La cena e l’utopia
a cura di Fulvio De Santa
Antipasto
Platone per bocca di Socrate espone a Glaucone la teoria che l'alimentazione ideale per gli uomini della città del futuro dovrà essere semplice e vegetariana:
Focacce di frumento e orzo, olive, formaggio di capra, cipolle, legumi, dolcetti di fichi, bacche di mirto, ghiande arrosto e un po' di vino.
Alle obiezioni di Glaucone, che pretenderebbe una dieta a base di carne, Socrate, anticipando i motivi ecologici del vegetarianesimo, oppone le sue ragioni
avremo bisogno di molti maiali e di guardiani, e poi saremmo costretti a ricorrere più spesso ai medici. E gli allevamenti richiederanno spazi nuovi, sottraendo terreno all'agricoltura. Così, la città sarà costretta ad invadere i paesi vicini ed a fare la guerra"
Primo
Talvolta è poco più di una seducente immagine come l’isola evocata da Guido Gozzano nella poesia “La più bella” , metafora dell’eterna ricerca di senso:
(…) s’annuncia col profumo, come una cortigiana (…)
rapida si dilegua come parvenza vana,
si tinge del color di gelosia (…)
Secondo
Giacomo Leopardi Il miglior cibo possibile nel migliore dei mondi possibili
Le uniche cose sopportabili
Sono le cose che non sono
Dolce utopia
Tratto dalla performance dell’artista Cattellan 1996
Conferenza nazionale sull'Utopia | Monastero del Bene Comune Stimmatini Sezano, 14-15 ottobre 2016