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martedì 7 ottobre 2014
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> Il Tribunale Permanente dei Popoli ha risposto positivamente all'esposto del Controsservatorio Valsusa
> Il Tribunale Permanente dei Popoli ha risposto positivamente all'esposto del Controsservatorio Valsusa
il Tribunale Permanente dei Popoli ha ritenuto ammissibile l'esposto presentato dal Controsservatorio Valsusa e da un folto gruppo di amministratori locali in cui veniva denunciata la violazione di diritti fondamentali dei singoli abitanti e della comunità della Valle con riferimento alla progettata costruzione della linea Tav Torino-Lione.
È una importante vittoria e un significativo riconoscimento per il movimento di opposizione al Tav e non solo. Una ragione di più per continuare nell’impegno di questi anni.
Nella risposta pervenuta il 20/09/2014 il Tribunale Permanente dei Popoli ci comunica che ha aperto un procedimento nel quale esaminerà in particolare "le finalità e l’effettività delle procedure di consultazione delle popolazioni coinvolte e l’incidenza sul processo democratico".
Nella risposta viene altresì segnalato che «sempre più chiaramente si evidenziano anche nei Paesi cosiddetti "centrali”, situazioni - più volte rilevate nei Paesi del Sud in sessioni del Tribunale per quanto riguarda il rapporto tra sovranità, partecipazione delle popolazioni interessate, livello delle decisioni politico-economiche - che mettono in discussione e in pericolo l’effettività e il senso delle consultazioni e la pari dignità di tutte le varie componenti delle popolazioni interessate. In questo senso il caso TAV, insieme alle altre vicende segnalate al TPP, è “rappresentativo” di processi e meccanismi più generali, specificamente importanti nell’attuale fase della evoluzione economica-politica europea e mondiale...».
Di qui la decisione - particolarmente importante - di estendere il procedimento a casi analoghi, con una procedura avviata immediatamente e che si svilupperà nei prossimi mesi, a cavallo tra il 2014 e il 2015.
Il procedimento aperto oggi è il primo, nei 35 anni di storia del TPP, che affronta problemi di violazione di diritti fondamentali connessi alla realizzazione di un grande opera in Europa: segno che esistono i presupposti per ipotizzare che la Val di Susa rappresenti un laboratorio di ricerca avanzata di una nuova politica coloniale diversa nelle forme rispetto a quelle tradizionali ma non per questo meno devastante.
Sul sito del Controsservatorio trovate altre informazioni e il testo della risposta del TPP.
Se l'accoglimento dell'esposto è già di per sé un fatto di grande rilievo e lascia ben sperare sulle possibili conclusioni, il nostro impegno continua affinché la specificità della questione TAV To-Lyon trovi il giusto spazio nel percorso avviato. Come Controsservatorio coinvolgeremo anche in questa nuova fase amministratori, tecnici e comitati, consapevoli che solo uno sforzo comune può produrre il migliore risultato: 25 anni di esperienza lo dimostrano.
Seguite sul http://controsservatoriovalsusa.org le prossime iniziative del Controsservatorio Val Susa