La tua parola, o Signore, è il più
grande tesoro. Rendila faro e guida per il cammino della comunità
dei credenti. Te lo chiediamo per il Cristo nostro fratello e
Signore. Amen
1Re
3, 5. 7-12; Rm. 8, 28-30;
Mt.
13, 44-52
«Il regno dei cieli è simile a un
tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va,
pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un
mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di
grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a
una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando
è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere,
raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
Così sarà alla fine del mondo.
Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno
nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?».
Gli risposero: «Sì».
Ed
egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del
regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo
tesoro cose nuove e cose antiche».
***
Il
brano si presenta come un'inclusione. Si apre con un flash
parabolico
di un uomo
che ha un campo e nel campo trova un
tesoro (v. 44)
e si chiude con l'immagine di un padrone di casa (uno
scriba? padre di famiglia?)
che dal
suo tesoro estrae
cose vecchie e cose nuove.
Il tesoro dunque, sia quello
del campo, come quello custodito in casa, è sempre una riserva di
ricchezza che permette di guardare al futuro.
Come
quelle precedenti, questo gruppo di piccole parabole riprende la
tensione
di un agire di Dio che penetra nel cuore umano e avvia un processo di
crescita che va da un meno a un più e sfugge alla logica delle
apparenze e delle statistiche. Pertanto, come nel seme è presente
l'albero, nel lievito la fragranza del pane e nella seminagione il
raccolto, così il prendere parte al regno, ossia la vita del e
secondo il vangelo, significa prendere parte ad una storia che cambia
le cose e, il frutto di tale trasformazione è gioia.
I
verbi richiamano movimento, ricerca, passione, scelta (la
rete gettata nel mare...).
Sono l'esatto contrario di
un'esperienza religiosa basata sulla ripetitività di formule, riti,
dottrine, regole, comportamenti codificati e quant'altro.
Inoltre,
il tesoro o la perla preziosa, sono il bene prezioso del vangelo,
prezioso si, ma nascosto nel senso che non abita la superficie delle
cose, occorre mettersi in ricerca perchè non è una verità
monolitica che viene calata dall'alto sulla testa della gente.
L'essere dalla parte di Gesù non lo si sperimenta attraverso la
visibilità. Il Regno di Dio non è un'entità geopolitica, non è
un'istituzione religiosa, non è una consuetudine culturale e nemmeno
una pratica cultuale. Dio non agisce nella superficialità di ciò
che è statisticamente misurabile, Dio opera nei cuori nel profondo
delle coscienze, nuove consapevolezze e nuove convinzioni. I “regni”
mondani, invece,sono forti delle loro apparenze. È un messaggio che
ci viene anche dalla prima lettura, allorché Salomone, consapevole
dei suoi limiti, chiede la sapienza frutto di un “cuore
docile”,
vale a dire una coscienza capace di interrogarsi e di ricercare dal
di dentro sé ciò che è bene per gli altri e ciò che non lo è.
“Rendimi
capace di discernere, di distinguere il bene dal male”-
chiede Salomone a Dio nella preghiera.
Perciò,
la parola di Gesù, essendo una parola che penetra dentro, è sempre
una parola che commuove, che muove dal di dentro, che agisce nel
cuore, cioè nella coscienza, laddove appunto, si compiono le
scelte... è una parola che suscita metànoia,
ossia un andare oltre il solito modo di pensare.
Il
crinale spartiacque tra ciò che è regno e ciò che non lo è lo
troviamo nella domanda di Gesù: “Avete
capito?” - Perché
tra superficialità e interiorità sta lo spartiacque tra vangelo e
anti vangelo.
É
per questo che “ogni
scriba che diventa discepolo...estrae cose vecchie e cose nuove”.
Giovanni parlerebbe di “sorgente
d'acqua che zampilla verso la vita eterna”.
Chi
è abitato dal vangelo non è un nostalgico che vorrebbe ripetere il
passato. Il discepolo invece ha memoria: porta dentro di sé la
consapevolezza di ciò che lo ha guidato fino ad ora e nella memoria
del dono ricevuto trova il motivo di partecipare ad una
trasformazione verso una bontà più grande.
Infine,
attraverso il linguaggio apocalittico della fine, ci viene detto che
il Regno avrà un esito e che quanto ci è stato suggerito è il vero
modo per guardare in avanti.
A conclusione, vorrei
aggiungere un'altra nota sulle due piccole immagini paraboliche
dell'uomo che trova, vende e compra il campo con il tesoro e del
mercante di perle.
Il primo approccio a queste
immagini è di identificare i discepoli/e con i soggetti delle
parabole, come se ognuno di noi fosse ora con l'acquirente del
campo, ora con il mercante di perle preziose. Certamente è questa
l'intenzione del narratore. La parabola tuttavia è anche un
orizzonte aperto. Proviamo rovesciare la prospettiva: se fosse Dio
l'acquirente del campo o/e il mercante di perle preziose? Ne
risulterebbe che il tesoro di Dio e la sua perla preziosa siamo noi.
Dio
ha perso la testa per l'umanità, s'è giocato la camicia, come si
suol dire. Lui ha rischiato tutto. Ma la cosa più bella è che per
noi il suo cuore è colmo
di gioia”.
Ricordati: tu fratello, tu
sorella, sei la gioia di Dio!
***
Ricordiamo
davanti a te, o Signore che
Il parroco di Lampedusa
smentisce che gli sbarchi attuali generino emergenza, tuttavia si
chiede perché chi arriva dal Mediterraneo debba rischiare la vita e
non avere vie legali per arrivare in Europa?
È in fase di riempimento
la diga costruita sul Nilo Blu. Le popolazioni del Sudan e
dell'Egitto vedono ridurre l'afflusso di acqua sui loro territori.
Il parlamento egiziano ha
autorizzato l'invio di truppe militari a Supporto di Haftar.
In India è stata uccisa
una donna cristiana. È la quinta vittima in due mesi. Vengono
colpite le minoranze per diffondere l'odio tra le fedi.
In Pakistan è morta Suor
Ruth Lewis. Ha dedicato la sua vita al centro per bambini disabili.
Malta e Italia sono state
denunciate all'ONU per i respingimenti dei migranti in Libia.
Signore,
abbi cura di noi: Kyrie eleison...
Aiutaci a custodire la
speranza
È partita da La Spezia
la Nave Italia con a Bordo disabili per la campagna contro
l'esclusione e il disagio sociale.
Per l'impegno a fermare
l'etnocidio, l'ecocidio e l'estrattivismo dell'Amazzonia della prima
Assemblea Mondiale dell'Amazzonia.
Nella Repubblica
Centrafricana è stato creato il comitato nazionale alla lotta
contro l'insicurezza alimentare
Per l'incontro virtuale
promosso dai Gesuiti in Africa “La gioventù africana propagatrice
di semi di pace”
Per
la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a
disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria
in excelsis Deo
dal
Salmo 118
La
mia parte è il Signore:
ho
deciso di osservare le tue parole.
Bene
per me è la legge della tua bocca,
più
di mille pezzi d’oro e d’argento.
Il tuo amore sia la mia
consolazione,
secondo la promessa fatta al
tuo servo.
Venga a me la tua
misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la
mia delizia.
Perciò
amo i tuoi comandi,
più
dell’oro, dell’oro più fino.
Per
questo io considero retti tutti i tuoi precetti
e
odio ogni falso sentiero.
Meravigliosi sono i tuoi
insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue
parole illumina,
dona intelligenza ai
semplici.