Meditazione Domenica VIIa C - Monastero del Bene Comune

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sabato 22 febbraio 2025

Meditazione Domenica VIIa C

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore

  Sono almeno 17 i paesi africani che stanno affrontando una delle peggiori crisi sanitarie degli ultimi anni. Epidemie di colera, vaiolo, febbri emorragiche e virali stanno mettendo a dura prova i sistemi sanitari. L'agenzia dell'Onu per l'infanzia parla di milioni di bambini e bambine in pericolo e lancia un appello urgente alla comunità internazionale 

    Repubblica Democratica del Congo. Le Nazioni Unite lanciano l’allarme per il rischio concreto di un allargamento a livello regionale della guerra nel Kivu. La ferocia della condotta della guerra è alla base di una crisi umanitaria che si aggrava costantemente. Centinaia di migliaia di profughi in fuga dai combattimenti. Almeno 30 mila persone hanno cercato rifugio attraversando il confine con il Ruanda.

    La Cisgiordania sta attraversando uno dei suoi “momenti più bui”. Gli insediamenti e i blocchi stradali israeliani stanno rapidamente rendendo la zona “inabitabile”, isolando le aree edificate tra loro e dai villaggi circostanti e trasformando di fatto la Cisgiordania in “una serie di prigioni a cielo aperto”.

Rio de Janeiro. Fino a venerdì temperature tra i 40 e i 44 gradi. Le autorità della città di sei milioni di abitanti hanno raccomandato alla popolazione di seguire le linee guida per la salute e la sicurezza rilasciate dai canali statali ufficiali.

Almeno 975 persone sono state giustiziate in Iran nel 2024 per una "spaventosa escalation" nell'uso della pena di morte come mezzo di "repressione politica" da parte della Repubblica islamica.

Carcere. In cella nulla è cambiato: 14 suicidi da inizio anno. Sovraffollamento, carenza di strutture e risorse adeguate, burocrazia. L’allarme arriva ancora dai Garanti territoriali delle persone private della libertà personale che in un documento congiunto parlano di “silenzio assordante della politica e della società civile” e hanno indetto per il 3 marzo prossimo una giornata di protesta nazionale.

Voleva uccidere un disabile»: il 15enne arrestato a Bolzano per terrorismo faceva parte di un gruppo satanista e neonazista. Da circa un anno era in contatto su Telegram. L’omicidio doveva essere filmato e finire nel dark web. Uno dei leader del gruppo, il 19enne inglese Cameron Finnigan, già condannato a sei anni.

   Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison


Aiutaci a custodire la speranza

La preghiera vera è familiarità e confidenza con Dio”, è “vicinanza e non parole vuote”. Rileggere quanto detto da Papa Francesco, all'udienza generale del 28 settembre 2022, fa ben capire la forza della preghiera stessa, “il respiro dell'anima” aveva affermato più volte in passato. Pregano in tanti per la sua salute.

Premio Niwano a Musawah, rete per l’uguaglianza di genere nel mondo islamico. Il movimento globale fondato in Malesia ha ricevuto il riconoscimento per l’impegno nel dare potere alla leadership delle donne nell’attivismo sociale, legale e spirituale, promuovendo l’impegno civico, i diritti umani e la pace. Musawah coltiva e valorizza le relazioni basate sulla fiducia, il rispetto, la cura, l’equità e la reciprocità.

Padre Hani, il prete maronita che con moglie e figli cucina in strada per i poveri. Quando la speranza passa per un piatto cucinato sotto un capannone e offerto a chi ne ha bisogno. Il sacerdote e la consorte Dounia hanno avviato, dopo l'esplosione del porto di Beirut, il progetto "Cuisine de Mariam", un padiglione dove quanti a causa di guerra e povertà non hanno risorse ma solo fame, possono trovare un pasto caldo appena cucinato. 

La Chiesa Evangelica Valdese ha ricordato il 17 febbraio 1848, giorno in cui il re Carlo Alberto di Savoia riconobbe i diritti civili alla minoranza valdese ponendo fine a secoli di discriminazione.

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo



Con tutta l’intensità del cuore, ti preghiamo, Signore Dio, di spezzare la spirale dell’anticreazione quali sono la vendetta e la guerra. Donaci di prestare ascolto alla tua parola che sola può salvare l’integrità di ogni essere. Amen




1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23 1Cor 15,45-49 


  Lc 6,27-38


27 Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, 28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. 29 A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. 30 Dá a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. 31 Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. 32 Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi.

36Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. 37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; 38 date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”.

***

Il nostro cuore vorrebbe minimizzarla vorrebbe minimizzare questa pagina del Vangelo di Luca, aggiustarla, ridurne un po’ il peso per adattarla alle situazioni. Eppure questa parola sta tutta davanti a noi e ci chiede di prendere posizione, ossia di decidere nel nostro cuore se vogliamo essere e rimanere discepoli del Signore oppure no. Vale a dire, se restare ad ascoltarlo o volgere la nostra attenzione altrove. Infatti, Gesù si rivolge esplicitamente a quelli che lo ascoltano: “A voi che mi ascoltate dico…”. Proviamo dunque a prendere sul serio le sue parole!

La prima lettura, dal primo libro di Samuele, apre il solco della comprensione per accogliere le esigenze evangeliche.

Davide da qualche tempo s’è dato alla macchia come capo banda perché Saul, a causa della gelosia che prova nei suoi confronti, lo sta perseguitando. Abbiamo sentito che a Davide, una notte, nel deserto, gli viene offerta l’opportunità di liberarsi definitivamente del suo nemico ma, considerando che a suo tempo Saul era stato scelto dal Signore per essere re, non procede alla sua eliminazione. Cosa possiamo raccogliere da questo testo che appartiene al ciclo dei racconti che riguardano le vicende del re Davide? Possiamo senz’altro affermare che chi cammina con il senso di Dio formula nella sua coscienza pensieri diversi da quelli della logica umana; diventa capace di pensieri superiori, di lealtà e di pace.

Per pensare e vivere anche le nostre relazioni in modo più grande, abbiamo bisogno di viverle alla luce di Dio.

Del resto il banco di prova dei nostri rapporti con Dio, ce lo dice esplicitamente Gesù, sta proprio nelle nostre relazioni con gli altri.

Ci chiede cioè di assumere gli stessi atteggiamenti di Dio per svuotare dall’interno gli atteggiamenti umani dell’aggressività e della violenza.

Il “Per-dono”, cioè il “dono per il dono”, è il dono che prescinde da ciò che l’altro merita. Esattamente come il Padre che è benevolo verso i grati e verso gli ingrati. Altrimenti, quale grazia c’è? Come dire: dove sta la gratuità? - come intravedere l’azione di Dio?

Noi tutti sappiamo che “ascoltare”, cioè prendere sul serio il Signore in quello che dice, non è cosa facile. A volte basta una semplice parola che ci attraversa la psiche per entrare nell’angoscia del risentimento; anche se non arriviamo a propositi di vendetta, sentiamo comunque forte nel nostro intimo il desiderio di una rivincita. Di fronte poi a fatti più gravi, a grandi offese, perdite, ingiustizie… sentiamo che per guarire, certe ferite hanno bisogno di sanguinare. Gesù sa che tutto questo ci è difficile tant’è che ci consegna una preghiera per renderci capaci di perdono: “Perdona i nostri debiti come anche noi perdoniamo ai nostri debitori. È nel contesto della preghiera infatti che maturano dentro di noi le cose grandi come perdono, l’amore, la misericordia. Non sono realtà che si risolvono con una decisione momentanea, occorre entrare in un processo, di amore e misericordia; compiere passo dopo passo, un po’ alla volta e certamente anche i piccoli passi sono apprezzabili davanti a Dio.

Del resto, se il Signore ci chiede queste cose significa che egli ha stima di noi; ci ritiene capaci di arrivarci.

Paolo, nella seconda lettura, scrivendo ai cristiani di Corinto che si interrogavano sul significato nel concreto della loro vita del mistero di Cristo morto e risorto, diceva loro che come abbiamo portato l’immagine dell’uomo della terra, così porteremo l’immagine dell’uomo celeste. In noi ci sono le istanze della terra, un ragionare secondo la logica di questo mondo. È Vero, ma grazie al dono di Cristo, c’è anche l’uomo celeste, ovvero la capacita di vedere le cose e di agire secondo i desideri di Dio.

Il Signore, con la sua parola, mostra di avere più fiducia in noi di quanto noi non ne abbiamo in noi stessi.

Chiediamo pertanto di risvegliare in noi le energie dell’uomo celeste, del credente, del discepolo che ascolta per vedere, giudicare ed agire secondo il cuore di Dio.


Salmo 102

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.


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