Meditazione domenica della Trinità A - Monastero del Bene Comune

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sabato 3 giugno 2023

Meditazione domenica della Trinità A

Ricordiamo, O Signore, davanti a te

Almeno nove civili sono stati uccisi in un attacco ad un villaggio nel Nord Kivu, una regione della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), da parte delle Forze Democratiche Alleate (Adf), i ribelli affiliati al gruppo Stato Islamico. Oltre agli ostaggi, gli aggressori hanno derubato il villaggio del "bestiame e di attrezzature".

Almeno nove persone sono state uccise in Senegal nelle violenze scoppiate dopo la condanna a due anni di reclusione del capo dell'opposizione Ousmane Sonko, candidato alla presidenza e minacciato di ineleggibilità. 

"Chiediamo agli Stati di intervenire con urgenza per fare pressione sulle autorità iraniane affinché fermino subito tutte le esecuzioni": lo chiede Amnesty International attraverso un comunicato.   Dall'inizio del 2023, le autorità hanno eseguito centinaia di condanne a morte. Solo nel mese di maggio, hanno giustiziato in media tre persone al giorno.

È di oltre 200 morti e 500 feriti il bilancio di un incidente ferroviario avvenuto in India, nello Stato orientale dell'Orissa a maggioranza cristiana, mentre i soccorritori sono impegnati a salvare 200 passeggeri che si teme siano rimasti intrappolati sotto i vagoni.

Brasile, proteste degli indigeni: privati delle nostre terre. Tensioni in tutto il Paese contro un disegno di legge che rischia di impedire alle popolazioni indigene il diritto alla proprietà fondiaria. A San Paolo scontri tra manifestanti e polizia. La norma approvata dalla Camera limita, se sarà approvata anche dal Senato, la demarcazione delle terre indigene a quelle che erano già occupate dai popoli nativi prima dell’entrata in vigore della Costituzione del 1988 e va nella direzione auspicata dagli imprenditori dell’agro-business.

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

"Fai che il cibo sia la tua medicina": con il Progetto Quinoa uno stile di vita sano
La lotta contro la fame delle famiglie di lavoratori immigrati poveri di Long Island, un'isola della costa orientale degli Stati Uniti, esacerbata dalla pandemia e dall'inflazione economica, ispira suora Maria Jesús a creare un progetto nutrizionale benefico intitolato "La quinoa è un super cibo". Numerose le famiglie che grazie all'iniziativa hanno potuto migliorare la loro alimentazione e quindi il loro benessere. 

Si è conclusa domenica di Pentecoste la Settimana Laudato si' che ogni anno offre l'opportunità alle comunità ecclesiali di promuovere iniziative e progetti di cura dell'ambiente e di sensibilizzazione ad un rapporto armonioso nei confronti della natura.  Il direttore esecutivo del Movimento Laudato si' ha sottolineato la preoccupazione espressa da Francesco per la prosecuzione dell'esplorazione e dell'espansione delle infrastrutture per i combustibili fossili.

Clima e COP28, le religioni del mondo insieme per tutelare il pianeta. Durante un’udienza del 29 maggio, Francesco ha incontrato il giudice Abdelsalam e autorità degli Emirati Arabi Uniti per una iniziativa che mira a valorizzare il ruolo delle fedi nel promuovere soluzioni pratiche per affrontare il cambiamento climatico in occasione della prossima COP28. 

Tutti i sabati mattina, la parrocchia San Giovanni Battista de la Salle di Roma si trasforma nel “Pronto soccorso degli studenti con Dsa”. Da tutta la Capitale, arrivano studenti e intere famiglie, soprattutto quelle in difficoltà economiche che non possono permettersi di pagare le lezioni private ai figli. Qui trovano gli oltre trenta volontari che, nei tre anni di attività del laboratorio didattica Dsa hanno incontrato oltre 200 studenti dislessici, discalculici, disgrafici e disortografici.

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo


Nessuno ha mai visto Iddio, egli, il Figlio unigenito del Padre, ce lo ha rivelato. Tu sei l'inimmaginabile, Signore. Sappiamo appena che tu sei, e conosciamo la tua bontà perché è certo che ci ha creati solo per amore, e sarà l'amore tra noi il segno che tu sei presente nella nostra vita, e noi ti crediamo. Amen


Es 34, 4-6. 8-9 2Cor 13, 11-13

Gv 3,16-18

Gesù disse a Nicodemo:

16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; ma chi non crede è già stato giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

***

La solennità di oggi solleva la questione più seria che ha tormentato e consolato i cuori più acuti e sensibili dell'umanità. Parliamo della questione Dio. Chi l'afferma e chi lo nega con essa ha e ha avuto a che fare. Eppure, già nell'esprimerci in questo modo, cioè racchiudendolo in un termine, in una parola, avvertiamo dentro di noi di compiere un'operazione ambigua perché lo riduciamo a uno dei tanti prodotti della mente umana.

Parlare di Trinità, nella percezione comune dei cristiani, evoca il cammino che la Chiesa ha compiuto per giungere a una formulazione dottrinale. Per molti, la Trinità è un dogma dalla cui adesione dipende l'appartenenza o meno al popolo di Dio.

Nel racconto della prima lettura (l'Esodo) l'incontro tra Jhwh e Mosè avviene nella nube. La scrittura non definisce Dio, ma racconta ciò che egli fa nella storia, con la vita del popolo e della creazione. In altre parole non fa la dottrina su Dio ma raccoglie l'esperienza di Dio e dell'umanità, mai totalmente dicibile.

La fede della comunità cristiana, la Chiesa, ha certamente bisogno di riflessioni e di sintesi, di dottrina e di teologia, ma non possiamo nasconderci che talvolta, nella fretta di uscire dalla nube, ha perduto l'energia misteriosa del fare esperienza, con il risultato di aver cosificato Dio.

I pochi versetti del Vangelo ci portano nel contesto del dialogo notturno tra Nicodemo e Gesù. Possiamo parlare di un incontro che non esce dalla nube.

Nicodemo è sinceramente in ricerca di verità e di luce. Sincera è pure l’ammirazione che egli prova per Gesù. Il suo sarà un lento passaggio dalle tenebre alla luce.

Le tenebre, che non vanno confuse con la notte (almeno in questo caso), sono il mondo di chi non fa credito a Gesù Cristo e preferisce fidarsi della propria tradizione, delle proprie regole, del proprio sistema dogmatico religioso. È un mondo che "Giudica" (si noti l'insistenza su questo verbo) e perciò crea separazione ed esclusione. In definitiva è il mondo di chi non ama l'umanità, né vuole il suo bene. Non considera la vita a partire dall'amore per l'umanità ma da un suo proprio progetto di regno teocratico che tende a realizzare una salvezza di propria iniziativa. È, in sostanza, il mondo dell’apparato religioso.

Nelle parole di Gesù, Dio non ha un progetto di teocrazia da realizzare. Egli dona il Figlio, per offrire la possibilità una relazione perché, a nostra volta, possiamo diventare figli nel figlio.

Insomma, non la strada del “giudizio” separatore (il regno teocratico) ma del prendersi cura. Gesù dice: Perché il mondo abbia la vita.

Sul crinale di questi due versanti, quello rappresentato da Nicodemo e quello rappresentato da Gesù, si gioca il crederci o il non crederci, ossia prendere o non prendere la decisione di orientare la vita secondo il versante di Gesù. Vale a dire scegliere la sua strada (credere nel nome dell'unigenito) per percorrerla fino in fondo.

Allora il centro del testo da cui dipende tutto il resto è

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”.

Tanto a dire: Ha offerto una relazione basata sulla benevolenza, sulla cura, su un incontro di vita, su una esistenza, non su un codice, non su una dottrina. È una relazione con il figlio perché tutti entrino nella figliolanza.

QUESTO FIGLIO AMA, NON DOMINA (non toglie nulla ad alcuno – non chiede sacrificio della vita – non sottrae umanità). Dà la vita per dare vita. In concreto, è un amore che tende alla promozione dell'altro. Nel Vangelo di Giovanni, questo amore che sostiene la piena promozione di umanità nelle persone è chiamato vita eterna perché è ciò che rimane veramente.

Qui sta il giudizio, vale a dire il criterio di orientamento che, per chi lo accoglie, è luce. Una comprensione delle cose totalmente altra rispetto a chi non l'accoglie, il quale, da solo si autoesclude dalla partecipazione a questa bella opportunità.

Gli illuminati da questa luce-visione, a loro volta ameranno (promuoveranno) gli altri, le cose, la terra. A tutto danno vita; non sottraggono vita.

Questo amore è vita perché è fondato sulla relazione (col figlio e da figlio), non su un dogma o su un vago sentimentalismo. Le relazioni sono sempre generative: generano novità, generano speranza, riconciliazione, contesti nuovi...

L'annuncio della Trinità non è un annuncio di un enigma che serve solo a tappare la bocca a possibili domande considerate impertinenti o imbarazzanti. È invece fare l'esperienza del Dio di Gesù come Dio Vivente, come grazia, amore che si prende cura, come comunione con Dio e con gli altri come uno che è di famiglia. Come dice Gesù, abbandonare un sistema religioso che si fa forte di dogmi e di doveri, alla fin fine opprimente e antiumano, per accogliere il dono di Dio che fa vivere, è una vera nascita.


Dn 3,52-56


A te la lode e la gloria nei secoli.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi

e siedi sui cherubini.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo

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