Si è tenuta a
Villa San Giovanni la quarta edizione del Raduno dell’Alleanza con la Locride e la Calabria che ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da tutta Italia. Anche noi dell'Ass. Monastero del Bene Comune eravamo presenti (vedi foto a lato).
La novità di quest’anno sono stati i Cantieri Mediterranei, tavoli tematici dove amministratori locali, sindacalisti, imprenditori, volontari, esponenti della chiesa e della società civile hanno avuto l’occasione di progettare e condividere le iniziative congiunte tra il Nord Italia e la Calabria.
Dopo il saluto del sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle e del presidente dell’associazione Ponti Pialesi, Franco Marcianò, ha aperto la giornata il presidente del consorzio Sociale GOEL e portavoce dell’Alleanza, Vincenzo Linarello.
Anche alla luce dei fatti di questi giorni “i sud del Mediterraneo hanno bisogno di trovare il proprio modello di democrazia e la propria via allo sviluppo”, ha affermato Linarello.
Di fronte alle possibili conseguenze del federalismo fiscale “urge che le Regioni del Sud attuino una forte azione di prevenzione che salvaguardi il Meridione da un esodo di massa o da chissà quali conseguenti tensioni sociali. Serve una cura urgente di ‘meritocrazia’: chi più produce risultati concreti nei nostri territori deve poter disporre di più risorse”.
Dopo i gruppi di lavoro, ha chiuso la giornata il procuratore aggiunto Nicola Gratteri:
“Sono diversi anni che conosco il GOEL ed ho fiducia nell’onestà degli organizzatori di questo evento e nella bontà delle iniziative che da anni portano avanti”.
“Il tempo dell’assistenzialismo è finito non per scelta, ma perché sono finiti i soldi. Bisogna sganciarci dalla mentalità assistenzialista e dal clientelismo valorizzando le realtà virtuose che sono presenti nel nostro territorio”, ha sottolineato il procuratore aggiunto di Reggio Calabria.
>>L'Alleanza per la Locride e la Calabria nasce nel 2008 ed è composta da 736 enti e oltre 3000 persone in tutta Italia e si pone come obiettivo la libertà e la democrazia in Calabria opponendosi alla ‘ndrangheta e alle massonerie deviate tramite la partecipazione attiva e il mutualismo cooperativo ed economico. L’Alleanza sostiene gli sforzi nelle altre regioni d’Italia per contrastare i processi di infiltrazione di questi poteri di morte.