Una norma anti comitati nella manovra economica - Monastero del Bene Comune

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sabato 9 luglio 2011

Una norma anti comitati nella manovra economica

Non c’è solo la norma «salva-Fininvest» tra le pieghe della bozza di decreto-legge contenente la manovra finanziaria – attualmente all’esame del capo dello Stato -, ma un’altra amara sorpresa, scovata dagli attivisti veronesi del locale comitato contro il traforo.
L’art. 37, comma 6, lettera s prevede l’aumento da 2.000 a 4.000 euro del contributo da pagare per chiunque – impresa esclusa dalla procedura, privato cittadino, comitato – voglia ricorrere al Tar contro i provvedimenti adottati nell’ambito di «procedure di affidamento di pubblici lavori, servizi e forniture». Si tratta di un tentativo ad hoc per dissuadere le contestazioni infatti per le altre materie questo contributo ammonta a 500 [o eccezionalmente a 1.000] euro.
«Con questo provvedimento si rende sempre più difficile la contestazione attraverso le vie legali e pacifiche – sottolinea Alberto Sperotto del comitato veronese – che costituiscono e sempre costituiranno scelta irreversibile delle associazioni impegnate nella tutela ambientale, di qualunque decisione adottata in materia di appalti pubblici».
Da qui all’arbitrio assoluto il percorso è breve. Per questo il comitato di cittadini contro il collegamento autostradale delle Torricelle invita tutti i cittadini e comitati a far pressione, inviando una email al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, chiedendo che la norma venga ritirata dal Governo o cancellata dalle Camere. 

Il messaggio si può inviare qui: https://servizi.quirinale.it/webmail/
Il comitato veronese ha elaborato questo messaggio-tipo che può essere ovviamente rielaborato da ognuno:
Egregio
Sig. Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano
Nella Sua valutazione della bozza di decreto-legge contenente la manovra finanziaria La prego di considerare che l’art. 37, comma 6, lettera s) prevede l’aumento da 2.000 a 4.000 euro del contributo da pagare per chiunque (impresa esclusa dalla procedura, privato cittadino, comitato) voglia ricorrere al Tar contro provvedimenti adottati nell’ambito di “procedure di affidamento di pubblici lavori, servizi e forniture”. Teniamo conto che per le altre materie questo contributo ammonta a 500 (o eccezionalmente a 1.000) euro.
In altre parole, si rende sempre più difficile la contestazione attraverso le vie legali e pacifiche, che costituiscono e sempre costituiranno scelta irreversibile delle associazioni impegnate nella tutela ambientale, di qualunque decisione adottata in materia di appalti pubblici.
Da qui all’arbitrio assoluto il percorso è breve.
Rispettosamente Le chiedo pertanto di esercitare i Suoi poteri, al fine di tutelare il diritto dei cittadini italiani di potersi liberamente avvalere degli strumenti giuridici messi a disposizione dal nostro sistema democratico, facendo in modo che tale norma venga ritirata dal Governo o cancellata dalle Camere.
Sicuro di un Suo interessamento le porgo i miei ossequi.
Nome, cognome, indirizzo

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