Meditazione domenica Ia quaresima A - Monastero del Bene Comune

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sabato 25 febbraio 2023

Meditazione domenica Ia quaresima A

 

Ricordiamo, o Signore, davanti a te

  Gravi tensioni in Cisgiordania. Un raid militare israeliano ha provocato 11 morti e un centinaio di feriti a Nablus, roccaforte palestinese nel nord della Cisgiordania. Si susseguono rappresaglie lungo la Striscia di Gaza.

Il maltempo flagella lo Stato di San Paolo del Brasile: morti, feriti e sfollati. Salgono a 45 le vittime causate dalle piogge violente. È la tempesta più rovinosa mai registrata in Brasile, proclamato lo stato di emergenza

Etiopia, la diga Gibe III mette in ginocchio le comunità della Valle dell'Omo. Sbarramenti e impianti idroelettrici sul corso del fiume si traducono in un serio problema per gli abitanti della regione che, a causa delle esondazioni, vedono distrutta la propria economia.

Migliaia di simpatizzanti della società civile tunisina hanno partecipato a Tunisi alla manifestazione contro il "fascismo e il razzismo" in risposta al discorso del presidente della Repubblica Kais Saied che martedì scorso aveva invocato "misure urgenti da adottare per far fronte al fenomeno dell'afflusso di un gran numero di irregolari sub-sahariani migranti in Tunisia".

Siccità: il Corno d’Africa rischia una nuova carestia. La situazione sembra destinata a peggiorare perché l’assenza di piogge comprometterà nuovamente i raccolti, che normalmente vengono fatti intorno ad agosto. Ma anche l’allevamento, con 11 milioni di capi di bestiame che sono già morti.

Almeno quattro minatori sono morti in un crollo in una miniera di carbone della Mongolia Interna, nel remoto nord della Cina, nella quale ci sono anche diverse decine di dispersi. Allo stato, sono 49 le persone intrappolate dopo che un pendio alto 180 metri ha ceduto nella miniera a cielo aperto.

Sabato 18 febbraio due studenti sono stati colpiti da sei ragazzi di Azione studentesca, esterni alla scuola. Il caso ha avuto una eco nazionale, con l’intervento di vari esponenti politici. Il 21 febbraio la preside di un liceo cittadino ha scritto una lettera aperta, a cui ha duramente replicato il ministro dell’Istruzione. "Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti".

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison


Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

In occasione del tragico anniversario dell’invasione russa in Ucraina, si è svolta un'edizione speciale dello storico evento pacifista. Nel buio e nel freddo i partecipanti hanno portato una fiaccola in solidarietà a chi è colpito dai conflitti. “Non ci stancheremo di chiedere la pace” sottolinea il coordinatore Flavio Lotti. “È stata una notte molto impegnativa e faticosa perché camminare al buio non è semplice, ma forse proprio questa difficoltà ci ha convinti ancora di più della necessità di fermare questa guerra, di chiedere il cessate il fuoco.

In Comune a Verona il sindaco Tommasi tre attiviste per la pace provenienti da Russia, Bielorussia e Ucraina. Tre donne giunte a Verona su invito del Movimento Nonviolento. Le testimonianze delle tre attiviste hanno lo scopo di smuovere l’opinione pubblica descrivendo ciò che accade nei rispettivi paesi.

Con i 97 arrivati salgono a 1.200 i profughi, prevalentemente afghani, accolti in Italia attraverso i corridoi umanitari nell’ambito del protocollo sottoscritto dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) con i ministeri dell'Interno e degli Esteri e gestito dalla Caritas italiana, in collaborazione con Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle chiese evangeliche in Italia e Tavola Valdese.

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore.



Quando siamo tentati di accordare fiducia alle seduzioni della ricchezza, della forza e del potere, donaci di seguire Gesù sulla via del servizio all'umanità. Amen


Gen. 2, 7-9; 3, 1-7 Rm. 5, 12-19

Mt. 4,1-11

1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2 Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l'uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5 Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6 e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7 Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8 Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9 e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10 Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:

a lui solo renderai culto».

11 Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

***

Questo brano lo troviamo subito dopo il racconto del battesimo di Gesù. Entrambi sono altamente simbolici. Diciamo che nel primo, cioè il battesimo, viene per così dire messo in risalto la presa di coscienza di Gesù circa la sua vocazione. Al giordano il Cristo impara come spendere la sua vita. La voce proclama: “Tu sei mio figlio”. Egli dovrà portare avanti le cose da figlio: realizzare ciò che a Dio sta a cuore, la sua volontà di bene.

Ora viene tentato. Messo alla prova. In qualche modo deve superare un esame: in che modo intendi portare avanti le cose per realizzare la volontà benevola di Dio?


Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. Non è il diavolo a prendere l’iniziativa è lo Spirito: anche Gesù ha bisogno di non darsi risposte scontate. Anche lui deve entrare in una tentazione.

Le tentazioni, almeno queste suggerite dal diavolo, non sono poi così cattive. È un buon diavolo. Egli, come un qualsiasi rabbino quando entra in disputa con un collega, cita le scritture sacre. Egli non stuzzica le passioni dell’avarizia, dell’odio, della sensualità ecc.

la tentazione qui consiste in quel frangente in cui non sai se andare di qui o di là… tentenni.

“Se tu sei figlio…” Come dire: se dunque è per qualcosa di positivo che tu sei qui. – Allora ti dico io la strada da prendere…

  • Le pietre in pane…il pane. Perché non ti fai strada e poi magari realizzi il tuo piano con un largo consenso facendo leva sui bisogni della gente…insomma fa in modo che gli altri dipendano da te…creati un bacino di clientela…

  • Il pinnacolo del tempio…il mistero, il sacro, il mondo religioso hanno una forte presa sulle persone, oltre tutto, da questo pinnacolo puoi addirittura controllare le coscienze. Non è poco usare il nome di Dio per raggiungere i tuoi fini…il tuo progetto acquisterebbe un marchio di qualità insuperabile. Lanciati, buttati in quest’avventura. Il successo è più che assicurato

  • Da ultimo, non trascurare buone alleanze con i regni, i poteri forti. Qui devi essere un po’ cauto: prostrati, cioè, al momento giusto metti da parte anche la dignità. otterrai grandi risultati.


In conclusione, visto che tuo compito e realizzare il bene, realizzalo con intelligenti strategie di potere. Che c’è di male anche se devi cedere in più di un passaggio all’ingiustizia? In fondo tutto è a fin di bene!

La tentazione è questo trovarsi sulle lame del rasoio. Di qua o di là?

Basta poco, cedere ad un ascolto sbagliato e tutto è fatto.

Il racconto della prima lettura, pur con un linguaggio mitologico, in fondo ci viene a dire questo: aver dato ascolto al sospetto che Dio sia un concorrente dell’uomo ha portato a chiudersi nell’autoreferenzialità dell’albero del bene e del male: sono io a stabilire tutto dall’A alla z.

Quando p. Turoldo andava a trovare il card. Shuster, così egli racconta, al termine del colloquio il cardinale era solito congedarlo con queste parole: “la saluto, padre, faccia bene il bene”, il che fa pensare che si può far male il bene o si può far del male credendo di fare il bene.

In che modo contribuire alla crescita positiva? Cosa significa servire, prendersi cura, amorizzare la vita, le persone, il mondo?

Non è scontato dare una risposta a queste domande. In un certo senso dobbiamo entrare in una prova, lasciarci mettere in crisi. “Faccia bene il bene”!

Gesù ascolta la parola nello Spirito, non passa dalla parte dell’ingiustizia, seppur a fin di bene. Ha superato la prova. Davvero è il figlio che si fida del padre. A lui basta vivere in relazione vera col Padre. Tutto il resto non conta.

Il brano inizia col diavolo che si avvicina e termina con la scena del suo allontanamento.

Il vuoto viene colmato dalla presenza degli angeli: gli angeli si avvicinarono e lo servivano.

Anche qui la drammatizzazione è altamente simbolica: quando l’uomo, il credente, la Chiesa ecc. non passano dalla parte dell’ingiustizia sono come abitati dalla presenza celeste; è il Regno di Dio che agisce in loro. E gli angeli lo servivano.


Salmo 50

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;

nella tua grande misericordia

cancella la mia iniquità.

Lavami tutto dalla mia colpa,

dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,

il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato,

quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,

rinnova in me uno spirito saldo.

Non scacciarmi dalla tua presenza

e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,

sostienimi con uno spirito generoso.

Signore, apri le mie labbra

e la mia bocca proclami la tua lode.


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