Meditazione domenica IVa di avvento B - Monastero del Bene Comune

NEWS

Home Top Ad

Post Top Ad

sabato 23 dicembre 2023

Meditazione domenica IVa di avvento B

 


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

In Iran impiccata Samira Sabzian, sposa bambina all’età di 15 anni. La donna, obbligata ad un matrimonio forzato dalla famiglia, era in carcere da dieci anni con l’accusa di avere ucciso il marito, dopo anni di violenza domestica. L'esecuzione, prevista per il 13 dicembre, era stata rinviata di una settimana anche sull’onda delle proteste da parte della società civile.

Il Nicaragua si allontana «sempre di più» dallo stato di diritto e in particolare «dalle libertà fondamentali, aggravando la sofferenza delle persone, alimentando l’esodo dei giovani e minando il futuro delle istituzioni democratiche».

Terremoti in Cina, decine di vittime: si cercano sopravvissuti. Diverse persone sono rimaste uccise a causa del sisma che il 18 dicembre, ha colpito il nord ovest della Cina. Centinaia i feriti. I soccorritori stanno scavando tra le macerie in condizioni difficilissime a causa del gelo.

Naufragio al largo della Libia, 61 morti e 25 salvati. Donne e bambini tra le vittime del tragico affondamento di un gommone con 86 persone a bordo.

Colombia, 5 persone uccise nella comunità indigena del Cauca. Dall'inizio dell'anno compiuti 93 massacri dai gruppi armati. Si tratta del 93mo massacro occorso nel 2023 in Colombia a causa della guerra in corso tra gruppi armati irregolari per un totale di 303 persone uccise.

Nei prossimi tre mesi in Sudan circa 29.250 bambini nasceranno senza assistenza medica, con il rischio concreto di esporli, insieme alle loro madri, a complicazioni che potrebbero avere gravi conseguenze permanenti e persino fatali". 

Più di mezzo milione di persone a Gaza - un quarto della popolazione - rischiano di morire di fame. La difficoltà a procurarsi da mangiare tra la popolazione ha superato quanto è avvenuto in Afghanistan e Yemen negli ultimi anni.

L'ultima volta che ho potuto comprare il latte per la mia bambina è stato due mesi fa. Sohaila è una dei 10 milioni di persone che nell'ultimo anno hanno smesso di ricevere assistenza alimentare d'emergenza dal Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. È un duro colpo, soprattutto per i due milioni di famiglie nelle mani di donne sole in Afghanistan.

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Terra Santa, i patriarchi e i capi delle Chiese: è Natale, finiscano le violenze
La Natività di Cristo è un "messaggio divino di speranza e di pace anche in mezzo alla sofferenza" scrivono in un messaggio i vertici delle comunità cristiane di Gerusalemme, in cui denunciano le violenze in corso e le enormi sofferenze provocate dalla guerra, insieme a un invito alla speranza e all'impegno per una pace "giusta e duratura".

Natale in carcere, il lavoro è il miglior regalo per i detenuti. L'arcivescovo di Modena poco prima delle Feste ha visitato i reclusi della casa circondariale di Sant’Anna che partecipano al progetto di lavoro come contoterzisti gestito da Coopattiva e finanziato in parte dalla diocesi di Modena-Nonantola. I detenuti sono probabilmente i campioni del mondo dell’attesa. In carcere si attende tutto: i colloqui, le udienze, fino al giorno del fine pena. “L’importante è che queste attese vengano sempre riempite di significato. Il lavoro è un ottimo modo per riempire questi tempi di attesa, dono di dignità e speranza.

Natale 2023. Il Papa lancia il suo appello “Per gli abitanti di Terra Santa si preannuncia un Natale di dolore, di lutto. Non vogliamo lasciarli soli. Siamo loro vicini con la preghiera, con l’aiuto concreto. La sofferenza di Betlemme è una ferita aperta per il Medio Oriente e per il mondo intero”

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Maranatha, Maranatha, Vieni, Vieni, Signore Gesù

Noi ti preghiamo di nascere sempre: che tu fiorisca nel nostro deserto, che prenda carne in questa tua chiesa: come la vergine ancora ti generi. Amen

2 Sam. 7, 1-5. 8b-12.14.16; Rm. 16, 25-27

Lc. 1, 26 38

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

***

La prima lettura riflette il vissuto di un particolare momento della vicenda storica d’Israele: il passaggio da una sorta di federalismo tribale all’unificazione nella struttura statuale della monarchia, realizzata con il re Davide e poi seguita dal figlio Salomone.

l’epoca della federazione delle tribù vedeva nel Sinai ed in Mosè i suoi riferimenti spirituali; in quello monarchico, la spiritualità e la speranza del popolo sono venute a concentrarsi intorno al centro geografico di Gerusalemme e alla figura di Davide, come figura simbolica destinataria delle promesse.

Il passaggio non è avvenuto in modo indolore. Non erano pochi, soprattutto i profeti, ad avere delle perplessità di fronte al nuovo apparato rappresentato dell’istituzione monarchica, anche perché il rischio che in qualche modo il monarca si sostituisse al primato di Jhwh era abbastanza evidente.

I profeti dunque non hanno accettato acriticamente questo cambiamento.

Ad ogni modo, pur con tutte le riserve del caso, non è nemmeno mancato il discernimento per interpretare il corso dei nuovi eventi come segno della fedeltà di Jhwh alla sua alleanza e alle sue promesse.

Davide è decisamente un abile politico. Egli sa che per raggiungere con successo gli obiettivi non c’è di meglio che usare lo strumento della religione. I politicanti di casa nostra non sono originali, sono piuttosto antiquati quando cercano di mostrarsi devoti alla chiesa pur di consolidare il loro potere!

Per tornare a Davide, egli tenta di consolidare il suo piano di unificazione nazionale attorno alla propria persona ideando una grande realizzazione di carattere religioso: costruire il tempio. Il tempio significa visibilità, apparto liturgico, spazio celebrativo che può risultare funzionale alla legittimazione del potere.

Il re abita il palazzo e Dio il tempio. Questo significa che l’immagine di Dio non è che una proiezione di quella monarchica. E così, come effetto di ritorno, il re possiede qualcosa di divino. Il gioco è fatto: Dio è tra i grandi e con loro può intendersi come tra pari.

Con la sua strategia, Davide, comune a tutti i grandi della terra, non ha fatto altro che aggiornare la politica e modernizzare la religione. Sembrano perciò fatte l’una per l’altra.

Il piano, studiato nei minimi particolari, poteva consentire a Davide di prendere serenamente sonno quella notte! Del resto, ne aveva parlato anche col profeta Natan ottenendo pure la sua approvazione: “Tutto quello che hai in cuore, va e fallo, perché il Signore è con te” – gli aveva confermato il profeta.

Ma proprio quella notte, né al profeta, né a Davide fu consentito di prendere sonno. Dio non s’è prestato al gioco.

Tu vuoi costruirmi una casa, un palazzo, un tempio? Ma credi che se l’avessi voluto non lo avrei richiesto già da molto tempo? Quando mai ho domandato qualcosa al popolo quando usciva dal paese d’Egitto? Mi sono trovato da Dio sotto la tenda, nella nube, nel deserto, nel fuoco, …insomma, nella mischia degli avvenimenti. E tu vuoi chiudermi in un tempio, in una Chiesa?!... Sappi giovanotto che tu eri un capraio quando ti ho scelto come guida per la mia gente. Poiché eri così, un giovane pecoraio, io ti ho scelto! Ho fatto di un capraio un re perché a me piace agire in modo paradossale. E tu vuoi trasformarmi in uno dei tanti signori che agiscono solo in base alla “ragion di stato? Vuoi fare di me l’immagine più confacente alla tua visione perché io legittimi le tue ricchezze, che sono furti, le tue guerre, le tue finanze, le tue libertà individuali, la tua proprietà, quella che chiami civiltà… No, caro mio, scordatelo! Io sono totalmente altro da questi tuoi prodotti”.

Giocando sulle parole, a Davide che intende costruire una casa, Dio promette un casato e la casa dell’incontro che per lui va bene è un’oscura casupola di Nazareth e lì incontra una giovane di nome Maria. In questa periferia del mondo si concentra tutta la tenerezza di Dio, tutto il suo prendersi cura dell’umanità. Piena di grazia. Tutta l’amicizia per gli uomini e le donne di cui solo Dio è capace: il Signore è con te.

È talmente paradossale questo modo d’agire di Dio, che sconvolge anche la giovane Maria: come è possibile?... ma alla fine s’abbandona.

I piccoli e i poveri, i veri discepoli e vere discepole del Signore si mettono a disposizione: eccomi. È la parola che dà senso ad ogni vita; talvolta impieghiamo una vita intera per maturarla dentro di noi come atteggiamento di autentica disponibilità.

Quella che abbiamo ascoltato è una Parola che fa chiarezza dentro di noi. Ci sintonizza con Dio ogni qualvolta che siamo tentati di identificarlo con la nostra sapienza e lo utilizzarlo a servizio della nostra vanagloria.

Non abbiamo null’altro da maturare nella nostra esistenza se non questa disponibilità dei piccoli e dei poveri, la disponibilità di quell’eccomi.


Salmo 88

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».

Post Bottom Ad

Pages