo di purificazione è come entrare in una nuova creazione. A
noi che viviamo nel tempo, è dato di aderire e custodire la
promessa:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>noi infatti, secondo la sua
promessa, aspettiamo nuovi cieli e una nuova terra nei quali abita la
giustizia”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">In questo testo, la promessa di
“</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>consolazione</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”
compie un ulteriore passo in avanti: la contentezza dei cuori si
trova in armonia con il tutto, </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>i
nuovi cieli e la nuova terra</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il breve brano evangelico di Marco
concentra l’attenzione su Gesù. La sua vicenda è </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>buona
notizia </i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">(evangelo), che
consola la storia e ogni realtà dei cieli e della terra.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> L’incipit è, appunto, un
“</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>inizio</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”,
una parola che promette un cammino. Per arrivare dove? Per incontrare
e fare esperienza di Gesù.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Qui, in una sintesi estrema,
l’evangelista traccia tutto il programma del percorso:</span></p>
<ul>
<li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Gesù: </i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">la
sua vicenda storica di uomo</span></p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Cristo: </i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">la
missione di quest’uomo</span></p>
</li><li><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Figlio di Dio: </i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">la
manifestazione di Dio e del suo amore attraverso quest’uomo.</span></p>
</li></ul>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gesù è l’uomo che, con la sua
vita, è talmente umano da essere divino.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ma le prime tappe del percorso di
Gesù di Nazareth sono accompagnate dalla figura profetica di
Giovanni il Battista.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Nella gente, non s’era spento il
desiderio di </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>consolazione</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
e, con esso, quello del cambiamento, la fame e la sete di giustizia,
la voglia di bontà e diventare buoni, l’anelito alla pace,
aspirazioni a cui il popolo è teso ma che, sentendole lontane dalla
vita di tutti i giorni, avverte di essere inadeguato, quasi un
perpetuarsi del senso di colpa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Allora la gente si muove in massa
verso la valle del Giordano, laddove i padri conclusero la
peregrinazione dell’esodo per entrare nella terra della promessa,
in una nuova dimensione dell’esistenza. Chissà che in quel luogo
non sia possibile una nuova storia di cambiamento…di </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>consolazione</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">!</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Vanno da Giovanni per sentire una
parola nuova, non come le vuote parole che riecheggiano nei rituali
del tempio. Sanno bene che i suoi gesti e i discorsi e quel
pellegrinaggio di popolo sono invisi agli uomini dell’apparato
religioso.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Ma Giovanni è anche consapevole
che, per quante esortazioni o minacce faccia a quella massa di
persone, mai riuscirà a “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>consolare
i cuori</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>”</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">,
a infondere nuovo vigore nelle persone.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> È a questo proposito che
acquistano significato le parole, per certi versi oscure, che
troviamo alla conclusione:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Viene dopo di me colui che è
più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci
dei suoi sandali. Io vi battezzo con acqua, ma egli vi battezzerà in
Spirito Santo”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">In queste parole è contenuto il
pensiero di Giovanni su Gesù quale sposo dell’umanità.
Manifestazione di un Dio che ama l’umano.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La legge del levirato prevedeva il
diritto di prendere in moglie la vedova del fratello defunto; una
sorta di “diritto di prelazione”, a meno che l’avente diritto
non rinunciasse. In questo caso, il pretendente che subentrava doveva
compiere il gesto di chinarsi e sciogliere i legacci dei calzari,
quasi a rendere visibile la scelta dell’avente diritto a non
compiere quel passo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Giovanni non scioglie i calzari a
Gesù perché solo lui </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>è
lo sposo. </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Solo lui ama
la gente con amore di sposo, cioè con totalità e tenerezza.
Giovanni, immergendo nell’acqua accoglieva il desiderio di
cambiamento; Gesù, immergendo nello Spirito Santo, cioè nell’amore,
rende possibile il cambiamento.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> L’amore è il fuoco che purifica
e che davvero cambia le cose. Dal di dentro, cioè dal cuore, dalle
coscienze suscita e rende possibili la pace e la giustizia. Sono doni
che possiamo ricevere e attuare perché c’è chi ci vuole veramente
bene e, nel bene, gode della nostra felicità, come lo sposo e la
sposa. Questa è “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Buona
Notizia – Evangelo”</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
che tutti devono conoscere.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 84</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ascolterò che cosa dice Dio, il
Signore:<br />egli annuncia la pace<br />per il suo popolo, per i suoi
fedeli.<br />Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,<br />perché
la sua gloria abiti la nostra terra.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Amore e verità
s’incontreranno,<br />giustizia e pace si baceranno.<br />Verità
germoglierà dalla terra<br />e giustizia si affaccerà dal cielo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Certo, il Signore donerà il suo
bene<br />e la nostra terra darà il suo frutto;<br />giustizia camminerà
davanti a lui:<br />i suoi passi tracceranno il cammino.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-75927195129945823202023-12-02T05:51:00.000-08:002023-12-02T05:51:15.900-08:00Meditazione domenica Ia di avvento B<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7oz82K4MUe0fwWrXU_bytaSonbTmawKRMk6HyFcvBMhTqp7S0rd0t8gd8zat-nsrJArMnRjtNsjJ6jJV_3B9_OB6VO6lYNPWxxNaWXjuDYAoLud0ORU6ZGHwOeIxRjVv7q4ZOTxrCCyF4ZeIOcnWC8mQ_Q3GGvbqG4AkPdvVPajfBuMAx5GSzkYNujho/s4624/BACCHE%20ROSSE%2023.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="3444" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7oz82K4MUe0fwWrXU_bytaSonbTmawKRMk6HyFcvBMhTqp7S0rd0t8gd8zat-nsrJArMnRjtNsjJ6jJV_3B9_OB6VO6lYNPWxxNaWXjuDYAoLud0ORU6ZGHwOeIxRjVv7q4ZOTxrCCyF4ZeIOcnWC8mQ_Q3GGvbqG4AkPdvVPajfBuMAx5GSzkYNujho/s320/BACCHE%20ROSSE%2023.jpg" width="238" /></a></div><p></p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; text-align: left;">Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> A Gaza, dove sono ripresi i
combattimenti, morte oltre cento persone dalla fine della tregua,
mentre i minori uccisi dall'inizio della guerra sono ottomila.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Brasile. Nella regione amazzonica,
nel 2022 sono state registrate 33,8 morti ogni 100mila abitanti. In
quest'area operano almeno 22 fazioni criminali nazionali e straniere.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Alla vigilia della Giornata
mondiale contro l’AIDS, il 1° dicembre, dati allarmanti arrivano
dall’Uganda, alle prese con un’impennata incessante delle
infezioni da HIV. La Commissione AIDS ugandese (UAC) segnala oltre
1.000 nuovi casi ogni settimana, con una media di 158 casi al
giorno. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> 12.616 i casi di violenze sulle
donne registrate dalla polizia nel biennio 2021-22. L’80% per mano
di uomini della famiglia. Femminicidi in aumento anche in Algeria. Un
collettivo femminista traccia e monitora i casi di uccisioni di donne
da parte di uomini, raccogliendo dati preziosi sul fenomeno nel
Paese. Lo scopo è duplice: dare nomi e volti alle vittime affinché
non restino solo numeri, e sensibilizzare l’opinione pubblica e la
politica su un problema largamente ignorato e sottostimato.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Salute, in Uganda tumori orali
devastanti uccidono i bambini che si cibano di topi. Dietro la
comparsa, proprio in Africa e nei Paesi poveri di tutto il mondo, di
tumori orali devastanti tra i bambini, che rendono deformi i loro
volti e che li portano ad atroci sofferenze fino a causare la morte,
si nasconderebbe un temibile virus, il Lassa virus, 'cugino'
dell'Ebola, contratto dopo che i piccoli si sono cibati di topi e
pipistrelli, spesso crudi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Somalia, oltre un milione di
sfollati per piogge e inondazioni. Altre 101 persone invece
hanno perso la vita. È il fenomeno meteorologico noto come El Nino,
che è associato all'aumento delle temperature e può provocare
siccità o forti piogge a seconda della zona in cui si verifica.
Oltre alla Somalia, le alluvioni stanno colpendo anche Kenya ed
Etiopia, causando anche lì vittime e sfollati</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ieri, 2 dicembre l'incontro
conclusivo del ciclo organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti. Si
è discusso di pene alternative e di perdono come fondamento di un
paradigma capace di affrontare le situazioni di conflitto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Le autorità messicane hanno
liberato tre giornalisti dello stato i Guerrero, nel sud del
Paese. Dei 67 giornalisti uccisi nel 2022 in tutto il mondo, 13
vivevano nel Paese latinoamericano.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Tutti salvi i 41
operai intrappolati nel tunnel in India. Dopo 17 giorni. Per
liberarli è stata necessaria dopo una maratona di operazioni
ingegneristiche durata 17 giorni.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">L'appello di Adessou Kossivi,
attivista senegalese che fa parte di una rete globale di
organizzazioni della società civile alla COP28. "Dal Togo
al Niger fino al Burkina Faso, le comunità locali delle regioni più
colpite dalla crisi climatica ci hanno dimostrato di saper
organizzare e pianificare la risposta agli eventi estremi che li
colpiscono, pur avendo poche risorse a disposizione. Ecco perché è
fondamentale coinvolgerli in tutto il processo di gestione dei
disastri provocati dal cambiamento climatico, fornendogli i fondi e
il sostegno che gli serve: sono in prima linea e stanno facendo molto
per salvare tutto il pianeta».</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Cambio alla guida della fraternità
di Taizé. Come annunciato lo scorso luglio, frère Alois Löser,
primo successore del fondatore Roger Schutz sta per lasciare
l’incarico a frère Mathew (Andrew) Thorpe, inglese, 58 anni,
anglicano. Il passaggio di consegne è avvenuto durante la
preghiera serale di ieri 2 dicembre, alla presenza, come informa una
nota della comunità, del vescovo di Autun-Chalon-Mâcon, monsignor
Benoît Rivière, del metropolita Maximos, del Patriarcato ecumenico
di Ginevra, dei vescovi anglicani Olivia Graham di Reading e Smitha
Prasadam di Huddersfield, del pastore Laurent Schlumberger, ex
presidente della Chiesa protestante unita di Francia. La loro
presenza manifesterà il carattere ecumenico che è al cuore della
vocazione di Taizé.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Maranatha, Maranatha,
Vieni, Vieni, Signore Gesù </b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Torna, Dio, fra noi e non
lasciarci soli. Lasciati prendere dal fremito della tua pietà e
tenerezza, e ritorna, e non permettere che i cuori si facciano ancora
di Pietra. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Is 63, 16-17.19;64, 2-7 1Cor 1,
3-9; </b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mc 13, 33-37</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>33</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Fate
attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>34</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>È
come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e
dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha
ordinato al portiere di vegliare. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>35</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Vegliate
dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla
sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>36</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>fate
in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi
addormentati. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>37</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Quello
che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">***</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Nei vangeli, l'assopimento
corrisponde stato d'animo di chi, nei momenti difficili, si lascia
andare. Ad esso subentra la sfiducia, alla sfiducia il disimpegno, la
scarsa motivazione. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sonnolenza e distrazione sono
sinonimi di rassegnazione, fatalismo, impotenza, indifferenza,
attivismo sterile e tristezza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Comprendiamo quindi molto bene
perché troviamo l'inclusione compresa tra “fate attenzione” e
“vigilate”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il corpo del racconto è costituito
da una breve narrazione un po' parabolica ed un po' allegorica: un
tale parte, dà le consegne ai servi compresa la casa, … non si sa
molto di lui, dove vada, per quanto tempo, a fare cosa ecc. si sa
solo che ritornerà. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Si può ritenere che per
l’evangelista, parlando della casa, intenda alludere discretamente
alla comunità. In essa tutti sono servi. Non sono però servi di
Gesù ma servi gli uni degli altri. Ed anche il portinaio, che sembra
ricevere un incarico specifico in ordine alla vigilanza, anche lui
appartiene alla categoria dei servi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Risulta allora di particolare
interesse il contesto di questi pochi versetti 13, 33-37, ovvero ciò
che precede e quanto segue. Sono preceduti dalla breve parabola del
fico. Essa spiega la capacità di discernere la speranza nei momenti
catastrofici in cui il mondo sembra caderti addosso. Quando infatti
la storia e gli elementi cosmici sono in totale disfacimento, Gesù
insegna a guardare le gemme del fico che non sono in caduta ma
spuntano e inesorabilmente s’innalzano verso la luce. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">In questo modo viene offerta una
chiave di lettura a ciò che accadrà da lì a poco, ossia la tragica
vicenda della passione e morte. Anch’essa va interpretata con la
speranza delle foglioline: benché tragica, la vicenda di Gesù
contiene il germe del vero cambiamento, il germe della risurrezione.
Cogliere il movimento della speranza e risurrezione comporta
attenzione, discernimento, sapienza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Tornando allora ai nostri
versetti, che sono collocati tra la piccola parabola del fico e il
grande racconto della passione, comprendiamo il significato del
grappolo di parole “Guardare, stare attenti, aspettare e vigilare”.
La suggestione, insomma, è di andare oltre la soglia della
superficialità degli avvenimenti e delle situazioni perché c’è
un piano di amore, che può costare sofferenza fino ad apparire come
un fallimento, ma che invece è una via di amore senza limiti.
Proprio perché nessuno sa il come, il dove ed il quando si
manifesta, è necessario non abbassare la guardia della vigilanza,
ossia dell’amore, del perdono e della cura per l’umanità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Immaginiamo l’effetto che poteva
avere questo messaggio sulle prime generazioni cristiane provate in
molte maniere e forse tentate di cedere alla sfiducia e alla
mediocrità (esattamente come lo siamo noi del resto). </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Un’espressione molto efficace e
sconcertante è: “</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Dopo
aver lasciato la casa</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> e
dato potere ai servi… (exousia: piena fiducia e potestà)”. È
un’espressione che sta ad indicare che nonostante egli sappia che i
discepoli, cioè noi, siamo provati da mille fatiche interne ed
esterne, insomma da una montagna di limiti e immaturità, lui s’è
consegnato totalmente nelle nostre mani, ha dato tutti i suoi beni,
ha dato sé stesso.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sé stesso? I suoi beni? La sua
casa? Di che si sta parlando?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ci ha affidato tutto il suo amore
per la gente, per l’umanità. (sono i beni dati in consegna!)</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Dice di vegliare, di stare attenti,
di fare la funzione del portinaio affinché il suo amore, la sua
passione e compassione per l’umanità non partano da noi cosicché,
al loro posto, non subentrino la pigrizia, l’egoismo, la
sonnolenza, il disinteresse, l’indifferenza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>37</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Quello
che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Questo è detto a tutti quelli che
ritengono di appartenergli come discepoli e discepole.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 79</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Tu, pastore d’Israele,
ascolta,<br />seduto sui cherubini, risplendi.<br />Risveglia la tua
potenza<br />e vieni a salvarci.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Dio degli eserciti, ritorna!<br />Guarda
dal cielo e vedi<br />e visita questa vigna,<br />proteggi quello che la
tua destra ha piantato,<br />il figlio dell’uomo che per te hai reso
forte.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sia la tua mano sull’uomo della
tua destra,<br />sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.<br />Da
te mai più ci allontaneremo,<br />facci rivivere e noi invocheremo il
tuo nome</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>.</b></span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-20388232433525280742023-11-25T10:56:00.000-08:002023-11-25T10:56:57.482-08:00Meditazione domenica XXXIVa A<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTqrh7QlmpnxQFMQTuqJRV1chmK3d8RIAN973mVQ4nDo7Qk4wplJjaVkcSDN5chMhWA3IPnRAZdfQvsidGgBpz5EZ1OUrVILgcdw7tny3wDMTUEbgCRwd3A-ZndWO6wIIK3u7AdY-72klN88np0Dze2-tmBRnJYZEDWJOKSyip98Vinm0cUu_sbH15bzM/s4600/luccichio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4600" data-original-width="2649" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTqrh7QlmpnxQFMQTuqJRV1chmK3d8RIAN973mVQ4nDo7Qk4wplJjaVkcSDN5chMhWA3IPnRAZdfQvsidGgBpz5EZ1OUrVILgcdw7tny3wDMTUEbgCRwd3A-ZndWO6wIIK3u7AdY-72klN88np0Dze2-tmBRnJYZEDWJOKSyip98Vinm0cUu_sbH15bzM/s320/luccichio.jpg" width="184" /></a></div><br /><p></p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; text-align: left;">Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Nel Sudan devastato dalla guerra
si segnalano massacri nella regione del Darfur, regione dove è
particolarmente cruento lo scontro tra l’esercito regolare e le
milizie ribelli del Rapid Support Forces (Rsf). Le violenze finora
hanno provocato oltre 10mila morti, più di cinque milioni di
sfollati interni e circa 1,3 milioni di persone fuggite negli Stati
limitrofi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Intorno alla mezzanotte di
mercoledì 22 novembre, un nuovo naufragio è avvenuto a largo
dell’isola di Lampedusa. Il secondo in ventiquattro ore. Quello di
domenica scorsa, era costato la vita ad una bambina di 2 anni. Quello
di mercoledì una donna originaria della Costa d’Avorio, è morta
durante le operazioni di salvataggio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> In America Latina i miliardari si
arricchiscono. La regione si conferma la più diseguale al mondo. Nel
2022 si è registrata anche una leggera diminuzione della povertà.
Quasi un terzo della popolazione della regione non ha un reddito
sufficiente a coprire le spese primarie.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Suriname. Almeno 15 i morti per il
crollo miniera in un sito dove persone stavano cercando oro in una
sorta di tunnel improvvisato di notevole profondità".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Bolivia: caldo record provoca 13
morti per colpi di calore, con i termometri oltre i 40 gradi in
alcune zone. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> La più grande 'favela' del
Brasile, Rocinha, situata nella zona sud di Rio de Janeiro, è da 8
giorni senza energia elettrica. Il tutto proprio mentre la città
carioca affronta un'ondata di caldo anomalo, con temperature
superiori ai 40 gradi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Repubblica Dominicana: almeno 24
morti per le inondazioni. Il maltempo ha colpito più di 3.500
abitazioni, costringendo allo sfollamento di oltre 17.800 persone.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Migranti: 660 persone riportate in
Libia in una settimana.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: "Calibri Light", serif; text-indent: 1.25cm;">Impiccato in Iran un attivista
legato alle proteste. È ottava esecuzione. L'attivista Milad
Zohrevand aveva 20 anni</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Record femminicidi nel mondo nel
2022, quasi 89.000 donne uccise. Il 55% dei crimini commessi tra
le mura domestiche. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Liberati i primi 13 ostaggi
israeliani, la tregua tiene. Quattro giorni di cessate il fuoco per
procedere allo scambio degli ostaggi e permettere l'ingresso di aiuti
umanitari nella Striscia. Secondo l'ONU sono entrati 137 camion con
aiuti umanitari. Il portavoce del ministero degli Esteri del
Qatar, Majed al-Ansari, annuncia che 39 donne e minori palestinesi
imprigionati da Israele sono stati rilasciati in linea con gli
impegni sulla tregua.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">in occasione del decimo
anniversario della Evangelii Gaudium, Francesco ribadisce che la
missione evangelizzatrice e la vita cristiana non possono trascurare
i poveri perché sono loro a segnare il cammino della redenzione.
Ascoltiamo il loro grido e quello della terra per porre fine alle
urgenti problematiche dell’umanità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La Giornata. L'Italia per le donne
(e per Giulia): mai più violenza. «Voi siete il futuro, e
ognuno di voi sta cercando di capire cosa è mancato a tutti i
livelli, dai docenti agli studenti, ai genitori, perché anche io mi
faccio delle domande». «Magari confrontandoci, cerchiamo di
capire cosa si può fare, trovare un protocollo, un modo per poter
sradicare la violenza, in particolare la violenza sulle donne» ha
spiegato Gino Cecchettin nel cortile dell'Università di Padova.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il vescovo Domenico ha annunciato
che il 18 maggio papa Francesco sarà a Verona per partecipare
all’Arena di Pace, in seguito visiterà il carcere di Montorio e
pranzerà con i detenuti. Concluderà la visita con la celebrazione
dell’eucaristia nello stadio Bentegodi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Signore Dio, Il tuo Soffio ci
inondi di tenerezza e di misericordia. Fa che lottiamo perché
l'umano vinca sul disumano. Aiutaci a prenderci cura delle donne e
degli uomini che incontriamo sulla nostra strada perché rinasca ogni
giorno un'umanità nuova. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ez 34, 11-12. 15-17 1 Cor 15,
20-26.28 </b></span>
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mt. 25, 31-46</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>31</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi
angeli,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>si
siederà sul trono della sua gloria.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>32</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli
uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>33</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>34</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra:</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Venite,
benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per
voi fin dalla fondazione del mondo.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>35</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Perché</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>io
ho avuto fame e mi avete dato da mangiare,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>ho
avuto sete e mi avete dato da bere;</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>ero
forestiero e mi avete ospitato,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>36</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>carcerato
e siete venuti a trovarmi.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>37</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo
veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo
dato da bere? </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>38</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti
abbiamo vestito? </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>39</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a
visitarti?</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>40</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che
avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l’avete fatto a me.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>41</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Poi dirà a quelli alla sua sinistra:</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Via,
lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo
e per i suoi angeli.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>42</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare;</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>ho
avuto sete e non mi avete dato da bere;</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>43</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
ero forestiero e non mi avete ospitato,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>nudo
e non mi avete vestito,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>malato
e in carcere e non mi avete visitato.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>44</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Anch’essi allora risponderanno:</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Signore,
quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o
malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>45</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Ma egli risponderà:</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>In
verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di
questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>46</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita
eterna”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Questo discorso di Gesù è una
parabola, vale a dire di una drammatizzazione. Attraverso questo
scenario, Gesù vuole mettere in evidenza la verità fondamentale
dell’essere discepoli suoi. Quindi, per giungere al cuore della
verità, egli “mette in scena” un’istruttoria che ha come suo
proprio scopo quello di appurare la verità delle cose, come del
resto accade in tutti i dibattimenti processuali.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ecco, la drammatizzazione
parabolica trova qui, nell’ambito forense, il suo ambiente più
adatto. Questo modo di dire, legato all’immagine di un processo con
relativa sentenza di assoluzione o di condanna, è tipico della
tradizione profetica a cui Gesù attinge. Quasi tutti i profeti, nel
loro ministero, danno messaggi di esortazione, di minaccia o di
salvezza attraverso lo schema narrativo del processo o della lite
chiamato </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>rîb</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
</span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il processo ha quindi inizio
secondo i canoni classici di ogni celebrazione giudiziaria:
convocazione dei testimoni (tutte le genti) e proclamazione dello
scopo del processo, vale a dire separare la verità dalla non verità
(resa qui nell’espressione di “porre le pecore alla destra e i
capri alla sinistra”). Dopo i preliminari, è la volta di coloro
che sono parte in causa. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Da notare che nello scopo della
celebrazione di questo processo, ovvero lo stabilire la verità delle
cose, cioè il senso e le conseguenze dell’essere discepoli/e del
Signore, si fa cenno all’atto del separare in termini non
esclusivamente giudiziari ma pastorali, come, appunto, fa il pastore
quando separa le pecore dai capri. Il riferimento è ad Ez. 34,
15-17. (prima lettura) </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Sarò io a condurre al
pascolo le mie pecore e a radunarle, oracolo di Dio, mio Signore.
Quella che s’è perduta andrò a cercare, quella che s’è
allontanata la farò tornare, quella che s’è fratturata la
fascerò, quella ammalata la farò ristabilire; veglierò sulla
grassa e sulla robusta! Le pascolerò come si deve. Quanto a voi mie
pecore, così dice Dio, mio Signore: Badate! Giudicherò pecora e
pecora, tra montoni e capre</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La separazione che compie il
pastore corrisponde ad un prendersi cura; quasi a sottrarre le pecore
dalla cupidigia degli avidi pastori. Il giudizio quindi che sta per
essere celebrato è un momento in cui ai poveri, agli oppressi viene
resa giustizia. Da sempre, secondo la migliore tradizione profetica,
Dio è direttamente coinvolto nella causa dei miseri. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Tutti gli elementi del racconto
vanno a comporre una precisa composizione scenografica. Nella prima
parte, cioè nell’esposizione dell’istruttoria, il discorso è
solenne; è strutturato secondo lo stile del parallelismo antitetico,
rappresentato dalle categorie di quelli che stanno alla destra e da
quelli che stanno alla sinistra. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Tutto converge verso una duplice
conclusione: lo avete fatto a me o non lo avete fatto a me.</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
Da ciò ne deriva una </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>duplice
sentenza espressa nel chiasmo “E se ne andranno, questi, al
supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”.</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> La drammatizzazione ha quindi
fatto emergere il punto verso cui si scarica la tensione del
racconto: lo avete fatto a me. Il resto, cioè la sentenza del
“supplizio eterno o della vita eterna”, fa parte degli elementi
drammaturgici la cui funzione è conferire pathos al racconto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;">L’avete fatto a me o non
l’avete fatto a me”. A me chi? Uno solo dei più piccoli. </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>L’uno
solo dei più piccoli è quindi il luogotenente del re ora seduto in
veste di giudice.</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Alla luce di ciò, il racconto che
segue, ossia il racconto della passione e morte, contiene un’ironia
sconcertante. In un baleno, il trono del re si trasforma in una
mangiatoia e in una croce. L’una contiene l’altra perché
entrambe sono dimora dei piccoli, degli schiacciati.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">I piccoli sono lui! Il giudizio
sulla verità delle cose è, secondo il Regno di Dio, prerogativa dei
piccoli e degli impoveriti della terra, non le segreterie dei partiti
o le riunioni dei G8 o G20 che dir si voglia.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Per vedere veramente come stanno le
cose occorre entrare in contatto con coloro che qui sono
rappresentati in sei categorie di persone ripetuti due volte (6+6=12)
sono la totalità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La totalità dei suoi in cui si
identifica perché ha scelto di condividerne le sorti, sono lui! Lui
è i piccoli, fino all’ultimo, fino ad uno solo dei più piccoli,
degli schiacciati.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Evocando il testo che precede
questo brano, la parabola dei talenti, possiamo dire che lui è anche
il talento consegnatoci. Gesù Cristo, che nella lapidaria
conclusione di questa parabola, “ogni volta che …lo avete fatto a
me”, </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>ci spiega con
molto realismo cosa significhi trafficare il “talento”: farsi
carico, come lui, e schierarsi dalla parte dei piccoli</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Infine, per non soffermarci
erroneamente alla dimensione del giudizio lapidario che separa in
modo netto i soggetti di due modi di agire differenti, occorre
riconoscere che, se così fosse, il Giudice si troverebbe nei guai,
perché nessuno di noi è completamente tra quelli che si trovano
sulla sinistra del giudice o completamente tra quelli che si trovano
alla destra. Tutti ci troviamo un po’ pecore e un po’ capri
perché nel concreto dei nostri rapporti siamo sia ospitali, sia
escludenti al tempo stesso. Perciò abbiamo bisogno di purificazione
grazie all’azione di quel grande Pastore buono che si prende cura
di ognuno. E dentro di noi fa emergere la bontà separandola dalla
tendenza alla chiusura e all’egoismo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Tutti siamo anche piccoli e
poveri, bisognosi gli uni degli altri. Far fruttificare il talento
significa aprirci alla condivisione dei nostri doni e delle nostre
ferite come ha fatto il Signore. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 22</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il
Signore è il mio pastore:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">non
manco di nulla.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Su
pascoli erbosi mi fa riposare.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ad
acque tranquille mi conduce.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Rinfranca
l’anima mia,</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">mi
guida per il giusto cammino</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">a
causa del suo nome.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Davanti
a me tu prepari una mensa</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">sotto
gli occhi dei miei nemici.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ungi
di olio il mio capo;</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">il
mio calice trabocca.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sì,
bontà e fedeltà mi saranno compagne</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">tutti
i giorni della mia vita,</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">abiterò
ancora nella casa del Signore</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">per
lunghi giorni.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-35640044073545467362023-11-18T11:35:00.000-08:002023-11-18T11:35:15.011-08:00Meditazione domenica XXXIIIa A<p> </p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8VKMzODjx1nZSqNFz_KEDvwXe1f-cHYkV0YkTOu6pIcLi14xbFJIR8G0f21UPRVOBnZmOB5xhfb3OdQXObpHIysYf9-0L1AoLbrquI7ZIobKg3IQ5yyoPksvpyVoyCuKYrq_ZonQ0fTF9tcpVXOVgTMGcTpsSx0DlTuwsGBTg0v24U2hVWkTh1-CZQL0/s1600/vasca23.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8VKMzODjx1nZSqNFz_KEDvwXe1f-cHYkV0YkTOu6pIcLi14xbFJIR8G0f21UPRVOBnZmOB5xhfb3OdQXObpHIysYf9-0L1AoLbrquI7ZIobKg3IQ5yyoPksvpyVoyCuKYrq_ZonQ0fTF9tcpVXOVgTMGcTpsSx0DlTuwsGBTg0v24U2hVWkTh1-CZQL0/s320/vasca23.jpg" width="240" /></a></b></span></div><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /></b></span><p></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sono numeri in aumento quelli che
riguardano le vittime delle mine antiuomo secondo il report,
presentato a Ginevra, dalla “Campagna Internazionale per il Bando
delle Mine Antiuomo”. Le vittime sono state 4710 persone lo scorso
anno, l’50% dei quali bambini. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> A Gaza le vite di un milione di
bambini "appese a un filo. Più di 1,5 milioni di sfollati, tra
cui 700 mila bambini, stanno lottando per accedere all'acqua potabile
e vivono in condizioni igieniche terribili. I servizi sanitari per
l'infanzia quasi al collasso.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Aumenta la povertà in Italia. 5
milioni 673 mila poveri assoluti nel Paese, il 30% stranieri. Si
contano 2 milioni 187 mila famiglie in povertà̀ assoluta, a fronte
dei 2 milioni 22 mila famiglie del 2021 (+165mila nuclei),
concentrati soprattutto nel Mezzogiorno. Il lavoro non è più
causa sufficiente di benessere. "Una persona su quattro che si
rivolge alla Caritas ha un lavoro".</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il governo dello Stato brasiliano
di Mato Grosso ha dichiarato l'emergenza ambientale per 60 giorni a
causa delle alte temperature. L'obiettivo è cercare il sostegno del
governo federale per rafforzare le azioni di lotta agli incendi
boschivi che si sono verificati nel bioma del Pantanal, la più
grande zona umida del mondo. I roghi sono stati oltre duemila in
appena 13 giorni.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Sdegno e rabbia in Zimbabwe, dove
il maggior partito di opposizione ha accusato il governo del
presidente del rapimento e dell’uccisione di un suo attivista, il
pastore Tapfumanei Masaya. Ad annunciare il ritrovamento del cadavere
dell’uomo è stato il vice portavoce della Coalizione dei cittadini
per il cambiamento.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Dal 1° gennaio 2022 al 30
settembre 2023 sono stati 18 gli Enti locali sciolti per mafia in
tutto il territorio nazionale, ovvero una media di uno scioglimento
al mese. Un dato inquietante che emerge dal dossier “La Linea della
palma” preparato da Avviso Pubblico.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Attraverso il metodo della
nonviolenza sa costruire percorsi di dialogo, di tutela della dignità
umana in vista del bene comune, agendo con tempestività e
imparzialità”: per questo motivo, ieri, sabato 18 novembre, a
Cuneo, Operazione Colomba – Corpo Nonviolento di Pace riceve il
Premio internazionale Antonio Vassallo che intende “evidenziare la
fecondità dell’operare per il bene comune come valore da anteporre
alle differenze di vedute o generazionali”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">I market solidali di Progetto Arca:
fare la spesa, con dignità. Con l’inaugurazione, appena avvenuta,
di quello di Rozzano, nell’hinterland milanese, sono ormai otto i
centri in Italia dove le persone che vivono ai margini potranno
scegliere da protagonisti i prodotti e gli alimenti necessari al loro
sostentamento.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Regno Unito. La Corte Suprema
boccia il “piano Rwanda”. Il programma di trasferimento dei
migranti in Africa, voluto dal governo di Londra, è stato dichiarato
illegale. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">L’arcivescovo di Bologna, Card.
Matteo Zuppi, ha introdotto in Campidoglio a Roma l’incontro “Non
c’è pace senza perdono” per l’anniversario dell’enciclica di
San Giovanni XXIII </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Pacem
in Terris</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">. “Abbiamo
dimenticato questo testo e continuiamo a usare la guerra come metodo
di risoluzione dei conflitti”, afferma il porporato, che chiede il
cessate il fuoco a Gaza e assicura tutto l’impegno possibile per i
bambini in Ucraina.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Cais do Valongo' (Molo di Valongo),
a Rio de Janeiro, da dove si calcoli siano passati circa un milione
di schiavi provenienti dall'Africa, sarà riaperto il prossimo 20
novembre, in occasione della Giornata della coscienza nera, celebrata
ogni anno in Brasile.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sud Sudan: l’ultimo addio a mons.
Paride Taban. Si era prodigato per la pace tra i sudsudanesi, ed era
stato mediatore tra le autorità governative dell’SPLA e David Yau
Yau, leader dell’insurrezione dei murle conclusasi con un accordo
di pace nel 2017. Ricordandolo, l’arcivescovo emerito di Khartoum
Gabriel Zubeir ha invitato la nuova generazione di vescovi a seguire
il cammino di pace e riconciliazione da lui tracciato</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ti ringraziamo, o Signore, per
la fiducia che accordi a ciascuno nel consegnare te stesso e il tuo
vangelo a noi, esseri umani segnati da non poche fragilità. Dona
anche a noi di fidarci gli uni degli altri. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Pr 31,10-13.19-20.30-31 1Ts
5,1-6 </b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mt 25,14-30</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>«Avverrà come a un uomo che,
partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi
beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno,
secondo le capacità di ciascuno; poi partì.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Subito colui che aveva ricevuto
cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così
anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui
invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel
terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Dopo molto tempo il padrone di
quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Si presentò colui che aveva
ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore,
mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri
cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone
–, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi
parte alla gioia del tuo padrone”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Si presentò poi colui che aveva
ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due
talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e
fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco,
ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Si presentò infine anche colui
che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un
uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai
sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento
sotto terra: ecco ciò che è tuo”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Il padrone gli rispose: “Servo
malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo
dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai
banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse.
Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti.
Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a
chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile
gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di
denti”».</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">*** </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il brano è collocato a
Gerusalemme, alla fine dell’attività pubblica di Gesù. Dopo
questi discorsi, entrerà nel cammino di passione e morte. Possiamo
quindi pensare che i messaggi assumano un significato di “testamento
spirituale”: verso la fine, si comunicano le cose che più contano,
ossia ciò che può rimanere come tesoro da custodire anche per il
dopo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Osservando poi alcune
sottolineature del testo; l’evangelista ama rimarcare il tempo di
un’attesa durante la quale la comunità dei discepoli e discepole
non deve abbandonarsi all'affievolimento. </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Il
padrone infatti partì e dopo molto tempo fece ritorno</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
In questa fase i temi che riguardano la fine vengono, poco alla
volta, ad assumere il valore delle cose importanti. Ogni momento è
in questa fase tra il già consegnato e il non ancora. per ognuno c’è
la consegna di una promessa che, se accolta e vissuta, realizza in
ogni momento il ritorno del Signore.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Entrando poi in un contatto più
immediato col testo, occorre renderci conto che Gesù si esprime col
linguaggio della parabola. È una drammatizzazione tale che, oltre ad
attirare l’attenzione, tende a rendere partecipe chi ascolta di una
decisione che deve assumere in sé stesso. </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>La
parabola</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> dunque, man
mano che sviluppa il racconto, </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>convergere
verso un centro</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">, verso
un unico messaggio. Una volta colto il cuore del messaggio, tutti gli
altri elementi che compongono il racconto passano in secondo piano
quasi a scomparire perché, dal punto di vista dell’esito
narrativo, sono divenuti ormai ininfluenti. Dobbiamo quindi, per
prima cosa, non identificare immediatamente il ritorno di quel
signore di cui si parla nella parabola con il Signore del giudizio
finale nell’atto di premiare o castigare in base alle buone o
cattive azioni compiute. Ciò fa parte più della nostra
immaginazione che del messaggio biblico.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Questa premessa sul linguaggio
parabolico ha lo scopo di metterci in guardia di fronte ad una
lettura fuorviante di sapore meritocratico che generalmente si
concentra sul verbo trafficare per lodare l’iniziativa
imprenditoriale. Una simile lettura capitalistica e moralistica viene
continuamente, ed erroneamente, applicata in molti settori della
vita: nell’ambito lavorativo – professionale, in quello educativo
scolastico ed anche nella vita spirituale.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Stando al testo, viene subito
precisato che i talenti non si confondono con le capacità. Tant’è
che essi vengono distribuiti dal padrone in base alle capacità.
Quindi i talenti distribuiti sono altra cosa dalle cosiddette
capacità. Nel nostro linguaggio invece confondiamo le due cose fino
a definire una persona “di talento” se questa possiede delle
capacità particolari nel campo artistico o in quello scientifico.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> L’altra cosa che va dunque
precisata è che comunque anche il solo talento corrisponde ad una
somma elevatissima, ventisei chilogrammi d’oro. In ogni caso,
nell’affidare i suoi beni, il padrone è sostenuto da una fiducia
estrema nei confronti dei destinatari.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il cuore poi della narrazione,
incentrato sul tema del ritorno, mette in sequenza la resa dei conti,
uno dopo l’altro a cominciare da colui che ha ricevuto il maggior
numero di talenti fino a quello che ne ha ricevuti di meno. </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Il
punto di convergenza quindi è l’ultimo servo</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Ecco il punto focale</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>:
PER PAURA HO NASCOSTO IL TUO TALENTO</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
(si noti che il comportamento del servo che nasconde il bene del
padrone per custodirlo meglio è raccomandato dalle migliori scuole
rabbiniche).</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il talento è Gesù stesso, e Gesù
è l’amore, il suo messaggio, la vita nuova che è venuto a portare
nella comunità e nel mondo, come si può essere ancora dominati
dalla paura? </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Gesù
ci chiede di scegliere tra fiducia e paura</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
Ci sono tanti modi di nascondere il talento Gesù. Possiamo chiuderlo
dentro i forzieri di una dottrina controllata dai dogmi, possiamo
annacquare la paradossalità del vangelo con l’equilibrismo
clericale; Gesù viene nascosto dalle formule liturgiche; il talento
Gesù è nascosto e sotterrato quando le chiese sostengono di averne
il monopolio esclusivo; viene nascosto quando la religione fa rima
con potere e non con com-passione…</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Sappiamo bene che la religiosità
della paura può avere delle evoluzioni molto raffinate, persistenti,
solidamente istituzionalizzate.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Alla fin fine, la drammatizzazione
vuole condannare nell’atteggiamento dominato dalla paura
l’impostazione di un rapporto sbagliato che non ha fatto sua la
nuova condizione dei figli. I discepoli che non vivono più nella
paura si sentono di casa e perciò gli interessi del padrone sono i
loro stessi interessi; agiscono con libertà e creatività perché
sanno che il Signore ha loro accordato una fiducia immensa e
pertanto. Ha consegnato loro sé stesso. Non vi è alcuna ragione da
temere.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Le parole poi del servo, invece,
“</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>so che sei uomo
duro…che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai
sparso</i></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">” richiamano un
testo importante di Es. 5, 6-11</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>6</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
In quel giorno il faraone diede questi ordini ai sorveglianti del
popolo e ai suoi scribi: “</i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>7</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Non darete più la paglia al popolo per fabbricare i mattoni come
facevate prima. Si procureranno da sé la paglia. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>8</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Però voi dovete esigere il numero di mattoni che facevano prima,
senza ridurlo. Perché sono fannulloni; per questo protestano:
Vogliamo partire, dobbiamo sacrificare al nostro Dio! </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>9</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Pesi dunque il lavoro su questi uomini e vi si trovino impegnati; non
diano retta a parole false!”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 2.5cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>10</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
I sorveglianti del popolo e gli scribi uscirono e parlarono al
popolo: “Ha ordinato il faraone: Io non vi dò più paglia. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>11</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Voi stessi andate a procurarvela dove ne troverete, ma non diminuisca
il vostro lavoro”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il problema di fondo quindi che
ogni credente deve chiarire, non è quello di essere più bravo, più
impegnato, laborioso ecc., ma di chiarire in se stesso se il suo
rapporto con il Signore è un rapporto da schiavo, come con un
Faraone, oppure da figlio amico, cioè di amore fiducioso e di
condivisione.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 127</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Beato
chi teme il Signore</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">e
cammina nelle sue vie.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Della
fatica delle tue mani ti nutrirai,</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">sarai
felice e avrai ogni bene.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">La
tua sposa come vite feconda</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">nell’intimità
della tua casa;</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">i
tuoi figli come virgulti d’ulivo</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">intorno
alla tua mensa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ecco
com’è benedetto</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">l’uomo
che teme il Signore.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ti
benedica il Signore da Sion.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Possa
tu vedere il bene di Gerusalemme</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;">tutti
i giorni della tua vita!</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-33375404813228849572023-11-11T22:50:00.000-08:002023-11-11T22:50:54.930-08:00Meditazione domenica XXXIIa A<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAV27Rd_ZqY3-pep5oib1j5PqcJB7HVT02v_I8zJvr4F9cjbxP3CK3i_V9LB_Ol2uqfLpqC1u6MP1FvE3TxunWp6-SH-aMLMsfjbmwNqg0uQL-EtQisXGdoro5O2hzlTBMQ0HtUM4K3_7_p0o-gBRpNWMMD8ee0HNVUEEFcJglaHLJc2JEzrnf9_D5oKw/s4548/fiorellino%20giallo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4548" data-original-width="3411" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAV27Rd_ZqY3-pep5oib1j5PqcJB7HVT02v_I8zJvr4F9cjbxP3CK3i_V9LB_Ol2uqfLpqC1u6MP1FvE3TxunWp6-SH-aMLMsfjbmwNqg0uQL-EtQisXGdoro5O2hzlTBMQ0HtUM4K3_7_p0o-gBRpNWMMD8ee0HNVUEEFcJglaHLJc2JEzrnf9_D5oKw/s320/fiorellino%20giallo.jpg" width="240" /></a></div><p></p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; text-align: left;">Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">L’uragano Otis ha messo in
ginocchio la costa sud dello Stato messicano di Guerrero: 48 vittime
accertate e 580 mila persone colpite. In molte zone continuano a
mancare luce, acqua potabile, cibo, carburante. Si aggiungono una
quantità incalcolabile di spazzatura e i saccheggi.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Medici Senza Frontiere: a Gaza gli
ospedali sono al collasso. Nella Striscia mancano personale sanitario
e rifornimenti medici. “È necessario un cessate il fuoco
immediato, solo così potremo fare entrare aiuti e personale”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Camerun, ucciso in strada un
religioso infermiere direttore di una struttura sanitaria dedita alla
cura di madri e bambini.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Libano. Il timore di un’estensione
del conflitto in corso a Gaza al Paese dei cedri, sta spingendo
migliaia di persone ad abbandonare le zone di confine con Israele. Il
Libano, sofferente per la grave crisi economica, non reggerebbe il
contraccolpo di una nuova guerra.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Panama, 60 arresti in proteste
contro una concessione mineraria. I manifestanti chiedono la revoca
del contratto con cui il governo ha prorogato la concessione per 20
anni (rinnovabili) di una miniera di rame a cielo aperto. La miniera,
secondo i dimostranti, si troverebbe in una zona considerata un
santuario ambientale.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Tre lavoratori del settore
abbigliamento in Bangladesh, che fornisce molti dei marchi più
diffusi in Occidente, sono stati uccisi in violenti scontri seguiti
alla decisione del governo di non riconoscere gli aumenti di salario
richiesti.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> È morto il detenuto che si è
impiccato nel carcere di Montorio. L'uomo è spirato in ospedale nel
primo pomeriggio di giovedì. Non è bastato dunque a salvargli la
vita il tempestivo intervento degli agenti di polizia penitenziaria e
del personale medico.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Centri in Albania: “L’accordo
compromette il diritto d’asilo sancito all'articolo 10 della nostra
Costituzione. Preoccupazione e sconcerto per il protocollo tra Italia
e Albania in tema di “rafforzamento della collaborazione in materia
migratoria”, per il trasferimento coatto delle persone giunte in
Italia dalla rotta del Mediterraneo centrale. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">I lavoratori portuali di Genova,
Barcellona e Sidney si rifiutano di caricare le navi con le armi per
Israele.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Abu Dhabi, i leader religiosi
chiedono un'azione urgente sul cambiamento climatico. Negli Emirati
Arabi rappresentanti delle diverse fedi, tra cui il cardinale
Parolin, firmano un appello che sollecita i leader politici che
saranno presenti alla COP28 di Dubai a intraprendere azioni
significative per rispondere alla crisi del clima.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Due interventi in una notte,
Emergency salva 118 naufraghi. Sono partiti dalla Libia, sbarcheranno
a Brindisi. «Tutte e due le imbarcazioni soccorse avrebbero potuto
capovolgersi da un momento all’altro e nessuno aveva giubbotti di
salvataggio. Con questa 14esima missione in un anno sono 1.198 le
vite salvate in mare da Emergency.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La scuola per le ragazze
emarginate: è Sister Zeph la prof migliore del mondo. Il Global
Teacher Prize alla insegnante pachistana che da adolescente ha aperto
una classe per le giovani povere del suo villaggio, e ora ha una
fondazione per l'educazione femminile.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Al via gli sportelli per i diritti
dei detenuti nelle carceri del Lazio. "Obiettivo di questi
sportelli è garantire alle persone detenute di poter accedere nei
tempi più rapidi possibili al Garante regionale, per chiedere
informazioni, esprimere doglianze o presentare reclami”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La rete "Verona per la
Palestina" ha organizzato ieri 11 novembre un corteo a
supporto del popolo palestinese e della sua resistenza chiedendo al
governo Italiano e all’Unione Europea di schierarsi apertamente
dalla parte del cessate il fuoco, come invocato anche da Amnesty
International e dall’ONU e che come comunità internazionale si
cooperi in modo più incisivo per la tutela della popolazione civile
all’interno della Striscia di Gaza e dei territori palestinesi
attualmente occupati illegalmente dall’esercito sionista.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Dona il tuo Spirito, Signore,
perché le lampade dell'amore non si spengano. Donaci di sapere e
sperare che tu ritorni oltre ogni notte. Fa che in ogni credente
l'olio della fede abbondi per essere di aiuto gli uni agli altri.
Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Sap 6, 12-16 1Ts 4, 13-18 </b></span>
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mt 25, 1-13</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>1
</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Il regno dei
cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono
incontro allo sposo. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>2</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Cinque di esse erano stolte e cinque sagge;</i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
3</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i> le stolte
presero le lampade, ma non presero con sé olio; 4 le sagge invece,
insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>5</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono.</i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
6</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i> A mezzanotte
si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!</i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
7</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i> Allora tutte
quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>8</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le
nostre lampade si spengono. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>9</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi;
andate piuttosto dai venditori e compratevene. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>10</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e
le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta
fu chiusa. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>11</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire:
Signore, signore, aprici! </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>12</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. </i></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>13</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">***</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Occorre cogliere nella parabola la
tensione che essa contiene senza cercare di decifrare i singoli
elementi in chiave allegorica.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">È un discorso che parla del
ritorno finale del Signore, in realtà, più che sulla fine,
bisognerebbe intuire la tensione che ci parla del fine, ovvero del
senso ultimo di ciò che si vive e si porta avanti nell’esperienza
concreta.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Gesù parla in modo da educare a
prendere le distanze da una particolare situazione, non per evadere
in un modo di sogni, ma per metterla maggiormente a fuoco in ciò che
è decisivo, come vedere un panorama dall’alto in modo da collocare
quel momento, quella particolare circostanza, quell’ambiente nelle
loro giuste dimensioni ed obiettivi. Il panorama è questo: Dio nella
vita dell’umanità. Presenza capace di orientare la storia
personale e dell’umanità verso un compimento, una pienezza di
verità, di giustizia, di riconciliazione e di amore.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Se questo è il fine, qual è il
rapporto tra ciò che dobbiamo affrontare tutti i giorni e ciò che
attendiamo come esito conclusivo? Esistono delle priorità che non
dobbiamo assolutamente perdere di vista?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Forse nella Chiesa delle origini
dopo i primi momenti di adesione entusiasta al Vangelo, c’era chi
s’attendeva qualcosa di eccezionale, un ritorno imminente e
trionfale del Signore. Visto poi che il tempo scorreva senza che
accadesse nulla, in più di qualcuno si faceva strada un certo
appiattimento della fede, una mancanza di slancio interiore, uno
stato di assopimento. Altri capivano le cose nel modo più corretto,
ossia senza fanatismi e comprendevano molto bene che il Vangelo non è
un giochino. Per costoro la fedeltà significava perseverare anche a
fronte di assenza di eventi eclatanti. Per costoro era importante
vivere nella fiducia che il Signore non li avrebbe abbandonati anche
se dovevano attraversare delle prove più o meno dure.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Quando le cose stanno in questi
termini, occorre recuperare la “riserva” dell’olio, vale a dire
delle motivazioni che hanno portato ad aderire. Senza motivazioni non
possono andare avanti. Non possono vedere senza olio che alimenta la
lampada. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">È un testo che scuote e mette in
piedi anche noi se casomai il nostro stoppino stesse per spegnersi!</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> La scena si svolge nella notte
perché nella prassi del tempo lo sposo andava a prendere la sposa di
sera per portarla a case dei suoi e quindi fare la festa il giorno
successivo, ma in questo modo il discorso viene anche a sottolineare
il sopraggiungere dell’oscurità nella fede.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Le cinque ragazze cosiddette sagge,
saranno sì sagge, ma certamente non generose. Questo non voler
condividere l’olio che hanno con le altre le rende piuttosto
antipatiche. Perché Gesù nella parabola le presenta in termini
positivi? L’aria di sufficienza che rivelano non contrasta con
altri punti del Vangelo? Soprattutto se consideriamo che trovare un
punto vendita aperto di notte è pressoché impossibile.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Infine, lo sposo che non vuole
aprire nemmeno quando giungono seppure in ritardo, non rivela una
durezza eccessiva?</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sono questi gli elementi che
volutamente vengono esposti da Gesù per caricare tutto il racconto
di particolare tensione.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La scena si apre con un
parallelismo simmetrico: cinque e cinque.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il cuore della drammatizzazione
inizia quando, dopo averlo atteso, </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>lo
sposo tardava a venire</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
Come non vedere un richiamo alla tensione della Chiesa di cui abbiamo
già fatto cenno. Ad un certo punto il ritardo genera frustrazione,
stanchezza, dubbio, affievolimento della volontà, perdita di
entusiasmo, stizza…</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> L’assopirsi ed il dormire sono
due verbi che nella successione stanno ad indicare una progressiva
perdita di consapevolezza e di coscienza. La perdita di
consapevolezza poi significa nel concreto la perdita di motivazioni
interiori per cui si sta lottando, credendo e dedicando le energie.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Assopimento e sonno non sono
l’abbandono della strada intrapresa ma il rimanere in essa senza
slancio, senza fuoco, senza passione, senza olio. Senza carburante. È
il rimanere fissi nelle pratiche senza entrare in contatto con la
forza e l’amore che il Signore ci vuole comunicare. È la
negligenza del pensare. È come pretendere di andare lontano quando
ormai la lampada spia segna che siamo in riserva già da un bel po’.
Per dare risalto a questa decisività che Mt. non esita ad usare il
paradosso della porta chiusa della sala del banchetto. In realtà non
avveniva mai che le porte dei banchetti di nozze venissero chiuse.
Qui invece sì, perché nella relazione con Dio non si può non
scegliere.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Se il cuore di tutto consiste nel
non abbassare la guardia nel portare avanti la propria relazione con
Dio, comprendiamo allora perché le ragazze cosiddette sagge non
condividono l’olio con le amiche. Nessuno può sostituirsi ad un
altro nello scommettere sul Vangelo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">È interessante che, a proposito
delle “ragazze sagge” il testo originale non usi questo aggettivo
ma parla di “vergini prudenti”. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> La prudenza evangelica non ha
nulla a che vedere con il continuismo ripetitivo di chi non vuole
rischiare. Ha a che fare invece con il discernimento di chi vede in
profondità e vede lontano; con lo spirito profetico di chi appunto
non perde di vista ciò che nella vita è decisivo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Gli antichi raffiguravano la virtù
della prudenza con tre occhi. La saggezza della prudenza consiste nel
guardare la realtà delle cose in un certo modo:</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Sguardo di memoria - sguardo
circoscritto sulla concreta situazione del presente – sguardo
lungimirante che riesce ad intravedere dove vanno a parare le cose al
di là delle contraffazioni o manipolazioni del momento. Il richiamo
allora alla vigilanza – vegliate – è in continuità con le
ragazze che hanno con sé la riserva d’olio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Vigilanza è il contrario</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Dell’appiattimento di chi pone
tutto sullo stesso piano senza ordine di priorità</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Della negligenza di chi abbandona
lo spirito di ricerca</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Del lasciarsi ubriacare dalle
apparenze</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Del consegnare il cuore alle cose e
agli idoli del momento solo perché promettono un po’ di successo e
sicurezza</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Dell’assopimento di senso etico</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Del l’agire e vivere senza perché</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Con questa parola che ci scuote il
Signore ci vuole vivi; vivi dentro. È talmente forte il suo amore
per noi e alta la considerazione per la nostra dignità che non ci
vuole degli “esseri spenti” …</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">A margine però di queste
considerazioni possiamo pensare che forse l’errore principale delle
“giovani stolte” non è stato la mancanza di approvvigionamento,
ma il loro non andare ugualmente incontro allo sposo. Con poco o con
tanto olio, con una fede viva o con molte perplessità, se comunque
cerchiamo di mantenerci in movimento, la porta non viene chiusa in
faccia a nessuno.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 62</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">O Dio, tu sei il mio
Dio,<br />dall’aurora io ti cerco,<br />ha sete di te l’anima
mia,<br />desidera te la mia carne<br />in terra arida, assetata,
senz’acqua.<br /><br />Così nel santuario ti ho contemplato,<br />guardando
la tua potenza e la tua gloria.<br />Poiché il tuo amore vale più
della vita,<br />le mie labbra canteranno la tua lode.<br /><br />Così ti
benedirò per tutta la vita:<br />nel tuo nome alzerò le mie
mani.<br />Come saziato dai cibi migliori,<br />con labbra gioiose ti
loderà la mia bocca.<br /><br /><br /></span><br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-47888022293514723252023-10-28T23:53:00.002-07:002023-10-28T23:53:31.123-07:00Meditazione domenica XXXa A e preghiera per la pace di Papa Francesco<p> </p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-Tm4LDs5wRLv0T_LSzOweGpiU1SppVEQ_c6oIQAcM3dngyPn5Bx1fX0wORDZsuFS0OZRtnzeqYWZsTaWmx8kztpAc0tSVByZbbjtPLETuSHpnnLKzRycL3B2zB7-uc0GS0k9MBv9iYAxmH5-t52BS2FZD-oM9IfhUrQQZfHutBGHkPFaH3LQrohlE6pU/s4612/autunno1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4612" data-original-width="3362" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-Tm4LDs5wRLv0T_LSzOweGpiU1SppVEQ_c6oIQAcM3dngyPn5Bx1fX0wORDZsuFS0OZRtnzeqYWZsTaWmx8kztpAc0tSVByZbbjtPLETuSHpnnLKzRycL3B2zB7-uc0GS0k9MBv9iYAxmH5-t52BS2FZD-oM9IfhUrQQZfHutBGHkPFaH3LQrohlE6pU/s320/autunno1.jpg" width="233" /></a></b></span></div><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b><br /><br /></b></span><p></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La guerra fra Israele e Hamas è
giunta al 21esimo giorno. Al momento la conta dei morti
palestinesi è di 7.770, con più di 19 mila
feriti. I numeri israeliani: 1.400 morti e oltre 220
persone in ostaggio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Notte di battaglia e di fuoco sulla
Striscia di Gaza, con un massiccio attacco aereo e via terra
dell’esercito israeliano contro Hamas. Una delle notti peggiori da
inizio conflitto, hanno sottolineato gli abitanti di Gaza City,
mentre Hamas ha sottolineato di non voler più sedersi al tavolo dei
negoziati per la pace dopo l’ultimo raid.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Intanto l’Assemblea
Generale dell’Onu ha approvato la bozza della risoluzione
presentata dalla Giordania, a nome dei Paesi arabi, per
una tregua umanitaria. L‘</span><span style="color: #00000a;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="text-decoration: none;"><a href="https://notizie.virgilio.it/guerra-israele-hamas-italia-si-astiene-sulla-risoluzione-all-onu-manca-condanna-ad-hamas-noi-con-israele-1591312">Italia </a><a href="https://notizie.virgilio.it/guerra-israele-hamas-italia-si-astiene-sulla-risoluzione-all-onu-manca-condanna-ad-hamas-noi-con-israele-1591312">si
è </a><a href="https://notizie.virgilio.it/guerra-israele-hamas-italia-si-astiene-sulla-risoluzione-all-onu-manca-condanna-ad-hamas-noi-con-israele-1591312">astenuta</a></span></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> perché
mancava la condanna ad Hamas.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Israele resta a Gaza con tank e
soldati e sta "estendendo ulteriormente le operazioni" di
terra: a 24 ore dall'ingresso nella Striscia, le truppe sono
attestate nel nord dell'enclave palestinese. Il premier Benyamin
Netanyahu ha ribadito i due obiettivi dell'operazione: "Demolire
Hamas e riportare indietro gli ostaggi". Il capo della fazione
palestinese a Gaza Yahyia Sinwar, ha annunciato di essere "pronto
ad un accordo immediato per uno scambio dei prigionieri": tutti
gli ostaggi israeliani per i detenuti palestinesi nelle carceri
israeliane. Nei bombardamenti sono stati uccisi due leader di Hamas. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">In un video ragazzini e ragazzi
della Parrocchia della Sacra Famiglia recitano il Padre Nostro e
l’Ave Maria perché finisca la guerra. Si metta fine alla
guerra: è l’invocazione che si alza da Gaza, dalla Parrocchia
della Sacra Famiglia, dove si continua a pregare per la pace
nonostante i bombardamenti pesantissimi, e dove si accolgono decine e
decine di persone. “Grazie a Dio stanno tutti bene”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Nella giornata che Francesco invita
a dedicare all'invocazione della riconciliazione in Medio Oriente,
ricordiamo le circostanze in cui il Successore di Pietro ha
mobilitato spiritualmente cattolici e non per chiedere il dono della
fraternità. Dalla Siria al Sud Sudan e Congo, dal Libano
all'Afghanistan, il richiamo del Pontefice è a dire no alla
violenza, "sconfitta per l'umanità"</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Incoraggiato da quello che sembrava
essere un crescente consenso sulla necessità di almeno una pausa
umanitaria in Medio Oriente, sono rimasto invece sorpreso da
un'escalation di bombardamenti senza precedenti, che minano gli
obiettivi umanitari". E' il tweet del segretario generale Onu
Antonio Guterres. "Ribadisco il mio appello per un immediato
cessate il fuoco umanitario, insieme al rilascio incondizionato degli
ostaggi e alla consegna di aiuti di livello corrispondente ai
drammatici bisogni della popolazione di Gaza, dove una catastrofe
umanitaria si sta consumando davanti ai nostri occhi", aggiunge
Guterres.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Dio, Padre di misericordia,
donaci lo Spirito dell'amore, lo Spirito del tuo Figlio. Rendici
perfetti nella fede e nell'amore. Donaci occhi per vedere le
necessità e le sofferenze dei fratelli e delle sorelle. Infondi in
noi la luce della tua parola per confortare gli affaticati e gli
oppressi: fa' che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e
dei sofferenti. La tua chiesa sia testimonianza viva di verità e
libertà, di giustizia e di pace, perché tutti si aprano alla
speranza di un mondo nuovo. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><a name="Bookmark"></a>
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Dio, Padre di misericordia,
donaci lo Spirito dell'amore, lo Spirito del tuo Figlio. Rendici
perfetti nella fede e nell'amore. Donaci occhi per vedere le
necessità e le sofferenze dei fratelli e delle sorelle. Infondi in
noi la luce della tua parola per confortare gli affaticati e gli
oppressi: fa' che ci impegniamo lealmente al servizio dei poveri e
dei sofferenti. La tua chiesa sia testimonianza viva di verità e
libertà, di giustizia e di pace, perché tutti si aprano alla
speranza di un mondo nuovo. Amen</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>1Ts 1, 5-10 Es. 22. 20 -26 </b></span>
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mt. 22, 34-40</b></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>In quel tempo, i farisei, avendo
udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono
insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per
metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande
comandamento?».<br />Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con
tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”.
Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a
quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due
comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">***</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il contesto della lettura tratta
dal libro dell’Esodo è di tipo legislativo. Si tratta di normative
che regolano i rapporti tra persone in materia di custodia o noleggi
di animali o cose e prestiti di denaro o di cose. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Nel primo caso, quello relativo
alla custodia o noleggio, la normativa cerca di stabilire la
responsabilità che scatta nel momento in cui uno accetta cose o
animali di altri all'interno della sua proprietà. Forse la Bibbia
in questi casi non si discosta molto dal diritto dell'epoca presente
nelle culture del Medio e Vicino Oriente. Tuttavia, la filosofia di
questi ordinamenti consiste nel fatto che il povero deve essere
aiutato e che nel momento della sua difficoltà nessuno può
approfittarne come un'occasione da sfruttare a proprio vantaggio. Per
la Bibbia, al di là di linguaggi da codice penale che potrebbe
suonare alle nostre orecchie come truculento, il diritto è
considerato come uno strumento posto al servizio dei più deboli.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">I versetti della nostra lettura
entrano dentro questo criterio normativo di proprietà consegnata
perché sia custodita. Tale criterio viene applicato a ciò che
appartiene esclusivamente a Jhwh: lo straniero, la vedova, l'orfano e
il povero. Si tratta delle categorie che, in assoluto, sono meno
tutelate. Allora, Dio, che li considera sua proprietà li consegna al
suo popolo perché se ne assuma la responsabilità di prendersene
cura. Se qualcuno li sfrutta, li offende e li disprezza è come se
mettesse le mani sulle cose più care che appartengono a Dio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Le narrazioni di questi capitoli
del Vangelo di Mt. avvengono all'interno di forme di dibattito, a
domanda risposta, che alla fine pone Gesù, la sua azione e il suo
pensiero su un versante differente da quello dei suoi interlocutori,
capi e rappresentanti della società e della religione ufficiale.
Sistematicamente, prima di porre domande tranello a Gesù, si
riuniscono per concertare una sempre nuova insidia. Per lo più il
dibattito ha come argomenti questioni inerenti la legge o
atteggiamenti etico-religiosi. Sembra quasi di assistere ad una
controversia tra scuole diverse, solamente, che dalla parte di Gesù
non c'è un gruppo ma è solo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Da parte degli avversari di Gesù,
le domande hanno uno scopo preciso: trarlo in inganno, vedere se si
espone con qualche punto di debolezza così da farlo soccombere. Di
questo loro atteggiamento Gesù ne è consapevole.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Egli potrebbe ripagare pertanto con
la stessa moneta i suoi infingardi interlocutori. Potrebbe opporre il
silenzio alle loro domande. Potrebbe svergognarli o trattarli in malo
modo, con durezza. In fondo non meritano rispetto dal momento che la
loro intima intenzione è tutt'altro che rispettosa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Eppure Gesù mantiene un livello
di risposta alto</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">.
Accetta la sfida della polemica per </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>offrire
anche ai suoi avversari la possibilità di aderire ad una parola di
liberazione.</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> In fin dei
conti, mentre essi stanno tramando contro di lui, egli li onora con
rispetto. </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Li sta amando!
</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">In rapporto al contenuto
della risposta alla loro domanda sul precetto più grande, credo
importante tenere conto del </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>contesto
</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">che ci offre Matteo. </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>In
precedenza</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">, Gesù era
stato interrogato sulla questione delle </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>tasse.</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
Sulla moneta, l'immagine di Cesare offrì a Gesù l'occasione della
risposta: "Date a Cesare quello che è di Cesaree a Dio quello
che è di Dio". Ora ciò che è di Cesare era più che chiaro,
ma a Dio cosa va dato? Qual'è l'immgine di dio da restituirgli?
L'essere umano è la sua immagine, il valore cui egli tiene di più.
Le parole di Gesù circa l'amore per gli altri sono
l'esemplificazione concreta di ciò che va dato a Dio. </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
Gesù l'esperienza di Dio non è un'astrazione, una dottrina, ma è
questione di amore! </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">Riflettere
su Dio e sulla fede partendo dall'esperienza di coinvolgimento
nell'amore è tutt'altra cosa che partire dalle astrazioni.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il resto, ovvero la sua risposta,
non è che sia del tutto originale. Da tempo si contrastavano tra i
rabbini due scuole di pensiero: una rigorista, quella di </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>El
Shammai</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"> che prevedeva
sempre una regola dettagliata e precisa per ogni circostanza della
vita e quella più liberale di </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Hillel</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
il quale, come Gesù, andava diritto all'essenziale: amore di Dio e
amore del prossimo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Occorre inoltre chiarire la qualità
dell'amore di cui Gesù parla. Non è qualcosa che abbia a che vedere
con un atteggiamento sentimentale emotivo. Quasi un movimento
simpatia con un ritorno gratificante. L'amore di cui parla è invece
una realtà totalmente coinvolgente la persona nella pienezza delle
sue facoltà: </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>cuore (
</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">capacità ci compiere
delle scelte secondo coscienza</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>)
– anima( </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">la vita in
sé</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>) – mente( </b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">le
convinzioni che uno ha acquisito nel corso dell’esperienza)</span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>.</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
Per certi versi Gesù ci ritiene capaci di diventare pienamente
umani, cioè amare oltre noi stessi. Gesù ha una fiducia sconfinata
in noi: </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>tutta</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
l'anima, </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>tutte</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
le forze, </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>tutta</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;">
la mente. naturale che ognuna di queste parti, che comunque
appartengono al tutto, è segnata da limiti e contraddizioni. Eppure
si può amare. Si può voler bene all'altro. È nella persona, in me
ed in te che avviene la sintesi della verità Dio amato ed il
prossimo amato.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Coinvolgendo tutte le facoltà
nelle relazioni concrete con gli altri, colui che ama oltre se stesso
nutre le relazioni di nuova qualità. Allo stesso modo colui che non
ama comprometendosi con le sue facoltà, ma preferisce tutelare se
stesso, ponendosi così al centro di tutto, intossica le relazioni.
Chi vuole bene dona e chi dona riceve ciò che dona. Chi non ama non
dona, non dona perché vuole possedere ma alla fine è posseduto da
ciò che non dona. In lui Dio è veramente assente.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Tuttavia, in un primo momento Gesù
sembra suggerire una riserva di egoismo: “amerai il prossimo tuo
come te stesso”. Più che una forma di egoismo, questo amore per se
stesso mi sembra riflettere una profonda esperienza di Dio. Chi ha
incontrato Dio attraverso il Vangelo, attraverso Gesù, ha
sicuramente fatto l’esperienza di sentirsi accolto per quello che
è. Nel Dio di Gesù può finalmente riconoscersi il diritto di
essere esattamente quello che è e questa è la base per vedere Dio e
gli altri in modo positivo libero e liberante. Se questo avviene nel
profondo di noi, la compassione diventa contagiosa. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Levinas traduce la cosiddetta
regola d’oro nella seguente forma: </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Ama
il prossimo tuo: è te stesso.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Salmo 17</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ti amo, Signore, mia
forza,<br />Signore, mia roccia,<br />mia fortezza, mio liberatore.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Mio Dio, mia rupe, in cui mi
rifugio;<br />mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.<br />Invoco
il Signore, degno di lode,<br />e sarò salvato dai miei nemici.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Viva il Signore e benedetta la mia
roccia,<br />sia esaltato il Dio della mia salvezza.<br />Egli concede al
suo re grandi vittorie,<br />si mostra fedele al suo consacrato.</span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Maria, guarda a noi! Siamo qui
davanti a te. Tu sei Madre, conosci le nostre fatiche e le nostre
ferite. Tu, Regina della pace, soffri con noi e per noi, vedendo
tanti tuoi figli provati dai conflitti, angosciati dalle guerre che
dilaniano il mondo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">È un’ora buia. Questa è un’ora
buia, Madre. E in questa ora buia ci immergiamo nei tuoi occhi
luminosi e ci affidiamo al tuo cuore, sensibile ai nostri problemi.
Esso non è stato esente da inquietudini e paure: quanta apprensione
quando non c’era posto per Gesù nell’alloggio, quanto timore
quando di corsa siete fuggiti in Egitto perché Erode voleva
ucciderlo, quant’angoscia quando l’avete smarrito nel tempio! Ma,
Madre, tu nelle prove sei stata coraggiosa, sei stata audace: hai
confidato in Dio e hai risposto all’apprensione con la cura, al
timore con l’amore, all’angoscia con l’offerta. Madre, non ti
sei tirata indietro, ma nei momenti decisivi hai preso l’iniziativa:
in fretta sei andata da Elisabetta, alle nozze di Cana hai ottenuto
da Gesù il primo miracolo, nel Cenacolo hai tenuto i discepoli
uniti. E quando sul Calvario una spada ti ha trapassato l’anima,
tu, Madre, donna umile, donna forte, hai tessuto di speranza pasquale
la notte del dolore.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ora, Madre, prendi ancora una volta
l’iniziativa; prendila per noi, in questi tempi lacerati dai
conflitti e devastati dalle armi. Volgi il tuo sguardo di
misericordia sulla famiglia umana, che ha smarrito la via della pace,
che ha preferito Caino ad Abele e, perdendo il senso della
fraternità, non ritrova l’atmosfera di casa. Intercedi per il
nostro mondo in pericolo e in subbuglio. Insegnaci ad accogliere e a
curare la vita – ogni vita umana! – e a ripudiare la follia della
guerra, che semina morte e cancella il futuro.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Maria, tante volte tu sei venuta
incontro, chiedendo preghiera e penitenza. Noi, però, presi dai
nostri bisogni e distratti da tanti interessi mondani, siamo stati
sordi ai tuoi inviti. Ma tu, che ci ami, non ti stanchi di noi,
Madre. Prendici per mano. Prendici per mano e guidaci alla
conversione, fa’ che rimettiamo Dio al primo posto. Aiutaci a
custodire l’unità nella Chiesa e ad essere artigiani di comunione
nel mondo. Richiamaci all’importanza del nostro ruolo, facci
sentire responsabili per la pace, chiamati a pregare e ad adorare, a
intercedere e a riparare per l’intero genere umano.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Madre, da soli non ce la facciamo,
senza il tuo Figlio non possiamo fare nulla. Ma tu ci riporti a Gesù,
che è la nostra pace. Perciò, Madre di Dio e nostra, noi veniamo a
te, cerchiamo rifugio nel tuo Cuore immacolato. Invochiamo
misericordia, Madre di misericordia; pace, Regina della pace! Scuoti
l’animo di chi è intrappolato dall’odio, converti chi alimenta e
fomenta conflitti. Asciuga le lacrime dei bambini – in quest’ora
piangono tanto! –, assisti chi è solo e anziano, sostieni i feriti
e gli ammalati, proteggi chi ha dovuto lasciare la propria terra e
gli affetti più cari, consola gli sfiduciati, ridesta la speranza.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Ti affidiamo e consacriamo le
nostre vite, ogni fibra del nostro essere, quello che abbiamo e
siamo, per sempre. Ti consacriamo la Chiesa perché, testimoniando al
mondo l’amore di Gesù, sia segno di concordia, sia strumento di
pace. Ti consacriamo il nostro mondo, specialmente ti consacriamo i
Paesi e le regioni in guerra.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il popolo fedele ti chiama aurora
della salvezza: Madre, apri spiragli di luce nella notte dei
conflitti. Tu, dimora dello Spirito Santo, ispira vie di pace ai
responsabili delle nazioni. Tu, Signora di tutti i popoli, riconcilia
i tuoi figli, sedotti dal male, accecati dal potere e dall’odio.
Tu, che a ciascuno sei vicina, accorcia le nostre distanze. Tu, che
di tutti hai compassione, insegnaci a prenderci cura degli altri. Tu,
che riveli la tenerezza del Signore, rendici testimoni della sua
consolazione. Madre, Tu, Regina della pace, riversa nei cuori
l’armonia di Dio. Amen.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Preghiera
di Papa Francesco, in San Pietro a Roma, durante la veglia di venerdì
27 ottobre per la pace</i></span></p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-86621209378666843212023-10-21T08:57:00.002-07:002023-10-21T08:57:29.863-07:00Meditazione domenica XXIXa A<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-vlPJXCeb1stXZ9h74JLau3znwCBxFfWtzXa_Pi0LESuHy1knLIkSHI5SMpM4xB37OG5sqyb9Ldos_vfavMZURy6RwEJz2CtwkP8nwbqYeXoztnFOy35UzCBIeEM7JnIkbnOzwdqdv4nbzhrZEAe-UiXUb-6lbWWSDfyi05NBppegZPVB_tGkXRkpyzI/s4000/sezano%20ottobre%2023.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="2878" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-vlPJXCeb1stXZ9h74JLau3znwCBxFfWtzXa_Pi0LESuHy1knLIkSHI5SMpM4xB37OG5sqyb9Ldos_vfavMZURy6RwEJz2CtwkP8nwbqYeXoztnFOy35UzCBIeEM7JnIkbnOzwdqdv4nbzhrZEAe-UiXUb-6lbWWSDfyi05NBppegZPVB_tGkXRkpyzI/s320/sezano%20ottobre%2023.jpg" width="230" /></a></div><p></p><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; text-align: left;">Ricordiamo, o Signore, davanti a
te</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> L'Al-Ahli Arabi Baptist Hospital,
al centro di Gaza City, dove si erano rifugiate molte famiglie, è
stato centrato da un razzo che ha causato il ferimento soprattutto di
donne e bambini. Anche una scuola usata come rifugio è stata
bombardata, sei i morti in questo attacco.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Attacco a Bruxelles: un tunisino
radicalizzato ha ucciso due persone e ferito una terza a colpi di
Kalashnikov. La polizia belga uccide in uno scontro a fuoco il
sospetto autore dell'attentato, Abdesalem Lassoued.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> È salito a 59 il numero delle
città in emergenza a causa della peggiore siccità degli ultimi 50
anni che ha colpito la regione, dove il livello del Rio Negro, a
Manaus, continua a scendere, pregiudicando il trasporto di persone,
medicinali e materie prime. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Anche in Messico il problema della
siccità si sta aggravando: il fenomeno riguarda ormai oltre la metà
del territorio del Paese e colpisce soprattutto i prodotti agricoli
alla base della dieta nazionale, il mais e i fagioli, col rischio di
una crisi alimentare. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Campanello d'allarme per
l'inquinamento a Mumbai. La principale causa della situazione è
identificata nella scarsità dei venti e nel rallentamento dei loro
cicli abituali oltre al cemento usato nelle decine di migliaia di
cantieri, la polvere delle strade, la combustione a cielo aperto dei
rifiuti solidi e della spazzatura.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Etiopia: abusi e sfruttamento nel
lavoro domestico. Sono per lo più giovani donne con un basso livello
di istruzione o minorenni. Lavorano in condizione di semi-schiavitù,
anche per 18 ore al giorno, 7 giorni su 7, con paghe da fame. Uno
sfruttamento che comporta anche abusi e violenze di ogni tipo. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> All’una della notte del 17
ottobre, un commando ha assalito il monastero benedettino nella
Nigeria centro settentrionale. I banditi hanno prelevato un novizio e
due postulanti.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> Il land grabbing delle
multinazionali per coltivazioni o estrazioni in 20 anni ha sottratto
oltre un milione di km quadri a contadini e indigeni, inquinando e
deforestando. Solo lo scorso anno sono stati oltre 260 mila i
chilometri quadrati di territorio acquistati nei paesi del Sud del
mondo da multinazionali. Praticamente una superficie grande quasi
come quella dell’Italia</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Aiutaci a riconoscere e a
coltivare i semi di speranza</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Si moltiplicano in questi giorni le
iniziative in Italia e nel mondo di preghiera per la pace in Medio
Oriente. </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Papa Francesco ha invitato per
venerdì 27 ottobre i credenti di ogni religione a un giorno di
digiuno e penitenza. Le ragioni sono il timore per quanto sta
avvenendo in Terra Santa e negli altri focolai di guerra nel mondo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Come se fosse un Venerdì Santo.
Padre Gabriele Romanelli, parroco dell’unica parrocchia latina
della città più popolosa della Palestina, dove i cattolici sono
poco più di un centinaio, racconta ai media vaticani che “l’orazione
chiesta dal nostro vescovo, il cardinale Pierbattista Pizzaballa,
Patriarca di Gerusalemme, rappresenta un segno profetico”. Il
sacerdote, con voce emozionata, rivela che la sua gioia è immensa
nel sapere che “numerose diocesi del pianeta si sono unite nel
chiedere a Dio la cessazione di tutte le violenze e di tutte le
guerre”.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Francesco, i bambini e la pace:
saranno i bambini e le bambine dai 7 ai 12 anni, previsti in oltre 6
mila da diverse parti del mondo, i protagonisti dell'evento
"Impariamo dai bambini e dalle bambine" che si terrà il 6
novembre prossimo in Aula Paolo VI con la presenza di Papa Francesco
che risponderà alle loro domande. </span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>Signore, fa che non spegniamo lo
Spirito, che non disprezziamo le profezie, che sperimentiamo tutto e
che tratteniamo solo il bene. Rendici ancora figli e figlie del
giorno, Signore, ancora gente che crede solamente nella forza del
Vangelo. Il tuo Cristo non ha mai avuto alcuna tenerezza per i
politici e i cesari della terra, poiché “i capi di queste nazioni
signoreggiano e spadroneggiano e poi si fanno chiamare perfino
benefattori”. Sia libera anche la tua chiesa d’ogni cupidigia di
possessi e di potere: altrimenti non sarà mai una chiesa di
fratelli. Amen</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Isaia 45, 1.4-6 1Ts 1, 1-5 </b></span>
</p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Mt 22, 15-22</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>15</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Allora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di
coglierlo in fallo nei suoi discorsi.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>16</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a
dirgli: “Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di
Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non
guardi in faccia ad alcuno.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>17</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a
Cesare?”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>18</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: “Ipocriti, perché
mi tentate?</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>19</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Mostratemi la moneta del tributo”. Ed essi gli presentarono un
denaro.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>20</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Egli domandò loro: “Di chi è questa immagine e l’iscrizione?”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>21</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
Gli risposero: “Di Cesare”. Allora disse loro: “Rendete dunque
a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>22</i></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><i>
A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono.</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">*** </span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Il contenuto dell’attrito
crescente tra Gesù e gli uomini dei poteri forti della politica e
della religione è individuabile nelle azioni e nelle parole di Gesù.
Egli rivela un Dio diverso da quello raccontato dal potere. Per
quest’ultimo, tutto ciò che riguarda Dio fa parte del “sistema”
ed è in funzione della legittimazione del potere stesso. La
testimonianza di Gesù, invece, annuncia un Dio Padre che ama
l’umanità. Gesù non annuncia un regno politicamente,
economicamente, militarmente e gerarchicamente strutturato, dove il
solito piccolo dio della religione di stato funge da garante dei
poteri forti. Egli annuncia un Regno dove Dio è dalla parte
dell’uomo che si trova in difficoltà di fronte alla vita; ne è
suo alleato… “Beati i poveri, i miti, gli operatori di pace” …
Quello di Gesù è il Dio delle prostitute, dei pubblicani e dei
peccatori, che, prima del sabato, mette le esigenze dell’amore…
Il Dio che sceglie i lontani perché il suo stile è quello di
scegliere la pietra scartata per farne una testata d’angolo. Le due
teologie perciò, quella del potere e quella di Gesù, sono
irriducibili, e Gesù è la pietra d’inciampo per ogni espressione
di potere che si alimenta di ingiustizia e sfruttamento dell’uomo.
È questo il motivo per cui le due categorie di potere, i farisei
sotto il profilo religioso e i gli erodiani, sotto quello politico,
pur in perenne concorrenza tra loro, riguardo a Gesù fanno fronte
comune nel tendergli l’insidia.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">I farisei, anche per ragioni di
ordine teologico, non sono d’accordo di pagare il tributo a Cesare,
gli erodiani invece, essendo legati da interessi politici al potere
romano, si.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La struttura del brano è
abbastanza semplice: ha come centro il quesito e la risposta intorno
al tema delle tasse da versare nelle casse dell’impero. Tale nucleo
centrale è preceduto da una riunione che invia i discepoli di una
scuola farisaica in compagnia degli erodiani ed è seguito da un
allontanamento da Gesù che sta ad indicare un’ulteriore presa di
distanza. Sia nel loro ritirarsi, dunque, come nell’allontanarsi,
l’evangelista pone in risalto come la mentalità di chi domina
sugli altri sia distante dal vangelo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La commissione degli inviati, usa
parole di adulazione - Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni
la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché
non guardi in faccia ad alcuno -, in realtà la loro è una parola
falsa. Comunque Gesù non rifiuta loro la parola, ma la sua è, come
sempre, una parola che mette in luce le intenzioni nascoste: “Perché
mi tentate ipocriti?”. In ogni caso, offre loro la possibilità di
cambiare il loro rapporto con Dio e quindi con se stessi. Alla fine
però se ne vanno. In questo loro andarsene, ancora una volta, sta il
dramma del rifiuto.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La questione posta a Gesù contiene
una duplice insidia, di tipo teologico e di carattere politico. Le
tasse devono essere pagate al re che comanda su un territorio. Ora,
il territorio di Israele è terra di Jhwh, come può dunque esserci
un altro padrone? Il tranello è chiaro: se dice di non pagare,
riconosce la signoria di Jhwh ma non quella di Cesare; se dice il
contrario, sconfessa l’appartenenza teologica della terra promessa.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">La risposta di Gesù non è
sfuggente e nemmeno costituisce il principio di un trattato di
diritto pubblico ecclesiastico utile alla chiesa per stipulare
concordati.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Per Gesù è finalmente giunto il
tempo di distinguere tra Dio e il potere. Cesare non è Dio e,
soprattutto, Dio non è come Cesare. Il vangelo non accetta di
sovrapporre, nemmeno lontanamente, l’idea di Dio all’immagine
dell’imperatore e di ciò che lo riguarda. Il “vecchio dio”,
quello dei privilegiati potenti invece, si confondeva invece con
l’imperatore. I due erano in simbiosi fino al punto che persino il
nostro immaginario continua a rappresentarselo come un “Signore
onnipotente”. Perciò, i potenti, sostengono che Dio va trattato
come un imperatore. Ma la risposta di Gesù, a ben guardare, non è
una sentenza di principio, solleva invece un interrogativo più
profondo, ed è questo: “Vi sembra che Dio vada considerato come un
imperatore?”. L’imperatore esige tasse, sottrae per sè risorse
alla povera gente. Il Dio di Gesù, è dalla parte della povera
gente. Ciò che pertanto a lui va reso – rendete a Dio ciò che è
di Dio – è l’amore e la cura per l’umanità.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
“<span style="font-family: Calibri Light, serif;">Non siate debitori di nulla a
nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro
ha adempito la Legge” (Rm 13, 8) - Così Paolo traduceva il rendete
a Dio ciò che è di Dio.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Dal Salmo 95</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Cantate al Signore un canto
nuovo,</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><br />cantate al
Signore, uomini di tutta la terra.<br />In mezzo alle genti narrate la
sua gloria,<br />a tutti i popoli dite le sue meraviglie.<br /></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Grande
è il Signore e degno di ogni lode,</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><br />terribile
sopra tutti gli dèi.<br />Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,<br />il
Signore invece ha fatto i cieli.<br /></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Date
al Signore, o famiglie dei popoli,</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><br />date
al Signore gloria e potenza,<br />date al Signore la gloria del suo
nome.<br />Portate offerte ed entrate nei suoi atri.<br /></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><b>Prostratevi
al Signore nel suo atrio santo.</b></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><br />Tremi
davanti a lui tutta la terra.<br />Dite tra le genti: «Il Signore
regna!».<br />Egli giudica i popoli con rettitudine.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-4327383869602034942023-10-14T22:26:00.000-07:002023-10-14T22:26:05.481-07:00Meditazione domenica XXVIIIa A<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQCnzuXphJ_C2Yt9wXLMzaEuXju1-sOI-PCLPR7TT04BWKbYVFw5z1OmSIGEOx1obSrPQLflLFNwgFn3n0e6uo3o71GomU_DmP1kXI8JyZ7dIDHeSwymxOVLOy8GtPbwaoPp0xkbze6hGkVrPbrxwVUtiGvlO-47RMFWL_Esvk6BDsCFpYt7EQvGlnl_Q/s1600/vasca.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQCnzuXphJ_C2Yt9wXLMzaEuXju1-sOI-PCLPR7TT04BWKbYVFw5z1OmSIGEOx1obSrPQLflLFNwgFn3n0e6uo3o71GomU_DmP1kXI8JyZ7dIDHeSwymxOVLOy8GtPbwaoPp0xkbze6hGkVrPbrxwVUtiGvlO-47RMFWL_Esvk6BDsCFpYt7EQvGlnl_Q/s320/vasca.jpg" width="240" /></a></div><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; font-size: 11pt; text-align: left;">Ricordiamo,
o Signore, davanti a te</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> A
Gaza si va verso la catastrofe umanitaria. Le organizzazioni
umanitarie denunciano la drammatica situazione in cui si trovano i
civili della Striscia, bombardata da Israele. Il numero dei morti
sarebbe salito a oltre 1300, 260 mila gli sfollati. Mancano
carburante, acqua ed elettricità. “I civili non potranno resistere
a lungo”.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> 10
ottobre. Giornata contro la pena di morte, il Papa: non può essere
usata come giustizia di Stato. "Il diritto alla vita è
minacciato" laddove si pratica la pena capitale, che "non è
un deterrente", non offre giustizia e alimenta la vendetta. Nel
2022 le condanne a morte eseguite sono state 883 in 20 Stati del
mondo, il dato più alto degli ultimi 5 anni. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Brasile:
forti piogge a Santa Catarina, scatta l'allerta. Le previsioni dei
meteorologi sono di precipitazioni fino a 100 mm, scariche elettriche
e forti venti. Si prevede che il maltempo colpirà anche lo Stato
confinante di Rio Grande do Sul. I temporali iniziati la scorsa
settimana hanno colpito 198 città, mentre sono 98 i comuni in stato
di "emergenza" con persone sfollate dalle loro case.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Un
attacco dell'esercito ha provocato la morte di 29 persone in un campo
per sfollati interni nel nord della Birmania "Abbiamo trovato 29
corpi, compresi quelli di bambini e anziani, e altre 56 persone sono
rimaste ferite.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Francia.</span></span><span style="color: #0f1419;"><span style="font-family: Source Sans Pro, serif;"><span style="font-size: medium;">
</span></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Un
uomo armato di coltello, al grido di "Allahu Akbar",
ha pugnalato a morte un insegnante all'interno
dell'edificio scolastico. Almeno altre due persone sono rimaste
ferite. Si tratta di un altro professore, insegnante di letteratura e
di un agente della sicurezza, accoltellato più volte, che è in
pericolo di vita. Nessuno studente risulta ferito.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Como.
Una ragazza di 21 anni è stata accoltellata alla gola in un
appartamento di via Nino Bixio, a Como, nella serata di giovedì. Ora
si trova ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Sant'Anna.
Fermato con l'accusa di tentato omicidio il fidanzato, un 25enne
della provincia di Varese.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Aiutaci
a riconoscere e a coltivare i semi di speranza</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">La
Presidenza della Cei ha deciso di promuovere una Giornata nazionale
di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione.
La data scelta è martedì 17 ottobre, in comunione con i cristiani
di Terra Santa secondo le indicazioni del Cardinale Pierbattista
Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che a nome di tutti
gli Ordinari, ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi “nella
preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace,
di giustizia e di riconciliazione”.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Si
è celebrata il 10 ottobre, la Giornata Mondiale della Salute
Mentale. “La salute mentale è un diritto umano universale” è il
tema su cui la Campagna globale intende sensibilizzare governi,
istituzioni, cittadini. In alcune regioni del mondo, colpite da
guerre ormai croniche, le patologie riconducibili a questo ambito
sanitario sono più evidenti e in aumento.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Sinodo,
"la Chiesa bella è quella delle porte aperte che ha un posto
per tutti. Speriamo che il Sinodo ci aiuti ad aprirle ancora di più”.
Così William Tobin arcivescovo di Newark, ha declinato il tema del
secondo modulo dell’Instrumentum laboris “Una comunione che si
irradia. Come essere più pienamente segno e strumento di unione con
Dio e di unità del genere umano?” </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">"Negli
spazi della Chiesa continuiamo a ricevere e accogliere centinaia di
persone; per tutte cerchiamo di reperire acqua e cibo, pregando ogni
giorno per la pace o almeno una tregua": a parlare con l'agenzia
Dire è padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra famiglia nella
Striscia di Gaza. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Medio
Oriente, Francesco: il dialogo costruisce la pace, non la guerra e il
terrorismo. All'udienza generale, il Papa prega per le vittime della
guerra fra Israele e Palestina e chiede che gli ostaggi vengano
subito rilasciati: "È diritto di chi è attaccato difendersi,
ma sono molto preoccupato per l’assedio totale in cui vivono i
palestinesi a Gaza, dove pure ci sono state molte vittime innocenti".
</span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">11
ottobre San Giovanni XXIII. Sessant'anni fa il primo atto del
Concilio, porta della Chiesa spalancata sul mondo. Fortemente voluto
da san Giovanni XXIII e portato a compimento da san Paolo VI, il
Vaticano II iniziava i lavori l'11 ottobre 1962, evento la cui forza
propulsiva non si è esaurita come ha costantemente riaffermato il
magistero di tutti i pontificati successivi. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">«Per
me e per tutti noi che siamo stati vicini a Domenico Lucano questa
sentenza è un grande momento di gioia. Sono stati anni si sofferenza
per lui e per tutta Riace e finalmente si è fatto un minimo di
giustizia, dopo che a lungo si è voluto criminalizzare la
solidarietà e colpire un esempio straordinario di accoglienza. Una
sentenza importante anche per noi missionari comboniani che ogni
anno, anche negli anni più difficili, abbiamo tenuto campi di lavoro
a Riace in solidarietà Lucano e la sua opera». È il commento di
padre Alex Zanotelli alla sentenza dei giudici della Corte d’Appello
di Reggio Calabria, che ha smontato le accuse e stabilito che il
“modello Riace” non ha nulla a che fare con il crimine.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, serif;">Donaci,
o Signore, di essere sempre rivestiti di umanità, l'umanità del
vangelo. È questa,</span></p>
<p style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Calibri, serif;">o
Padre, la veste nuziale più bella che desideri vedere indossata da
tutti i tuoi figli e figlie. Amen</span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.53cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><sup><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><b>Is
25, 6-10 Fil 4, 12-14. 19-20</b></span></sup></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 0.53cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<sup><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Mt. 22, 1-14</b></span></span></sup></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>1</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>2</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
“Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di
nozze per suo figlio. </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>3</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma
questi non vollero venire. </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>4</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo;
i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è
pronto; venite alle nozze. </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>5</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai
propri affari; </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>6</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. </i></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i> </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>7</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli
assassini e diede alle fiamme la loro città. </i></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>8</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli
invitati non ne erano degni;</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sub> <span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>9</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete,
chiamateli alle nozze. </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>10</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni
e cattivi, e la sala si riempì di commensali. </i></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>11</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non
indossava l’abito nuziale, </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>12</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senza abito nuziale? Ed
egli ammutolì. </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>13</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo
fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. </i></span><sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>14</i></span></sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti”.</i></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: -1.25cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;">***</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;">Rispetto
al capitolo precedente, ora il discorso parabolico attinge le
immagini non più al mondo dell'agricoltura (la vigna) ma piuttosto a
quello della politica.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;"> Una
politica piuttosto originale perché il re invita gente a corte per
le nozze di suo figlio, il quale, peraltro, non appare nella scena
del racconto. Non convoca i dignitari ma la gente comune, persone
alle prese con le preoccupazioni della vita e degli affari di tutti i
giorni.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;"> Il
contesto è sempre di un rapporto polemico con i leader religiosi e
il tema di fondo rimane quello del rifiuto. Colui che parla, Gesù, è
il rifiutato, ma dietro il suo rifiuto sta anche tutto il suo
messaggio che è offerta di una religiosità di dignità, bellezza,
gioia, festa per tutti. In lui si realizza quel passaggio di cui
aveva già accennato in precedenza:</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i> “Finché
lo sposo è con loro non possono digiunare”.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;">Tanto
a dire che deve finire una religiosità da incubo e paura per
esprimere invece un rapporto con Dio che sia liberatorio, gioioso,
dignitoso ecc. quello appunto delle nozze.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;">
Perciò il rifiuto sarebbe comprensibile se avvenisse richiesto un
obbligo oneroso (non a caso il racconto che segue parlerà del pagare
o non pagare le tasse a Cesare), ma è proprio questa qualità di
relazione religiosa che viene rifiutata. Una relazione di festa dove
tutti possono godere di esserci, perché l'amore e l'affetto sono al
primo posto e lo sono per tutti, nessuno escluso. </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;"> </span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;">Fin
dalle prime battute, comprendiamo che il rifiuto realizzarsi almeno
in due modi: </span>
</p>
<ul>
<li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;">con la non noncuranza (ci sono
cose più importanti da badare)</span></p>
</li><li><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;">con l’ostilità (aggressività e
violenza verso i servi – profeti)</span></p>
</li></ul>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;">Noncuranza,
indifferenza ed ostilità è tipico di chi vuole rimanere ingessato
nell'immobilismo morale, sociale e spirituale, divenendo sordo e
aggressivo agli appelli che mettono in discussione le proprie
certezze, benché pesanti e fatte di obblighi e verità monolitici.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;"> Non
dimentichiamo che si tratta di una parabola, perciò il re che
s'indigna e </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">“<sub><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>7</i></span></sub><sup><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
...</i></span></sup><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i> mandate le
sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro
città”, </i></span><span style="font-family: Sitka Display, serif;">non va
identificato con un Dio padre arrabbiato e violento. È alla
drammaticità della scena che occorre portare l'attenzione.</span><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>
</i></span><span style="font-family: Sitka Display, serif;">La tragicità dei toni,
l'esagerazione (distruzione, rovina e fiamme nella città), intende
far emergere un pensiero di fondo, cioè che </span><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><b>ogni
chiusura è catastrofica</b></span><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><b>.
</b></span><span style="font-family: Sitka Display, serif;">Ogni rifiuto è
distruttivo, è privazione di bene.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;">Ogni volta che le porte si
chiudono, e non ci sembra opportuno sederci alla mensa della vita con
gli altri che non hanno i nostri stessi riferimenti ideali o
religiosi, per noi non aumenta la sicurezza, ma un pezzo di
cornicione o di trave ci cade addosso. </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;"> Le diverse categorie di
invitati vengono dalla strada; nessun titolo di appartenenza etnico o
etico o sociale o religioso quindi. </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;"> Proprio così erano le comunità
delle primitive generazioni cristiane cui l'evangelista Matteo si
rivolge; non legate ad una sola cultura, ad un tempio, ad una
geografia, ma semplicemente uomini e donne che avevano accolto la
chiamata a diventare discepoli, fratelli e sorelle. Nella comunità
del vangelo si deve poter respirare aria fresca, non di chiuso.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;">Nella seconda parte del racconto
parabolico le cose si complicano: </span><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>Il
re entra nella stanza e vede un tale senza abito nuziale.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;"> Da notare che l’abito nuziale,
quello della festa veniva distribuito a tutti all’ingresso della
sala. Se non lo indossava, è perché non lo aveva voluto. Ancora una
volta ritorna il tema del </span><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><b>rifiuto.
</b></span><span style="font-family: Sitka Display, serif;">Ma questa volta
all’interno della Comunità cristiana (nella stanza appunto). In
essa, pur avendo come segno distintivo un’apertura universalista, è
pur sempre possibile la chiusura ed il rifiuto. Non indossare l’abito
significa non aver permesso alla buona notizia, al Vangelo, di
compenetrare la nostra vita come </span><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>abitus</i></span><span style="font-family: Sitka Display, serif;">.
È possibile essere cristiani dell'appartenenza formale, ma non
secondo i criteri del vangelo.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;">Le tinte molto fosche della finale
(pianto e stridore di denti) ripropongono la drammaticità del
rifiuto anche in chiave cristiana. Rimarcano cioè la dimensione
assolutamente fallimentare del rifiuto come chiusura spirituale.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;"><b> </b></span><span style="font-family: Sitka Display, serif;">Non
dobbiamo porre resistenza all'invito di entrare nella festa
dell'umanità e di prendere parte ad una relazione con Dio
liberante, feconda, tenera e misericordiosa (appunto le nozze!). </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-right: 0.53cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;"> </span><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><i>Donaci,
o Signore, di essere sempre rivestiti di umanità, l'umanità del
vangelo. È questa, o Padre, la veste nuziale più bella che desideri
vedere indossata da tutti i tuoi figli e figlie. Amen</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: -1.25cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: -1.25cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Sitka Display, serif;"><b>Dal
salmo 22</b></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Sitka Display, serif;">Il Signore è il mio pastore:<br />non
manco di nulla.<br />Su pascoli erbosi mi fa riposare,<br />ad acque
tranquille mi conduce.<br />Rinfranca l'anima mia. <br />Mi guida
per il giusto cammino<br />a motivo del suo nome.<br /> Anche se vado per
una valle oscura,<br /> non temo alcun male, perché tu sei con me.<br /> Il
tuo bastone e il tuo vincastro<br /> mi danno sicurezza.<br />Davanti a
me tu prepari una mensa<br />sotto gli occhi dei miei nemici.<br />Ungi
di olio il mio capo;<br />il mio calice trabocca.<br /> Sì, bontà e
fedeltà mi saranno compagne<br /> tutti i giorni della mia
vita,<br /> abiterò ancora nella casa del Signore<br /> per lunghi
giorni.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-30977229853966820802023-10-13T00:11:00.000-07:002023-10-13T00:11:03.470-07:00Il nuovo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale<p> <span style="background-color: #212335; color: var(--leaf--multimedia-titlecolor,#fff); font-family: var(--font02,"Merriweather",serif); font-size: var(--leaf--multimedia__title-size,32px);">L'allarme dell'agenzia Onu: “Il ciclo globale dell’acqua sta andando fuori controllo”</span></p><h2 class="article__subtitle" style="background-color: #212335; box-sizing: border-box; color: var(--leaf--multimedia-defaultcolor,#fff); font-family: var(--font02,"Merriweather",serif); font-size: var(--leaf--multimedia__subtitle-size,24px); font-style: italic; line-height: var(--leaf--multimedia__subtitle-lineheight,36px); margin: 0px 0px 24px; outline: none; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility;">Alluvioni, siccità, spreco delle risorse idriche: l’acqua è la spia dell’impatto dei cambiamenti climatici sul pianeta</h2><div class="article__date-author" style="background-color: #212335; box-sizing: border-box; color: #212335; font-family: "Source Sans Pro", Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><rainews-date-transform dateiso="2023-10-12T12:24:00+0000" style="box-sizing: border-box; outline: none;"><div class="article__date" style="box-sizing: border-box; color: #cdcdd6; display: inline-block; font-weight: 600; line-height: 18px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px 8px 0px 0px; vertical-align: top;"><i class="icon-clock" style="box-sizing: border-box; line-height: inherit; outline: none; padding-right: 5px; vertical-align: middle;"></i> <time datetime="2023-10-12T12:24:00+0000" style="box-sizing: border-box; outline: none;">12 ottobre 14:24 </time></div></rainews-date-transform><span style="color: #cdcdd6; font-weight: 600;">Rainews24 <a href="https://www.rainews.it/video/2023/10/nuovo-rapporto-organizzazione-meteorologica-mondiale-allarme-agenzia-onu-ciclo-globale-acqua-sta-andando-fuori-controllo-1d1254d1-f21c-4c01-aee9-8b9cd2e57c4b.html?wt_mc=2.www.wzp.rainews.">VEDI</a></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5665411395525257645.post-57646678686145576372023-10-07T22:36:00.000-07:002023-10-07T22:36:07.798-07:00Meditazione domenica XXVIIa A<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcHv3yNFGzZH8ozD3hw9_7lKUl_qrrhtQ8f6t0IbU0EZI1bJ9NINJNnH4GLg6NG-wWwmQbkCJZykklI0Izbc1JKvp1dP0xIYy9xBPNzIA9Yr-4uAwLPMRfEU_mTNn804ff10aXvnsDFgLuYBD5IZM39ahSQX75JYx9R4PeCqr8GakCa_VhKQM2b0gzPFQ/s4624/imbrunire3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4624" data-original-width="2664" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcHv3yNFGzZH8ozD3hw9_7lKUl_qrrhtQ8f6t0IbU0EZI1bJ9NINJNnH4GLg6NG-wWwmQbkCJZykklI0Izbc1JKvp1dP0xIYy9xBPNzIA9Yr-4uAwLPMRfEU_mTNn804ff10aXvnsDFgLuYBD5IZM39ahSQX75JYx9R4PeCqr8GakCa_VhKQM2b0gzPFQ/s320/imbrunire3.jpg" width="184" /></a></div><p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;"><b style="font-family: "Calibri Light", serif; font-size: 11pt; text-align: left;">Ricordiamo,
o Signore, davanti a te</b></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Sudan,
10 morti nei raid su Khartoum. A sud 300mila profughi senza cibo. Nel
Paese africano prosegue la guerra civile. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
Striscia di Gaza. Oltre al lancio di razzi si registra anche
l’ingresso di militanti palestinesi in alcune città nel sud, che
hanno preso in ostaggio alcune persone. L’esercito israeliano ha
dichiarato lo stato di guerra, reagendo con un pesante bombardamento
sulla Striscia di Gaza. Oltre 200 le vittime palestinesi, 40 quelle
di Israele.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Emergenza
idrica in Amazzonia. I principali fiumi dell'Amazzonia, come il
Negro e il Solimões, sono a livelli critici, compromettendo il
trasporto della popolazione e l'approvvigionamento di città e
villaggi. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Secondo
la ong 'Hengaw' le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato Shahin
Ahmadi, la madre di Armita Geravand, la sedicenne iraniana ricoverata
da domenica in coma all'ospedale Fajr di Teheran per un trauma
cranico subito, secondo la ong, durante un diverbio per il velo con
la polizia morale in una stazione della metropolitana della capitale
iraniana.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Decine
di studentesse iraniane di un liceo femminile nella cittadina di
Qods, a sud di Teheran, sono rimaste intossicate dopo aver inalato
del gas". Incidenti simili si sono registrati in Iran già
dalla fine di novembre del 2022, ma il governo ha sempre sminuito la
portata di quanto accadeva. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Sette
civili, di cui 4 minori, sono stati uccisi nel nord-ovest della Siria
in raid compiuti da aerei governativi. Da due giorni l'aviazione
siriana e quella russa hanno intensificato gli attacchi aerei contro
le aree del nord-ovest controllate da forze locali cooptate dalla
Turchia.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Il
bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 6.3 che ha colpito
l'Afghanistan occidentale è salito a "circa 120". I
feriti sono oltre 1.000. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Continua
a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Aiutaci
a riconoscere e a coltivare i semi di speranza</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Il
Nobel per la Pace all'attivista iraniana Narges
Mohammadi. Vice-presidente del Centro per la difesa dei Diritti
Umani, imprigionata dalle autorità iraniane dal maggio 2016, la
donna è stata insignita del prestigioso riconoscimento "per la
sua battaglia contro l'oppressione delle donne in Iran e per
promuovere diritti umani e libertà per tutti". </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Kenya,
la denutrizione infantile si combatte con i pasti scolastici. Con
l’obiettivo di garantire a ogni bambino che frequenta la scuola
primaria pubblica di mangiare almeno una volta al giorno un pasto
nutriente, è stato lanciato nel Paese, il programma alimentare
scolastico più ambizioso del continente. </span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Premio
Castelli 2023: in carcere vince la speranza. Si è conclusa con
la premiazione dei tre elaborati vincitori, nella casa circondariale
di Lorusso e Cotugno a Torino, la XVI edizione del Premio letterario
dedicato agli scritti dei detenuti di tutta Italia promosso dalla
Società San Vincenzo De Paoli.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Laudate
Deum, la voce di scienziati e attivisti si unisce al grido del Papa.
Esperti, rappresentanti del mondo della cultura e
dell'associazionismo cattolico e non, impegnato sulle questioni
ambientali a livello internazionale, mobilitati per la tutela della
Casa comune a sostegno dell'Esortazione apostolica di Francesco. Il
Nobel Parisi: è necessario un trasferimento massiccio di risorse dai
Paesi più avanzati a quelli meno ricchi per creare condizioni di
sostenibilità ambientale. Finché ci sono le guerre, la solidarietà
tra gli Stati su questi temi è molto difficile.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Primo
indigeno eletto nell'Accademia brasiliana di lettere.
L'ambientalista, leader indigeno e scrittore Ailton Krenak è il
primo rappresentante dei popoli nativi del Brasile ad essere eletto
come membro "immortale" dell'Accademia brasiliana di
lettere, con sede a Rio de Janeiro.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Salute.
«Pfas, la Chiesa italiana in ascolto di chi è ferito
dall’inquinamento». Alla Lateranense la Cei con Università
di Padova e Mamme No Pfas si mette dalla parte di chi soffre in
Italia le conseguenze dell'ambiente degradato.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"> </span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Per
la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa
del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
</b></span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<br />
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Dio,
vignaiolo generoso ed esigente, paziente, non fare alla tua vigna
quanto l'amore ferito</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>vorrebbe.
Intervieni con la soave violenza dell'amore, fai di noi la casa della
tua pace. Rendici degni, Signore di essere tuoi testimoni davanti a
tutti i poveri del mondo, davanti a quanti ti cercano. Tu sei la
vera vite e noi i tralci, con te porteremo buon frutto, e della vigna
faremo un giardino dove ognuno si senta di casa. Amen</i></span></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Is.
5, 1-7 Fil 4, 6-9 </b></span></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Mt.
21, 33-43</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>33</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che piantò una
vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì
una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò.</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>34</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli
a ritirare il raccolto. </i></span></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>35</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo
uccisero, l’altro lo lapidarono. </i></span></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>36</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si
comportarono nello stesso modo.</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>37</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di
mio figlio! </i></span></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>38</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è
l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità.</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>39</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero.</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>40</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei
vignaioli? ”.</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>41</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
Gli rispondono: “Farà morire miseramente quei malvagi e darà la
vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo”.</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>42</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
E Gesù disse loro: “Non avete mai letto nelle Scritture:</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i> La
pietra che i costruttori hanno scartata</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
è diventata testata d’angolo;</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
dal Signore è stato fatto questo</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
ed è mirabile agli occhi nostri?</i></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i> </i></span></span><sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>43</i></span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>
Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un
popolo che lo farà fruttificare.</i></span></span></p>
<p align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">***</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Ascoltate
un’altra parabola</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">”.
Il brano riporta quindi un discorso di Gesù. Non è un racconto di
azione né di un miracolo; è un interagire attraverso la parola per
provocare una presa di posizione. Ciò è tipico di quel modo di
parlare che è appunto il “genere parabolico”. Esso consiste in
una narrazione drammatica in cui viene gradualmente coinvolto il
pubblico che ascolta fino al punto in cui giungerà da solo ad una
conclusione, anche se, come in questo caso, si tratta di una
conclusione a proprio svantaggio, di autocondanna, di auto
disapprovazione.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">41</span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
Gli rispondono: “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Farà
morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli
che gli consegneranno i frutti a suo tempo</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">”.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> L’immagine
della vigna, come ci testimonia la prima lettura, è molto frequente
nella letteratura profetica. In buona sostanza essa esprime
l’atteggiamento di cura che Dio ha verso il suo popolo e, al tempo
stesso, ancora una volta, di fiducia perché egli cura la sua gente
affinché diventi capace di generare positività, rettitudine,
giustizia, bontà. In ultima analisi, il frutto che si attende il
padrone della vigna è che dia uva, non fichi o prugne. Il frutto che
si attende Dio dalla gente è che diventi capace di corrispondere a
sé stessa, che diventi ciò che è, ovvero pienamente umana,
appunto, capace di positività, rettitudine, giustizia, bontà.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> È
per questo motivo che “</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>la
vigna</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">”
descritta dai saggi d’Israele è simbolo del Regno che verrà.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Altri
profeti fondono in dissolvenza l’immagine della vigna con quella
della sposa da cui lo sposo s’attende una relazione di fedeltà.
Purtroppo le cose non sempre vanno in questa direzione. Isaia ne
lamenta un esito deludente:</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> “<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Mi
aspettavo uva ed ecco uva selvatica… frutti di giustizia ed ecco
spargimento di sangue</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">.”
Dio non si attende onori, sacrifici, mortificazione, celebrazioni
solenni...</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Il
frutto della vite è il vino per la gioia e la festa del cuore umano.
Ora la vite, che è la comunità credente, produce spargimento di
sangue.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">I
credenti dovrebbero dare vita (vita-sangue secondo il significato
biblico) invece sparge il sangue, tanto a dire: danno morte come i
vignaioli della parabola.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
Sono coloro che dovrebbero dare vita, prolungare cioè la cura del
padrone della vigna, loro che sono i custodi della religione, della
Parola, del culto, dell'alleanza e, in definitiva, dell’incontro e
della relazione dell’uomo con Dio. Ma invece di mantenersi al
servizio delle attese di Dio, vogliono subentrargli come padroni
monopolisti:</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">“<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Costui
è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità”.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Tutte
le volte che qualcuno cerca di avere il possesso della vigna, invece
di far scaturire vita fa scaturire morte. Perché una religiosità
che ambisce al potere è sempre violenta:</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">“<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">39</span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>E,
presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">”.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">SE
RELIGIOSITA’ FA DA PADRONA, È UN LUOGO DI MORTE. QUANDO QUALCUNO,
IN NOME DI DIO CERCA DI DOMINARE SUGLI ALTRI, ESERCITA VIOLENZA. LA
SUA DIVENTA UN’AZIONE DI ANTI-REGNO.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Questo
dramma esplode innanzitutto nell’esistenza stessa di Gesù. Egli è
il figlio cacciato fuori e ucciso.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Il
suo destino è quello dello scartato. La violenza si concentra su di
lui. Nella sua persona possiamo vedere fino a che punto arriva una
religione monopolista.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> L’evangelista
Matteo non riporta solamente i fatti della vicenda terrena di Gesù.
Egli si rivolge anche ai discepoli e discepole della comunità
cristiana perché anche nella Comunità dei discepoli del Signore
qualcuno può avanzare la pretesa di fare da padrone del cammino
degli altri. Ecco allora che laddove si manifesta questo spirito di
domino, l’evangelo scivola via, viene sottratto per essere
destinato a chi produce gioia, vita, giustizia libertà:</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;">“<sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">43</span></span></sup><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">
</span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>Perciò
io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo
che lo farà fruttificare</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">”.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"> Così
nel caso di Gesù, l’azione di Dio si compie in ciò che l’uomo,
soprattutto l’uomo di religione, scarta. Gesù è </span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><i>pietra
scartata</i></span></span><span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">,
che è a fondamento di un modo nuovo e pieno di stare con Dio e con
gli altri. </span></span>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; orphans: 2; widows: 2;"> <span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">In
noi stessi ci sono gli scarti con cui il Signore costruisce storia di
salvezza – Regno di Dio.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;"><b>Salmo
79</b></span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Hai
sradicato una vite dall’Egitto,<br />hai scacciato le genti e l’hai
trapiantata.<br />Ha esteso i suoi tralci fino al mare,<br />arrivavano
al fiume i suoi germogli.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; text-indent: 1.25cm; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Perché
hai aperto brecce nella sua cinta<br />e ne fa vendemmia ogni
passante?<br />La devasta il cinghiale del bosco<br />e vi pascolano le
bestie della campagna.</span></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm; margin-top: 0.18cm; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="font-family: Calibri Light, serif;"><span style="font-size: x-small;">Dio
degli eserciti, ritorna!<br />Guarda dal cielo e vedi<br />e visita
questa vigna,<br />proteggi quello che la tua destra ha piantato,<br />il
figlio dell’uomo che per te hai reso forte.<br />Da te mai più ci
allontaneremo,<br />facci rivivere e noi invocheremo il tuo
nome.<br />Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,<br />fa’
splendere il tuo volto e noi saremo salvi.</span></span></p>Unknownnoreply@blogger.com