Indignati, tre arresti a Lisbona.Proteste anche a Parigi

Nella capitale portoghese la polizia è intervenuta quando un giovane ha cercato di appendere uno striscione nella giornata del silenzio prima delle elezioni politiche anticipate. In quella francese 150-200 partecipanti all'iniziativa per una "democrazia reale"

Intervento della polizia a Lisbona

ROMA - Dalla Spagna al Portogallo, alla Francia. La protesta degli "indignati" continua. A Lisbona, dove da più di dieci giorni giovani "indignados" sono accampati assieme ai senzatetto in piazza Rossio, tre ragazzi sono stati arrestati con l'accusa di ingiurie e tentativo di aggressione dopo che avevano cercato di appendere degli striscioni elettorali nel corso della giornata di riflessione che precede il voto anticipato di domani. E a Parigi tra i 150 e i 200 "indignés" si sono dati appuntamento per un flash mob sulla piazza del centro Georges Pompidou. Tutti sono uniti nel reclamanare "una vera democrazia subito".

Lisbona. Alla vigilia delle elezioni politiche anticipate, una cinquantina di giovani rimasti nella piazza del Rossio, una delle principali della capitale portoghese, hanno partecipato a una "assemblea popolare". La riunione convocata dal movimento "Democracia Verdadeira Ja!", ispirato a quello spagnolo "15-M" che da settimane occupa la Plaza del Sol di Madrid, aveva lo scopo di organizzare un "referendum popolare" con cui chiedere ai cittadini se si sentono rappresentanti dall'attuale sistema democratico. La polizia è intervenuta quando uno dei manifestanti è salito su un albero per appendere uno striscione. Con lui sono stati fermati altri due giovani, che riprendevano la scena. I tre, secondo fonti delle forze dell'ordine, avrebbero "opposto resistenza". Uno dei portavoce dei giovani, Joao Santos, ha riferito che la polizia ha detto loro di essere intervenuta perché non avevano un'autorizzazione per una manifestazione nel giorno di riflessione, prima del voto.

Le elezioni politiche anticipate sono state provocate dalle dimissioni del governo del premier socialista José Socrates, dopo che il Parlamento aveva bocciato un piano di austerità per fronteggiare la gravissima crisi. Un mese fa Lisbona è stata comunque costretta ad accettare un piano di aiuti internazionali 1 da 78 miliardi di euro.

Parigi. Tra i 150 e i 200 giovani "indignés" si sono dati appuntamento nel pomeriggio per un flash mob sulla piazza del centro Georges Pompidou a Parigi. Anche loro chiedono "democrazia reale". Poco prima delle 16 i manifestanti si sono riuniti su Place Beaubourg, agitando striscioni che recitavano "stop all'individualismo" o "i nostri cervelli non sono in vendita" e, ancora, "el pueblo unido". Poco dopo si sono stesi a terra per denunciare "l'immobilismo politico" e hanno poi proseguito la protesta marciando verso l'Hotel de Ville e scandendo slogan come "indignatevi, unitevi a noi".

La mobilitazione dei giovani parigini è cominciata il 19 maggio sulla scia del movimento di protesta spontanea nato il 15 maggio a Madrid.

(Repubblica.it 04 giugno 2011)