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lunedì 20 giugno 2016

Lo schiaffo di Calenda.

Trattato CETA. Lo schiaffo di Calenda. 

Più che mai è tempo che il ministro Calenda si dimetta per attacco alla democrazia.

di Riccardo Petrella (leggi)

CETA/TTIP LEAK: ESCLUSIVO la Campagna Stop TTIP ottiene e pubblica la lettera del Ministro Carlo Calenda alla Commissione UE
Stop TTIP Italia “vogliamo sapere chi ha consigliato Calenda di esautorare il nostro Parlamento, forzare i Trattati europei e delegittimare la Corte di Giustizia Europea. Chiediamo ai Parlamentari europei e italiani di attivarsi urgentemente per chiedere chiarezza “
La Campagna Stop TTIP Italia è riuscita a ottenere la lettera inviata dal Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda alla Commissione Europea (Lettera Calenda 2 ), dove conferma la disponibilità dell’Italia a esautorare il suo Parlamento gli altri in Europa dal loro potere di ratifica dei trattati commerciali nel caso dell’accordo di liberalizzazione Europa-Canada (CETA). La posizione italiana rompe l’unanimità richiesta tra i Paesi europei per rigettare la richiesta  della Commissione di far approvare al solo Parlamento Ue il trattato, su cui si deciderà nel Consiglio Europeo del 5 luglio.
I Trattati europei stabiliscono che, soprattutto sugli investimenti, alcuni temi potrebbero ricadere in parte sotto la competenza esclusiva EU, in parte sotto quella dei singoli Stati nazionali. Ma il CETA, come il TTIP, è un accordo ampio e pieno di temi rispetto ai quali i Trattati possono essere interpretati in modi diversi. Per questo, a partire da una situazione simile di incertezza che si è proposta per l’accordo di liberalizzazione commerciale tra Europa e Singapore, la Commissione ha chiesto un parere alla Corte di Giustizia Europea la cui sentenza arriverà a fine 2016 o all’inizio del 2017.
Su questo la Campagna Stop TTIP è categorica: “è necessario che si attenda la sentenza finale della Corte di Giustizia su Singapore, e che si richieda un analogo giudizio su TTIP e CETA, rimandando la firma dell’accordo prevista per novembre 2016.Nel frattempo crediamo una forzatura inaccettabile sia la posizione del Ministro Calenda, unica in Europa, sia la possibile applicazione provvisoria di alcuni pezzi dell’accordo, senza un previo via libera di Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali”.

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