8 marzo - Giornata internazionale della donna - Monastero del Bene Comune

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lunedì 7 marzo 2011

8 marzo - Giornata internazionale della donna

Videolettera delle studentesse e degli studenti 
8 marzo 
Giornata internazionale della donna

Se non ora quando? Adesso

VERONA – 8 marzo, ore 19.0, piazza Bra: vivaci incursioni animeranno il centro città, con lanterne, fiaccole e candele illumineremo la serata dell’8 marzo, ci scalderemo cantando e distribuiremo ai passanti volantini coi dati della condizione femminile in italia.

«La giornata internazionale delle donne si celebra dal 1977. Venne indetta dalle Nazioni Unite che riconobbe «gli sforzi della donna in favore della pace e la necessità della piena e paritaria partecipazione alla vita civile e sociale».
Pane e rose Nel 1908 a New York decine di migliaia di operaie protestarono con una marcia per ottenere lavoro e paga più dignitosi, per il diritto di voto e l’abolizione del lavoro minorile. Lo slogan era «Bread and Roses»: il pane e le rose».

La giornata delle donne è anche in onore delle lavoratrici uccise nel rogo di Manhattan. A ricostruire le identità di quelle ragazze, molte italiane, è stato il ricercatore Michael Hirsch Cancellate per un secolo. Ora hanno un nome le operaie di New York
Un ricercatore ricostruisce le identità delle vittime del rogo di New York: era il 25 marzo del 1911. Nell’incendio persero la vita 129 donne e 17 uomini. Molte di loro erano poco più che bambine
di Viviana Devoto (
da l’Unità 8.3.11)

RIMETTIAMO AL MONDO L’ITALIA
L’Italia non è un paese per donne e noi vogliamo che lo sia.
Nell’anno in cui si celebra il 150esimo dell’Unità d’Italia, diamo ancora più valore all’8 marzo, giornata nata più di un secolo fa per onorare le lavoratrici di tutto il mondo, diventata nel tempo festa delle donne e oggi occasione di rinascita per il nostro Paese.
Vogliamo un’Italia capace di stare nel mondo, in modo aperto e solidale con tutti i popoli, soprattutto con quelli che lottano per la libertà come ora quelli del Nord Africa.
Vogliamo che l’8 marzo sia, come il 13 febbraio, il giorno di tutte.
Delle donne che lavorano stabilmente fuori e dentro casa, di quelle che cercano lavoro e non lo trovano, delle lavoratrici costrette al lavoro nero, delle licenziate, delle precarie, delle tante che hanno lasciato lontano le loro famiglie per occuparsi delle nostre, e delle donne ridotte in schiavitù.
In Italia è diffusa una precarietà che non è solo di lavoro ma di vita. Coinvolge un numero crescente di donne e uomini.
Per tutti è un’ipoteca pesante sul futuro, ma la precarietà che pesa sulle giovani donne condiziona l’intera comunità nazionale e le sue prospettive. In Italia avere figli, una famiglia, è da tempo diventato un lusso. Noi vogliamo che per tutte e tutti esista la libertà di scegliere se e quando diventare genitori.
Perché si possa scegliere è necessario:
Congedo di maternità obbligatorio e indennità di maternità. Congedo obbligatorio di paternità. Norme che impediscano il licenziamento “preventivo”: niente più dimissioni in bianco.
Con il 13 febbraio abbiamo detto che la libertà, la dignità e la vita delle donne sono il presente e il futuro del paese, e il modo in cui vengono o non vengono raccontate nell’informazione e nei media è una grande questione nazionale.
Vogliamo perciò che questo 8 marzo sia anche la giornata in cui si discute di come i media rappresentano la realtà e del mestiere di giornalista.
Pensiamo che l’immagine dominante delle donne non possa ridursi al riflesso di un desiderio maschile stereotipato. Vogliamo un’informazione rispettosa e veritiera che dia conto di come le donne contribuiscono a costruire l’Italia.
Se non ora quando? Adesso
L’8 MARZO 2011 RIMETTIAMO AL MONDO L’ITALIA
Comitato SE NON ORA QUANDO

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