LUNEDI' 20 giugno ore 21 in Cortile Mercato Vecchio Manifestazione "Chi pianta semi di guerra raccoglie rifugiati" - Monastero del Bene Comune

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lunedì 20 giugno 2016

LUNEDI' 20 giugno ore 21 in Cortile Mercato Vecchio Manifestazione "Chi pianta semi di guerra raccoglie rifugiati"

COMUNICATO STAMPA

Organizzato da: One Bridge To Idomeni

In Collaborazione con: Cestim Verona, Movimento Nonviolento, Combonifem magazine mondo donna missione, Arci Verona, CGIL Verona, Associazione equilibrio precario, Laboratorio Autogestito Paratodos, Nigrizia Onlus, Radio Popolare, Legambiente Verona, BogOn, Mag Verona.

Con il sostegno di: Monastero del Bene Comune, Comunita' Emmaus Villafranca, Comunità della Madonnina, Associazione per la pace tra i popoli, Libera Verona Coordinamento Territoriale, Associazione Stella, veronetta129, Net Generation, Assopace Verona, CdB Verona, Adl Cobas, Uil Verona, EMERGENCY, Diritti per le nostre strade, Associazione Aquiloni, La Genovesa Onlus, Avvocato di strada Onlus, Medici Senza Frontiere - Gruppo di Verona, MetisAfrica, Cisl Verona, Medici per la Pace, Chiesa Valdese di Verona, ProgettoMondo Mlal, Centro Pastorale Immigrati Verona, DHUB Atelier di Riuso Creativo, UIM Verona, Associazione Le Fate onlus, ANED Verona - Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti, Gruppo di Acquisto Popolare, Isolina e.., Amnesty International Verona; Verona Antispecista; Acli Verona Per I Giovani; Aquiloni Onlus; Unione degli Universitari - UDU Verona; Rete degli Studenti Medi Verona.
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“One Bridge To Idomeni”, è un gruppo spontaneo di cittadini/e veronesi nato a marzo con l’obiettivo di portare un aiuto concreto alle centinaia di migliaia di rifugiati bloccati a Idomeni, sul confine Greco-Macedone. Questa concretezza l’abbiamo raggiunta sia creando un ponte di persone volontarie da Verona alla Grecia per lavorare nei campi fornendo un primo aiuto, sia portando una controinformazione dai campi profughi greci all'Italia partecipando ad eventi dove portavamo l’esperienza vissuta a Idomeni.

In ricorrenza della giornata mondiale del rifugiato abbiamo deciso, il 20 giugno, con il fondamentale supporto del della rete di associazioni per la pace, la nonviolenza, la giustizia e la solidarietà, di promuovere questa manifestazione nel centro della città di Verona, in Cortile Mercato Vecchio, per condividere e riportare all'opinione pubblica una situazione così drammatica qual è quella dei rifugiati che fuggono dalla guerra, una situazione alla quale siamo tutti chiamati affinché termino le ostilità e si possa al contempo ricostruire una speranza di vita per tutte queste persone.

La manifestazione prende il nome da uno striscione presente al campo profughi di Idomeni che riassume molto bene la causa di questa instabilità: “Chi pianta semi di guerra raccoglie rifugiati” che ha contraddistinto il nuovo secolo: l’idea che la democrazia si possa esportare con la guerra non ha altro che prodotto violenze, carestie e da ultimo, rifugiati!

Con questa manifestazione vogliamo consolidare a livello cittadino e nazionale un movimento che si opponga ad una logica in cui come prima e a volte unica soluzione prevede l'intervento armato nella risoluzione del conflitto. Un movimento che esiste già e che ha fatto della nostra città la capitale morale del pacifismo, con l'iniziativa “Arena di Pace e Disarmo” che nel 2014 ha riunito nell'anfiteatro 15.000 persone e ha lanciato la Campagna “Un'altra difesa è possibile”.

Ciò che vogliamo trasmettere è contrarietà ad una politica che interviene in paesi giudicati bisognosi di civiltà e democrazia per imporre i propri interessi e per questo scendiamo in piazza al fine di chiedere risposte concrete da parte della comunità internazionale e del nostro governo per una politica centrata non sulla produzione di armi bensì di progetti di sviluppo e cooperazione. In tutto questo chiediamo con forza che l’Europa esca dalle proprie paure e sia in grado di diventare protagonista nel dialogo per una pace concreta.

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