Meditazione domenica XXVIa C - Monastero del Bene Comune

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sabato 27 settembre 2025

Meditazione domenica XXVIa C

 


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

  Ancora raid israeliani nella Striscia: almeno 50 i morti. Attacchi anche vicino alla parrocchia della Sacra Famiglia. Medici Senza Frontiere: 'Siamo costretti a sospendere le attività a Gaza City'
'Incessante offensiva israeliana, deterioramento della sicurezza'.

Colpita e danneggiata un'altra imbarcazione della Flotilla nelle acque internazionali a sud di Creta: la barca sulla quale viaggia, fra gli altri, la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla Maria Elena Delia.

Proteste dentro e fuori dal Palazzo di Vetro prima del discorso di Netanyahu alla 80.ma assemblea generale dell'Onu. Il premier israeliano rivendica l’operazione militare contro Hamas e dichiara di non volersi fermare:

I figli dell'Asia in rivolta: giovani voci da Filippine e Indonesia. Le proteste che in queste settimane stanno animando diversi Paesi orientali non possono passare inosservate. Sono indice anzitutto di un malessere diffuso tra le nuove generazioni, radicato nell’incapacità della politica di dare alle nuove generazioni una prospettiva di vita.

Quasi la metà dei bambini somali sotto i cinque anni potrebbe soffrire di malnutrizione acuta entro il 2026. La combinazione di guerre locali, carestie dovute al clima e drastici tagli ai finanziamenti internazionali sta aggravando una situazione.

In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione totale delle armi nucleari, celebrata ogni 26 settembre, occorre dare nuovo impulso al Trattato per la non proliferazione. Dal 2023 ad oggi le spese per rafforzare gli arsenali nucleari sono cresciute dell'11%

El Fasher, bombe sul mercato della città sudanese assediata. Decine le vittime tra le quali donne e bambini. Nella capitale del Darfur nessuno può entrare o uscire: la popolazione è sempre più allo stremo. E a complicare la situazione ora c'è anche la diffusione di malaria, colera e febbre dengue.

Sabato scorso, 20 settembre, alcuni bambini stavano partecipando a una festa di compleanno e ricevendo dei regali a Port-au-Prince, la capitale di Haiti, quando i droni hanno ucciso otto di loro. Si sono ritrovati nel vortice della violenza tra le bande criminali.

Almeno 16 casi di tortura, tra cui episodi di violenza sessuale, 31 sparizioni forzate e 75 detenuti politici fino a giugno 2025.

Violenti scontri a Lima, tra la polizia peruviana e i manifestanti, per lo più giovani della cosiddetta 'Generazione Z'. Il tema centrale della protesta è la riforma delle pensioni, che obbliga i giovani maggiorenni ad aderire a un fondo pensione.

Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

I frutti della Laudato si' a dieci anni dalla sua pubblicazione. La Caritas Ticino, promuove un convegno a dieci anni dall’enciclica Laudato sì, per capire come è cambiata la visione di ecologia integrale e di emergenza ambientale.

Concluso a Gorizia il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale. italiana. Nel documento finale i vescovi chiedono con forza che cessi ogni forma di violenza inaccettabile contro un intero popolo e che siano liberati gli ostaggi.

Il Messico ha formalizzato l'adesione al Trattato di protezione della biodiversità marina delle Nazioni Unite in occasione dell'assemblea generale in corso a New York. Tra le sue disposizioni chiave figurano la creazione di aree marine protette, la valutazione dell'impatto ambientale e la promozione della cooperazione internazionale.

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la Gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo


Dio, vogliamo insieme lodarti e cantarti per la gioia di saperti umile e amico degli umili. Amen

Am. 6,1.4-7; 1Tim. 6,11-16

Lc 16,19-31

Il profeta Amos ci sta accompagnando in queste domeniche. È un uomo che cerca di comprendere i messaggi di Dio attraverso gli avvenimenti di carattere sociale. Così, la situazione di ricchezza sfrenata di alcuni sfaccendati latifondisti, a fronte della situazione degli impoveriti, non può non riguardare una storia di salvezza che Dio vuole portare avanti con il suo popolo e con l’umanità. Ecco, direi che Amos vuole ridestare in noi il senso “sociale” della storia di salvezza. Ascoltando, insomma, le sue parole di fuoco, ci rendiamo facilmente conto che la questione della fede non si gioca tutta “nel salvarsi l’anima”.

“Gli spensierati, quelli che si sentono sicuri sulla montagna di Samaria – il palazzo dei poteri forti – mangiano, canterellano, bevono…”. Che c’è di male in queste cose? Eppure sentiamo insorgere in noi un profondo senso di indignazione. La dignità viene offesa quando manca l’insensibilità verso gli altri, o peggio, quando fonda la propria fortuna sulla sfortuna degli altri. Ed è proprio qui il male: l’ottundimento del cuore. “…Della rovina di Giuseppe non si preoccupano”.

Quando consegniamo il cuore all’idolo del profitto e della ricchezza, diventiamo talmente ciechi da non saper distinguere nemmeno ciò che rappresenta il nostro vero bene da ciò che rappresenta il nostro male. Amos si accorge che un sistema marcio porta alla rovina, non occorre essere degli indovini per comprendere che le scelte sbagliate hanno delle conseguenze, e così, Israele non è capace di vedere nemmeno il proprio immediato futuro: “Andranno in esilio, in testa ai deportati e cesserà l ‘orgia dei buontemponi”. Nel 722, a pochi anni quindi di distanza dalle parole di Amos, Israele verrà totalmente disperso nel tremendo esilio degli Assiri.

Il problema quindi è quello dell’insensibilità e dell’accecamento, del non vedere oltre perché stiamo scoppiando di sazietà. Se poi alla sazietà si uniscono l’ignoranza e l’orgoglio, la miscela può diventare davvero esplosiva. Occorre quindi guardare oltre; avere uno sguardo ampio, profondo lungo.

Ed eccoci quindi al senso di questo racconto evangelico. Non si tratta come altre volte di una parabola. È invece un racconto di sapore rabbinico. Un quadretto folkloristico dell’aldilà, …il seno di Abramo…, una fiaba raccontata dai rabbini. Non intende perciò essere una spiegazione sul premio e sul castigo della vita oltre la morte, né una condanna del ricco perché ricco. È piuttosto la drammatizzazione di un capovolgimento che è meglio attuare finché ne abbiamo la possibilità.

Ciò che consideriamo valori a cui dedicare le nostre migliori energie, come la ricchezza, l'eleganza, la reputazione, il successo, il benessere, non sono valori; non sono tali da meritare la consegna del nostro cuore; devono essere messi a K.O. perché non possono essere assoluti in quanto segnati dalla fine. Infatti: “morì anche il ricco”. E qui Luca si ricollega con l’altro racconto, quello del Capitolo 12 dove anche là il ricco si propone di godere dei beni per molti anni e non si lasciava misurare dal limite: il morire, la fine. Se, infatti, non vengono collocati al loro posto, possono provocare danni irreparabili. Le parole “anche se uno risorgesse dai morti…” oppure “i grandi tormenti di cui parla il racconto esprimono efficacemente il senso della irreparabilità della catastrofe dell’esistenza che si regge su valori vuoti.

Allora, ascoltando Mosè ed i profeti, ovvero la Parola di Dio, i cinque fratelli che come noi talvolta se ne stanno spensierati e rimbecilliti, con questa parola di Gesù veniamo drasticamente riportati alla realtà: Abbiamo una sola vita e questa, a dispetto di tutte le logiche dominanti, deve servire perché ci facciamo del bene gli uni gli altri senza cadere nell’abisso della disumanità.


Considero valore ogni forma di vita: la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale,

l'assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finché dura il pasto

il sorriso involontario

la stanchezza di chi non si è risparmiato

e due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varrà più niente

e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite

Considero valore risparmiare acqua

riparare un paio di scarpe

tacere in tempo

accorrere a un grido

chiedere permesso prima di sedersi

provare gratitudine senza ricordarsi di che

Considero valore sapere in una stanza dov'è il Nord

qual è il nome del vento che asciuga il bucato

Considero valore il viaggio del vagabondo

la clausura della monaca

la pazienza del condannato, qualunque colpa sia

Considero valore l'uso del Verbo “amare”

e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

(Erri De Luca)



Salmo 145

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.





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