> 04.02.2015 - Dialogues: Tierno Bokar Salif. Il Saggio di Bandiagara - Monastero del Bene Comune

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giovedì 29 gennaio 2015

> 04.02.2015 - Dialogues: Tierno Bokar Salif. Il Saggio di Bandiagara


TIERNO BOKAR SALIF
IL SAGGIO DI BANDIAGARA
di HAMADOU HAMPÂTE BÂ
Dialogo sull’attualità
Fede ed Educazione in Africa Nera
L’esempio del saggio di Bandiagara (Mali)

Mercoledì 04 febbraio 2015 | ore 17.30 | Ostello della Gioventù
Salita Fontana del ferro 15 - Verona
Testimonianza di padre Renato Kizito - missionario comboniano -
che ha conosciuto personalmente Hamadou Hampâté Bâ


Incontro promosso da:
Cooperazione Giovanile Internazionale (Ostello della Gioventù)
I Richiedenti Asilo del Centro Cooperazione Giovanile Internazionale
in collaborazione con Dialogues africa@europa.it

Info: 045.590360
ADDIO SULLA RIVA DEL FIUME
di Ahmadou Hampâté Bâ


Il mattino della mia partenza mia madre mi accompagno’ fin sulla riva del fiume. Per accostarsi all’acqua si doveva oltrepassare una piccola duna di sabbia. Camminavamo tenendoci per mano. Mentre scendevamo col viso rivolto a mezzogiorno (midi), il vento del nord ci faceva aderire i vestiti sulla schiena. Mia madre volle salire sulla piroga per verificare con i suoi occhi che non mancasse niente. Rassicurata, distribui’ qualche dono e ritorno’ sull’argine. Mi strinse la mano e mi porto’ in disparte. Mi consegno’ cinquanta franchi per le spese del viaggio e poi, prendendomi entrambe le mani mi disse:
Guardami bene negli occhi.”
Affondai il mio sguardo nel suo e, per un attimo, come dicono i Fulbe, “ i nostri occhi divennero quattro”. Sembrava che quella donna indomabile mi trasmettesse tutta la sua energia attraverso gli occhi. Poi mi volse le palme verso l’alto e, con un gesto di benedizione materna, vi passo’ sopra la punta della lingua. Quindi disse:
Figlio mio, voglio darti qualche consiglio che ti servirà per tutta la tua esistenza di uomo. Tienili bene a mente.” E li enumerava toccando ogni volta la punta di un dito.
Non aprire mai la tua borsa in presenza di nessuno. La forza di un uomo deriva dalla sua riservatezza; non bisogna mostrare né la propria miseria né la propria fortuna. La fortuna ostentata attira gelosi, postulanti e ladri.
Non invidiare mai nulla né nessuno. Accetta il tuo destino con fermezza,
sii paziente nell’avversità e misurato nella buona sorte.
Non ti giudicare con il metro di chi ti sta sopra, ma di chi è meno fortunato di te.
Non essere avaro. Fai l’elemosina ogni volta che puoi, ma falla ai poveri piu’ che ai santoni ambulanti.
Fai tutti i favori che puoi ma chiedine il meno possibile.
Fa questo senza orgoglio e non essere mai ingrato verso Dio e verso gli uomini.
Sii fedele nelle amicizie e fai di tutto per non ferire gli amici.
Non ti battere mai con un uomo piu’ giovane o piu’ debole di te.
Se dividi un piatto con amici o sconosciuti, non prendere mai un boccone grosso, non riempirti la bocca di cibo e soprattutto non guardare gli altri mentre mangiano, perché non c’è niente di piu’ sgradevole della masticazione.
Non essere mai l’ultimo ad alzarti: indugiare sul piatto è tipico dei golosi e la gola è disdicevole.
Rispetta le persone anziane. Ogni volta che incontri un vecchio avvicinalo con riguardo e offrigli un dono sia pure minimo. Chiedigli consiglio e discuti con lui con discrezione.
Tieniti lontano dagli adulatori, dalle donne cattive, dai giochi d’azzardo e dall’alcool.
Rispetta i tuoi capi, anche religiosi, ma non metterli mai al posto di Dio.
Recita regolarmente le tue preghiere. Ogni mattina all’alba affidati a Dio e ringrazialo ogni sera prima di coricarti.
Hai capito bene?”
Si’ Dadda. Stai tranquilla. Terro’ bene a mente ogni tua parola per tutta la vita”.

Nota:
la saliva nella cultura africana è ritenuta carica di forza spirituale alla pari delle parole che si pronuncia. Per questo viene usata per accompagnare le cerimonie di benedizione e di guarigione.


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