Meditazione IVa domenica B - Monastero del Bene Comune

NEWS

Home Top Ad

Post Top Ad

sabato 27 gennaio 2024

Meditazione IVa domenica B

 


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

Secondo l’Unesco, due utenti su tre del web riscontrano atteggiamenti aggressivi. “Anche le guerre incidono sul diritto all’educazione”. È per questo che la giornata internazionale dell’educazione propone di lottare contro il linguaggio dell’odio che, non solo sul web, è sempre più pervasivo.

In Europa e Asia centrale: 456 mila minori vivono ospiti di istituti di accoglienza. Lo rileva l’ultimo rapporto dell’Unicef, dal quale emerge che il tasso di minori che vivono in un istituto in queste regioni è doppio rispetto alla media mondiale.

Gli indigeni Yanomami hanno denunciato oggi che i 'garimpeiros', (minatori illegali dell'Amazzonia) continuano ad entrare in nuove aree alla ricerca di metalli e oro, minacciando la salute delle popolazioni originarie, mentre i militari non proteggono la foresta, nonostante il commissariamento federale decretato dal governo lo scorso anno.

Un gruppo di una ventina di bambini fra gli undici e i 15 anni e di entrambi i sessi, hanno giurato in una località della selva messicana per confermare il loro ingresso nei ranghi della polizia comunitaria di Ayahualtempa, nello Stato messicano di Guerrero, al fine di contribuire alla difesa della loro città dai costanti attacchi della criminalità organizzata. I bambini hanno cominciato un addestramento all'uso delle armi da fuoco.

Scatta l'emergenza incendi in Colombia, a causa delle alte temperature provocate da El Niño. I vigili del fuoco di Bogotà lottano contro il proliferare di roghi che divorano le colline nella parte est della capitale.

Circa 569 rifugiati Rohingya sono morti, o risultano dispersi, durante traversate mortali via mare nel 2023. La maggior parte di coloro che hanno tentato questi viaggi erano bambini e donne.

Sono saliti a 11 i morti accertati dovuti alla massiccia frana che lunedì ha travolto in Cina il villaggio remoto di Liangshui. I soccorritori sono ancora impegnati nella ricerca delle decine di dispersi finiti sotto circa 300mila metri cubi di terreno e roccia.

Dopo le recenti denunce nei confronti dell’italiana Tozzi Green, ancora un caso di accaparramento di terre in Madagascar, l’associazione locale di difesa contadina, in un comunicato diffuso il 22 gennaio chiede allo Stato ad aprire un’inchiesta per far luce su un’operazione di land grabbing compiuta da alte autorità tramite prestanome nel sud-ovest dell’isola, dove circa 2mila famiglie di contadini non hanno più accesso ai loro appezzamenti agricoli.

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Saranno curati in Italia oltre 100 bambini di Gaza. I minori gravemente feriti durante i bombardamenti saranno trasferiti in alcuni ospedali italiani.

Carceri, i detenuti di Viterbo al lavoro per Sata Rosa. In occasione dell’udienza concessa da Francesco ai Facchini della macchina di Santa Rosa di Viterbo, i ristretti della casa circondariale della città hanno regalato al Papa un modellino della macchina “Volo d’angeli” realizzata con il Centro studi Santa Rosa. 

Brasile, un minibus gestito da suore e volontari offre dignità ai senza fissa dimora. Il progetto Micro da Caridade è nato dalla volontà di fornire pasti giornalieri ai senzatetto andandoli a cercare lungo le strade della città di Recife.

Giorno della memoria 27 gennaio. Il ricordo dei “Giusti tra le Nazioni”, consente di tenere aperto il cuore alla speranza, perché proprio i momenti più bui «regalano una costellazione di luci e di speranza che continua a rassicurare sul destino dell’umanità».

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo

Aiutaci, o Signore, a fermare le preghiere e i canti, le stanche formule, le ossessionanti e ripetitive liturgie che riempiono il tempo dedicato al rapporto con te. Purifica la mente e il cuore. Insegnaci ad attendere una parola, un incontro, un dono d'amore che rinnova la gioia e la forza di vivere. Insegnaci a pregarti in spirito e verità. Per Cristo nostro Signore. Amen

Dt. 18, 15-20 1 Cor. 7, 32 -35

Mc. 1, 21-28

Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

***

Nel pormi in ascolto di questa Parola avverto la necessità di far tacere il tumulto che spesso agita i miei pensieri, specialmente quei pensieri che si rivestono di molte parole, spesso vuote. Siamo circondati da un vociare che impedisce il vero ascolto. E quando, del resto, possiamo ritenere d’aver veramente ascoltato?

L’autore del libro del Deuteronomio, da cui è stata tratta la prima lettura, pensa che sia assolutamente necessario per la vita del popolo un autentico ascolto. Non c’è possibilità di vita e di futuro per il popolo senza capacità di comprendere le parole che indicano la strada per la quale il Signore vuole condurre la sua gente. L’autore allora pone sulla bocca di Mosè queste parole di istruzione.

Si tratta di saper ascoltare le cose giuste perché di parole vuote ve ne sono a iosa. Il nostro brano infatti è preceduto da un avvertimento: “Nella terra in cui stai per entrare troverai tanti incantatori che non producono altro che congetture…”. Mosè oggi ci raccomanderebbe di guardarci dai leccapiedi opinionisti e politicanti e uomini di cultura e docenti universitari ed economisti e teologi di corte che spacciano i propri giudizi per verità assolute quando in realtà nascondo solo l’interesse loro e dei potenti di turno cui hanno venduto la dignità.

Il Signore susciterà in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta…io metterò nella sua bocca la mia Parola” … Come dire: La Parola che ascolterai sarà molto vicina a te perché avrà a che fare con la tua vita; la potrai verificare nella concretezza degli eventi che ti riguardano; entrerà nelle tue scelte, nei tuoi rapporti con gli altri, nel tuo modo di realizzare la giustizia, nel rispetto dei più poveri e nell’accoglienza dei forestieri…

Nessuno si permetterà di parlare a vanvera (letteralmente sarebbe di gorgogliare come un pentolone) e soprattutto di farlo a nome mio rivestendosi di un’autorevolezza che non gli appartiene.

Il brano poi continua: “Tu dirai: Come faccio a distinguere tra la Parola vera e il pentolone di fagioli? Semplice: la Parola vera non è autoreferenziale”. Come dire: l’efficacia di una Parola che ha la forza di orientare la vita e ne manifesta l’autenticità.

Anche il discepolo di Gesù, pone come fondamento della sua esperienza di fede una certa qualità di ascolto. Per prima cosa quindi, anche lui deve saper distinguere messaggio e messaggio, Parola e parole. Nel bene e nel male noi siamo ciò che ascoltiamo.

Possiamo sentire parole di incantatori: messaggi rivestiti di religiosità che ci rinchiudono in un’aurea di misticismo. Gesù invece “ENTRA IN CAFARNAO, NELLA SINAGOGA IN GIORNO DI SABATO”. La Parola del Vangelo abita uno spazio ed un tempo, una storia e una geografia. L’annuncio del Vangelo non si lascia distrarre da astrazioni.

Possiamo sentire parole di dottrina. Predicatori di verità ammuffite ed opprimenti con la prerogativa di possedere giudizi eterni, non negoziabili, sulla morale, sui costumi e sulla legge naturale.

C’è invece chi insegna con autorità, come Gesù, ossia con una forza che scaturisce dalla propria sostanza (exousia). È colui che ti si pone di fronte con una tale serietà da farsi carico di ciò che porti nel cuore. È serio perché ti prende sul serio. “INSEGNAVA LORO COME UNO CHE HA AUTORITA’ E NON COME GLI SCRIBI”.

Ha autorità – autorevolezza perché la parola che ti consegna crea legami. Su di essa puoi intraprendere un cammino. Egli interpella la tua coscienza. È da te che attende una decisione. Gli scribi, i funzionari della religione s’accontentano di ripetere una dottrina per inculcarne i dettami. La tua storia, i tuoi sentimenti, le gioie e i dolori che ti attraversano, per questa religiosità, non devono entrare in merito; tu non sei che un’entità numerica di appartenenza: appartieni al mondo cattolico, a questa o quella confessione, al mondo occidentale o a quel movimento di pensiero. Per questi funzionari del sacro, tu sei un possibile consenso.

C’è chi grida come lo spirito immondo. Una chiesa che porta la Parola senza essere attraversata dalla Parola, anche se afferma le cose più sacrosante sul Cristo, come del resto fece lo spirito impuro – TU SEI IL SANTO DI DIO – è comunque abitata dal demone impuro. Impuro nel senso biblico, cioè incapace di mettere in contatto con Dio; incapace di creare legami di fraternità evangelica tra le persone. È una Chiesa demoniaca perché grida, è fracassona, è sguaiata: non suscita affatto esperienza d’incontro con Dio. Non è un luogo di salvezza.

Meglio il silenzio a-teo su Dio!

Taci! Non parlare di me se non hai condiviso nulla di me! Non riempirti la bocca con il mio nome se poi le tue scelte di vita obbediscono a ben altri criteri. Forse è arrivato il momento in cui, prima di sbandierare a destra e a manca di essere credenti, è bene che ci preoccupiamo di diventare credibili.

Salmo 94

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostrati, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Post Bottom Ad

Pages