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primo: fare il punto sullo stato dell'acqua in quanto diritto universale e bene comune e pubblico mondiale e questo ai livelli: locale/regionale, nazionale, continentale/ europeo e mondiale. A tal fine, la metà del tempo che avremo a disposizione sarà dedicata alla condivisione dei dati, delle informazioni e delle analisi a nostra conoscenza
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secondo: sulla base dello stato dell'arte, identificare i punti critici chiave e le sfide "politiche" principali su cui concentrare i nostri sforzi di mobilitazione in quanto Abitanti della Terra nel corso dei prossimi 4-5 anni, secondo quali modalità e quali mezzi ?
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valutare se e come dare sempre più forza nelle varie regioni del mondo alla mobilitazione degli abitanti della terra via le class actions cioè azioni collettive di denuncia e di messa in accusa presso i tribunali competenti di coloro, soggetti pubblici e soggetti privati, che non rispettano le leggi esistenti in materia di salvaguardia, di cura e di promozione della salute degli esseri umani e del buono stato ecologico delle altre specie viventi e degli ecosistemi della (Madre) Terra.