Meditazione 1a domenica di quaresima B - Monastero del Bene Comune

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sabato 20 febbraio 2021

Meditazione 1a domenica di quaresima B


Ricordiamo davanti a te, o Signore

  • Sempre piĆ¹ grave la condizione dei civili nella Repubblica Democratica del Congo a causa delle atrocitĆ  commesse da gruppi armati. La popolazione continua a correre gravi rischi per i numerosi e pressochĆ© giornalieri attacchi contro i civili inermi da parte di gruppi armati legati a fazioni locali.

  • Mentre l’Africa con il mondo intero affronta la pandemia di Covid-19, in Guinea torna l’epidemia di febbre emorragica Ebola, con sette casi confermati nella zona sud orientale del Paese, di cui almeno cinque mortali.

  • Haiti. Il Paese caraibico vive ancora una grande tensione dopo gli scontri di alcuni giorni fa in seguito alle violenze innescate dalla fine del mandato del presidente Moise.

  • I Talebani minacciano Malala. “Non tornare a casa o ci saranno "spaventose conseguenze. Questa volta manderemo un killer esperto”. Ha scritto su Twitter Ehsanullah Ehsan, ex portavoce del gruppo responsabile dell'attentato ai danni della ragazza nel 2012.

  • Somalia sull'orlo del caos. Le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco per fermare una manifestazione dell’opposizione contro il rinvio delle elezioni.

  • Due Procure hanno avviato indagini in relazione al mercato parallelo dei vaccini anti Covid di ricettazione alla luce di uno esposto depositato nei giorni scorsi dal commissario straordinario Domenico Arcuri. 

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...

Aiutaci a custodire la speranza

  • Nel mondo rurale la scommessa per nuovi sistemi alimentari. Nelle aree rurali dei Paesi piĆ¹ poveri emerge il devastante impatto della pandemia, ma anche le tante storie di resilienza di cui sono protagoniste le donne e la loro rete di relazioni nelle comunitĆ .

  • Per l'emergenza freddo di questi giorni, l'arcivescovo di Torino ha rivolto un appello a tutta la cittĆ  e in particolare ai credenti. E le risposte non si sono fatte attendere.

  • Spagna: la diocesi di Ourense pioniera dell'energia verde, si fa pioniera nell'uso delle energie rinnovabili “per rendere l'energia utilizzata dalla Chiesa il piĆ¹ possibile etica”.

  • Multinazionale britannica, attiva nella produzione ed esportazione di te, noci di macadamia e avocado, ĆØ stata condannata a risarcire alle sue dipendenti, in Kenya e Malawi, oltre 9,7 milioni di dollari a 85 donne. Le donne, sostenute da una rete di organizzazioni per i diritti umani, avevano denunciato alla giustizia britannica gravi violazioni, tra cui uccisioni, stupri e altre forme di violenza sessuale.

  • Algeria: nasce il Comitato per la lotta alla tortura e alle condizioni disumane nelle carceri.

Per la bontĆ  che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Misericordias Domini in aeterno cantabo.

Figlio di Dio tentato come noi, donaci la forza di resistere come te alle nere aggressioni del male e salvaci dagli scoraggiamenti: ti chiediamo un cuore nuovo e una mente nuova per credere nel Vangelo: Il tempo si compia anche in noi e venga finalmente il Regno. Amen


Gen. 9, 8-15; 1Pt. 3, 18-22

Mc. 1, 12 -15

Lo Spirito sospinse GesĆ¹ nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, GesĆ¹ andĆ² nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo ĆØ compiuto e il regno di Dio ĆØ vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

***

I racconti che precedono la narrazione biblica del diluvio (prima lettura) evidenziano una progressiva degenerazione dei rapporti dell’umanitĆ  con Dio. Il linguaggio e l’immagine del diluvio sottendono la convinzione che in certe situazioni non rimanga altra soluzione che azzerare tutto. Ecco il diluvio che “copre ed annienta ogni carne”.

Di fronte ai problemi e alle sfide collettive e personali che ogni giorno si affacciano al nostro orizzonte, le scorciatoie delle soluzioni radicali ci sembrano le piĆ¹ adatte. La piĆ¹ evidente ĆØ sotto gli occhi di tutti: alla violenza dell’integralismo e del terrorismo si risponde con azioni di forza. L’altro che rappresenta un male per me va possibilmente eliminato. CosƬ, nei rapporti interpersonali si rischia di cedere alla tentazione dei diktat, del qui si fa cosƬ perchĆ© lo dico io punto e basta, piuttosto che percorrere la faticosa via del dialogo che sembra produrre solo inutili lungaggini.

I testi biblici di questa domenica non ci parlano solamente delle tentazioni di GesĆ¹, ma anche della tentazione di Dio e questi, a differenza di GesĆ¹, mostra un cedimento, per poi pentirsene…grazie a Dio, o meglio, grazie a lui stesso.

Con il linguaggio del mito dalle tinte arditamente umane, la Scrittura ci presenta una situazione nella quale anche Dio sembra cedere alla tentazione di risolvere i problemi con il ricorso alla forza del potere. PerciĆ², di fronte ai mali dell’umanitĆ , non trova di meglio che azzerare tutto o quasi tutto con l’intenzione di ricominciare una nuova storia. Solo alla fine, secondo modi di dire piuttosto poetici, egli si rende conto che “azzerare” non ĆØ la strada giusta.

La via giusta invece ĆØ quella dell’alleanza, del cercare e creare nuovi legami. Come dire: di fronte ad umanitĆ  corrotta, persa nei sentieri della degenerazione, comprende che un’azione di forza non porta da nessuna parte. L’umanitĆ  invece, di forte al suo male, necessita di un sempre rinnovato supplemento di amore, di prossimitĆ , di cura. Questo ĆØ lo stile di Dio... che alla fine esce dalla prima lettura. PerciĆ², la Parola giudica tale strategia talmente efficace da rendere bella e armoniosa anche la realtĆ  che circonda l’uomo: “la mia alleanza con voi e con ogni essere vivente che ĆØ con voi”.

Quando Israele medita e fissa per iscritto queste parole, ha al suo attivo l’esperienza molto dolorosa di un esilio e di una faticosissima ricostruzione, paragonabili ad un vero e proprio diluvio. Si attraversano a volte delle prove che ti mettono sottosopra, che ti sconvolgono, ti disorientano: tutto sembra perduto: cose, valori, persone, rapporti, istituzioni… sono quei momenti in cui ĆØ facile buttare tutto all’aria, azzerare tutto.

Ma proprio in quei momenti, la voce dei profeti, veri angeli messaggeri del Signore, ha ridato forza al popolo per vivere nuovi legami con Dio e con gli altri. Il ministero dei profeti maturerĆ  nel cuore della gente l’attesa della Nuova alleanza, l’attesa di rapporti rinnovati dal di dentro, dal cuore.

Dio quindi ha scelto la via della promozione umana, non la forza della costrizione, nĆ© la minaccia, ma la forza dell’amore che dal di dentro guarisse le durezze dell’umanitĆ .

E GesĆ¹ che sceglie?

GesĆ¹ viene “sospintodallo Spirito nel deserto. ƈ un’espressione che indica un’urgenza fortemente avvertita interiormente da lui.

La tentazione di GesĆ¹ non ĆØ identificabile con le inclinazioni verso le passioni quali espressioni dell’umana debolezza. GesĆ¹ viene sospinto nel deserto “per essere tentato” - il verbo ha anche il significato di “essere esaminato”. La tentazione, allora, consiste in una decisione da prendere: se stare dalla parte di Dio oppure dall’altra parte, quella di chi sceglie di dominare sugli altri, magari in nome di Dio a fin di bene.

GesĆ¹ ĆØ in un deserto popolato da presenze. C’ĆØ Satana, l’avversario per eccellenza, la personificazione dell’opposizione al piano di Dio. Se il piano di Dio ĆØ compassione e vicinanza all’uomo, l’azione di Satana fa leva sulle proposte di potere e di dominio.

ƈ a questa ideologia di potenza che s’aggiunge l’altro elemento simbolico delle “fiere”. Nel libro di Daniele, al capitolo 7°, si parla di bestie terribili, una piĆ¹ feroce dell’altra. Esse rappresentano le superpotenze mondiali dell’epoca che dominano, vincono, uccidono e stritolano pur di mantenere la loro posizione di predomino e di forza. Sono immagini che descrivono molto acutamente anche i dinamismi delle potenze odierne. Satana dunque per opporsi al piano di Dio ha degli emissari: i poteri forti che riscontriamo nella struttura sociale e religiosa del tempo di GesĆ¹ e di ogni epoca.

Se cosƬ, va da sĆ© che il deserto, il deserto che esprime una costante tentazione nella vita di GesĆ¹ altro non ĆØ che il contesto nel quale si trova a lottare e portare avanti la sua vicenda. ƈ il mondo con cui egli ha a che fare. ƈ un deserto perchĆ© non c’ĆØ spazio per la vita. Proprio quel mondo, infatti, distribuisce morte e, con la morte, raggiungerĆ  anche GesĆ¹.

Ma, accanto alle fiere, ci sono anche gli angeli che lo servono. ƈ una delicata pennellata dell’evangelista per anticiparci la presenza di discepoli e discepole che fin dall’inizio e lungo i secoli sono al servizio dell’opera di GesĆ¹.

Uomini e donne che si avvicinano alla gente non con spirito di dominio, ma di servizio per far crescere in tutti la dignitĆ , il rispetto, la giustizia, l’amore, in una parola, il Regno Dio.

Se abbiamo occhi per vedere, sono questi i segni evidenti che il Signore ci ama, non ci lascia in balia di noi stessi; i segni che “il tempo s’ĆØ fatto pieno”, vale a dire opportuno per aderire al disegno e allo stile di Dio con una rinnovata passione.


Salmo 24

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,

insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua fedeltĆ  e istruiscimi,

perchƩ sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricordati, Signore, della tua misericordia

e del tuo amore, che ĆØ da sempre.

Ricordati di me nella tua misericordia,

per la tua bontĆ , Signore.


Buono e retto ĆØ il Signore,

indica ai peccatori la via giusta;

guida i poveri secondo giustizia,

insegna ai poveri la sua via.


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