Meditazione IVa domenica di Pasqua A - Monastero del Bene Comune

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sabato 29 aprile 2023

Meditazione IVa domenica di Pasqua A

 


Ricordiamo, O Signore, davanti a te

La drammatica situazione umanitaria del Sudan continua a peggiorare. “Si parla di più di 500 vittime e migliaia di feriti sul terreno” a causa dei combattimenti. “Un terzo della popolazione del Paese, che conta 46 milioni di abitanti, ha veramente bisogno di aiuti umanitari.

Haiti. Violenze tra bande, tra queste e la polizia. “È un tutti contro tutti”. Il 25 aprile, nella capitale Port-au-Prince tredici persone, sospettate di far parte di una gang, sono state prima bloccate dalle forze dell’ordine poi picchiate con pneumatici imbevuti di benzina dalla folla, prima di essere dati alle fiamme. Solo tra il 14 e il 19 aprile la violenza fra bande ha portato alla morte di quasi 70 persone, tra cui 18 donne e due bambini.

Tunisia, La Guardia costiera tunisina ha rinvenuto, dal 18 al 27 aprile 2023, 210 corpi di migranti, vittime di diversi naufragi. Le vittime sarebbero tutte originarie di vari paesi dell'Africa subsahariana.

La Polizia iraniana ha torturato e violentato minorenni'. Le autorità di Teheran hanno anche arrestato, interrogato e perseguito minorenni in violazione delle garanzie legali, i giudici hanno impedito alle famiglie di assumere avvocati per difenderli, li hanno condannati con accuse vaghe e li hanno processati al di fuori dei tribunali che hanno giurisdizione. Le forze di sicurezza hanno arrestato bambini senza avvisare le famiglie, a volte per settimane.

 Poco più di 20 donne hanno manifestato a Kabul contro il possibile riconoscimento internazionale del governo talebano, due giorni prima di un vertice delle Nazioni Unite. 

Un giovane palestinese ucciso, colpito al petto da un proiettile vicino Betlemme in Cisgiordania. La notizia, riferita dall'agenzia di stampa palestinese è stata confermata dalla radio militare israeliana. Secondo la Wafa, il giovane è stato raggiunto al petto da un proiettile ed è deceduto dopo il ricovero in ospedale. Fonti locali hanno identificato il ragazzo in Mustafa Amar Sabah, di 15 anni.

Il corpo di una neonata, probabilmente nata solo da poche ore, è stato trovato senza vita all'interno di un cassonetto della raccolta di indumenti usati a Milano, nel quartiere di Città Studi. Solo poche settimane fa a Milano un neonato chiamato Enea era stato lasciato all'interno della Culla per la vita del Policlinico, e un altro era stato affidato dalla madre all'ospedale subito dopo il parto, avvenuto in un magazzino abbandonato alla periferia della città.

Il lavoro povero colpisce donne e giovani. Dieci proposte delle Acli per un lavoro dignitoso. Proposte che nascono dalla ricerca sul “lavoro povero” basata sull’analisi di oltre 760mila dichiarazioni dei redditi relative al 2021. Più di una persona su sette pur lavorando ha un reddito da povero assoluto. Quasi una su cinque ha un salario relativamente povero e quasi tre su dieci sono in condizioni di vulnerabilità.

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Corridoi umanitari, 67 arrivi in Italia dall'Etiopia. Si tratta di rifugiati eritrei e sud sudanesi arrivati all'aeroporto romano di Fiumicino. La maggior parte di loro sarà accolta da parenti e conoscenti che vivono già in Italia. Si tratta del primo corridoio umanitario reso possibile grazie alla firma del terzo protocollo d’intesa tra il governo italiano, la Conferenza episcopale italiana che agisce attraverso la Caritas italiana e la Comunità di Sant’Egidio.

Crociera Maic nel Mediterraneo, una nuova cura per i diversamente abili. La fondazione, nata a Pistoia 60 anni fa, ha organizzato un viaggio itinerante in mare per circa 170 tra ragazze e ragazzi, adulti "speciali", familiari e operatori, da Genova a Marsiglia, passando per Malta, Messina, Barcellona. L'obiettivo è riabilitare al di là dei classici percorsi terapeutici. “Mio figlio è un’esplosione di felicità, i nostri ragazzi hanno davvero bisogno di avere un contatto più diretto col mondo esterno”.

Villaggio per la Terra: guardare con speranza al futuro del pianeta. Oltre 600 eventi con servizi, commenti, immagini e interviste. Un impegno importante che ha suscitato l’interesse di quanti hanno preso coscienza dell’importanza di dedicare alla tutela del Creato, in ogni sua manifestazione, un’azione seria e costante, sia da parte dei singoli, sia da parte delle nazioni.

L'importanza del dialogo interreligioso per promuovere la pace. Si è svolta presso l'Istituto Ecumenico di Bossey, il 26 e 27 aprile scorsi, la riunione annuale del personale del Consiglio Mondiale delle Chiese e del Dicastero vaticano per il Dialogo Interreligioso. L'incontro, ha sottolineato il ruolo fondamentale del dialogo interreligioso per trasformare situazioni di conflitto e promuovere la pace, specialmente per sostenere i giovani, come anche le donne, in spazi di collaborazione interreligiosa, affrontare insieme violazioni di diritti umani e sottolineare l’importanza della solidarietà interreligiosa con una spiritualità di dialogo.

Stimmatini provenienti dalle Filippine, dall’Inghilterra, dalla Georgia, dalla Costa d’Avorio e da varie parti d’Italia, sono riuniti in Capitolo per dare nuovo impulso alla loro vita fraterna e al loro servizio nella Chiesa e nel mondo.

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo


Tu solo, o Signore, sei il pastore che ci conduce al largo: Tu solo sei via e porta di libertà e di salvezza: Signore, guardaci da tutti i ladri e mercenari. Amen

At 2, 14.36-41   1Pt 2,20-25 

  Gv 10,1-10

Gesù disse:

«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.

Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».


Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.

Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Contesto

Gv. 10 è preceduto dal testo della guarigione del cieco nato: Gesù aiuta ad aprire gli occhi, mentre l'ordinamento religioso, con la sua presunzione di vedere, di controllare e di possedere la verità lascia le persone nella cecità e si acceca lui stesso.

È seguito dal racconto della presenza di Gesù a Gerusalemme, durante la festa della dedicazione del tempio: Gv. Dice che era d'inverno. In questo modo si comprende che il vecchio ordinamento è caratterizzato dal clima di freddezza de di morte che si oppone a quanto Gesù vuole dare, ovvero pienezza di vita.

Possiamo dire che il testo è strutturato in due parti che hanno come riferimento narrativo degli spazi:

  1. l'atrio, il recinto, il cortile…(l'ovile)

  2. la porta.


Nel primo, la nostra attenzione cade sulle parole “recinto-atrio e fuori”. Per parlare dell'ovile Gv. Usa un termine (aulen) che nel primo testamento indicava lo spazio della tenda della convocazione oppure gli ambienti di palazzo quindi, per gli uditori di Gesù, secondo Giovanni, il pensiero correva all'atrio del tempio.

Secondo questi riferimenti, l'altro termine che attrae l'attenzione è la parola “fuori” (condurre fuori ).

Si comprende che Gesù parla di un nuovo spazio in cui fare l'esperienza di Dio: non più sotto un regime in cui perfino Dio viene controllato da chi ritiene di avere il monopolio della verità, ma in una situazione di nuova libertà e nell'amore leale.

In questa prima parete, il pastore viene contrapposto a coloro mantengono con le pecore un rapporto di sfruttamento. Costoro si muovono con inganno (arrampicandosi) per sottrarre alle persone ciò che spetta loro per diritto, perciò vengono qualificati come ladri e briganti. Gesù sta parlando dei leader religiosi. Dominano sugli altri attraverso una religiosità dai molti doveri. Gesù conduce fuori dall'incubo di queste pastoie religiose sostituendo l'oppressione religiosa con un'appartenenza reciproca di conoscenza personale e di amore leale. Attraverso questo modo di relazionarsi, Gesù si manifesta come datore di vita. Secondo la prassi pastorizia del Vicino Oriente, affluivano all'ovile parecchie greggi per passarvi la notte. C'era quindi un guardiano pagato da più pastori. Al sopraggiungere del giorno i diversi pastori proprietari si recavano all'ovile per riprendersi il proprio gregge e condurlo fuori, al pascolo. Le pecore, come del resto tutti gli animali che vivono e lavorano con l'uomo, riconoscono la voce del padrone da un segno o da una parola particolare. Riferito alla dimensione religiosa, questo linguaggio parabolico dice appunto che i responsabili religiosi con le loro imposizioni, non danno nutrimento alle pecore ma le trattengono al chiuso. Tale comportamento è spiegabile solo in vista della macellazione. In altre parole quella religiosità non dà vita, ma la toglie. Gesù manifesta un Dio che è per la vita e per la libertà, perché l'amore, per essere tale, deve essere libero e non costretto.


La seconda parte è caratterizzata dalla simbologia della porta. La porta è uno spazio di passaggio. In questo modo Gesù afferma molto chiaramente che attraverso di lui può avvenire un cambiamento, un passaggio: da un mondo chiuso, bloccato, dall'aria irrespirabile, buono solo a preparare la morte a un mondo aperto dove ci si nutre di libertà (andare e venire), dove la vita si respira perché tutto esclude l'oppressione, il dover essere, la costrizione ecc. Anzi, il testo originale dice che in questo spazio nuovo uno si troverà salvato.


Salmo 22

Il Signore è il mio pastore:

non manco di nulla.

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome.

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni.



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