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sabato 21 maggio 2016

3 giugno 2016 | José Maria Castillo a Verona
Venerdì 3 giugno ore 21.00 | Chiesa di San Nicolò
Gesù è vissuto in maniera tale che, quando ha iniziato ad agire e a parlare in pubblico, è entrato in conflitto con i responsabili della religione (i sacerdoti, i teologi ed i più stretti osservanti).
Il Vangelo è il grande racconto di questo conflitto, che è terminato drammaticamente nel processo, nella condanna e nella morte di Gesù.
Per questo resta cruciale la domanda: come ha potuto fondare una religione un uomo la cui vita è finita in uno scontro mortale con la religione? L’aspetto centrale della vita di Gesù non è stato il religioso e la religiosità, ma l’umano e l’umanità.
E poiché Gesù si è posto dalla parte della vita e della felicità degli esseri umani, il Vangelo incentra la sua attenzione sulla salute dei malati, sulla convivialità con tutti (specialmente con i poveri) e sulle migliori relazioni umane. In questo modo Gesù ha spostato il centro della religiosità, che “non sta più nel sacro ma nell’umano”. Credere nel Vangelo è lottare contro la nostra inumanità e farci ogni giorno più umani.
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