Meditazione Va domenica B - Monastero del Bene Comune

NEWS

Home Top Ad

Post Top Ad

martedì 9 febbraio 2021

Meditazione Va domenica B

 


RIcordiamo davanti a te, o Signore

  • I Gesuiti lanciano l’allarme per migranti e rifugiati tra Colombia e Venezuela. Circa 2 milioni di persone in fuga da Caracas, sin dal 2015, per una grave crisi politica, economica e sociale.

  • Soffiano venti di tensione in Angola dove, nella provincia nord-orientale di Lunda, ricca di diamanti, gli indipendentisti del Movimento portoghese Lunda si sono scontrati con le forze di polizia. Gli scontri che ne sono seguiti hanno fatto registrare la morte di almeno 12 persone.

  • Senegal: intensi bombardamenti aerei e di artiglieria tra Bissine a la frontiera della Guinea-Bissau. Il conflitto nella Casamance, che ha causato migliaia di morti e di rifugiati.

  • Etiopia: tre partiti di opposizione hanno descritto la situazione come un enorme “disastro umanitario”, con persone che stanno morendo di fame.

  • Nel mondo si calcola ci siano 152 milioni di bambini costretti a lavorare, 72.1 milioni solo nel continente africano.

  • Almeno 16 membri delle forze di sicurezza afghane sono stati uccisi e altri due feriti nel corso di pesanti combattimenti in corso da ore con i talebani.

  • Nuova interdittiva antimafia del prefetto di Verona. Donato Cafagna ha adottato la misura nei confronti della impresa "G.A.Fer Costruzioni Generali Srl" che ha la sede a Castel d’Azzano.

Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...

  • Il TAR ha annullato il permesso di costruire sull’area ex Bam di Pontecrencano e ha dato ragione al comitato dei cittadini che si opponevano alla costruzione di un grande edificio a quattro torri in un quartiere già molto cementificato.

  • Una donna che ha saputo trasformare il suo lacerante dolore per la morte di un figlio a causa di un atto di terrorismo fondando una associazione per i giovani e la pace, ha ricevuto il premio Zayed 2021 nella Giornata mondiale per la Fratellanza Umana.

  • "La pace è possibile, la pace è l’unica via, la democrazia è l’unica luce per questa via". Lo scrive il cardinale Charles Bo, arcivescovo di Yangon, in un messaggio in cui chiede a tutti che sia evitato altro sangue nel Myanmar.

  • Ha superato 100mila firme una petizione online per chiedere la cittadinanza italiana onoraria per Patrick George Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna detenuto in Egitto dal 7 febbraio 2020.

  • Nuove operazioni di soccorso oggi per la Ocean Viking al largo della Libia. Dopo i 121 migranti recuperati da un'imbarcazione in difficoltà, a distanza di poche ore la nave di Sos Mediterranee è intervenuta in un secondo soccorso, prendendo a bordo altre 116 persone da un gommone strapieno e in pericolo; tra loro presenti anche 9 bambini al di sotto dei 12 anni.


Aiutaci a custodire la speranza


Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo


Gesù, pace dei nostri cuori, donaci di essere portatori del tuo Vangelo laddove la luce della fede è scossa e mantienici vicini a quelli che sono attraversati dai dubbi. Amen

Gb 7, 1-4.6-7 1Cor 9, 16-19. 22-23

Mc 1, 29-39

29E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni.


 30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.


32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.


35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!».


 38Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.


Osserviamo innanzitutto che il primo capitolo di Mc è molto denso di azioni. Mc è l’evangelista che preferisce far parlare i fatti più delle parole. Il nostro brano quindi è preceduto dalla guarigione, operata in sinagoga, di uno posseduto da uno spirito impuro (Mc 1, 21-28) ed è seguito dalla purificazione di un lebbroso (Mc 1, 40-45). Guarigioni, purificazioni, presenza di demoni ecc. sono molto presenti in questo capitolo. Se, da un lato, rivelano qualcosa di grande su Gesù, d’altro lato, queste azioni taumaturgiche e l’intreccio demoni/malattie rendono difficile la comprensione, soprattutto per la nostra sensibilità. Occorre compiere uno sforzo.

Il nostro brano riferisce in rapida successione tre momenti: la guarigione nella casa di Pietro, la guarigione di molti malati e indemoniati all’esterno, Gesù in preghiera e la conseguente determinazione per una predicazione itinerante. Tre focus all’interno dell’inclusione compresa tra l’uscita dalla sinagoga con primi quattro incontrati lungo il lago e, alla fine, l’uscita di Gesù da Cafarnao verso altri villaggi.

Il primo movimento quindi è dalla sinagoga verso la casa. È l’esodo che compie Gesù, con i suoi primi quattro amici, uscendo da un mondo chiuso per aderire ad un cammino di umanità e di tenerezza.

Come s’è visto nel brano che precede (vv. 21-28), l’ambiente sinagogale occupato dagli scribi, non corrisponde alle attese della gente. Le persone non riconoscono loro la stessa autorevolezza che riconoscono a Gesù. Egli infatti parla alla gente con la vita della gente. Prende sul serio le persone. La compassione (il con - patire) è l’anima delle sue relazioni. Non è ripetitivo di una dottrina, di una ideologia religiosa... In lui cominciano a intuire che Dio è dalla parte dell’uomo.

Nei vangeli, specie in quello di Marco, la casa, come in dissolvenza, è quale il luogo dei discepoli e delle discepole di Gesù. Passare quindi dalla sinagoga alla casa significa attraversare uno spazio istituzionale che non considera le persone, per raggiungere il luogo della fraternità. È la comunità del Signore. Lì le persone prostrate, agitate, febbricitanti, schiacciate e inquiete possono trovare una mano che solleva, che rimette in piedi; possono incontrare una tenera fiducia messa a disposizione degli altri. Insomma, in quella casa c’è molta cura, molta umanità, molta diaconia.

Solo l’evangelista Marco afferma che Gesù prese per mano (letteralmente afferra per mano) e alzò la donna febbricitante. Il verbo alzare è il medesimo della risurrezione.

Anche noi, nei momenti in cui ci sentiamo inqueti e schiacciati e non troviamo pace speriamo nella solidarietà di qualcuno che ci dia una mano per ritrovare la nostra integrità. La Casa-Chiesa di Pietro è il luogo dell’intima fraternità in cui ci si dà vicendevolmente una mano per recuperare umanità. - la febbre la lasciò ed ella li serviva

L’ambientazione in cui i soggetti del racconto sono collocati lascia una percezione di agitazione scomposta, simbolizzata in modo particolare dallo stato febbrile della suocera di Pietro, ma non solo. All’esterno, davanti alla porta, vi è come un confluire di gente che sta male fisicamente e di persone possedute da demoni. È vero che nella mentalità dell’epoca la malattia fisica è considerata sintomo della presenza demoniaca, perciò scacciare il demonio equivale a un’azione terapeutica. Ciò nonostante, è difficile capire il senso di un simile racconto dal punto di vista della nostra sensibilità. Occorre interpretare ad un livello che non sia di mera curiosità cronachistica. Insomma, come vanno intesi questi demoni?

Io ritengo che sia necessario, da un lato, prendere congedo da un immaginario eccessivamente infantile e, dall’altro, ripartire dall’esperienza concreta di ciascuno di noi. Può infatti accadere che un sentimento, un’intuizione, un sospetto, un’umiliazione subita e quant’altro occupino a tal punto la nostra psiche da possederci totalmente e profondamente. Certamente questi sentimenti forti che proviamo non sono persone, tuttavia non è raro che occupino a tal punto il nostro io da divenire quasi delle presenze. Forse ossessive, ma pur sempre presenze. Ed è vero che sovente possono perfino provocare delle malattie, non solo della psiche ma anche del fisico. In altre parole, credo che i demoni di cui si parla nel Vangelo possono essere interpretati come forti condizionamenti che mortificano e ostacolano la possibilità di corrispondere al nostro esistere come esseri umani. La guarigione che Gesù opera nella gente è essenzialmente una restituzione di umanità a coloro che dell’umanità sono stati privati dai molti, anzi, troppi condizionamenti sociali, morali, culturali religiosi ecc.

34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni.

A fronte di tanta agitazione e scompostezza, Gesù incede con una calma maestosa. Lui ridona umanità; cura; prende per la mano e solleva. Non c’è nulla di magico né di miracolistico in tutto ciò. C’è solo una tale amorevolezza per l’umano da vincere il disumano!

Da dove gli viene questa energia interiore?

La risposta la troviamo al v. 35: “Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregavaEgli si immerge nella tenerezza di Dio per l’umanità e per ogni essere. Da qui l’esigenza di dilatare i contatti al di là di ogni sistema a mondo chiuso: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». Chi fa esperienza dell’umanissimo Dio di Gesù averte dentro di sé l’umanissima necessità di cura per tutta l’umanità. Quella preghiera nel luogo deserto, lungi dal rappresentare una separazione dal vivere insieme, è invece il presupposto di una mistica politica; un attingere alla sorgente della tenerezza per prendersi cura di tutti con tenerezza.



Salmo 146


È bello cantare inni al nostro Dio,
è dolce innalzare la lode.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d’Israele.

Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.
Egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.

Grande è il Signore nostro,
grande nella sua potenza;
la sua sapienza non si può calcolare.
Il Signore sostiene i poveri,
ma abbassa fino a terra i malvagi.


Post Bottom Ad

Pages