8 marzo
Giornata internazionale della donna
La giornata delle donne è anche in onore delle lavoratrici uccise nel rogo di Manhattan. A ricostruire le identità di quelle ragazze, molte italiane, è stato il ricercatore Michael Hirsch Cancellate per un secolo. Ora hanno un nome le operaie di New York
di Viviana Devoto (da l’Unità 8.3.11)
Nell’anno in cui si celebra il 150esimo dell’Unità d’Italia, diamo ancora più valore all’8 marzo, giornata nata più di un secolo fa per onorare le lavoratrici di tutto il mondo, diventata nel tempo festa delle donne e oggi occasione di rinascita per il nostro Paese.
Vogliamo un’Italia capace di stare nel mondo, in modo aperto e solidale con tutti i popoli, soprattutto con quelli che lottano per la libertà come ora quelli del Nord Africa.
Vogliamo che l’8 marzo sia, come il 13 febbraio, il giorno di tutte.
Delle donne che lavorano stabilmente fuori e dentro casa, di quelle che cercano lavoro e non lo trovano, delle lavoratrici costrette al lavoro nero, delle licenziate, delle precarie, delle tante che hanno lasciato lontano le loro famiglie per occuparsi delle nostre, e delle donne ridotte in schiavitù.
In Italia è diffusa una precarietà che non è solo di lavoro ma di vita. Coinvolge un numero crescente di donne e uomini.
Perché si possa scegliere è necessario:
Con il 13 febbraio abbiamo detto che la libertà, la dignità e la vita delle donne sono il presente e il futuro del paese, e il modo in cui vengono o non vengono raccontate nell’informazione e nei media è una grande questione nazionale.
Vogliamo perciò che questo 8 marzo sia anche la giornata in cui si discute di come i media rappresentano la realtà e del mestiere di giornalista.
Pensiamo che l’immagine dominante delle donne non possa ridursi al riflesso di un desiderio maschile stereotipato. Vogliamo un’informazione rispettosa e veritiera che dia conto di come le donne contribuiscono a costruire l’Italia.
L’8 MARZO 2011 RIMETTIAMO AL MONDO L’ITALIA
Comitato SE NON ORA QUANDO