Meditazione Domenica XVIIa - C - Monastero del Bene Comune

NEWS

Home Top Ad

Post Top Ad

sabato 26 luglio 2025

Meditazione Domenica XVIIa - C

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore


Gaza. Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità denuncia l’altissimo numero di persone "che muoiono per fame di massa" e "l’aumento fatale dei decessi legati alla malnutrizione". E presenta le testimonianze strazianti di «genitori che ci raccontano come i loro figli piangano fino ad addormentarsi" per la spossatezza e la debilitazione dovute all’impossibilità di mangiare. Su 56.440 bambini provenienti da diverse aree dell’enclave, quasi 5.000 soffrivano di malnutrizione acuta e 838 di malnutrizione estrema. I decessi per fame e malnutrizione sarebbero arrivati a 86, mentre domenica decine di persone in cerca di cibo sono state uccise mentre attendevano i camion degli aiuti umanitari dell'Onu.

Cambogia-Thailandia, resta alta la tensione: 20 morti e 138.000 sfollati.  Gli scontri al confine con la Cambogia potrebbero degenerare in uno stato di guerra per una contesa sì geografica ma radicata nel passato coloniale e nell’identità culturale dei due Paesi.

Le forti piogge monsoniche in Pakistan hanno ucciso circa 60 persone negli ultimi due giorni, di cui almeno 24 bambini. Incessanti precipitazioni hanno causato inondazioni in diverse città e in vaste aree rurali.

363 morti nel Mediterraneo centrale dall'inizio dell'anno. 290 i dispersi, 12.643 migranti riportati in Libia. 

149 persone sono morte nelle carceri del Venezuela sotto custodia dello Stato nel 2024, mentre il sistema penitenziario si consolida "come strumento di repressione, tortura e morte". 

Tre operai sono morti precipitando dal montacarichi di un'impalcatura mobile mentre lavoravano alla manutenzione del tetto di un palazzo di 6 piani a Napoli.

Ti preghiamo, o Signore, prenditi cura di noi: Kyrie eleison

Aiutaci a custodire e a discernere i germi della speranza

Basta guerra! È il grido di un’umanità che non vuole e non può abituarsi all’orrore della violenza, scrivono il cardinale Zuppi e il presidente De Paz. ”È il grido dei palestinesi e degli israeliani e di quanti continuano a credere nella pace”. La dichiarazione ribadisce chiaramente il rifiuto di “ogni forma di antisemitismo, islamofobia o cristianofobia che strumentalizza il dolore e semina solo ulteriore odio”.

23 luglio: "il cambiamento climatico minaccia i diritti umani". Storico parere dei quindici giudici della Corte internazionale di giustizia dell’Aja, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite che dice: "Gli effetti negativi del cambiamento climatico potrebbero compromettere significativamente il godimento di alcuni diritti umani, incluso quello alla vita". l’ICJ ha affermato che le nazioni industrializzate hanno il dovere di fermare il riscaldamento globale e devono essere ritenuti legalmente responsabili delle loro emissioni di gas serra risarcendo, a causa di condotte dannose, gli Stati danneggiati.

Un’isola della Laguna di Venezia viene salvata dalla speculazione grazie all’impegno di un’associazione di cittadini che la avrà in concessione per sei anni. Dopo 11 anni di lotte e di cura, dal primo agosto l’associazione Poveglia per tutti otterrà in concessione dal Demanio l’isola Nord di Poveglia, sottraendola a un destino di turistificazione per farne un parco urbano di Venezia.


Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo


Non guardare a noi, Signore, non a noi

ma guarda alla fede dei pochi giusti di qualunque religione: non guardar

e neppure alle religioni divenute da tempo inutili, ma guarda alla fiducia di qualche umile che crede ancora: almeno essi, questi anonimi, non si scoraggino di sperare per noi. Amen


Gen 18,20-32    Col 2,12-14  

 Lc 11,1-13

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:

Padre,

sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno;

dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,

e perdona a noi i nostri peccati,

anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,

e non abbandonarci alla tentazione”».

Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.

Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.

Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

***

Signore, insegnaci a Pregare”. La preghiera dunque, di cui p. Turoldo diceva: L’arte più difficile e più necessaria…

Nel quadretto che ci propone il racconto di Genesi, prima lettura, contempliamo un dialogo come tra amici. Il primo, cioè il Signore, vuole rendersi conto di come stano le cose rispetto a quanto ha sentito su Gomorra. L’autore sacro non teme di usare tinte di audace antropomorfismo:Voglio proprio vedere se quanto ho sentito è verità, lo voglio proprio sapere”. E l’altro, Abramo, pur muovendosi con senso di sacro rispetto, non ricusa di usare al momento opportuno un’abile ironia: forse che il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?”.

La lettura, così come la si ascolta nella versione ufficiale, non è proprio come si trova nel testo ebraico. In quello ufficiale si dice che Abramo sta davanti al Signore. Si tratta di un correttivo apportato dai Settanta saggi quando tradussero in greco la Bibbia ebraica, come per correggere ciò che a loro sembrava essere una mancanza di rispetto. In realtà il testo originale recita: Il Signore che sta davanti ad Abramo. È l’atteggiamento di disponibilità del Signore, come un invito, affinché Abramo svuoti il sacco, svuoti tutto quello che ha nel cuore.

Riusciamo quindi a comprendere che, secondo la Parola, la Preghiera è un dono che parte dall’iniziativa di Dio che ci incoraggia a non temere l’incontro con lui. Poi, più l’incontro si fa confidenziale e aperto, più diventa capace di portare le situazioni degli altri. Come dire: la preghiera rende sensibile l’uomo agli altri e lo libera dal ripiegamento narcisistico su se stesso.

C’è di più. Si tratta del contenuto di questa preghiera di Abramo: “Se trovi 50 giusti…e se ne trovi 45… 30…10…” Di per sé, secondo la logica, avrebbe dovuto continuare fino a un solo giusto. Abramo aiuta Dio a modificare la sua teologia. Secondo il pensiero teologico ufficiale, era convinzione che la colpa, e quindi anche la sentenza, dovesse essere collettiva; una certa solidarietà nel male accomunava tutti. L’insistenza delle interrogazioni di Abramo arriva a far affermare a Dio che può, al contrario, esistere una solidarietà nel bene, nel positivo. A questo punto non serve andare oltre perché Dio ha già cambiato la sua teologia. Naturalmente si tratta di espressioni letterarie, ma il cuore del messaggio è molto audace e ci vuole comunicare che l’incontro con Dio arriva perfino a far cambiare al Signore il suo stesso modo di pensare. Ripeto, il linguaggio è mitico, ma il testo vuole farci comprendere la potenza della relazione con Dio.

Nel testo evangelico, la preghiera dei discepoli/e ha origine da un fatto/evento: Gesù prega. È un'esperienza, un evento, che avviene in un luogo (e avvenne che Gesù si trovava in un luogo a pregare)

Mentre in una normale scuola rabbinica si approfondisce la legge, la Torah (i doveri, i precetti, il senso delle regole), al seguito di Gesù, i discepoli/e approfondiscono la relazione con Dio in termini affettivi di figli/e -papà.

Padre – abba è un titolo di relazione famigliare, non di ruolo sociale come potrebbe essere in un sistema a struttura patriarcale. La preghiera ha il suo principio nell'atteggiamento confidenziale e fiducioso.

Sia santificato il nome. Il nome di Dio è Amore. “Santificato, nel senso di altro (alternativo rispetto alle logiche dominanti) quindi: “Sia manifestato l’amore di Dio che è totalmente altro da coloro che hanno potere sugli altri”. In altre parole, i discepoli chiedono che finalmente si realizzi un’immagine di Dio differente da qualsiasi altra immagine di potere mondano.

Venga il regno – è rafforzativo rispetto alla richiesta precedente di santificazione del nome. Si attui il piano di Dio; il mondo e le relazioni tra gli uomini avvengano secondo pensiero di Dio.

La manifestazione della tenerezza di Dio e il regno, cioè le cose e le persone che interagiscono secondo Dio è per il discepolo il PANE SUPER SOSTANZIALE (epiousion).

È il pane che dà l’energia per perdonare (pane della fraternità) e per rimanere nella fiducia quando questa è fortemente scossa e messa in dubbio dagli eventi (la tentazione)

Le parabole che seguono, ricorrono volentieri al paradosso per provocare tensioni che mettono in luce l'efficacia del mantenersi in relazione con il Padre. Non perché la preghiera arrivi ad approdare verso soluzioni magiche di fronte ai problemi, ma perché essa affina la sensibilità, pone la nostra sensibilità in sintonia con quella del Padre, tanto che il risultato è il DONO DELLO SPIRITO.

Questa parte del vangelo di Luca, che appartiene alla cosiddetta “sezione del viaggio”, assieme alla parabola del Samaritano e al racconto di Marta e Maria, rappresenta un'unità interessante.

  • Con la parabola del samaritano, Gesù ci parla dell'ascolto dell'umano (andare verso l'umano).

  • Con il racconto di Marta e Maria, l’evangelista vuole dare valore e senso al primato dell'ascolto della Parola come conseguenza dell'aver dato ascolto al lamento dell'uomo (mezzo morto)

  • Con la Preghiera del Padre Nostro, si dà rilevanza al fatto che la preghiera è un essere rivolti a Dio con la certezza di essere ascoltati perché si è ascoltato Gesù che ci chiede di ascoltare l'uomo. Infatti, Gesù ci insegna a vivere la relazione con Dio la quale comprende già in se stessa la coralità dell’essere reciprocamente aperti gli uni verso gli altri.

In conclusione: siamo dentro un gioco di scatole cinesi: Dio ascolta chi ascolta l'uomo e ascoltare Dio significa compiere la sua volontà che è amare, comprendere, soccorrere e perdonare gli altri.


Salmo 137

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:

hai ascoltato le parole della mia bocca.

Non agli dèi, ma a te voglio cantare,

mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:

hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.

Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,

hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;

il superbo invece lo riconosce da lontano.

Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;

contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.

La tua destra mi salva.

Il Signore farà tutto per me.

Signore, il tuo amore è per sempre:

non abbandonare l’opera delle tue mani.


Post Bottom Ad

Pages