> Un esempio di buona pratica di partecipazione: l'8° Circoscrizione di Verona sospende la vendita dell'ex scuola di Poiano e convoca un'assemblea dei cittadini. - Monastero del Bene Comune

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lunedì 11 febbraio 2013

> Un esempio di buona pratica di partecipazione: l'8° Circoscrizione di Verona sospende la vendita dell'ex scuola di Poiano e convoca un'assemblea dei cittadini.


Consiglio del 7 febbraio 2013 Sp6 ed ex scuole di Poiano (vedi)
La proposta infiamma il dibattito nel consiglio dell´8 circoscrizione di Verona. Sospesa vendita dell´ex scuola. Abitanti sulle barricate. Consiglieri di minoranza si imbavagliano per protesta. E la pista ciclabile annunciata con la Sp6 è inesistente: nuovo scontro.

La proposta di alienare l´ex scuola di Poiano ha infiammato il dibattito nell´ultimo consiglio dell´ottava circoscrizione. I cittadini non hanno gradito l´idea ed hanno espresso veementemente le proprie perplessità. Del resto, la serata prometteva bene fin dall´inizio, quando i consiglieri di minoranza si sono imbavagliati per protesta, di fronte al rifiuto di discutere una loro mozione, riguardante il progetto della Sp6 e la sua presentazione alla stampa. 

«L´annunciata pista ciclabile non esiste nel progetto», precisa il capogruppo del Pd Roberto Fenzi, «come aveva ammesso anche l´assessore comunale Enrico Corsi. Era stata chiesta, ma Veneto Strade non l´ha inserita. "Venderla" alla stampa è pura propaganda e chiediamo immediata smentita».

Alla risposta negativa del presidente dell´ottava, Dino Andreoli, («discuteremo la mozione nelle prossime settimane», ha replicato), gli esponenti del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Civicattiva hanno tirato fuori sciarpe verdi, della tipica sfumatura leghista, con cui si sono auto ridotti al silenzio. Ma la calma è durata poco, perché quando si è passati a esaminare la proposta di alienazione dell´ex scuola, i cittadini della frazione sono insorti. 

«L´edificio ospitava il centro anziani e molte altre attività delle associazioni locali», ha ricordato il primo firmatario, Vittorino Formenti, «spazi che ora mancano e di cui la zona ha estremo bisogno. La scuola è inagibile dal 2008 e per sistemarla, secondo le nuove norme, servirebbe oltre un milione di euro. Soldi che ora è impossibile trovare. Meglio alienare lo stabile, vincolando però il futuro vincitore del bando a realizzare una nuova struttura, in cui potranno trovare sede tutte le attività che la scuola ospitava».
Ma è subito guerra di cifre con i cittadini che, documenti alla mano, ricordano come secondo l´ultima perizia fatta, nel 2008, servivano 300mila euro per mettere la scuola in sicurezza, sottolineando come il l´essere pericolante derivi anche dall´abbattimento di un muro portante. «Perché chi allora l´ha deciso non se ne assume la responsabilità?» si domandano i poianesi. E ancora: «Prima di vendere a privati si è provato a chiedere ad Agec o Ater se sono disposti a dare una mano?». 
Molte perplessità nascono anche dalla nuova sede destinata a centro anziani e associazioni, che sorgerebbe in via Segorte. «Ma è fuori dal centro», fanno notare i cittadini, «mentre la scuola è molto più facile da raggiungere per gli anziani». Ci si è domandati cosa potrebbe sorgere al posto dell´ex istituto, cosa ancora tutta da decidere, con il solito spettro della speculazione edilizia. Ma a far ribellare i cittadini è stata la sensazione di non essere stati coinvolti nelle decisioni. A nulla sono servite le repliche della maggioranza, che ha più volte assicurato di voler solo portare a casa un risultato positivo per le esigenze del paese. Alla fine il consiglio si è espresso all´unanimità per sospendere la proposta, in attesa di organizzare un´assemblea in cui discuterla, con dati più precisi e nuove perizie.
L’Arena sabato 09 febbraio 2013 pagina 23- Elisa Innocenti

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