Si è trattato di un esperimento unico per Verona: ragazzi e ragazze, alcuni veronesi da sempre, altri con genitori provenienti dalle più svariate parti del mondo, hanno lavorato fianco a fianco rapportandosi tra loro e con il territorio, misurandosi con i rudimenti della professione giornalistica. Il risultato è un vero e proprio giornale a cui è stato dato nome “La nuova Verona” (leggi il giornale qui, scarica il pdf qui), un tabloid che tratta solo in parte di immigrazione, interessandosi dei più svariati aspetti della vita cittadina.
Tra gli argomenti: Veronetta come la vedono un architetto (Giorgio Forti), un’insegnante (Luciana Marconcini), un edicolante e il titolare di un ristorante srilankese; due sindacalisti, Jean Pierre Piessou (CISL) e Moustapha Wagne (CUB), parlano dei diritti degli immigrati; il lavoro che manca: quando arrivare a fine mese diventa un problema, con interviste ad alcuni giovani disoccupati e all’imprenditore Antonio Cortella; i veronesi e la lettura: da un’indagine Istat alle domande rivolte ai librai della nostra città; a pochi giorni dal referendum interviste con Luciano Franchini, direttore generale di AATO e con Luca Cecchi del Comitato veronese per l’acqua pubblica. I risultati ottenutici incoraggiano ad esplorare sempre nuove e stimolanti frontiere.
Per informazioni sul corso telefonare il mattino al numero 045.592695 o scrivere a verona-in@gmstudio.it.