
«Siamo consapevoli che si tratta di una battaglia contro un gigante» spiegano alla vigilia del volo che oggi le porterà a Stoccolma «ma riteniamo sia importante verificare ogni strada possibile per evitare la perdita di una realtà produttiva che rappresenta una delle eccellenze del manifatturiero italiano. Lo dobbiamo alle nostre comunità e a numerose famiglie che si troverebbero senza certezze».
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Era il 7 dicembre scorso quando l’azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali la decisione di delocalizzare la produzione. Sulla vicenda è stato aperto un tavolo permanente presso il Ministero per lo Sviluppo economico, per ora, senza alcun esito positivo. L’acquisto di un’azione consente ora alle due sindache di partecipare ai lavori dell’Annual general meeting di Assa Abloy al Moderna Museet di Stoccolma e di aver diritto di parola.
«Il nostro obiettivo» annunciano «è quello di segnalare ai vertici svedesi e agli azionisti che il piano di ristrutturazione presentato da Entrance Systems (per la parte che riguarda lo stabilimento di Quarto d’Altino), la controllata che ha acquisito la Ditec nel 2009, rischia di essere controproducente per la stessa multinazionale, sollevando anche qualche dubbio sulla compatibilità della responsabilità sociale d’impresa dichiarata da Assa Abloy nel proprio codice etico».
Conte e Rubinato confidano di poter incontrare i vertici della multinazionale per un colloquio più approfondito e garantire loro il massimo impegno delle istituzioni italiane, nazionali e locali, per trovare una soluzione che salvaguardi la capacità produttiva della Ditec .
Oggi alle 12.30 la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto sarà alla Ditec per sostenere i lavoratori.
(http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/04/24/news/conte-e-rubinato-in-svezia-per-l-assemblea-della-ditec-1.4417475)