Un numero imprecisato di confraternite affolla i campus di tutta la Nigeria e le rivalità tra questi gruppi causano la morte di decine di studenti ogni anno. Negli ultimi mesi nelle Università di Rivers State e di Calabar ci sono stati omicidi e arresti di presunti adepti, ma la reazione delle istituzioni rimane debole.
La Nigeria conta centosettanta istituti universitari tra federali, statali e privati, alcuni dei quali prestigiosi come l’Università di Ibadan e l’Università di Lagos. La National Universities Commission (NUC) ha stimato che nel 2017 gli studenti universitari nigeriani erano 1.9 milioni. Tuttavia violenza, criminalità e corruzione non risparmiano neppure il settore dell’istruzione e i campus sono divenuti dei farwest dove si affrontano confraternite rivali. Scontri che hanno provocato una scia di giovani morti.
Nel luglio scorso, in meno di 48 ore, due studenti dell’Università di Rivers State, a Port Harcourt, sono stati brutalmente assassinati da alcuni uomini, presunti adepti di una setta. Prince Barisua Tuaka, studente universitario all’ultimo anno della facoltà di agraria, è stato ucciso con un proiettile alla testa vicino ad un ostello all’interno del campus. Probabilmente il giovane era membro di una confraternita e i membri del gruppo rivale lo avrebbero ammazzato per stabilire la loro supremazia. Poche ore dopo un altro studente, della facoltà di ingegneria, è stato trovato morto in una delle vie della città. Sul suo corpo aveva numerosi tagli da machete.
Lo stato di Rivers non è l’unico ad essere al centro dei recenti fatti di cronaca sulle attività delle confraternite. Infatti, nell’ottobre scorso il comando di polizia dello stato di Cross River ha arrestato cinque studenti dell’Università di Calabar. Le forze dell’ordine sono intervenute dopo le minacce ricevute da alcuni studenti da parte di gruppi di queste associazioni segrete. La polizia ha anche recuperato due pistole prodotte localmente dai ragazzi. Ciò che desta maggior stupore, però, è la risposta delle istituzioni giudiziarie. Alcuni dei cinque sospetti infatti erano già stati arrestati e poi rapidamente rilasciati dal tribunale della zona.
Le attività di queste confraternite negli anni si sono spinte anche al di fuori dell’ambiente universitario, nelle strade delle città più popolate e nei villaggi circostanti. Sempre il mese scorso nel villaggio di Okundi, nello stato di Cross River, sette persone sono morte dopo uno scontro a fuoco tra la comunità locale e alcuni membri di una setta che hanno attaccato il villaggio durante un incontro, fissato proprio per discutere una strategia per sopprimere queste organizzazioni.
Origini e sviluppi
Le confraternite in Nigeria sono gruppi religiosi o sociali le cui convinzioni e pratiche sono spesso segrete. I membri condividono dei valori comuni e ogni attività è solitamente preceduta da un rituale. Le ragioni che spingono i giovani ad accettare le proposte di affiliazione sono la brama di potere, il prestigio sociale e la maggiore sicurezza che la comunità garantisce.
Il primo gruppo fu quello fondato dallo scrittore Premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka e da altri studenti dell’Università di Ibadan nel 1952. I membri assunsero il nome di Pyrates (Pirati) e il loro progetto era quello di cambiare le convenzioni vigenti all’interno dell’ambiente universitario, in quegli anni legato alla classe aristocratica dei colonialisti.
I ‘magnifici sette’, come si facevano chiamare, si opposero all’istruzione terziaria riservata solo ai ricchi e alla posizione sociale determinata dall’appartenenza tribale. Crearono quindi una confraternita aperta a ogni promettente studente di sesso maschile, indipendentemente da tribù ed etnia. Nel 1972 i Pyrates subirono un significativo scisma. Alcuni membri vennero espulsi perché non più conformi agli elevati standard accademici ed intellettuali stabiliti dal gruppo e gli esclusi fondarono la confraternita dei Bucanieri.
Tra gli anni ’70 e gli anni ’80 nacquero numerosi culti in diverse università nigeriane come la Supreme Eiye Confraternity fondata anch’essa ad Ibadan, la Supreme Vikings Confraternity istituita da tre ex-Bucanieri all’Università di Port Harcourt e i Klansmen dell’Università di Calabar che si distinguono dai gruppi prima citati perché il loro culto si basa sull’adorazione di un demone chiamato Ogor.
Altri due culti rilevanti sono la Family, nata all’Università di Ilorin, che si ispira alla mafia italiana e a quella trapiantata negli USA, e i Black Axe dell’Università del Benin. Alcuni membri di quest’ultima confraternita nel 1999 si sono macchiati di un orribile crimine uccidendo cinque studenti e ferendone almeno altri venti nel campus universitario Obafemi Awolowo, pochi mesi dopo che il sindacato studentesco aveva individuato il loro covo, trovando all’interno armi, abiti neri e insegne del culto.
Pare che il vice-cancelliere del tempo fosse a conoscenza delle loro attività e li proteggesse, impiegandoli per attaccare gli studenti attivisti. A partire dagli anni ’80 infatti, le autorità politiche e il personale universitario cominciarono ad assoldare membri delle confraternite per controllare individui e gruppi sociali da cui si sentivano minacciati. Tuttavia i gruppi, che ricevevano soldi e armi, li usavano spesso per sedare le rivalità intercomunitarie. In quel periodo i culti si accostarono anche ai riti vodoo, ma dopo le espulsioni di alcuni studenti universitari sospettati di praticare tali cerimoniali, le confraternite spostarono le loro attività fuori dai campus.
Con il passare degli anni le confraternite sono diventate sempre più violente e si sono reinsediate all’interno delle università del paese. Ogni anno reclutano nuovi membri e le cerimonie di iniziazione includono percosse, ingestione di un liquido misto a sangue, e perfino stupri ai danni di studentesse o di donne del personale universitario. Le attività dei culti consistono in minacce ai professori per ottenere voti più alti, criminalità informatica, estorsione, rapina a mano armata. Nel Delta del Niger sarebbero anche coinvolti nel rapimento dei lavoratori stranieri delle compagnie di petrolio e gas.
Sebbene questo tipo di associazionismo sia nato dai raggruppamenti di studenti di sesso maschile, a partire dagli anni ’90 colleghe e fidanzate dei membri hanno fondato confraternite femminili come le Black Bra, le Amazzoni e le Figlie di Jezebel. Questi gruppi hanno fin da subito cominciato ad operare come circoli della prostituzione.
Prevenzione e sanzione
Il 25 ottobre scorso la Camera dei Rappresentanti di Cross River ha elaborato un disegno di legge che proibisce le confraternite. Le intenzioni del progetto sono identificare i membri e rendere le pene più severe, ipotizzando anche la pena di morte.
I provvedimenti presi a livello locale però, non sarebbero sufficienti ad arrestare un fenomeno nato ormai molti anni fa, diffuso in tutta la Nigeria e caratterizzato da una violenza sistematica. Per molti nigeriani l’adesione a una setta è infatti diventata la norma e per molti giovani pare essere l’unica via di fuga da povertà, discredito e insicurezza. In un paese con una popolazione di circa 200 milioni di persone e con 25 milioni di disoccupati, secondo le statistiche del National Bureau of Statistics del 2018, è necessaria una forte strategia a livello nazionale per risollevare il tasso di occupazione giovanile e in generale l’economia.
Per dissuadere i giovani dall’adesione alle confraternite bisognerebbe dare loro maggiore stabilità economica e sicurezza, nonché creare condizioni di vita, di studio e di lavoro, presenti e future, più favorevoli. Infine, è essenziale il ruolo del sistema giudiziario che deve punire i responsabili di azioni violente e criminose, e sanzionare coloro che, nel mondo degli affari e nelle organizzazioni politiche, offrono agli adepti protezione e aiuti economici.
Come tutti gli anni,
anche nei primi giorni del 2024 (2-3-4 gennaio), dedicheremo una "TRE
GIORNIT" alla riflessione su argomenti di attualità che ci
stanno particolarmente a cuore.
Il 22 luglio scorso,
un amico, testimone e maestro di vita, d. Luigi Adami, ci ha
lasciati. Gli amici e i parrocchiani di S. Zeno di Colognola, il 6-7
ottobre, hanno ricordato la sua figura di pastore e compagno di
cammino. Nella TRE GIORNI di inizio anno, al Monastero del Bene
Comune di Sezano, più che ricordare la sua figura di uomo, di
pastore e di amico-compagno, vorremmo raccogliere alcune peculiarità
del suo pensiero per imparare a guardare la realtà con "onestà
e amore", come lui amava dire. Da
lui abbiamo appreso che le esperienze vanno sempre vissute in
compagnia della riflessione. Insomma, la superficialità, la mancanza
di senso critico, il dare tutto per scontato, l'assenza di creatività
ecc. costituiscono la base della disumanità.
Da
dove partire per muoverci nell' esperienza con ONESTÀ e AMORE?
D. Luigi non ha
pubblicato nulla. Non ha scritto libri. Condivideva pensieri e
considerazioni attraverso appunti occasionali, articoli e/o pagine di
testi da lui letti e meditati. Mi passò un giorno una paginetta di
appunti che egli stesso scrisse riflettendo sulla situazione
pastorale della chiesa in quel momento (siamo negli anni 80 - 90).
Si trattava di 5 scompensi che egli registrava, tra il serio e il
faceto, a imitazione delle " 5 piaghe " del Rosmini. A mio
avviso, sono osservazioni che valgono non solamente per la vita della
Chiesa, ma che possono abbracciare tutti gli aspetti del vivere
umano. Per vivere con onestà e amore occorre attraversare questi
cinque scompensi, sempre in agguato:
1)Tra il fare e il pensare.
Lo scompenso verso il fare, specialmente nel non ripensare a quello
che si è fatto, scade facilmente a mero pragmatismo, a un
affaccendarsi autogiustificantesi.
2)Tra l'etico e l'ideologico.
Lo scompenso verso l'ideologico ha come conseguenza un agire guidato
dai vantaggi che si portano a casa (consensi, potere, gratificazione)
e non dal bene in quanto tale, gratuitamente quindi.
3) Tra
prudenza e profezia. È uno scompenso che sbilancia verso
la sicurezza hic et nunc. rivela una visione senza lungimiranza e
senza fede.
4) Tra
il passato e il futuro. Lo
scompenso verso il passato privilegia un concetto di coerenza che si
identifica con il continuismo e il tradizionalismo, si sente a suo
agio nella ripetizione e non nella sperimentazione.
5) Tra
il simbolico (qualità) e il descrittivo (quantità).
Sono due linguaggi della comunicazione verbale e reale, fatta con le
parole e con le cose. Lo squilibrio verso il descrittivo (quantità)
dà più importanza alla quantità delle opere che non alla qualità,
privilegia più la ricerca di spazi che di messaggi credibili ed
efficaci.
CALENDARIO
DEGLI INCONTRI
Martedì
2 gennaio
ore
9.30
PAOLO
BERTEZZOLO | Tra
il fare e il pensare
ore
15.30
ROBERTO
VINCO | Tra
l'etica e l'ideologico. Dalla religione alla spiritualità.
Mercoledì
3 gennaio
ore
9.30
CRISTINA
FRESCURA | Tra
prudenza e profezia
ore
15.30
ELIANO
ZIGIOTTO e RITA FALEZZA | Tra
simbolico e descrittivo
Giovedì
4 gennaio
ore
9.30
FRANCESCO
COMINA | Tra
passato e futuro
Per
chi desidera risiedere o fermarsi al pranzo è richiesta la
prenotazione entro il 30 dicembre 2023
Alla fine di ogni anno migliaia di giovani provenienti da vari Paesi e denominazioni si riuniscono per cinque giorni in una grande città europea per pregare e condividere la vita della popolazione e delle comunità ecclesiali locali.
Dopo Madrid, Breslavia, Torino e Rostock, il 46° Meeting europeo si svolgerà da giovedì 28 dicembre 2023 a lunedì 1° gennaio 2024 a Lubiana.
La Comunità di Taizé ha un nuovo priore! Sabato 2 dicembre, frère Alois ha ceduto il suo incarico a frère Matthew, alla presenza di rappresentanti di varie Chiese e di molti amici della Comunità, oltre che dei giovani attualmente a Taizé.
Tra i rappresentanti delle Chiese, a cinque di loro è stato chiesto di recitare una preghiera per l’insediamento di frère Matthew come "servitore della comunione": il vescovo Benoît Rivière di Autun, Chalon e Mâcon, il metropolita Maximos del Patriarcato ecumenico di Ginevra, i vescovi anglicani Olivia Graham di Reading e Smitha Prasadam di Huddersfield e il pastore Laurent Schlumberger, ex presidente della Chiesa protestante unita di Francia. Tra gli altri partecipanti, il pastore Christian Krieger, presidente della Federazione protestante francese, e il vescovo luterano di Riga, Rinalds Grants.
domenica 19 giugno 2022 ore 16-19.30 al Monastero del Bene Comune di Sezano (Verona) si terrà l'incontro "Dov'è la vittoria?" Testimonianze per la pace e contro la guerra globale. L'incontro è promosso da Agorà degli Abitanti della Terra, Transform!Italia e Ass. Monastero del Bene Comune di Sezano (Verona).
L'incontro sarà trasmesso via streaming sulla pagina FB del Monastero del Bene Comune.
Cento giorni di guerra per dire "no" a tutte le guerre - Sergio Centofanti (Vatican News)
Sono passati già 100 giorni dall'inizio di questa folle guerra: e non se ne vede la fine. Anzi, salgono le preoccupazioni per un allargamento del conflitto e non si può escludere una guerra mondiale nucleare. Se ne parla sempre di più. In tv si afferma che basterebbero pochi secondi per distruggere grandi città. E ci stiamo abituando a questo linguaggio. Sarebbe il suicidio dell'umanità.
La storia insegna che quando si inizia una guerra piccola non si immagina quanto grande possa diventare. Lo si vede dopo. Quando un leader decide di cominciare una guerra contempla le sue possibili vittorie: ma la storia ci mostra la fine ingloriosa di tanti di questi leader. La storia ci insegna che spesso non si impara dalla storia. E gli errori si ripetono, errori che sono letali per chi li compie e purtroppo drammatici per i milioni di persone che li subiscono.
Intanto, l'invasione russa voluta da Putin sta provocando morte e distruzione in Ucraina: l'Occidente ha le sue responsabilità nell'escalation della tensione nell'area, ma l'attacco russo non ha giustificazioni. Muoiono bambini, muoiono i civili, vengono distrutti edifici residenziali, ospedali, case, scuole, chiese. Le famiglie vengono divise, i profughi e gli sfollati sono milioni. Tante vite sconvolte e distrutte in Ucraina. Un Paese distrutto è un crimine contro l'umanità. Anche in Russia si piangono tanti ragazzi mandati a morire non si sa perché. E nel mondo è colpita un'economia che si stava appena cominciando a riprendere dai colpi della pandemia. Ora ci sono anche la guerra del gas, la guerra del petrolio, la guerra del grano: e per i poveri c'è più povertà e più fame. Senza contare l'odio che cresce, i sentimenti di rabbia, di violenza e di vendetta che aumentano e preparano altra violenza, altri rancori, altri lutti.
La guerra è una pazzia, ha detto più volte Papa Francesco. È un'avventura senza ritorno, aveva detto Giovanni Paolo II. Serve una parola di pace, una profezia che sappia dire con forza “basta” a questa guerra e a tutte le guerre dimenticate nel mondo: Siria, Yemen, Etiopia, Somalia, Myanmar ... Abbiamo bisogno di coraggio per trovare una via d'uscita a tanta devastazione. Abbiamo bisogno di trovare il coraggio di ribellarci alle guerre comandate da qualche potente che manda a morire gli altri. Quante altre morti serviranno per poter dire "basta"? Quando si sveglieranno i popoli per dire che vogliono vivere in pace?
Papa Francesco invita tutte e tutti, credenti e non credenti, ad una "supplica corale per la pace".
Anche la "Verona per la pace che dice no alla guerra" aderisce a questa proposta.
Il Comitato veronese per le iniziative di pace, con Cgil Cisl e Uil, promuove una Fiaccolata per la pace che si terrà mercoledì 2 marzo, dalle ore 19,30 in piazza Bra, contro la guerra in Ucraina e in ogni parte del mondo.
Dopo la fiaccolata, dalle ore 20,30 - momento di digiuno rinunciando alla cena - si terrà una veglia, a carattere laico e interreligioso, per condividere messaggi di pace da espressioni di fedi diverse.
L'invito è aperto a tutti coloro che credono nella pace e vogliono che le armi tacciano. Ai partecipanti viene richiesto di portare una candela da casa, che sarà il simbolo della luce di speranza.
Appello di Papa Francesco a credenti e non credenti
2 marzo
Giornata di digiuno e preghiera per la pace
appuntamento ore 16 a Sezano - Monastero del Bene Comune
L'Associazione Monastero del Bene Comune
è nata nel luglio 2009 presso l'antico monastero di Sezano, da un gruppo di persone che hanno a cuore la promozione della convivenza umana nella “città del vivere insieme”.. Learn More →
Ciò che possiamo fare è, in paragone a quanto ci viene dato, sempre poco.
Ma quel poco dobbiamo farlo. (Edith Stein)
Chi sei tu, dolce luce, che mi riempie e rischiara l'oscurità del mio cuore? (Edith Stein)
Edith Stein, conosciuta anche col suo nome religioso di Teresa Benedetta della Croce (Breslavia, 1891 - Auschwitz, 1942), monaca cristiana, filosofa e mistica tedesca dell'Ordine delle Carmelitane Scalze, vittima della Shoah. Di origine ebraica, Edith Stein si convertì al cattolicesimo dopo un periodo di ateismo. Venne arrestata nei Paesi Bassi dai nazisti e rinchiusa nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau dove, insieme alla sorella Rosa, venne trucidata il 9 agosto 1942. Nel 1998, Edith Stein è stata proclamata santa da papa Giovanni Paolo II, il quale, l'anno successivo, l'ha dichiarata anche patrona d'Europa.
venerdì 2 giugno 2023 ore 20.30 | Kammerchor Staufen
Partecipare all’incontro a Torino è.. ... pregare con la bellezza dei canti e la profondità del silenzio. ... unirsi a migliaia di giovani per approfondire la fede e condividere in semplicità. ... sperimentare l’ospitalità delle famiglie e delle comunità cristiane di Torino. ... incontrare le persone che vivono il Vangelo in mezzo alle sfide di oggi. ... trovare un nuovo impulso per la solidarietà in Europa.
Lectio divina 2021-22
Venerdì 6 maggio 2022 ore 20.45 - Monastero di Sezano
Sabato 1 gennaio
2022 alle ore 19
Benedizione delle
icone e apertura esposizione
L'esposizione
rimarrà aperta ai visitatori dal 1° al 9 gennaio 2022
Domenica 2 gennaio
2022 e domenica 9, dalle ore 16-18
Luisa Cielo guiderà
la visita all'esposizione delle icone.
Il giorno
dell'Epifaniala visita sarà guidata da Donatella Oliosi.
è consigliata la prenotazione scrivendo a
monasterodelbenecomune@gmail.com
Triduo
Pasquale
(*)
giovedì
santo 14 aprile
ore
20 Eucarestia nella Cena del Signore
venerdì
santo 15 aprile
ore
9.30 Meditazione con Lucia
Vantini (**)
ore
15.30 Preghiera universale
ore
20.00 Preghiera della Croce sullo stile di Taizé
sabato
santo 16 aprile
ore
9.30 Meditazione con Lucia
Vantini
ore
17.00 Preparando insieme la Veglia
ore
21.00 Veglia di Pasqua
domenica
di Pasqua 17 aprile
ore
11.00 Eucarestia
ore
13.00 Semplice pranzo insieme
Chi desidera risiedere e pernottare a Sezano durante i giorni del Triduo Pasquale scriva a nicolettosilvano@gmail.com – 3402481368
Rimangono da rispettare le misure di sicurezza cioè l'obbligo delle mascherine FFP2 per gli incontri in ambienti chiusi e i pasti, le misure igieniche.
Come tutti gli anni,
anche nei primi giorni del 2024 (2-3-4 gennaio), dedicheremo una "TRE
GIORNIT" alla riflessione su argomenti di attualità che ci
stanno particolarmente a cuore.
Il 22 luglio scorso,
un amico, testimone e maestro di vita, d. Luigi Adami, ci ha
lasciati. Gli amici e i parrocchiani di S. Zeno di Colognola, il 6-7
ottobre, hanno ricordato la sua figura di pastore e compagno di
cammino. Nella TRE GIORNI di inizio anno, al Monastero del Bene
Comune di Sezano, più che ricordare la sua figura di uomo, di
pastore e di amico-compagno, vorremmo raccogliere alcune peculiarità
del suo pensiero per imparare a guardare la realtà con "onestà
e amore", come lui amava dire. Da
lui abbiamo appreso che le esperienze vanno sempre vissute in
compagnia della riflessione. Insomma, la superficialità, la mancanza
di senso critico, il dare tutto per scontato, l'assenza di creatività
ecc. costituiscono la base della disumanità.
Da
dove partire per muoverci nell' esperienza con ONESTÀ e AMORE?
D. Luigi non ha
pubblicato nulla. Non ha scritto libri. Condivideva pensieri e
considerazioni attraverso appunti occasionali, articoli e/o pagine di
testi da lui letti e meditati. Mi passò un giorno una paginetta di
appunti che egli stesso scrisse riflettendo sulla situazione
pastorale della chiesa in quel momento (siamo negli anni 80 - 90).
Si trattava di 5 scompensi che egli registrava, tra il serio e il
faceto, a imitazione delle " 5 piaghe " del Rosmini. A mio
avviso, sono osservazioni che valgono non solamente per la vita della
Chiesa, ma che possono abbracciare tutti gli aspetti del vivere
umano. Per vivere con onestà e amore occorre attraversare questi
cinque scompensi, sempre in agguato:
1)Tra il fare e il pensare.
Lo scompenso verso il fare, specialmente nel non ripensare a quello
che si è fatto, scade facilmente a mero pragmatismo, a un
affaccendarsi autogiustificantesi.
2)Tra l'etico e l'ideologico.
Lo scompenso verso l'ideologico ha come conseguenza un agire guidato
dai vantaggi che si portano a casa (consensi, potere, gratificazione)
e non dal bene in quanto tale, gratuitamente quindi.
3) Tra
prudenza e profezia. È uno scompenso che sbilancia verso
la sicurezza hic et nunc. rivela una visione senza lungimiranza e
senza fede.
4) Tra
il passato e il futuro. Lo
scompenso verso il passato privilegia un concetto di coerenza che si
identifica con il continuismo e il tradizionalismo, si sente a suo
agio nella ripetizione e non nella sperimentazione.
5) Tra
il simbolico (qualità) e il descrittivo (quantità).
Sono due linguaggi della comunicazione verbale e reale, fatta con le
parole e con le cose. Lo squilibrio verso il descrittivo (quantità)
dà più importanza alla quantità delle opere che non alla qualità,
privilegia più la ricerca di spazi che di messaggi credibili ed
efficaci.
Translate
Quotazione in Borsa dell'Acqua: NO GRAZIE!
https://www.youtube.com/watch?v=3TpFiXXotqM
Appello di Papa Francesco per la pace in Ucraina
"Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione in Ucraina". Papa Francesco esordisce così al termine della catechesi all'udienza generale di oggi. Poco prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana, il suo ampio appello alla pace che non nasconde forte preoccupazione e rammarico per l'esito, per ora negativo, registrato dai negoziati internazionali. "Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane - osserva - si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente nel mondo sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte". Francesco prosegue:
Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è il Dio della pace e non della guerra, il Padre di tutti non solo di qualcuno che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale.
L'appello a credenti e non credenti
Francesco sa che la politica non basta a cambiare i cuori, solo Dio può farlo, si rivolge quindi a tutti invitando credenti e non credenti ad unirsi in una supplica corale per la pace:
Gesù ci ha insegnato che alla insensatezza diabolica della violenza, si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra.
Sabato 9 dic 2023 ore 16 | Voci e Volti | Cittadini o sudditi. Reinventare la democrazia
sabato 25 novembre 2023 ore 15 | Valli ferite
giovedì 2 novembre 2023 ore 17 | Valli ferite | Sulle spalle di papà si vede più lontano
sabato 28 ottobre 2023 ore 16 | Voci e volti
RiCOrDando | 11 ottobre 1962 Apertura Concilio Vaticano II
11 ottobre 2023 "La Madre Chiesa si rallegra": 61 anni fa, papa Giovanni XXIII apriva il Concilio Ecumenico Vaticano II. Parole e immagini in un video(Comunità di Sant'Egidio)
sabato 14 ottobre 2023 ore 16-18 | Vuoto etico ed educativo: quale paideia per il nostro tempo?
Preghiera ecumenica | sabato 30 settembre 2023 ore 20.30
Sabato 23 settembre 2023 ore 16 | Voci e Volti |
RiCorDando | 23 agosto 1923: esecuzione di Don Minzoni
Don Minzoni fu oppositore del fascismo «lo fu – disse l’arcivescovo di Ravenna Ersilio Tonini - perché prete, perché pastore d’anime, in virtù della sua fede». Se fu giustiziato da alcuni ras locali è perché aveva osato contrapporre il modello cristiano di educazione dei giovani a quello del regime appena nato e non aveva avuto alcun timore a criticare i metodi violenti del fascio locale.
RiCorDando | Don Pino Puglisi 15 settembre 1993
Gaspare Spatuzza strappa il borsello dalle mani di don Pino Puglisi. E gli grida: «Padre, questa è una rapina!» Il sacerdote lo guarda, sorride e gli risponde: «Me lo aspettavo». Alle sue spalle Salvatore Grigoli gli punta una pistola 7,65 e spara alla nuca. Un colpo solo. Mortale. Così la sera del 15 settembre 1993 viene ucciso il parroco di Brancaccio. Trenta anni fa. Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. ‘Se ognuno di noi fa qualcosa, allora possiamo fare molto’”, si legge nel primo post del Papa. “Sia questo l’invito per ciascuno a saper superare le tante paure e resistenze personali e a collaborare insieme per edificare una società giusta e fraterna"
RiCorDando | Martin Luther King | 26 agosto 1963 - 26 agosto 2023
Martin Luther King 60 anni fa, parlò del suo sogno di un mondo più giusto ed equo. Nel 1963 la manifestazione vide oltre 250mila persone sfilare e fece da apripista al Civil Rights Act del 1964.
13 agosto 2023 | Autobus per Taizé. Treviso, Verona, Milano
Il 13 agosto partirà un bus per Taizé da Treviso!!! Un occasione imperdibile per immergersi nel clima di rinnovamento, pace e preghiera di Taizé con migliaia di giovani provenienti da tutta Europa
DM per maggiori info!
RiCorDando | Frère Roger Schutz | Taizé 16 agosto 2005
Vivere l'insperato
C'è una Vita nascosta nell'essere umano che sostee la sua speranza. Essa rende possibile dinanzi a lui un divenire personale e collettivo. Vi saprai porre attenzione?
Senza tale speranza, radicata al centro del tuo cuore, senza quel divenire al di là della tua persona, tu perdi il gusto di avanzare. ... Anche se non sei capito, non immobilizzarti. Spetta a te correre il rischio della vita. Prenderti per mano, trascinarti sul cammino? Nessuno può farlo per un altro... Solo Colui che già ti ha riconosciuto...
(da "Vivere l'insperato", 1972)
DIRITTO UMANO ALL'ACQUA | Venerdì 28 luglio ore 20.45 Monastero del Bene Comune di Sezano
Martedì 20 giugno 2023 ore 20.30 Monastero degli Stimmatini di Sezano
sabato 17 giugno 2023 ore 15 Monastero di Sezano
domenica 11 giugno 2023 Festa della Comunità stimmatina di Sezano
Testimoni di un altro mondo possibile | 1° incontro
2 serate con Elisabetta Ugolini: mercoledì 7 e venerdì 9 giugno
Le celebrazioni domenicali al Monastero di Sezano
Cari amici e amiche
vi comunichiamo che da domenica 1 maggio 2022 è ripresa la celebrazione domenicale delle ore 11.00 in Cappella.
Rimangono da rispettare le misure di sicurezza cioè l'obbligo delle mascherine FFP2 e le misure igieniche.
DOPO CAPODANNO 2023 AL MONASTERO DI SEZANO
sabato 1 ottobre 2022 ore 15.30 si terrà al Monastero di Sezano in presenza oppure via zoom l'incontro dedicato alla progettazione del percorso formativo di Valli Ferite 2022-23
Corale di Berlino | Domenica 18 settembre ore 17
Diversamente da quanto pubblicato sul calendario del mese di Settembre
il Concerto della Corale di Berlino si terrà domenica 18 settembre alle ore 17
Comitato Italiano della Campagna Europea Diritto alla Cura, che ha promosso l'iniziativa Facebook: “Firmate la nostra petizione per la raccolta di un milione di firme cliccando qui www.noprofitonpandemic.eu/it , non c'è più tempo da perdere”!
Venerdì 17 ore 20.30 |12° Incontro di approfondimento Valli Ferite
“... sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa,...” (San Francesco d'Assisi)