Meditazione – 1° domenica di quaresima C - Monastero del Bene Comune

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lunedì 7 marzo 2022

Meditazione – 1° domenica di quaresima C

 

Ricordiamo davanti a te, o Signore

  • "I civili uccisi" nella guerra in Ucraina "si contano nell'ordine delle migliaia di persone" e le autorità della regione di Kharkiv hanno contato che "oltre duemila persone sono state uccise e oltre cento bambini sono stati uccisi o feriti. Ogni ora ci sono altre vittime e altri edifici vengono distrutti" tra questi "scuole, centri culturali e università ".

  • Ucraina, africani invisibili in tempo guerra. A Kiev è stato impedito agli studenti africani di prendere i treni diretti alla frontiera con la Polonia. E quelli che vi sono giunti sono stati respinti dalle guardie polacche. L’Unione africana ha protestato contro questo «trattamento differenziato». Ma anche l’Europa, che accoglie gli ucraini, non usa lo stesso criterio con chi fugge dalle guerre africane.

  • L’inquinamento ambientale sta raggiungendo livelli critici, anche in Africa. E in particolare l’inquinamento dovuto alla plastica. L’industria ne produce 300 milioni di tonnellate all’anno, ma solo il 10% viene riciclato. Tutto il resto finisce nell’ambiente. E sono numeri destinati a triplicare da qui al 2040.

  • In Sud Sudan almeno 440 persone sono state uccise nella violenza tra le parti in conflitto tra giugno e settembre dello scorso anno. A denunciarlo è un rapporto dell’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani.

  • Più di 300 persone sono state uccise solo a febbraio nel conflitto armato in corso in Siria da più di 10 anni.

  • Criminalità. Si è sparato senza interruzione in provincia di Napoli negli ultimi due giorni. Quattro i fatti di sangue fra la serata di mercoledì e il pomeriggio di venerdì: due omicidi e due "stese" (le scorribande armate che i clan rivolgono contro le abitazioni dei propri rivali.

  • Nella moschea di Peshawar in Pakistan, strage con oltre 60 i morti, i feriti sono 150.

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison


Aiutaci a custodire la speranza

  • Da Kiev, in una pausa dalle bombe, risponde idealmente con un post l’arcivescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, davanti allo scenario tragico di un Paese visto attraverso il velo di un “mare di lacrime”: “Impariamo ad amare in questo periodo tragico. Non permettiamo all'odio di imprigionarci, non usiamo il suo linguaggio e le sue parole”.

  • La Comunità Papa Giovanni XXIII a Leopoli per un'Europa dell'accoglienza. Sono migliaia i rifugiati ucraini giunti a Leopoli, città ucraina che dista poche decine di chilometri dalla frontiera polacca. Leopoli da giorni è diventata una città dell'accoglienza, dove migliaia di uomini, donne e bambini ucraini arrivano dopo ore o giorni di fuga dalle città invase dai russi. 

  • All’Angelus, Francesco ricorda la Giornata delle Malattie Rare che si è celebrata il 28 febbraio. Un’occasione per accendere i riflettori sul ruolo imprescindibile della ricerca. Siglato un accordo dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, da Orphanet e dall’Osservatorio Malattie Rare per promuovere l’informazione e i servizi rivolti a famiglie e associazioni.

  • Dallo ius soli allo ius scholae, che è poi una versione “aggiornata” dello ius culturae, provvedimento sostenuto con un’intensa campagna stampa fin dal 2017. L’ultima proposta è stata presentata come testo base unificato in commissione Affari costituzionali a Montecitorio. In buona sostanza, la norma vincola il riconoscimento della cittadinanza per i minori di origine straniera nati in Italia a un percorso scolastico di almeno 5 anni. Ma la platea si allarga anche ai ragazzi che hanno fatto ingresso nel nostro Paese prima del compimento dei 12 anni. Un tentativo di conciliare l’esigenza, ormai ineludibile, di riconoscere i nuovi italiani senza introdurre automatismi che incontrerebbero forti resistenze in Parlamento

    Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Misericordia Domini in aeternum cantabo




E noi, Signore, come faremo a resistere: a scegliere tra libertà e pane, a salvarci dalla vertigine della nostra grandezza, a rinunciare alla seduzione del potere?

Dio che stai nel cuore della vita, fa che abbia a fiorire il germe della fiducia racchiuso nell'intimo di ogni donna e di ogni uomo, e ogni nostra parola sia una eco della tua. Amen



Dt 26,4-10    Rm 10,8-13


Lc 4,1-13


1 Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 2per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. 3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».
5Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra 6e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. 7Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Dio, Dio tuo, adoreraia lui solo renderai culto».
9Lo condusse a Dio, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; 10sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
affinché essi ti custodiscano;

11e anche:

Essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

12Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Dio tuo».
13Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.


***

Il sacerdote prenderà il cesto dalla tua mano e lo deporrà davanti all’altare del Signore tuo Dio; allora tu pronuncerai queste parole…”. Si tratta di un normale rito di ringraziamento. Il contadino offre e ringrazia il Signore per i frutti della terra. È un modo per esprimere la consapevolezza che se oggi possiamo godere della vita con tutto ciò che significa, la causa di tutto ciò è da attribuirsi al Signore.

Ma l’uomo biblico non si limita a questo. Per lui il Signore, non gli ha dato solo il pane per riempire lo stomaco. Dio è stato per lui suo liberatore. Egli è mantenuto in vita dal pane della dignità, della libertà, della saggezza e dell’amore. Ecco allora che nel momento particolare di un rito legato alla vita contadina, egli fa memoria di una storia di liberazione e di alleanza: “Mio padre era un arameo errante …scese in Egitto…il Signore ascoltò il grido…scese ecc…”.

Ecco quindi che il suo rendimento di grazie per il dono della terra e dei suoi frutti comporta la responsabilità di un’esistenza che dia frutti di libertà, amore, saggezza e dignità per gli altri. Insomma, i frutti della terra sono fatti per essere condivisi non per crepare d’ingordigia. La terra della libertà è veramente tale se produce frutti di libertà.

Esistono persone, dominate dalla paura di perdere, pongono se stesse al centro del mondo. Queste persone sono abitate dalla parola “Voglio”. Sono caratterizzate da un atteggiamento di possesso e di dominio verso le cose e verso gli altri.

Ci sono invece persone, davvero abitate dalla libertà, che ricevendo tutto come dono, sanno dire “grazie”; rendono grazie; celebrano. La loro vita è improntata all’apertura e alla condivisione. Per loro conta usare i doni per far crescere il bene e la comunione. Occorre davvero l’intelligenza dello Spirito per vedere la vita in questo modo, vita abitata dalla pasqua di Gesù.

Dominare sugli altri, magari a fin di bene o servire dal di dentro il loro cammino è l’alternativa che si pone anche a Gesù attraverso il dramma delle tentazioni.

Già al Giordano era stato rivelato che il suo cammino doveva essere quello del messia, di colui, cioè, che porta aventi le cose secondo il modo ed il volere di Dio. Ma in che modo, dominando o servendo? Questo è il punto. È una sfida che tenta di dividerlo in profondità. Il termine “diavolo” significa proprio “il divisore”.

Il diavolo lo vorrebbe dividere dal volere e dallo stile di Dio così come si è manifestato nel corso della storia di salvezza. Gli propone allora di dedicarsi si al bene delle persone, ma sfruttando il loro bisogno. Il bisogno del pane. Il bisogno degli altri può diventare un ottimo serbatoio di successo…di voti. Io posso dominare su di te se ti mantengo nella dipendenza che al momento giusto può tornare utile.

La tentazione dei regni è più esplicita. “Lascia perdere il primato di Dio e comincia a onorare le potenze che danno ricchezza, prestigio, successo. Se ti vendi, se smetti di agire con coscienza, subito, all’istante otterrai dei risultati. Devi semplicemente prostrarti, calpestare quella stupida cosa che alcuni si ostinano a considerare irrinunciabile: la dignità”.

Infine, perché non manipoli come si deve anche l’elemento religioso? Perché non produci una teologia, una religione, su misura e a garanzia per dare stabilità a questo sistema? Davvero la cosa risulterebbe interessante, un dio così ti toglierebbe ogni ostacolo. È anche scritto: “…i suoi angeli ti sosterranno perché il tuo piede non urti nel sasso”. Formidabile!

Ecco la tentazione delle tentazioni: Dominare o servire?

Gesù, che con la sua vita diventa vero ed unico interprete della Parola, sa da che parte stare. I discepoli e le discepole lo sanno. Anche oggi lo sappiamo nonostante alcuni pezzi di Chiesa cerchino di adombrarlo.

È però una tentazione che lo accompagnerà in ogni momento ed in ogni momento dovrà rinnovare la sua adesione al Padre. Non meravigliamoci se la stessa cosa accade anche per noi.

Esaurita ogni tentazione, il diavolo si allontanò per ritornare al momento fissato”. Quel momento è esattamente sotto la croce quando gli uomini del tempio, guarda caso, gli rivolgono l’ultima sfida: “Salva te stesso e ti crederemo”.

Salva te stesso, pensa ai fatti tuoi, ama e perdona ma fino ad un certo punto, altrimenti passi per stupido idealista…” ripetiamo ai nostri figli, affermiamo nel lavoro, in politica ecc…

Gesù invece ha sempre affermato: Perdi te stesso, metti in gioco te stesso, offri te stesso…

Scegliere non è semplice. Ma se ci barcameniamo per debolezza, il Signore, che ci conosce bene, comprende anche la nostra fatica a mantenere un giudizio lucido su noi stessi e sulla realtà. La cosa peggiore (tentazione) però non è nemmeno cedere alla nostra debolezza, ma è scegliere la cosiddetta “via di mezzo”. È una strada di inganno perché si presenta come via di sapienza ed equilibrio, in realtà è il percorso di chi, a parole fa credito al cammino di Gesù, ma nella vita sceglie ben altro.



Salmo 90

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».

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