Meditazione IIIa domenica B - Monastero del Bene Comune

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sabato 20 gennaio 2024

Meditazione IIIa domenica B

                                                                     Ricordiamo, o Signore, davanti a te

In Italia cresce il gioco d'azzardo. Almeno 140 milioni di giornate lavorative buttate via nei giochi patologici. Una spesa enorme, che dietro nasconde tanti drammi, tanti casi di vera dipendenza.

Il 2023 si chiude come il secondo anno peggiore di sempre negli istituti di pena italiani, con ben 68 persone che si sono tolte la vita, ma il 2024, iniziato da pochi giorni, ha già cominciato a contare le sue vittime: quattro fino ad oggi.

La guerra tra Israele e Hamas continua con il suo carico di violenza, senza mostrare il minimo cedimento. A Gaza la popolazione civile è ridotta allo stremo, uccisa da armi, malattie e fame, e una intera generazione di bambini è traumatizzata, come denunciato dalle organizzazioni internazionali. A Tel Aviv, prosegue la mobilitazione dei familiari degli ostaggi, che chiedono la liberazione dei propri cari e anche la fine del conflitto.

L’Africa si conferma tra i mercati più appetibili per le multinazionali dell’agrochimico. Un trend spinto dall’Europa, che esporta qui i prodotti fitofarmaci che ha bandito in casa.

Armi in cambio di bauxite, l’accordo tra Emirati e Guinea. Per acquistare centinaia di veicoli blindati da Abu Dhabi la giunta militare di Conakry offre come contropartita agevolazioni per lo sfruttamento dei suoi giacimenti minerari.

Ha fatto tremare più di 20 edifici e causato almeno tre morti e 77 feriti l'enorme esplosione che ha travolto un intero quartiere della città di Ibadan terza città più popolosa della Nigeria. Le autorità sospettano che possa essere stata innescata da esplosivi che si trovavano in un'abitazione per essere probabilmente utilizzati in operazioni minerarie illegali.

L’agguato a un 18enne è costato il ferimento a un'anziana: ora si teme una nuova faida tra i clan. Si ripetono anche gli assalti ai pronto soccorso. E la Digos ferma tre militanti di Casa Pound. Nel quartiere in cui è avvenuta l’ennesima sparatoria e nell’intera città, intanto, sale la paura dopo la raffica di colpi sparati in pieno centro, ben 80.

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

"Semi di risurrezione” a Longarone, il paese sul Piave travolto dall’ondata assassina del 9 ottobre 1963, e nei borghi vicini, che piansero 1.917 vittime, sono anche i cento giovani di tutta Italia, invitati dal sindaco e presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, che ad aprile visiteranno i luoghi della memoria e “prepareranno un ‘Manifesto della montagna’, che parlerà di rispetto del nostro ambiente unico”. 

Treviso, una dozzina di senzatetto accolti nel Seminario diocesano. La Chiesa trevigiana va in soccorso dei poveri costretti a vivere in strada al gelo: dal vescovo Michele Tomasi il via libera per una dozzina di posti letto allestiti in uno stanzone del complesso di formazione per sacerdoti, con ingresso autonomo: “Un segno concreto di aiuto a persone in estrema difficoltà”.

Dal 18 al 25 gennaio si svolge la Settimana per l'unità dei cristiani. L’Amore verso Dio e verso gli altri sono al centro della Settimana. “Ama il Signore Dio tuo… e ama il tuo prossimo come te stesso” (Lc 10, 27). Papa Francesco invita a fare " in modo che questo appuntamento ecumenico non si riduca a un adempimento e che non diventi autoreferenziale".  

L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Tunisia ha dichiarato di aver facilitato, negli ultimi tre giorni, il ritorno volontario sicuro e dignitoso di 392 migranti bloccati in Tunisia verso paesi di origine, in particolare: Burkina Faso (163 persone), Gambia (165), Guinea (7), Liberia (1), Mali (33) e Senegal (23).

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo


Vinci la nostra indifferenza, Signore, donaci slancio per realizzare il tuo sogno che dalla creazione attraversa tutte le storie. Che almeno un piccolo resto ti segua ancora. Amen

Gio 3, 1-5 1Cor 7, 29-31;

Mc 1, 14-20

14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15 e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

16 Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17 Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». 18 E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19 Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. 20 E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.


***

I testi delle letture sono accumunati dalla provocazione della sorpresa, della novità. Educano a superare ogni stereotipo abitudinario.

Il racconto biblico di Giona (prima lettura) si presta ad essere drammatizzato. Insomma, nel cuore umano possono accadere cose inaspettate, come la conversione dei Niniviti. Giona, fa molta fatica ad accettare che essi attuino un cambiamento. È più facile per lui inchiodarli ad un giudizio negativo che accompagnali verso la novità. Loro invece abbracciano una vita nuova. Il testo vuole abituare Giona ed anche noi a non fissarci negli stereotipi, ma ad abbracciare la sorpresa. Lo fa con una frase ad effetto: “Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece”.

In altre parole ci viene annunciato un Dio che si ravvede lui stesso. Il suo cuore, ossia il suo sentire è in movimento; sa andare oltre. Dio quindi non è un blocco monolitico di onnipotenza divina, ma si manifesta vicino all’evolversi delle situazioni. Egli accompagna sempre ogni cambiamento dell’umanità.

Anche i pochi versetti della 1Cor, seconda lettura, fanno intuire che l’esperienza della fede è un vivere in movimento. Le differenti situazioni della vita sono quello che sono, ma diventano importanti se vissute nella consapevolezza di un ‘oltre’ (come se…) che sa di superamento del grigiore quotidiano.

Il testo evangelico è si trova all’inizio del Vangelo di Marco, ma già fin d’ora, anticipa il cuore della predicazione di Gesù, cioè IL REGNO DI Dio, potremmo parlare del Regno di Dio come il raggio d’azione della sua tenerezza di Dio. Il testo poi si sofferma sulla ‘chiamata- coinvolgimento’ dei primi discepoli.

Dopo un riferimento di carattere storico, ovvero la cattura di Giovanni Battista e il conseguente allontanarsi di Gesù verso il nord, la Galilea, in quella regione, più esattamente nella zona del lago, egli incontra due coppie di fratelli e li chiama a prendere parte nella realtà che sta annunciando, il Regno di Dio, appunto.

L'incontro con i primi due si conclude con una dichiarazione mentre, nei secondi, non viene precisato il contenuto. Si sa solo che li chiamò. Gli uni e gli altri, lasciata la loro attività si sono messi al seguito di Gesù.

Il racconto è preceduto dalla narrazione del battesimo e delle tentazioni. È poi seguito dall'esposizione di una giornata tipo di Gesù, potremmo dire il giorno in cui le cose cominciano a cambiare a favore di quella parte di umanità che fino a quel momento è stata tenuta ai margini. In quella giornata tipo Gesù rivela che il Regno di Dio inizia a manifestarsi nella vita della gente così: la gente che si trova ai margini, Gesù la mette al centro.

Questo porre l'umanità, la più fragile, la più esclusa, la più lontana al centro è in fondo la caratteristica specifica del regno: laddove Dio esercita la sua tenerezza accade tutto questo. Perciò è una bella notizia che fa cambiare il modo di pensare e di vedere le cose.

Perfino gli aspetti della nostra esperienza che noi vorremmo allontanare dalla nostra vita perché rivelano le nostre immaturità, colpe e fragilità, Gesù le pone al centro della tenerezza di Dio.

Gesù afferma che è arrivato il tempo opportuno, il momento giusto, l’occasione buona. È giunto il momento in cui nella vita si può godere di un Dio che è dalla nostra parte e per questo, il cambiamento, sia personale che collettivo, è possibile. Prima di tutto si tratta di crederci veramente: “Cambiate mentalità, andate oltre il solito modo di pensare e credeteci perché questa realtà nuova è sempre più vicina. E i più idonei a renderla sempre più vicina sono coloro che vengono considerati “lontani”, le persone non titolate, quelle della ferialità della vita”.

Dalla breve notizia circa l'arresto di Giovanni, comprendiamo che la sua voce, quella di Giovanni, era di disturbo per i custodi dell'ordine costituito. Ora la voce è ancora più forte, più incisiva nella persona di Gesù. Egli è ben consapevole della portata e della forza d'urto, pertanto, si dà alla clandestinità e, al tempo stesso inizia un percorso di progressiva distanza da chi detiene il potere sia civile che religioso. E allontanandosi sempre di più da questi poteri, Gesù diventa sempre più prossimo alla gente e quindi a Dio. Nella sua persona, lo stesso regno di Dio è sempre più prossimo all’umanità.

Un'altra scelta decisiva contraddistingue il cammino di Gesù: da questo momento in poi, pur dandosi alla clandestinità, egli non sarà mai senza gli altri. Nel bene e nel male, anche quando gli altri non lo capiranno, egli avrà sempre a che fare con un gruppo di persone. In questo modo ci testimonia che il regno di Dio non è campato per aria, ma sempre entra nella realtà più concreta della vita, delle relazioni e chi ad esso vi si dedica, non potrà mai farlo senza sentirsi proiettato verso gli altri. Non esiste regno di Dio, cioè azione di Dio nella nostra vita, a sostegno dell'individualismo, di un bene privato, sia pure un bene spirituale.

Gesù incontra coppie di fratelli. La fraternità è la visibilità e l'avvicinamento del Regno. Infatti il suo attraversare la ferialità delle persone e il suo incontrarle proprio nel lavoro più semplice e quotidiano fa sì che quell’incontro diventi quasi un simbolo o un sacramento dell’essere coinvolti nel regno di Dio, come segno e testimonianza della presenza e dell'azione di Dio, per gli altri.

I primi gettano la rete (il giacchio – rete grande, circondata da piombi, che giunta al fondo si chiude stringendo una cordicella) e la loro azione è seguita dalla dichiarazione di Gesù: “Vi farò diventare pescatori di uomini”. Si tratta di una frase che costituisce una piccola parabola. La loro attività fa sì che nella rete i pesci si raccolgano. Così stare dalla parte del messaggio di Gesù significa, prima di tutto, raccogliere, convocare radunare la gente perché realizzi il cambiamento del vivere insieme per e con gli altri, mai contro gli altri.

Nella seconda coppia di fratelli, Giacomo e Giovanni, non è detto che i due esercitino attività di pesca vera e propria, loro riparano le reti. Assieme agli altri due dunque non si dovranno limitare a riunire e raccogliere, ma anche a rinnovare (riparavano le reti), a guarire, a riparare le situazioni ferite o sbagliate.

Con questi semplici sette versetti, l’evangelista Marco apre davanti a noi il vasto orizzonte del regno di Dio il quale, anche per noi, è qui e continua ad avvicinarsi.



Salmo 24

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricordati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via
.

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