Meditazione Solennità dell’Immacolata - Domenica IIa di avvento C - Monastero del Bene Comune

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sabato 7 dicembre 2024

Meditazione Solennità dell’Immacolata - Domenica IIa di avvento C

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore

Georgia. Da una settimana i dimostranti manifestano contro la decisione del governo di interrompere i negoziati per l'adesione all'Unione europea. I media georgiani parlano di oltre 300 arresti.

Bhopal, 40 anni di sofferenze. In India, uno dei più gravi disastri industriali della storia. Dal 1984 ha ucciso almeno 25 mila persone, ma l'area dell'incidente non è mai stata bonificata e le persone ancora oggi continuano ad ammalarsi e a morire. 

Sospesi gli aiuti a Gaza: troppo pericoloso. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha fatto sapere di aver sospeso la consegna degli aiuti nella Striscia di Gaza a causa della mancanza di sicurezza. 

Afghanistan. I taleban chiudono anche le scuole di ostetricia. L'ultimo divieto degli integralisti che governano il Paese da tre anni. I corsi di medicina erano gli unici permessi alle studentesse. «Ci hanno portato via tutto». In 17mila di nuovo a casa.

Ciclone Fengal, almeno 20 morti in Sri Lanka e India. Precipitazioni più intense negli ultimi 30 anni. Sono state evacuate nel Paese quasi 470.000 persone.

In un settore, quello agroalimentare, che nel nostro paese vale 73,5 miliardi di euro. Ci sono schiavi e schiave, che provano a campare con 6mila euro l’anno lordi. Paghe da fame che nascondono un indotto in cui c’è chi lucra e chi non ha i mezzi per sopravvivere.

Stellantis: licenziamento per 97 lavoratori Trasnova. All'azienda di logistica non è stata rinnovata la commessa da Stellantis. Trasnova opera anche attraverso subappalti. A Rivalta, per esempio, ci sono altri 40 lavoratori della cooperativa Csa a cui Trasnova subappalta il lavoro, a Pomigliano altri 35 di Logitech. 

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...


Aiutaci a custodire la speranza

Il segno è stato forte e avvertito con emozione dai lavoratori preoccupati per il proprio futuro. I parroci di Pomigliano d'Arco stamattina si sono recati dinanzi ai cancelli dello stabilimento Stellantis per solidarizzare con i lavoratori di Trasnova, giunti alla terza notte di protesta. I parroci hanno offerto la piena disponibilità delle rispettive comunità parrocchiali per ogni forma di sostegno spirituale e materiale.

Non solo “angeli del fango”: i volontari italiani vogliono cambiare la società. Alcuni dei principali risultati emersi dalla ricerca “NOI+. Valorizza te stesso, valorizzi il volontariato”, promossa da Forum Terzo Settore e Caritas Italiana indicano la motivazione principale che spinge a fare volontariato è il voler dare un contributo alla propria comunità, mettersi alla prova e contribuire a cambiare la realtà. 

"Accompagna una famiglia", un progetto per sostenere chi è in difficoltà. Sostenere le famiglie in difficoltà economica e sociale, fornendo strumenti pratici per affrontare le sfide quotidiane: queste, in estrema sintesi, le finalità dell’iniziativa solidale Accompagna una famiglia nata da un’idea di Caritas Italiana.

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del

bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Maranatha, Maranatha, Vieni, Vieni, Signore

Gesù

Tu sei, o Maria, la terra promessa, figura del Regno che deve venire, già Chiesa vivente del Verbo (Turoldo)


Gen 3,9-15.20   Sal 97   Ef 1,3-6.11-12  

 Lc 1,26-38


L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

***

(oggi, 8 dicembre, le letture della seconda domenica di avvento sono sostituite dalle letture della solennità dell’Immacolata)


Di questa pagina del Vangelo, è affascinante il clima di quotidianità nascosta, il silenzio che tutto avvolge, la semplicità e la purezza interiore della giovane donna di Nazareth.

Si tratta di uno sfondo scenico presentato dall’evangelista per dare rilievo al paradosso della “Forza di Dio”; il nome Gabriele significa appunto la personalizzazione dell’azione efficace di Dio che irrompe in un’esistenza irrilevante e fragile. Non è perciò difficile intravedere nella ragazza di Nazareth il riflesso delle nostre stesse esistenze.

Le narrazioni dell’intervento divino sono logicamente descritte in termini di potenza, strategicamente alleata con personaggi del potere politico, economico, militare, religioso. Se proprio voleva fare di una donna il tramite della benedizione, non sarebbe stato più “normale” interpellare la figlia di un rabbino capo o di un sacerdote di Gerusalemme, capitale religiosa e città santa del tempio?

Ad ascoltare le parole che Gabriele rivolge a Maria, c’è da sentire un brivido lungo la schiena: “Ti saluto o piena di grazia, il Signore è con te”. Tento a dire: “Dio ti ha riempita del suo favore – ha concentrato in te la sua iniziativa”. Credo che avvertire dentro di sé qualcosa che ha a che vedere con la presenza e l’azione di Dio, scombussolerebbe chiunque.

In effetti, quelle parole che Maria ha sentito nel profondo di sé, sono per chiunque: per me, per te, per tutta l’umanità. Maria è tutte e tutti noi. Dio riempie del suo favore e concentra la sua benevolenza per tutta la storia umana.

In quell’angolo sperduto di mondo che è Nazareth risuona un “NON TEMERE” che consente a ciascuno di noi di credere che, nonostante tutta la disumanità che si manifesta nella storia, la “BENE-DIZIONE” rimane come promessa di buona umanità che attende di essere realizzata.

A nome nostro, questa piccola donna, icona dell’intera umanità e della comunità delle discepole e dei discepoli del Signore, riceve la notizia che Dio è dalla sua/dalla nostra parte come alleato allo stesso modo che lo fu per il popolo dell’esodo: “Il Signore è con te”. Il Signore è sempre dalla parte di chi vuole uscire da qualsiasi forma di disumanità.

Davvero Dio è dalla parte di ogni frammento di umanità. Anche se una persona è sola e dimenticata dalla società, in lei c’è la concentrazione di un Dio che, mosso dall’amore, agisce e se ne prende cura. In coscienza, anche noi dobbiamo decidere se stare con lui, dalla sua parte.

La seconda lettura, cioè la lettera agli Efesini, è abbastanza speculare a questo brano evangelico, ma in realtà, il titolo “Immacolata”, pone questo testo in relazione con la prima lettura, il racconto di Genesi cosiddetto della caduta. La tradizione catechistica poi ha visto in questo racconto il fondamento della dottrina del “peccato originale”. Conseguentemente Maria “Immacolata” è da intendersi come creatura preservata dal questo peccato. Ora, mettere in relazione i testi della Parola di Dio con una simile dottrina è, a mio parere, una forzatura ingiustificata, non solo, ma tale operazione è un evidente esempio di come la “dottrina” possa diventare una gabbia che imprigiona l’energia vitale della Parola.

In realtà, lo scrittore di Genesi non fa che descrivere la situazione esistenziale dell’umanità che anela al bene e nello stesso tempo è raggiunta dalla rivolta a Dio che chiama alla bontà della vita. per questo motivo, nella vita di ciascuno arriva il momento di saper scegliere tra bene e male, tra giustizia ed ingiustizia, tra disumanità e umanità…

Parlare di “peccato originale”, come se all’origine dall’agire umano esistesse solamente il motore del male, è una visione pessimista e distorta della realtà. Direi un’offesa al Creatore, in quanto, secondo questo modo di vedere, avrebbe fatto male l’uomo e la donna. L’immacolata sarebbe l’unica “fatta bene” pronta a generare Gesù che ci guarisce dal male.

Il testo del libro della Genesi, invece, mentre riconosce che l’umanità è anche condizionata negativamente dal male, al tempo stesso, afferma con vigore che più grande del male c’è la benedizione: “Io porrò inimicizia tra te e la donna (la famiglia umana), fra la tua stirpe e la sua stirpe, questa ti schiaccerà la testa…”.

Non il peccato, ma la “Benedizione” è davvero originale, nel senso che è il motore della storia umana, nonostante le apparenze contrarie (M. Fox). Gesù è il frutto della promessa di benedizione.

Il senso del nostro vivere non consiste nel non fare il male, ma dedicarci a realizzare quella promessa di bene che attende di essere compiuta.

Immacolata” è decisamente troppo poco, riduttivo. La ragazza di Nazareth è “PIENA DI GRAZIA” cioè portatrice e custode della PROMESSA ORIGINALE.



Salmo 97

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

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