MSF organizza un evento di commemorazione in questa data in numerose città del mondo. Sarà un momento per ricordare e onorare i nostri amici, colleghi e pazienti.
Il bombardamento di Kunduz, così come gli attacchi in Yemen e in Siria, generano una profonda preoccupazione in chiunque sia coinvolto o interessato all’intervento umanitario. Ci troviamo di fronte a continue violazioni delle convenzioni di Ginevra e il Diritto Internazionale Umanitario. Ora più che mai, la possibilità per le persone in zone di conflitto di ricevere assistenza medica imparziale dipendono dal rispetto, delle strutture sanitarie, del personale medico e dei pazienti.
L’Ospedale di Kunduz è stato aperto da MSF nel 2011. Soltanto nel 2014, più di 22.000 pazienti hanno ricevuto cure presso la struttura e sono stati effettuati più di 5.900 interventi chirurgici. Al momento dell'attacco, tutti i 105 posti letto dell’ospedale erano occupati, compresi gli 8 letti di terapia intensiva. Vi si trovavano 80 membri del personale di MSF insieme a pazienti e custodi. L'ospedale di MSF era l’unica struttura sanitaria gratuita completamente funzionante a Kunduz durante i combattimenti degli ultimi mesi.
Il bombardamento lascia migliaia di persone senza assistenza sanitaria proprio quando ne hanno più bisogno. La popolazione di Kunduz è costituita da circa 300 000 abitanti ma l’ospedale era un riferimento per tutta la provincia.
Tutto il personale e i volontari di MSF, i membri dell'associazione, i volontari, i sostenitori, la cittadinanza e le altre associazioni sono invitati a raccogliersi insieme alle ore 15 di martedì 3 davanti all'Arena (nel luogo simbolo della nostra città) e condividere un momento di lutto, accompagnato dalla richiesta di rispettare l’assistenza medico umanitaria nei conflitti. Perché anche la guerra ha delle regole.