Meditazione Domenica 3a C - Monastero del Bene Comune

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mercoledì 26 gennaio 2022

Meditazione Domenica 3a C

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore

  • Sono almeno tre le vittime del devastante tsunami causato dall'eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga Hunga Ha'apai a Tonga, il 15 gennaio scorso. Le isole del Pacifico appaiono devastate, con ampie fasce di territorio coperte di cenere.

  • Devastazione e morte nell'arco di pochi secondi. Questo ha prodotto ad Apiate, una zona punteggiata di miniere nella zona occidentale del Ghana l'esplosione di un camion che, secondo le prime informazioni, trasportava dinamite proprio per conto di una compagnia mineraria. Almeno 17 le vittime, 59 i feriti, di cui alcuni in gravi condizioni. 

  • Sudan: ancora vittime tra i manifestanti. Si fa sempre più grave la crisi sudanese, dopo il colpo di Stato militare dell'ottobre scorso. Più di 70 il numero dei morti civili nell'arco di tre mesi.

  • Davos. “La pandemia della disuguaglianza”, il nuovo rapporto pubblicato dall'organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze, in occasione dell’apertura dei lavori del World Economic Forum, sottolinea come in questi due anni caratterizzati dal Covid-19 sia aumentato in modo esponenziale il patrimonio della popolazione più ricca e, allo stesso tempo, il numero di soggetti poveri. Siamo all'apartheid vaccinale.

  • Centinaia di honduregni e nicaraguensi hanno lasciato la città honduregna di San Pedro Sula per marciare verso il confine con il Guatemala, verso gli Stati Uniti. E' la prima carovana di migranti che si forma quest'anno in America Centrale.

  • Ci sono oltre 12mila persone detenute in 27 prigioni e strutture di detenzione in tutta la Libia e migliaia di altre sono detenute in condizioni illegali e disumane in strutture controllate da gruppi armati. Ammontano a 225 le persone morte nei disordini registrati all'inizio del mese in Kazakhstan.

  • In Veneto sono 400mila i cittadini nel cui sangue scorrono molecole che numerosi studi scientifici associano a immunotossicità, ma si continua a sversare i pericolosi acidi perfluoroalchilici (Pfas). Dopo nove anni, in Italia ancora non c’è una legge nazionale che ponga dei limiti allo sversamento.


   Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison


Aiutaci a custodire la speranza

  • Sono arrivati i primi aiuti aerei e una grande nave umanitaria in soccorso dell'arcipelago del Pacifico, colpito una settimana fa dalla devastante eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha'apai e del successivo tsunami. 

  • Una nuova opportunità in Italia sta vivendo la famiglia siriana per la quale uno scatto fotografico fortunato e una rete di solidarietà immediata sono valsi un permesso di protezione umanitaria. La diocesi di Siena che li accoglierà è in gioiosa attesa. Il bambino Mustafa - nato senza gli arti superiori e le gambe a seguito dello scoppio di un barile bomba in Siria il cui gas tossico ha danneggiato la mamma e lui, prima ancora che venisse alla luce - ha bisogno di essere sottoposto subito a un intervento allo stomaco e poi di protesi. L'operazione sarà fatta dall’équipe del Centro Protesi Vigorso dell’Inail di Budrio (BO).

  • Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Un cammino da fare insieme, seguendo la stella per cercare Dio. È la strada che Papa Francesco ha indicato, incontrando lunedì scorso la Delegazione ecumenica dalla Finlandia, alla vigilia dell’apertura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. “Vi invito a pregare - sono le parole del Papa oggi ai fedeli polacchi - affinché tutti i cristiani, scoprendo la tenerezza dell’amore di Dio, si amino reciprocamente”.

  • Rutilio Grande il 22 gennaio beato, "simbolo di un Paese che chiede verità e giustizia”. Ieri, 22 gennaio è stata celebrata in Salvador la beatificazione del religioso gesuita e dei laici Manuel Solórzano e Nelson Rutilio Lemus, assassinati con lui il 12 marzo 1977, e del francescano Cosma Spessotto.

  • Migranti: quasi 600 persone salvate dalle ong nelle ultime 48 ore nel Mediterraneo centrale

Una notte di sbarchi e giornate di salvataggi. Sono infatti più di 300 le persone arrivate nella notte a Lampedusa, e quasi 600 quelle salvate nel Mediterraneo centrale, nelle ultime 48 ore, dalle navi delle ong, che ora attendono l’assegnazione di un porto sicuro per lo sbarco. 

  • Thich Nhat Hanh, un monaco buddhista vietnamita considerato il più popolare maestro Zen al mondo, per decenni costretto all'esilio per il suo impegno pacifista, è morto in un tempio nel suo Paese, dove aveva fatto ritorno tre anni fa.


Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo

Che nell'ascoltare la tua parola, o Signore, anche i nostri cuori s'inteneriscano e i volti si facciano luminosi perché tu ci parli. Il tuo Spirito si fermi sopra la tua Chiesa e sia finalmente consapevole di essere stata consacrata e inviata per dare il lieto messaggio di liberazione ai poveri, agli schiavi e agli oppressi. E siano fatte nuove tutte le cose. Amen



Ne 8,2-4.5-6.8-10    1Cor 12,12-30  

 

Lc 1,1-4; 4,14-21


Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.


In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.

Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

«Lo Spirito del Signore è sopra di me;

per questo mi ha consacrato con l’unzione

e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,

a proclamare ai prigionieri la liberazione

e ai ciechi la vista;

a rimettere in libertà gli oppressi

e proclamare l’anno di grazia del Signore».

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».


***

Il nostro testo è composto da due parti nettamente distinte:

  • la premessa con cui Luca dà inizio al suo racconto

  • l'inizio dell'attività pubblica di Gesù.

Tra la prima e la seconda, vi troviamo il cosiddetto vangelo dell'infanzia e, nella prima parte del quarto capitolo il racconto delle tentazioni (4, 1-13 – brano che verrà ripreso nel nella prima domenica di quaresima).

Dalla premessa riceviamo alcune informazioni significative anche per noi: prima di tutto, che nella Chiesa antica circolavano degli scritti su Gesù e che, prima degli scritti, c'era chi ha parlato e testimoniato. Una tradizione viva, un'esperienza di vita teneva unite persone diverse nelle comunità. Nel frattempo, queste comunità, raccolte da chi ha parlato su Gesù, pregavano, si confrontavano, si incontravano, avevano sviluppato conoscenza reciproca e approfondimenti sulla Parola, si davano dei ruoli di formazione e di servizio. Si può insomma intuire che la parola scritta dei vangeli, nasce dalla vita di una o più comunità di fratelli e sorelle. L'esperienza di una parola viva, precede e in qualche misura sta alla base della parola scritta.

Sempre nella premessa, incontriamo anche il nome di un destinatario: "Teofilo". Nome che significa Amante di Dio o Amato da Dio. Forse questo destinatario, più che una persona singola è un gruppo, una comunità. Nel testo di Atti degli Apostoli, che è sempre opera di Luca e nel cui inizio si fa ancora riferimento a Teofilo, si parla spesso dei cosiddetti “Timorati di Dio”. Si tratta di persone che pervengono alla fede cristiana dal mondo del paganesimo, probabilmente transitando dalla fede giudaica. Personaggi che sono rimasti affascinati dalla nobiltà e dalla consistenza dell'etica ebraica o dalla testimonianza di vita cristiana e, pertanto, si sono messi in ricerca fino a diventare discepoli e discepole del Signore. Questi sono i “teofili – timorati di Dio”.

Scrivendo il suo vangelo, Luca aiuta loro e noi, ad essere credenti motivati, consapevoli, radicati in un'esperienza forte, in una parola, adulti: “Perché tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”.

Come già in altre occasioni, abbiamo visto che i racconti dell'infanzia rappresentano delle anticipazioni sulla vicenda di Gesù.

Il brano di oggi, oltrepassa i racconti dell’infanzia per portarci all'inizio della vita pubblica di Gesù. È un racconto in cui la storia, la geografia, i contesti tradizionali giocano un ruolo assai concreto. Rappresenta una specie di documento programmatico dell’azione e dello stile messianico di Gesù di Nazareth.

È preceduto dal racconto delle “tentazioni” e seguito dai segni di guarigione che Gesù compie come manifestazione della sua azione liberatrice, come manifestazione dell’irruzione del regno nella vita dell’uomo.

Le parole e le azioni di Gesù esprimono una forza, un’energia trasformante, la dynamis dello Spirito. “Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo…” (4,14). Quello che avviene in lui e nelle persone che lo ascoltano è in realtà qualcosa che dipende da questa forza di Dio che in Gesù Cristo irrompe.

Al di là dell’analisi che possiamo fare del testo, è importante che cogliamo prima di tutto questa dynamis spirituale che fuoriesce dalle parole, dalle azioni e dalle reazioni che vengono raccontate.


Il racconto ci presenta la scena nell’assemblea sinagogale.


  • Per prima cosa ci vengono offerte le coordinate spaziali e temporali:

Nazareth - la Sinagoga - di Sabato

  • All’interno della Sinagoga avviene una liturgia della Parola a cui segue un commento da parte di Gesù preceduto dal gesto di srotolare e poi di arrotolare il volume.



Ora, avviandoci ad una comprensione delle dinamiche del testo possiamo rilevare che la dimensione geografica, Nazareth, viene arricchita di una connotazione legata all’esistenza: “dove fu allevato”. Gesù entra nella concretezza dei limiti della storia e della geografia della gente.

Il sabato e il luogo della preghiera, la sinagoga, ci mettono in contatto con la preghiera di Israele, con le sue attese, con la ricerca di senso affinché la vita feriale si riempia di significati profondi, degni del cuore dell’umano.


Gesù apre il rotolo e lo richiude. Tra i due movimenti inserisce la lettura di testi profetici in cui esprime la sua consapevolezza di essere uno che si mette a disposizione di chi è in difficoltà di fronte alla vita: i poveri, i prigionieri e gli oppressi. Il suo messaggio profetico tuttavia, smorza i toni che nell’A.T. esprimevano una certa durezza. Non dice per esempio di essere mandato a proclamare l’anno di “vendetta – rivincita del nostro Dio, come la citazione di Isaia 61, ma appunto, “l’anno di grazia”, il giubileo, ovvero il tempo in cui tutti i rapporti venivano reimpostati alla solidarietà e alla giustizia.

Insomma chi è ricco soltanto della sua povera umanità può incominciare ad aprirsi ad un nuovo corso della storia.

Dopo aver aperto, chiude riavvolge la pergamena attorno al “Capitolo”, ovvero l’asta attorno cui si ricompone il volume. Non è solo una nota tecnica quella che Luca rimarca. Il gesto dice che ormai il luogo di interpretazione e comprensione delle scritture antiche, ovvero degli aneliti dell’umanità, è il Cristo. Perciò le parole e gli sguardi si concentrano tutti su L’OGGI del compimento.

Forse anche ai tempi di Gesù, la gente era abituata ad andare in sinagoga e sentire i soliti discorsi. Andavano, adempivano alle pratiche religiose, poi tornavano alla vita di sempre dove la vita segue altre vie.

La parola di Gesù, di fronte a chiunque, dice con molta forza: “Oggi questa parola si compie nei vostri orecchi per voi che ascoltate”. Come dire: adesso è possibile accogliere il perdono, l’amore, dedicare il cuore al cambiamento, compiere scelte che hanno valore infinito, trasformare il male in occasione di bene, crescere nella giustizia… Adesso tutto questo è possibile! Incamminarsi su queste strade è possibile.

A noi che ascoltiamo viene chiaramente detto che non c’è un domani da attendere per aprirci a Dio. Ciò che ora sto vivendo appartiene già ad una storia positiva e piena. Tutto ciò che accade nel tempo è condivisibile col Signore, è compenetrato dalla sua passione e dal suo mistero. Si aprirebbe un interessante confronto su come consideriamo il tempo e soprattutto con quale speranza viene vissuto, direi con quale apertura.

Cosa vale di più? Avere, accumulare, presentare agli altri un’immagine che fa colpo, entrare in competizione con il prossimo perché altrimenti ti senti tagliato fuori, ricercare affannosamente di garantirsi? O il calore umano, una lacrima di condivisione, un ascolto sensibile, il rispetto, la dignità… “Oggi questa salvezza si compie per voi!”. Il regno di Dio, che è tutte queste cose, può cominciare adesso.

Per l’evangelista Luca, questo discernimento nella vita è talmente importante che lo ha impegnato a “realizzare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scrivere un resoconto ordinato…perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”.



Salmo 18

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

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