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giovedรฌ 6 febbraio 2020

Riscaldamento globale: conseguenze pesanti per i popoli artici
«Non soltanto siamo influenzati da quello che succede per via del riscaldamento globale, ma anche dall’attitudine coloniale delle altre nazioni e delle compagnie. Uno degli strumenti che abbiamo per difenderci sono i diritti umani». A dirlo in un’intervista a Osservatorio Diritti รจ Dalee Sambo Dorough, presidentessa del Consiglio Circumpolare Inuit, a sua volta inuit dall’Alaska. «Siamo un popolo distinto con uno status distinto e distinti diritti, il diritto alla terra e il diritto alle risorse che sono stati purtroppo danneggiati dal cambiamento climatico».
I termini “popoli circumpolari” e “popoli artici” sono concetti ombrello in cui rientrano i vari popoli indigeni dell’Artico. Fra questi, ci sono Sami, Nenets, Khanty, Evenk, Chukch, Aleut, Yupik e gli Inuit (Iรฑupiat) americani in Alaska, gli Inuit (Inuvialuit) canadesi e gli Inuit (Kalaallit) groenlandesi. Hanno lingue diverse e una sorta di dialetto comune.
Gli inuit, come gli altri popoli indigeni, si sono adattati all’ambiente durissimo dell’Artico. Cosรฌ anche la cultura ha preso spunto dalla natura. «Ci sono molte sfumature, ma anche alcune caratteristiche simili da una zona all’altra nella spiritualitร . Questa รจ sempre connessa al mare e agli animali marini. Cosรฌ come le nostre lingue sono profondamente legate all’osservazione, alla conoscenza e all’uso delle nostre terre e dell’oceano», aggiunge Dorough. «Per quanto ci riguarda, abbiamo un diritto ereditario a questa regione. Non molte persone vorrebbero vivere nel ghiaccio».