Ricordiamo davanti a te, o Signore
Oltre 100 morti in una sommossa in carcere in Ecuador. Una tensione esplosa tra bande rivali che ha fatto precipitare la situazione.
Africa Climate Week: il continente perde ogni anno 4 milioni di ettari di foreste a causa dell’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, l’urbanizzazione e la siccità.
Angola: attivisti denunciano il flop dell’operazione governativa contro le miniere illegali di diamanti
Tre anni dopo il lancio dell’Operazione Trasparenza, gli stranieri stanno nuovamente rilevando il business illecito dei diamanti in Angola.
Almeno 4 palestinesi sono rimasti uccisi il 26 settembre in una serie di scontri a fuoco con forze di sicurezza israeliane nel corso di arresti di elementi di una cellula di Hamas in varie parti della Cisgiordania.
Una piccola manifestazione di donne che protestavano in difesa dei loro diritti a Kabul è stata violentemente dispersa dai Talebani.
L'ex sindaco di Riace, Domenico Lucano, è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione nel processo "Xenia", svoltosi a Locri, in Tribunale, sui presunti illeciti nella gestione dei migranti. La sentenza condanna Lucano a quasi il doppio degli anni di reclusione che erano stati chiesti dalla pubblica accusa.
Colpito da almeno tre proiettili sparati da un commando di quattro o cinque assalitori al momento ignoti è morto la sera di mercoledì il più noto tra i leader dei campi profughi che in Bangladesh ospitano 900mila Rohingya fuggiti dalla persecuzione in Myanmar.
Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison
Aiutaci a custodire la speranza
Circa 50mila manifestanti, secondo gli organizzatori hanno sfilato al corteo per il clima a Milano guidato dalle giovani attiviste Greta Thunberg e Vanessa Rakete.
In un videomessaggio il Papa, in occasione del Seminario dedicato alla promozione di una educazione sostenibile nell’ambito della Youth 4 Climate, ha incoraggiato i ragazzi a proseguire nel loro cammino, portando avanti il lavoro per il bene dell'umanità, costruendo cosi l'armonia tra le persone e l'ambiente.
Riapre dopo 10 anni il confine tra Sudan e Sud Sudan
Sarà riaperto con una cerimonia ufficiale il confine tra Sudan e Sud Sudan, chiuso più di 10 anni fa in seguito di una disputa territoriale. Lungo la frontiera, di oltre 2mila km, dovrebbero aprirsi in totale sette valichi, consentendo la libera circolazione di merci e persone.
Dal 30 settembre al 3 ottobre a Lampedusa in ricordo delle vittime migranti del Mediterraneo.
“Siamo tutti sulla stessa barca”. Quattro giorni per far memoria e formazione. 60 scuole, 350 studenti, 93 docenti da 20 paesi europei. Lampedusa si prepara a una serie di incontri e riflessioni per ricordare non solo la tragedia del 3 ottobre 2013 ma gli oltre 40mila migranti morti in mare in questi ultimi dieci anni.
Sentenza del Tar di Palermo. Anche le realtà della società civile possono accedere ai luoghi di trattenimento dove sono reclusi i cittadini stranieri irregolari.
Una vittoria non da poco, che mette nero su bianco il diritto di ingresso a quei luoghi di detenzione amministrativa, dove vengono trattenuti i cittadini stranieri irregolari. Luoghi da sempre inaccessibili e che ora possono essere visitati non solo dagli organismi istituzionali previsti dalla legge, ma anche da realtà riconosciute che fanno parte della società civile.
Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis
Tu, o Signore, non vuoi l'uniformità ma l'armonia delle differenze. Per questo hai creato nell'umanità la tua immagine nell'incontro del maschile e femminile. Donaci di onorare te attraverso l'amore e il rispetto di ogni differenza. Le diversità di genere e ogni altra diversità siano per noi occasione di ospitalità e non di inimicizia. Amen
Gen 2,18-24 Eb 2,9-11
Mc 10,2-16
In
quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla
prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la
propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato
Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio
e di ripudiarla».
Gesù
disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi
questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio
e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si
unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non
sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello
che Dio ha congiunto».
A
casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E
disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra,
commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne
sposa un altro, commette adulterio».
Gli
presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li
rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro:
«Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è
come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico:
chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non
entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva,
imponendo le mani su di loro.
Il contesto di questo brano è caratterizzato dal clima di incomprensione dei discepoli nei riguardi di Gesù. Marco, del resto, a più riprese, non manca di rilevare come Gesù spesso costituisca un problema per i suoi stessi discepoli. È una triste constatazione che può essere presente anche nella Comunità cristiana di tutti i tempi. In alcune circostanze i discepoli avevano manifestato l'aspirazione ad assumere un ruolo rilevante nella nuova realtà che Gesù andava annunciando: chi è più importante? Qual è la strategia per risultare vincenti? A chi va riconosciuto il primo posto ecc.
Gesù ha sempre respinto questo modo di pensare e, ponendo al centro un bambino, ha sempre inteso presentare un ideale di relazioni in cui, finalmente, il criterio del potere condizionante e costrittivo fosse del tutto escluso. Il criterio della competizione e della dipendenza subalterna è estraneo da ciò che deve caratterizzare i rapporti nella comunità dei discepoli e delle discepole di Gesù. Al paradigma del potere dominante, tipico della mentalità mondana, sia nella politica come nella religione, egli sostituisce quello del servizio, cioè del farsi carico portando e condividendo i pesi e le difficoltà.
In questo senso, la realtà del Regno che egli va annunciando è davvero alternativa, una proposta che illumina: Abbiate sale in voi e siate in pace con tutti, ovvero, smettetela di essere in competizione gli uni con gli altri, come tutti. In questo modo rischiate di non avere alcun sapore come il sale insipido.
La sequenza di questo racconto si articola in tre momenti: il dialogo con i farisei, il dialogo con i discepoli e la vicenda dei bambini.
Gli ambienti sono invece due: all'aperto e in casa.
All'aperto, parla alla folla. È gioco forza pensare che il contenuto del suo insegnamento fosse quanto ha continuato a rimarcare fino a questo momento, vale a dire la fondamentale uguaglianza tra le persone, anzi, la scelta preferenziale di chi sta all'ultimo posto, la scelta di stare dalla parte degli scarti.
I farisei lo interrompono per metterlo alla prova; in altre parole, per distoglierlo da questo pensiero in lui tanto presente e tanto radicato. Invece, il punto di forza della loro religiosità era appunto costituito dal criterio di importanza, di osservanza, di conoscenza e di puro ed impuro: un sistema di separazioni che necessariamente attribuiva rilevanza ad alcuni e irrilevanza ad altri fino al punto da escluderli.
Occorre prestare attenzione perché il contenuto della interrogazione, non è relativo al divorzio o all'indissolubilità del matrimonio. Il problema sottoposto a Gesù è relativo al ripudio.
Si legge in Deuteronomio 24, 1ss
“Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualcosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa. Se ella, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito e anche questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, gliela consegna in mano e la manda via di casa”.
La riduzione, in questo caso, della donna a cosa da adoperare o da scartare o da rendere obsoleta è più che evidente!
In precedenza erano i piccoli ad essere esclusi, sottomessi, impediti, ostacolati perché considerati naturalmente subalterni. Ora sono le donne. L'essere umano ha deciso di dare ordine alla vita sociale e comunitaria del popolo di Dio attraverso rapporti di dominio su altri esseri umani considerati inferiori magari in nome della legge di Dio.
Gesù audacemente entra in conflitto con questa legge e, criticando l'autorità di Mosé, il quale si è piegato alla debolezza (per la sclerocardia vostra) ha disatteso il desiderio di Dio.
Gesù da parte sua fondando l'autorevolezza della sua proposta sull'intenzione originaria di Dio, afferma che tutte le diversità, come appunto quella di genere e altre, non sono per osteggiarci ma per ospitarci nella assoluta uguaglianza di dignità.
Nel regno, vale a dire nelle cose secondo Dio, non funziona il paradigma dell'hostis-nemico ma quello dell'ospes-ospite.
Quelli che sono nella casa, cioè nella comunità dei discepoli, la Chiesa, di queste cose le devono essere ben consapevoli e soprattutto calarle nella concretezza, anche della vita affettiva familiare.
La scena dei bambini, poi, richiama e sinteticamente riassume l'intera tensione tra la posizione di Gesù e quella dei discepoli. Qui i piccoli sono speculari di colui che agiva nel nome di Gesù pur non essendo del gruppo dei dodici (anche a lui i discepoli volevano impedire di fare una cosa secondo Cristo), ma sono anche rappresentanti delle donne, altra categoria ritenuta inferiore, dipendente ed esposta al rifiuto.
Con questo racconto l’evangelista Marco intende affermare che nella Comunità del vangelo queste pratiche di subalternità, di dipendenza, di competizione, di divisione e di esclusione devono assolutamente scomparire.
Salmo 127
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Pace su Israele!