Meditazione domenica della Trinità B - Monastero del Bene Comune

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sabato 25 maggio 2024

Meditazione domenica della Trinità B

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore

Con circa 150 scosse in poche ore – di cui la più forte di magnitudo 4.4 – quello che ha colpito i Campi Flegrei è stato lo sciame sismico più forte degli ultimi quarant’anni. Sarebbero 39 le famiglie evacuate, 13 gli edifici sgomberati.

lo Stato del Brasile meridionale colpito dalle copiose inondazioni che hanno causato finora 162 morti e 75 dispersi.

Ad Acapulco, in Messico, la polizia ha comunicato l'omicidio di 12 persone il 20 maggio a causa di molteplici scontri armati, avvenuti a poche ore di distanza.

Nel primo trimestre del 2024, il livello di povertà della popolazione argentina ha raggiunto il 55% e il livello di indigenza il 18%.

 Migranti al confine settentrionale del Messico in attesa di entrare negli Stati Uniti hanno riferito di essere stati attaccati dalla Guardia Nazionale del Texas, che accusano di averli presi di mira con proiettili di gomma e Gas anche quando si trovano dal lato messicano.

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...

Aiutaci a custodire la speranza

Rosarno. In questi giorni la notizia del trasferimento di un primo gruppo di braccianti dai casolari fatiscenti di contrada Russo presso i moduli abitativi del cosiddetto “Borgo sociale”, allestito nel 2021 nel Comune di Taurianova. Si tratta del secondo trasferimento in pochi mesi. Il primo è iniziato nel mese di marzo e ha riguardato 96 persone, Si tratta del progetto di Medici per i Diritti Umani che opera nella Piana di Gioia Tauro nell’ambito del progetto “Campagne aperte: laboratorio di pratiche territoriali per promuovere dignità̀ di vita e di lavoro”.

Giornata mondiale dei bambini. “Grazie Francesco per essere sempre con noi"
Alcuni piccoli della parrocchia della Sacra Famiglia nella Striscia di Gaza esprime vicinanza al Papa e ai coetanei che nel fine settimana oggi partecipano alla Giornata mondiale dei bambini. 

La sfida di Francesco: «Appartamenti per gli ultimi di Roma». Per far fronte all'emergenza casa a Roma, l'impegno della diocesi. Pronte 11 abitazioni che ospiteranno 7 nuclei familiari e 7 adulti. L’obiettivo è arrivare a 100 alloggi nei prossimi tre anni.

L'Associazione delle Madri e dei parenti dei desaparecidos dell'Uruguay ha convocato a Montevideo, e in altre città del Paese, la 29/a Marcia del Silenzio con cui torna a ricordare il debito insoluto delle istituzioni e delle forze armate uruguaiane con le vittime della dittatura (1973-1985).  Chiedono che le forze armate consegnino le informazioni occulte L'iniziativa, divenuta un simbolo della lotta per la verità e la giustizia in Uruguay.

Spagna, Norvegia e Irlanda riconosceranno ufficialmente lo stato palestinese il prossimo 28 maggio. Lo hanno annunciato a poca distanza gli uni dagli altri i premier dei tre stati.

La sartoria sociale Manigolde sfila a Modena. "Nuova vita ai capi usati". Manigolde è la sartoria basata sull'economia circolare che promuove una moda equa e anti-spreco, un'alternativa all'industria dell'abbigliamento che ultimamente è al centro delle critiche per l'impatto negativo sull'ambiente e per lo sfruttamento delle lavoratrici più povere al mondo.

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a

disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria, gloria in excelsis Deo…

Come tu, Signore, sei nel Padre, e tu e il Padre siete una cosa sola nell'unità dello Spirito, così ti chiediamo di essere noi una cosa sola in te, e fare così della Chiesa l'unità di tutti, figura quotidiana del regno che viene, speranza e gemito della creazione. Gloria a te, Padre, gloria a te, Figlio, gloria a te, Spirito. Amen

Dt 4, 32-34.39-40 Rm 8, 14-17

Mt 28, 16-20

Gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

***

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità all’altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo?
O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un’altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi?
Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n’è altro.
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre». (
Dt 4, 32-34.39-40- prima lettura)

***

Sul finire del VII° secolo avanti Cristo, un saggio re della Giudea, Giosia, volle dare inizio ad una riforma di unità nazionale imperniata soprattutto su valori del monoteismo etico. Disse che durante i lavori di manutenzione del tempio fu trovato un libro contenente le ultime raccomandazioni di Mosé: il Deuteronomio, da cui è tratta la prima lettura. In questo modo, quanto veniva detto, era caricato della stessa autorevolezza di Mosé.

Dunque, per avviare questa riforma nella quale l'aspetto religioso era decisivo, troviamo messe in bocca a Mosé delle affermazioni che suonano come un confronto tra l'esperienza religiosa del popolo della Bibbia e le forme religiose dei popoli circostanti.

vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo?”

Ebbene il tuo Dio, è un Dio che parla, è un Dio che ha suscitato una storia con una parola che ti fa camminare.

“… come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi?”

In essa, la storia che ti riguarda, trovi ispirazione, luce, coraggio, riferimenti, modo per valutare le cose… Quale altra divinità si è comportata in modo da esercitare una forza di liberazione? Ricordati di quanto ti è capitato in Egitto.

Sappi dunque...”. Come dire: “Cerca di trarne le conseguenze”. Concretamente significa: “Voi farete in modo da fargli da specchio. Dunque, anche voi parlate, comunicate rivolgetevi a lui e agli altri, coinvolgetevi...in modo che il vostro rapporto con gli altri sia di liberazione”.

Il re profeta sapeva di annunciare un Dio che si implica, si lascia coinvolgere è capace di prendere a cuore la causa dell’umanità. È un'esperienza totalmente diversa dal dio dell'impero, da quella forma religiosa prodotta dai poteri mondani come conferma e legittimazione di sé.

Anche l’evangelo annuncia un'esperienza religiosa di un Dio che si implica, che si coinvolge e si pone in rapporto. Il testo del vangelo ne fa chiara menzione: battezzate nel nome del Padre e del figlio e dello Spirito Santo… - tanto a dire: immergete (battezzate) in quella unica realtà di comunione dove ognuno è se stesso nell’essere per l’altro senza confondersi con l’altro. Così è il Dio manifestato nella vicenda di Gesù.

Vuole essere questo il modello di come dovremmo essere tra di noi; come dovrebbero essere le nostre relazioni nei differenti contesti di vita e nella Chiesa.

Gli ultimi versetti del vangelo di Matteo ci offrono un esempio concreto, infatti ci parlano di una relazione capace di prendersi cura fino a recuperare gli altri, perfino dopo un'esperienza fallimentare. Si tratta dell'incontro di Gesù sul monte di Galilea.

Potremmo vedere quest'incontro come un ricominciamento, un nuovo inizio di una relazione interrotta. Gesù, ha imparato dal Padre a non lasciare mai cadere nel nulla i rapporti. Dunque dà ai suoi appuntamento sul monte in Galilea, in quella regione dove ricevettero la prima chiamata alla sequela. Quell'indicazione geografica dunque ha il significato di una ripresa. Si può e si deve ricominciare. La relazione di amore concreto verso i suoi ha la capacità del recupero.

Matteo, come del resto gli altri vangeli, non ricusa di presentare la realtà molto precaria del gruppo dei discepoli dal punto di vista della fede:

  • si presentano all'appuntamento in 11, e tutti sappiamo perché uno di loro è assente! Non solo, sappiamo pure che il loro portavoce, Pietro, è andato anche lui molto vicino al tradimento. Insomma, si presentano con il segno della defezione.

  • Nel momento stesso in cui si realizza l'incontro, il racconto non manca di rimarcare che il gruppo, accanto alle ragioni della fede, porta dentro di sé le stesse ragioni del dubbio: “si prostrarono...dubitarono”. È la fotografia della Chiesa di tutti i tempi. Fede e perplessità saranno per sempre l’una accanto all’altra.

In ogni caso, defezione e poca fiducia non sono tali da scoraggiare il desiderio di Gesù di ricominciare egli si avvicina e, come il Paraclito in Giovanni, consegna ai suoi, nonostante tutto, le parole della fede: “a me è stato dato ogni potere ecc.”. E in queste parole consegna se stesso in una fiducia illimitata: “Fate discepoli tutti i popoli... battezzate nel nome...”. Consegna e incarico sono accompagnati da una promessa di alleanza imperitura: “Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. Per sempre cioè sarò dalla vostra parte. Per sempre avrò fiducia in voi. Per sempre vivrò nell'amicizia con voi.

Nella solennità della SS.ma Trinità noi, come comunità credente siamo chiamati a fare da specchio a un Dio e Signore che con noi agisce in questo modo.



Salmo 32

Retta è la parola del Signore

e fedele ogni sua opera.

Egli ama la giustizia e il diritto;

dell’amore del Signore è piena la terra.

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,

dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.

Perché egli parlò e tutto fu creato,

comandò e tutto fu compiuto.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,

su chi spera nel suo amore,

per liberarlo dalla morte

e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:

egli è nostro aiuto e nostro scudo.

Su di noi sia il tuo amore, Signore,

come da te noi speriamo.


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