Venerdì Santo 2020 - Preghiamo - Monastero del Bene Comune

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venerdì 10 aprile 2020

Venerdì Santo 2020 - Preghiamo





      Il Servo sofferente (leggi)

           (breve spazio di preghiera silenziosa)





Preghiere 

Contempliamo Gesù, il Signore: invece della gioia che gli apparteneva, ha sofferto la croce la cui infamia disprezzava.
- Sulla croce, Signore, noi ti adoriamo.
Gesù Cristo, nato nell'umiltà per confondere i potenti e per innalzare gli umili.
- Sulla croce, Signore, noi ti adoriamo.
Tu che hai vissuto in mezzo a noi, guarendo i malati, annunciando la Buona Novella ai poveri e la libertà ai prigionieri.
- Sulla croce, Signore, noi ti adoriamo.
Tu che sei venuto  sciogliere le catene di ogni schiavitù, amico degli umili, pane dei cuori affamati.
- Sulla croce, Signore, noi ti adoriamo.
Gesù, pieno di pazienza e di bontà, sino alla fine sei stato perdono e benevolenza.
- Sulla croce, Signore, noi ti adoriamo.
Gesù, mite e umile di cuore, tu chiami a te quanti sono affaticati e oppressi.
- Sulla croce, Signore, noi ti adoriamo.
Gesù, sei venuto nel mondo per servire e dare la tua vita, fosti tradito per denaro, trascinato davanti ai giudici e inchiodato sulla croce.
- Sulla croce, Signore, noi ti adoriamo.
Gesù, Signore dell'universo, con la tua risurrezione dai morti, vivi presso il Padre dove ci prepari un posto.
- Sulla croce, Signore, noi ti adoriamo.

Dio di ogni amore, per venire a te, perchè aspettare che il nostro cuore sia cambiato? Tu lo trasfiguri. Nelle nostre stesse ferite fai crescere la comunione con te. E si aprono in noi le porte della lode.

(Preghiere per ogni giorno - Taizé, p.155-156)


Canti

In manus tuas https://www.youtube.com/watch?v=SCFQ_UC6NvM

Adoramus te Christe https://www.youtube.com/watch?v=wufCggvgLkw

Ad te Jesu Christe https://www.youtube.com/watch?v=2PAzF2eFLNI

Exaudi orationem meam  https://www.youtube.com/watch?v=XWMylx8NttQ


PER LA VEGLIA DELLA SERA DEL VENERDI' SANTO
PREGHIERA DELLA CROCE – SULLO STILE DI TAIZE




Le cinque parole

1) L’iscrizione “RE DEI GIUDEI”, ha tutto il sapore di una burla. Ma nel percorso di Gesù è invece una rivelazione sconvolgente.
In realtà quella scritta la si poteva trovare anche sulle monete che portavano l’effige di Cesare. La ricchezza ed il potere collegato al simbolo della moneta è strumento e segno del suo regnare. Per Gesù, quell’iscrizione è su una croce che è il suo segno e strumento di potere: il potere di un perdente.
Fiorisca Signor la tua giustizia
Fiorisca Signor la Tua giustizia,
la Tua pace irrori la terra.
O Dio fiorisca la giustizia
e sia piena di Te la nostra vita.

2) Nel suo cammino, Gesù si identifica con la figura profetica del SERVO DI JHWH, frutto dell’ intuizione che Israele ha maturato misurandosi con il dramma della sua sofferenza. I profeti hanno compreso che se ci sarà qualcuno in grado di salvare gli altri, sarà perché questo qualcuno è capace di entrare nei drammi della gente e di farsene carico.
Questo è il servizio di Gesù. Egli non salverà l’umanità attraverso il dominio , ma attraverso il suo calarsi dentro le ferite, le colpe, ed in tutti i segni di morte che il male, le paure e le prepotenze continuano a produrre. La sua è la strada dell’amore, non del dominio.

Lampada ai miei passi è la tua parola
Lampada ai miei passi
è la Tua Parola.
Lampada ai miei passi,
luce al mio cammino.

3)I passanti, i sacerdoti, gli scribi e persino i colleghi di sventura propongono in modo martellante la soluzione che va per la maggiore: salva te stesso e noi. Insomma, propongono l’ideale di chi, innanzitutto tutela e garantisce se stesso! Quando, anche nella comunità credente, domina questo criterio, perfino nell'ora più luminosa del giorno è buio fitto. La logica mondana ha vinto, ha messo fuori gioco il giusto, ma il suo trionfo è cecità.
O Signore, vieni in mio aiuto
O Signore vieni in mio aiuto,
o Signore vieni in mio soccorso.
A Te canto, Tu mi risollevi,
a Te canto, Tu mi risollevi.

4)“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato”. Nel grido di Gesù risuonano le parole del salmo 22. Solitudine e smarrimento. Siamo nel punto di massima distanza. Proprio come il salmo 22, che inizia con parole di lacerante angoscia per concludere con espressioni di abbandono fiducioso, qui possiamo affermare che nel punto di massima distanza c’è la massima vicinanza.
Raccogli i miei pensieri, o Dio
Raccogli i miei pensieri o Dio in Te,
Tu sei la luce sempre accanto a me.
Tu sei l'aiuto, tu sei la pazienza,
misteriose le tue vie ma
tu conosci il cammino per me

5) Nel pieno dell'oscuramento irrompe la massima rivelazione. Il velo del tempio si squarcia. Il velo è tolto. È appunto la rivelazione. Nel dono di Gesù il velo strappato rivela il volto vero di Dio. E’ un pagano, il centurione, uno che non ha altri titoli se non quello di essere semplicemente uomo, a riconoscere che il morente è Figlio nel senso che manifesta il sentire stesso di Dio, Il Padre: il Dio di Gesù non è un faraone, un imperatore, ma il Dio rivestito dell’onnidebolezza.
Adoriamo colui che ha vinto perdendo perché nell’amore, ha trovato ragioni di vita fino a dare la vita.
Dio è amore
Dio è amore
osa amare senza timore.
Dio è amore
non temere mai.

PADRE NOSTRO

Dio di tutta l'umanità, quando ci sentiamo sconcertati dall'incomprensibile sofferenza degli innocenti, aiutaci a vincere l'inquietudine e a rendere percepibile, attraverso la nostra vita, un riflesso della compassione del Cristo.







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