Il 28 luglio del 2010 rappresenta una tappa fondamentale nella realizzazione del sogno di un vivere insieme rispettoso della dignità delle persone e dei diritti fondamentali.
La dichiarazione dell'Onu ha rafforzato la possibilità di concretizzare nelle politiche nazionali il diritto all'accesso all'acqua per tutti ma da sola non è sufficiente.
La partecipazione dei cittadini, la trasparenza degli atti di chi gestisce la politica dell'acqua e il diritto dei cittadini all'accesso gratuito dei documenti, rappresentano oggi il principale ostacolo per l'affermazione e la realizzazione del diritto stesso.
Ci auguriamo reciprocamente di aprire finalmente un varco nell'atteggiamento apparentemente assente degli amministratori degli enti locali affinchè si interroghino sulle decisioni che stanno prendendo o non stanno prendendo riguardo al diritto all'accesso all'acqua potabile per tutti i cittadini di cui sono responsabili, all'affidamento della gestione del servizio idrico integrato, ai criteri di tariffazione, alla luce delle politiche europee che possono influenzare notevolmente le politiche dell'acqua a livello locale, regionale e nazionale.
Ci auguriamo reciprocamente che possano nascere nel nostro Paese "gli acquedotti del vivere insieme" che alimentino "servizi di prossimità e di responsabilità" vicini ai cittadini! (Riccardo Petrella, Audizioni pubbliche regionali sull'acqua nel Veneto, giugno 2013)