Ricordiamo davanti a te, o Signore
Burundi: il governo reprime il dissenso senza sosta contro oppositori politici, attivisti in difesa dei diritti umani e giornalisti.
Cresce il mercato dei farmaci contraffatti nell’Africa subsahariana. Oltre il 57% dei medicinali in commercio sono falsificati, scadenti o non registrati. Il Malawi risulta come il paese con il maggior numero di medicinali contraffatti in circolazione (88,4%), seguito da Togo e Ghana (75%).
Nei paesi dell’Africa australe la siccità colpisce un abitante della regione su sei. A maggio erano stati chiesti alla comunità internazionale 5,5 miliardi di dollari di aiuti, ma il sostegno sperato non è arrivato. La crisi scatenata dal Niño e peggiorata dalla crisi climatica sta colpendo 68 milioni di persone.
La militarizzazione e l'attività di gruppi armati non statali nei territori indigeni ricchi di risorse naturali in Venezuela ha causato un aumento delle violazioni di diritti umani e una crescita della discriminazione razziale.
Un gruppo di ricercatori guidato dall'Università del Cile ha scoperto che il Salar di Atacama, il lago salino del Cile situato, si sta abbassando di 1-2 cm all'anno a causa dell'estrazione della salamoia di litio. L'abbassamento è una conseguenza a lungo termine della perdita di acqua sotterranea.
A El Salvador scompare in media una persona al giorno. In 12 mesi, fino al 31 maggio di quest'anno, la Procura generale ha ricevuto le denunce di scomparsa di 366 persone nel Paese.
Bolivia: in 4 giorni un milione di ettari di boschi bruciati. Al centro del disastro ambientale il dipartimento di Santa Cruz. Una pianura ricoperta da foresta tropicale grande due volte la Lombardia. A causare la devastazione è il fuoco fuori controllo dei cosiddetti 'chaqueos', gli incendi organizzati dagli agricoltori per fare spazio agli allevamenti e a nuove semine.
In Africa aumentano i casi di Mpox (vaiolo delle scimmie) tra i bambini. Più di 200 casi confermati sono stati rilevati in cinque Paesi: Burundi, Ruanda, Uganda, Kenya e Sudafrica.
Almeno 13 persone sono morte e altre 4,5 milioni sono state colpite dalle inondazioni causate dalle forti piogge in Bangladesh
Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...
Aiutaci a custodire la speranza
La Chiesa in Kazakhstan percorre la via della carità e della bellezza. Il vescovo ausiliare di Karaganda, monsignor Yevgeniy Zinkovskiy dice "Insieme alle azioni di natura caritativa, in cui cercando di rispondere ai bisogni concreti e urgenti delle persone, vogliamo testimoniare l’amore per l’individuo e il suo destino, indipendentemente dalla sua provenienza etnica e religiosa, crediamo che la via della “bellezza” sia la via per creare e far crescere l’unità spirituale nella società".
Sudan: entrati in Darfur i primi camion di aiuti alimentari. La sera del 20 agosto i primi camion del Programma alimentare mondiale (PAM) carichi di cibo e scorte nutrizionali sono entrati nella regione del Darfur dal Ciad, attraverso il valico di Adre, chiuso sei mesi fa dall’esercito che temeva che con gli aiuti potessero entrare anche armi.
Il governo dell'Ecuador ha emesso un decreto straordinario che garantirà un'amnistia migratoria a migliaia di venezuelani irregolari nel Paese. La misura, oltre a regolarizzare i migranti garantirà un permesso di soggiorno temporaneo ai nuovi arrivati ma anche a chi, in passato, se lo era visto negato.
Al parco di Villa Buri, a Verona, si riesce ancora a credere nella felicità. L’entusiasmo è la sensazione più frequente, anche se fa caldo, anche se si dorme in tenda, anche se le distanze sono chilometriche. Per gli scout, è pane quotidiano. Qui sono riuniti diciottomila capo e capi scout per la Route Nazionale della Comunità capi Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani). «Gli scout dicono oggi che c’è bisogno di educazione, di accompagnare i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze in un cammino che faccia scoprire loro chi sono veramente, come possono essere felici, nell’ottica che la vera felicità è fare felici gli altri».
Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria, gloria in excelsis Deo…
Effondi su noi il tuo Santo Spirito, o Padre, perché impariamo a nutrirci della debolezza del tuo Figlio. Egli è il cibo che alimenta in noi l'amore leale per l'umanità, è forza di perdono e di verità. Il suo pane ci fa vivere come tuoi veri figli. Amen.
Gs 24,1-2.15-17.18 Ef 5,21-32
Gv. 6, 60 -69
60 Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: “Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?”. 61 Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: “Questo vi scandalizza?
62 E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? 63 È lo Spirito che dá la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.
64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono”. Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito.
65 E continuò: “Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio”.
66 Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
67 Disse allora Gesù ai Dodici: “Forse anche voi volete andarvene?”. 68 Gli rispose Simon Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; 69 noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.
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Il testo della prima lettura tratto dal libro di Giosuè è uno dei capisaldi della narrazione biblica. Leggiamo:
Scegliete oggi chi volete servire – e le tribù del Popolo rispondono: -
Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile…
Giosuè, prima di entrare nella Terra Promessa, chiede alla sua gente di compiere una scelta consapevole. Al valore della coscienza ci si arriva attraverso l’esercizio. La lunga narrazione della Parola di Dio altro non è che una lenta educazione a questo valore.
Nelle scelte decisive della vita, come nel cammino della fede, arriva per tutti/e il momento in cui ci si deve fermare per considerare il senso del cammino percorso. Occorre mettersi in discussione per verificare se le motivazioni dell’inizio sono ancora valide. Anche perché nel frattempo possono essere accaduti tanti eventi. Abbiamo attraversato situazioni ed esperienze non previste. Abbiamo incontrato altre persone che vedono le cose e i valori in modo differente. Talvolta, le certezze iniziali, di fronte ad altre narrazioni, vacillano. E poi, chi ha detto che, all’inizio di scelte che ci hanno condotto a fare delle esperienze, avevamo le idee chiare?
Quello che Giosuè non vuole, o meglio, quello che Dio non vuole è che sia l’inerzia, l’ovvio, lo scontato a portare avanti le cose. Dio non ci vuole stupidi/e! Ci vuole consapevoli, maturi/e!
Del resto, è rischioso per il quieto vivere porsi delle domande. Non sappiamo infatti a quali conclusioni giungeremo. Eppure la Parola di Dio, della prima lettura e quella del Vangelo, ci sollecita a correre questo rischio. D’altra parte, siamo pure consapevoli che le motivazioni meschine, l’abitudinarietà e la narcotizzazione dell’io conducono alla sclerotizzazione e poi alla necrosi del pensiero e del cuore. È l’anticamera della morte.
In fin dei conti, il percorso verso la Terra Promessa di cui si parla nel libro di Giosuè e nella Torah, con tutte le vicende edificanti o scandalose, di successi ed insuccessi, di rettitudine e di contraddizione, di grandezze di miserie ecc., altro non è che la metafora, o se si preferisce la parabola di come l’umanità perviene al “Valore della Coscienza”. Ecco la Terra Promessa!
“Scegliete oggi chi volete servire”
Servire, per la Bibbia s’intende una scelta di dedizione, di coinvolgimento. Israele deve sapere dove desidera coinvolgersi: se buttarsi nell’impegno di realizzare nella nuova terra una convivenza di giustizia secondo il volere del Signore o se rimpiangere le false sicurezze di quand’era in Egitto.
Andare avanti o indietro. È un invito a risvegliare la dignità. La dignità non dipende dal conto in banca, dal potere che arriviamo a concentrare nelle nostre mani, dal consenso che gli altri ci riconoscono. La dignità dipende dal far funzionare la coscienza. E la coscienza funziona quando si condensa in scelte precise.
La folla e i discepoli l’avevano seguito per trovare una risposta ai loro bisogni. Visto che ha fornito il pane, perché non assegnarli il ruolo di leader del movimento di riscatto nazionale?
Gesù chiarisce: egli non si propone come leader ma come cibo. Tanto a dire: o accaparrarsi il pane del benessere, del farsi da sé, del dominio sugli altri, nutrire insomma la propria esistenza di narcisismo e di egoismo, del potere quasi fino a sentirsi immortali, o nutrirsi di quella sua debolezza che è amore per l’uomo, per la sua dignità, amore per Dio che è il Padre, nutrirsi di lui che è forza di perdono e di verità; nutrirsi di lui che è spendersi e dare la vita, insomma, è vivere da figli di Dio.
Forse per noi non c’è il rischio di trasformare il Cristo in un leader politico, esiste tuttavia la possibilità di non nutrire la nostra esistenza di vangelo…insomma di non prenderlo sul serio e mantenerlo estraneo alla vita.
Pietro, a nome di tutti perché tutti ci rappresenta, ci pensa, ritorna con la memoria a considerare le esperienze fatte con Gesù e prende la sua decisione:
«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». “Anche se tutto non mi è chiaro – e quando mai ci è tutto chiaro? – intuisco di fidarmi più di te che di me”. Sappiamo poi che, nonostante questa energica presa di posizione, c’è ancora uno sbandamento che attende Pietro appena dietro l’angolo, ma non sarà per lui l’ultima parola.
Il Signore vuole onorare la nostra dignità di persone pensanti chiedendoci di fare chiarezza dentro di noi per lasciare spazio a lui che vuole alimentare la nostra esistenza di amore ed intelligenza, di dono e di rispetto per tutti.
Salmo 33
Benedirò
il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io
mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Gli
occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di
aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne
dalla terra il ricordo.
Gridano
e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il
Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli
spiriti affranti.
Molti
sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il
Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà
spezzato.
Il
male fa morire il malvagio
e chi odia il giusto sarà
condannato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non
sarà condannato chi in lui si rifugia.