Noi, Sacerdoti della città, plaudiamo all'opera di quanti si stanno associando al movimento di difesa del servizio idrico evitando la privatizzazione e quindi la mercificazione, ci associamo allo sforzo che va compiendo l'apposito Comitato, che sta sensibilizzando anche le nostre parrocchie e deploriamo questo tentativo, anche se ha ottenuto il placet legislativo.
Per la gestione dell'acqua, l'assioma che il privato agisce meglio del pubblico non si può applicare, considerando che ne deriverebbe subito un aumento dei prezzi che peserebbe soprattutto sulle famiglie in difficoltà.
Noi siamo mossi dal principio fondamentale di sostenere tutto ciò che concorre al bene comune e di non condividere quanto vi si oppone. In questa circostanza ci sostiene anche l'autorevole parola del nostro Papa Benedetto XVI, che nell'Enciclica Caritas in Veritate al n. 27 afferma:
"È necessario, pertanto, che maturi una coscienza solidale che consideri l'alimentazione e l'accesso all'acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni."
Invitiamo a sottoscrivere la petizione al Comune di Altamura, perché vengano modificati lo statuto comunale e quello provinciale con l'introduzione del seguente articolo:
"L'Acqua è un Bene Comune, diritto universale di ogni essere vivente. Il servizio idrico è un servizio privo di rilevanza economica".
Don Giacomo FIORE vicario foraneo Altamura (BA)
fonte: COMUNITA' in CAMMINO - dicembre 2009 il giornale delle parrocchie di Altamura