Alleanza con la Locride e la Calabria contro la 'Ngrangheta e Massonerie deviate - Monastero del Bene Comune

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martedì 6 marzo 2012

Alleanza con la Locride e la Calabria contro la 'Ngrangheta e Massonerie deviate

“Amal”: questo è il nome del ristorante reinaugurato il 1° marzo 2012 a Caulonia, in provincia di Reggio Calabria. Reinaugurato, perché il ristorante ha subito alla vigilia dell’ultimo Capodanno un attentato intimidatorio di matrice ‘ndranghetista. Ma sapete cosa significa “Amal”? In arabo vuol dire “speranza”. Da questo evento è infatti iniziata la manifestazione che dal 2008 contraddistingue ogni anno il 1° marzo, manifestazione che si caratterizza nel segno della speranza, appunto, di un cambiamento concreto della realtà non solo calabrese, ma anche italiana ed europea, vista la diffusione della criminalità organizzata nel territorio nazionale e continentale.
 La scelta di Caulonia mette in evidenza le tante realtà positive che costruiscono una Calabria nuova, promettente, in un momento di grande crisi e difficoltà economica. Il tema scelto “Lavoro, Sviluppo, Legalità” mette all’ordine del giorno l’esigenza di coniugare lavoro e sviluppo, non più elemosinato dall’alto, ma rivendicato come possibilità reale dalle centinaia di enti, cooperative, imprenditori, amministratori, che oggi in Calabria costruiscono l’alternativa giorno per giorno. 

Il ristorante “Amal” ne è la prova: dimostra la capacità della gente della Locride di reagire e mettere in campo risorse importanti, come l’accoglienza e la collaborazione degli immigrati, che diventano parte fondamentale di questo nuovo ambiente, dove si propongono due menù: uno arabo, l’altro calabrese, nel segno di un’apertura del territorio al Mediterraneo. 

Ma ai segni di speranza si affiancano quelli della crisi economica, ai quali si aggiungono i tagli delle risorse verso il Sud e i tagli dei finanziamenti europei, nell’ordine anche del 40%. Per cui, come diceva Vincenzo Linarello, presidente del Consorzio Goel, occorre intraprendere una strada nuova con tre obiettivi: il primo, dare valore al merito e alle competenze per contrastare il clientelismo, che ruba risorse preziose; il secondo, fermare la corruzione; il terzo, puntare sull’eticità del prodotto. Le ultime nate del Consorzio Goel, la linea di moda “Cangiari” e l’agricoltura biologica di “Goel bio”, ne sono la prova: i prodotti agricoli e artigianali, se sostenuti da controlli di qualità e da una commercializzazione legata al rispetto di principi etici, possiedono un valore aggiunto rispetto ad un mercato legato invece soltanto alla quantità. 

Ma Linarello ha fatto anche un’altra proposta concreta: scrivere una lettera al Presidente della Repubblica, per invitarlo ad una moral suasion nei confronti delle istituzioni nazionali ed europee: al posto delle risorse tagliate occorre mettere qualcosa. Non si può lasciare sola la Calabria a combattere contro la criminalità organizzata, le massonerie deviate, la corruzione, i clientelismi. Se perde la Calabria, perde tutto il Paese. Per questo esiste l’Alleanza che si ritrova tutta insieme il 1° marzo. 

Come segno di questo cambiamento è stata scelta l’arancia, il frutto di tanti calabresi onesti che garantiscono un prodotto di qualità contro un altro simbolo: le macerie del ristorante “Amal”. Le arance diventano quindi le pietre con cui abbattere il muro dell’ ‘ndrangheta: E’ per questo che l’alba del 1° marzo diventa il simbolo di speranza di cambiamento. 

E allora «Buon Amal», Calabria.

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