Meditazione domenica XVa B - Monastero del Bene Comune

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sabato 13 luglio 2024

Meditazione domenica XVa B

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore

Sudan. I combattimenti tra esercito e ribelli sono sempre più feroci e ormai riguardano anche la capitale Karthoum. Si contano circa dieci milioni gli sfollati interni.

Nella mattina del 10 luglio, la Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e a domicilio per 54 persone accusate di illeciti nel campo dell’immigrazione. 47 gli arrestati per traffico di migranti e riciclaggio.

Gaza, attacco aereo israeliano colpisce una scuola: almeno 25 morti e 4 morti si registrano anche nel sud del Libano. 

Distrutto ospedale pediatrico a Kyiv colpito da un attacco della Russia, numerose le persone intrappolate sotto le macerie, evacuati i reparti in cui erano ricoverati bambini malati di cancro. 

Almeno 11 persone sono morte e altre 19 sono considerate disperse a causa di una frana avvenuta sabato sera vicino a una miniera d'oro illegale nell'Indonesia centrale. La frana, causata da forti piogge, si è verificata in un'area in cui si trovano miniere d'oro abbandonate che vengono sfruttate senza autorizzazione e senza adeguate attrezzature di sicurezza.

Dopo la tragedia di Satnam Singh a Latina, torna l'allarme caporalato. Due imprenditori di Cologna Veneta chiedevano 17 mila euro per entrare in Italia e poi facevano lavorare gratis i connazionali. I due soggetti sono stati indagati per riduzione in schiavitù, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro: secondo quanto emerso dalle indagini avrebbero sfruttato e soggiogato 33 braccianti provenienti dal loro stesso Paese.

Tre Stati negli Usa, Alabama, Oklahoma e Texas, hanno introdotto distributori automatici di proiettili nei negozi di alimentari per rendere le munizioni più accessibili.

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...

Aiutaci a custodire la speranza

Un gruppo di ragazze e ragazzi di La Matanza (Buenos Aires), dopo aver vissuto un'esperienza insieme alle religiose nella località argentina di Sáenz Peña, ha deciso di dedicarsi all'aiuto dei poveri della propria comunità.

Il sito web del G20 a presidenza brasiliana offre uno spazio speciale dedicato a notizie e articoli prodotti dagli abitanti delle favelas e delle periferie su questioni che hanno un impatto diretto su questo segmento di popolazione, che in Brasile rappresenta il 10% del totale degli. L'aspetto distintivo di questo spazio è che i suoi contenuti sono prodotti all'interno delle favelas, basandosi sulla realtà e sulla prospettiva di persone che vivono la loro quotidianità in queste comunità.

Quelle vite dentro il carcere riaccese dai quadri elettrici. A Como il progetto di inclusione lavorativa con formazione per realizzare sistemi molto richiesti dalle aziende.  È stato come tornare a scuola, seduti al banco e con i fogli per gli appunti: «Una sensazione bellissima. Avere la testa occupata, investire il tempo in qualcosa di importante per noi, per le nostre famiglie, per i nostri figli».

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria, gloria in excelsis Deo…


Dio nostro Padre, amore senza alba e senza tramonto liberaci da ogni intolleranza e durezza di cuore, da ogni incomprensione e chiusura. Che nessuno dei tuoi discepoli e delle tue discepole osi

emarginare qualcuno nel tuo nome, disonorando così la parola del Vangelo. Amen




Am. 7,12-1 Ef. 1, 3-14

Mc. 6, 7-13


In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli

spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né

sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.

E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in

qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i

vostri piedi come testimonianza per loro».

Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con

olio molti infermi e li guarivano.


***

Il brano del Vangelo è preceduto da una nota. Si dice: Gesù andava attorno, girava tra i villaggi.

Ora chiama i Dodici. Possiamo immaginare che intenda convocarli per una consultazione, per

elaborare progetti, per condividere qualcosa ecc. In ogni caso, viene spontaneo pensare che essi,

assieme a Gesù, si siano raccolti in un luogo, in una casa.

Lui però è sulla strada e, immediatamente, li rimanda sulla strada: Andate…Sulla strada dunque!

Uno può camminare nella vita per farsi strada o per fare strada. Per ricercare il suo tornaconto e interesse o per relazionarsi e prendersi cura degli altri. Qual è il criterio che ci dice se siamo sulla strada giusta, quella del Vangelo?

Nella prima lettura troviamo due uomini che hanno a che fare con la religione. Amasia,

sacerdote di Betel, una specie di cappellano di corte, evidentemente questo ruolo gli procurava

qualche guadagno, gli dava da vivere e Amos, un imprenditore agricolo. A differenza del primo, la

patria del secondo era nel Regno del Sud, quello di Giuda. Amos si sposta dal sud al nord per dire

agli abitanti del Regno del Nord e al loro re, che le loro ingiustizie e prevaricazioni nei riguardi dei

poveri si sarebbero rivoltate contro.

Evidentemente il suo messaggio disturbava il re e il suo cappellano. Amasia, dunque, in tono sprezzante, dice ad Amos: Vattene, veggente. Ed insinua il sospetto che egli, dietro il suo messaggio, nasconda un interesse.

Amos gli risponde chiaramente: Io stavo meglio prima con il mio lavoro. Se sono qui a dire certe cose è perché il Signore me lo ha chiesto!

Dall’insieme della vicenda comprendiamo che quando la religiosità serve a chiudersi in se

stessi per proteggere e garantire i propri interessi e non si apre agli altri, è falsa. Se ne ricaviamo

consenso, prestigio o anche solo la sensazione di essere un gradino al di sopra degli altri per cui ci

permettiamo di emarginarli non siamo più sulla via della parola di Dio.

Ecco perché Gesù ha chiamati a sé i discepoli e subito li ha inviati.

L’abbigliamento poi è tipico del camminatore, di chi va verso gli altri: un bastone, i sandali

e una tunica. Non tante cose perché occorre essere leggeri.

Quello che il Vangelo ci vuole comunicare con queste immagini è una fondamentale

essenzialità del Vangelo. È possibile vivere il Vangelo con poche cose. Sollecitati dalle parole di

Gesù, possiamo chiederci se molte strutture, ritenute importanti, siano davvero necessarie

all’evangelo.

Alcuni secoli più tardi, quando la Chiesa si era contaminata col potere imperiale e in alcuni

settori aveva accumulato una certa ricchezza accompagnata da una complessa struttura

organizzativa, alcuni uomini e donne, appunto, i padri e le madri del deserto, si ritirarono dalle città,

non tanto per vivere separati in solitudine, ma piuttosto per rivendicare il diritto a vivere il Vangelo

con poche cose. Non servono apparati complessi al Vangelo. È invece necessaria la fraternità. A due

a due. Mai da soli. L’amore deve avere un volto davanti a sé per manifestarsi. Mai senza l’altro. A

due a due è la condizione essenziale e necessaria perché la testimonianza risulti valida e credibile.

Al nostro Maestro non piacciono gli ambienti chiusi, i mondi chiusi. Egli ama la strada. Non

si trova a suo agio nel palazzo e nemmeno nel tempio. Egli vuole che i suoi si incontrino e

incontrino altra gente. Sulla strada si può incontrare di tutto. Troviamo esseri umani senza etichette

di appartenenza. Persone giovani e meno giovani, credenti e non credenti, di questa o di quella

cultura e religione, di un ceto o di un altro ecc. Gesù manifesta un Dio che incontra l’umanità.

Punto e basta! Il brano si apre perciò con una convocazione da parte di Gesù in vista di un invio e,

al termine, dei dodici, viene detto che sono “partiti”.

La capacità che Gesù conferisce ai suoi è di operare sugli “spiriti impuri”. Gli spiriti impuri

sono quasi la personificazione di quei condizionamenti che agiscono su alcune persone per

escluderle dalla comunità cultuale e della vita: gli emarginati non degni di stare davanti a Dio nella

preghiera e nel culto in genere. Ebbene il potere, la capacità, che i dodici hanno ricevuto dal Signore

Gesù è esattamente l’opposto: annunciare che nessuno è messo fuori da Dio. In questo sta la

cacciata degli spiriti impuri!

Ora, questo messaggio di può incontrare accoglienza e quindi donare pace ai cuori o può

incontrare resistenza magari proprio in coloro che si sono irrigiditi nell’osservanza religiosa e che in

forza di tale osservanza escludono gli altri giudicandoli indegni (impuri). Ebbene, Gesù invita a

compiere verso queste persone “troppo religiose” quel gesto che normalmente era destinato ai

pagani impuri ritenuti impuri (distinti, separati dai figli d’Israele): ogni buon Israelita, infatti, che rientra nel territorio della terra d’Israele, dopo aver attraversato i territori dei go’im, dei pagani, si scuote la polvere dai piedi per non contaminare la terra ritenuta santa.

Ora, la terra santa da non contaminare con la pratica dell’esclusione sono le donne gli uomini. Chi li

disprezza sfruttandoli ed emarginandoli, forse in nome di Dio, compie davvero l’atto sacrilego di

chi calpesta la terra santa della dignità umana.

Salmo 84

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:

egli annuncia la pace

per il suo popolo, per i suoi fedeli.

Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,

perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,

giustizia e pace si baceranno.

Verità germoglierà dalla terra

e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene

e la nostra terra darà il suo frutto;

giustizia camminerà davanti a lui:

i suoi passi tracceranno il cammin

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