Meditazione domenica IIIa A - Monastero del Bene Comune

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sabato 21 gennaio 2023

Meditazione domenica IIIa A

 


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

  In Perù manifestazioni a Lima, nuova vittima al sud. Assaltati due aeroporti.

Tensione sempre più alta in Perù, dopo il fallito colpo di Stato del presidente Castillo il 7 dicembre scorso. Migliaia di persone, arrivate soprattutto dalle Ande, hanno manifestato nel centro di Lima, chiedendo le dimissioni della presidente ad interim Boluarte. Nel sud del Paese i manifestanti hanno cercato di occupare due aeroporti e un terzo è stato chiuso dalla polizia. Con l’annuncio della morte del manifestante ferito mercoledì negli scontri nel sud del Paese, sono salite a 44, 43 manifestanti e un poliziotto, le vittime dall’inizio della crisi.

Alto Karabakh, 120 mila armeni sempre più isolati. Nel corridoio di Lachin che collega il territorio con l'Armenia non passano più cibo, medicinali e carburanti. Tagliata anche l'elettricità e la connessione ad Internet. Nessuno entra ed esce mentre la situazione umanitaria diventa sempre più critica.

Emergenza della popolazione indigena degli Yanomami colpita da una crisi sanitaria, alimentare e ambientale causata in larga parte dall'invasione dei garimperos, i cercatori d'oro illegali. Nella Terra Indigena Yanomami, la più grande riserva del Brasile, il tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni per malattie curabili è di 9 volte superiore alla media nazionale.

Una ottantina secondo le ultime stime – sono state rapite tra il 12 e il 13 gennaio da presunti jihadisti ad Arbinda nel nord del Burkina Faso.

  Cisgiordania. Un migliaio di persone saranno sfrattate dalle loro case nella zona palestinese di Masafer Yatta, dove un sistema di restrizioni rende difficile l'accesso ai servizi di base. "Le misure hanno colpito gravemente gli abitanti, la loro vita è insopportabile".

Amarezza per il suicidio di Omar Neffati in attesa della cittadinanza da 20 anni.

"Il 12 gennaio scorso Omar Neffati si è tolto la vita nella sua casa a Sutri, in provincia di Viterbo. Aveva 27 anni. Da tempo, assieme al Movimento Italiani senza cittadinanza, Omar si batteva per una riforma della legge sulla cittadinanza...

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison


Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

I vescovi peruviani offrono la loro mediazione per superare la crisi. In un messaggio la Conferenza episcopale peruviana invita le autorità e gli attori politici a impegnarsi per la pace nel Paese: "Smettiamo di farci del male a vicenda, siamo tutti necessari alla pace".

È libero don Michael Olubunimi Olofinladeil sacerdote nigeriano rapito sabato 14 gennaio da uomini armati sconosciuti nello Stato di Ekiti, nel sud-ovest della Nigeria. 

il via alle prime operazioni contro la deforestazione illegale in Amazzonia. Le operazioni, iniziate nei giorni scorsi, sono state condotte dall'Istituto brasiliano dell'ambiente e delle risorse naturali rinnovabili, braccio operativo del ministero dell'ambiente, e dalla polizia federale, per impedire a taglialegna e allevatori di disboscare illegalmente la foresta.

La Caritas di Roma in collaborazione col Muncipio X° ha montato il 18 gennaio un rifugio di emergenza negli spazi della parrocchia Santa Maria Regina Pacis a Ostia, gestita dai padri Pallottini, per offrire rifugio alle persone senza dimora. 

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore.




Con passo libero ti veniamo incontro, Signore. Tu sei il sole che ha vinto la tenebra. Donaci un cuore da discepoli: uomini e donne che onestamente camminano per le strade della vita illuminati dalla tua Parola, nostro unico bene.

Is 8,23-9,3    1Cor 1,10-13.17   

Mt 4,12-23

12 Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13 lasciò Nazareth e andò ad abitare a Cafarnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zabulon e di Neftali, 14 perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

15 Terra di Zabulon e terra di Nèftali,

sulla via del mare, oltre il Giordano,

Galilea delle genti!

16 Il popolo che abitava nelle tenebre

vide una grande luce,

per quelli che abitavano in regione e ombra di morte

una luce è sorta.

17 Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

18 Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 19 E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 20 Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 21 Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22 Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

23 Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.


***

Questo brano, che segue immediatamente il racconto delle “Tentazioni” ci introduce immediatamente nel tema del Regno. È il Regno annunciato dal Cristo: “da allora Gesù cominciò a predicare: convertitevi perché il regno è vicino” – letteralmente sarebbe: è qui e continua ad avvicinarsi. Il testo poi conclude con l'attività terapeutica di Gesù. Dopo, abbiamo il discorso della montagna.

Si tratta della presenza di Dio nella vita, nelle persone, nelle loro relazioni e azioni. Necessariamente con questa presenza, che i vangeli chiamano Regno di Dio o, come nel caso di Matteo, “Regno dei cieli” la realtà cambia.

Cambiamento è una Parola ancora debole rispetto al termine “conversione” di cui parla Gesù. Forse sarebbe più esatto parlare di “rovesciamento” o andare radicalmente oltre il solito modo di pensare.

La Parola e la persona di Gesù, le sue scelte per i piccoli, i peccatori, gli esclusi ecc. sono “regno dei cieli - di Dio”. I cieli hanno fatto, per così dire, irruzione sulla terra. Pertanto la conversione – cambiamento equivale ad un capovolgimento.

Nel linguaggio biblico dei profeti con il termine “conversione s’intendeva una vera inversione di marcia. Ebbene, questo cambiamento, rovesciamento, irruzione, capovolgimento, inversione di marcia è qui – dice Gesù – e continua ad avvicinarsi (continua ad accadere).

Il brano inizia con una indicazione di carattere geografico: Gesù si ritirò in Galilea. Il Regno si manifesta quindi in Galilea che, come sappiamo, è la regione lontana da Gerusalemme, dalla capitale templare e religiosa. In Galilea, nelle terre del Nord, esistono da sempre forme religiose spurie, contaminate da forme di paganesimo.

A rimarcare questo carattere di lontananza dalla capitale e dal tempio con tutto il suo apparato, l’evangelista cita Is. 8,23: Terra di Zabulon, di Neftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti, il quale testo, oltre che rappresentare il compimento della profezia antica, situa l’irrompere del Regno in un contesto semplicemente umano e per nulla legato a qualche titolo di merito religioso.

In realtà si sta verificando la manifestazione di un Dio laico, vale a dire non legato ad appartenenze religiose, ma rivolto piuttosto a ciò che è semplicemente umano. Così, i vicini (o di chi si crede vicino) si trovano ad essere lontani e i lontani (o di chi si crede lontano) di fatto è vicino.

È di fatto in questo ambiente che, al cap. 8 di Mt., Gesù guarisce un lebbroso (impuro – non idoneo al culto e perciò “lontano) e il servo del centurione. In quella circostanza Gesù afferma: “Vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel Regno dei cieli, mentre i figli del Regno saranno cacciati fuori nelle tenebre…”.

Gesù fa irrompere il Regno nel concreto della vita delle persone. Egli entra nella ferialità della loro vita, proprio nei momenti in cui sono dedicati alle cose di tutti i giorni. Dentro questa quotidianità si direbbe che nulla cambia perché tutto è scontato, abituale, dozzinale e perfino monotono. Ebbene, Gesù cammina, ovvero entra in contatto con la vita piccola di tutti i giorni, eppure lui la considera talmente grande da essere capace di accogliere le proposte di Dio. Gesù cammina, vede, chiama. Chi lo ascolta lascia tutto, immediatamente lo segue e cammina.

Il Cristo della strada ci mette sulla strada, laddove si incontrano persone che sono semplicemente quelle che sono, con i loro nomi, i loro volti e le loro storie. Questa conversione sembra non avere nulla di religioso: nessun ritorno a Dio, alla preghiera, all'osservanza della legge ecc. Gesù chiama semplicemente i pescatori a diventare “pescatori di uomini”, in altri termini a mettersi con lui per prendersi cura degli altri; a liberare perfino Dio dalle maglie strette di una religiosità che lo tiene lontano da chi lo cerca con cuore sincero; a togliere ai potenti la prerogativa di servirsi di Dio pur di mantenere il loro potere e i loro privilegi.

L'itineranza di cui si parla alla conclusione ( percorreva tutta la Galilea ecc.) e l'immediatezza con cui i discepoli decidono di seguirlo ( e subito lasciarono la barca e il padre...) ci fanno comprendere che la vita con Gesù, ossia l'esperienza del Regno, è una realtà leggera, capace di servirsi di un minimo di struttura e mantenere un massimo di spiritualità (profondità, significato, forza interiore ecc).


Salmo 26

Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore è difesa della mia vita:

di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,

questa sola io cerco:

abitare nella casa del Signore

tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del Signore

e ammirare il suo santuario.


Sono certo di contemplare la bontà del Signore

nella terra dei viventi.

Spera nel Signore, sii forte,

si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore

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