Meditazione domenica XVIIa A - Monastero del Bene Comune

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sabato 29 luglio 2023

Meditazione domenica XVIIa A

 

Ricordiamo, o Signore, davanti a te

Sudan, disperata la situazione umanitaria a causa della guerra. Oltre 140 mila si in una condizione umanitaria spaventosamente difficile: gravissime le carenze di cibo, acqua, alloggi, assistenza sanitaria. Sempre nuovi casi di sospetto morbillo che sta già provocando le prime vittime.

In Niger, i militari della Guardia presidenziale hanno avviato un colpo di Stato destituendo il presidente nigerino Mohamed Bazoum, chiudendo le frontiere e proclamando il coprifuoco. 

Incendi in Sicilia, l'emergenza dell'isola che brucia: terribili giornate di calore, con forte vento dal sud". Questi fenomeni hanno causato cali di energia elettrica e mancanza d’acqua.

Grecia, 64 incendi in un solo giorno, Rodi brucia da una settimana. Allarme a Corfù. Allerta in varie località del Paese.

Tre palestinesi sono stati uccisi in uno scontro a fuoco ravvicinato con militari israeliani nei pressi di Nablus, in Cisgiordania.

Non si placano in Israele le proteste contro il governo Netanyahu, in particolare a Tel Aviv. La polizia ha usato i cannoni ad acqua nel tentativo di disperdere la folla. Ci sono stati scontri e barricate.

Almeno 169 persone sono state uccise e altre 256 ferite durante le piogge monsoniche quest'anno in Pakistan. 

Una neonata di cinque mesi è morta dopo che le forze indiane hanno sparato gas lacrimogeni contro i rifugiati Rohingya che cercavano di fuggire da un centro di detenzione dove erano rinchiusi da più di due anni.

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Sono più di trenta, e molto rappresentative, le associazioni e i movimenti ecclesiali che continuano, senza sosta, a chiedere la discussione pubblica sull’adesione dell’Italia al Trattato Onu 2017 di messa al bando delle armi nucleari, ed esprimono il loro “più convinto sostegno all’azione di pace in corso della Santa Sede per fermare il conflitto in Ucraina”.

Dal 16 agosto 2005, giorno in cui è morto il fondatore frère Roger, frère Alois è il priore della comunità ecumenica di Taizé. Ora, dopo 18 anni come superiore, ha deciso che è giunto il momento di cedere il timone e lasciare che sia un altro fratello a guidare la comunità. Una scelta che è caduta su frère Matthew nazionalità britannica e fede anglicana.

Accoglienza in Puglia. Dal ghetto al villaggio, la svolta di Nardò per i braccianti. Non più i caporali a gestire i lavoratori impegnati a raccogliere pomodori e angurie: il nuovo campo da 80 moduli abitativi per 4 persone nasce dalla sinergia tra Comune, sindacati, Diocesi e scout.

Era un provvedimento atteso da anni e ora, finalmente, il Ghana ha abolito la pena di morte, almeno per i reati comuni.

Nonostante le difficoltà dovute allo sfollamento, agli incendi che hanno bruciato i centri di apprendimento e alla furia del ciclone Mocha, le aule dei campi per rifugiati Rohingya in Bangladesh si sono riempite di bambini, entusiasti del primo giorno di scuola. Grazie all'ampliamento delle opportunità di istruzione per adolescenti e ragazze, è stato raggiunto il numero record di 300mila bambini iscritti per l'anno scolastico 2023/24.

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo




La tua parola, o Signore, è il più grande tesoro. Rendila faro e guida per il cammino della comunità dei credenti. Te lo chiediamo per il Cristo nostro fratello e Signore. Amen


1Re 3, 5. 7-12; Rm. 8, 28-30;


Mt. 13, 44-52


«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.

Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».

Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».


***


Bella la preghiera di Salomone che troviamo nella prima lettura: “dammi discernimento per distinguere il bene dal male”.

(Magari coloro che ci governano si ponessero nella stessa ricerca di Salomone, sarebbero davvero all’altezza del loro servizio, ossia persone per la città, per il bene comune).


DISCERNERE TRA IL BENE E IL MALE dovrebbe essere alla portata di tutti. La voce della coscienza che sta dentro ogni persona, se sappiamo darle ascolto, ci dice la verità, non mente.


Eppure, basta così poco per confonderla, per oscurarla, per soffocarla. È sufficiente che tra il bene e il male s’insinui un interesse, un tornaconto, un privilegio da difendere che tutto entra in uno stato confusionale.


Bramosia della ricchezza – successo – potere. Basta l’obiettivo del vantaggio proprio o di gruppo o di partito o economico per smarrire il discernimento, la coscienza.


Il testo della prima lettura ci aiuta quindi a compiere un passaggio: dall’esteriorità all’interiorità, vale a dire dai criteri delle apparenze ai quelli della coscienza che orientano le scelte fondamentali della vita. Dalla superficialità alla profondità, dalle apparenze al cuore.


Per la comunità di Matteo chi era destinato il racconto evangelico, formata in gran parte da cristiani provenienti dall’esperienza giudaica, c’era, come c’è anche per noi, un modo di rimanere alla superficie delle cose perfino col rimanere attaccati alle consuetudini religiose, insomma, il rischio di non far funzionare il cuore, non solo nell’ambito politico, civile o familiare ma addirittura nella stessa esperienza religiosa.


Per questo ogni scriba istruito nel regno dei cieli è simile ad un padre di famiglia che trae fuori dal suo scrigno cose nuove e cose antiche”.


Per Gesù, il “regno dei cieli”, ovvero la relazione con la presenza di Dio nella vita dell’uomo non è pensabile senza passione interiore, senza ricerca, senza delle priorità.

Il Regno, come abbiamo sentito, domanda un ricercare, un trovare, un nascondere, vendere comprare…

Tutte azioni che rivelano movimento, passione, coinvolgimento, attrazione, gioia…mettersi sulla lunghezza d’onda del Vangelo non significa perciò aderire mentalmente a un blocco monolitico di verità

  • il tesoro trovato diventa prioritario rispetto al resto

  • la perla preziosa fa perdere la testa al ricco mercante (paragonabile ad un armatore dei nostri giorni).

Eppure il tesoro e la parola sono comunque realtà nascoste.


Ancora una volta, Gesù ci fa comprendere che la presenza e l’azione di Dio nella vita dell’uomo, ossia il Regno, non appartiene all’ordine della visibilità.

Non è detto che un’istituzione, per il fatto che è religiosa, appartenga al Regno, così pure una cultura dalle radici cristiane, un referendum, un modo di intendere i rapporti sociali, una tradizione, l’appartenenza ad una Chiesa ecc…Don Primo Mazzolari diceva: “Nella Chiesa c’è la verità ma non sempre coloro che sono nella Chiesa sono nella verità”. Ci sarà un momento di chiarezza che non dipende da noi.

Così avverrà alla fine del mondo: verranno gli angeli… ci sarà una cernita…”.

È un linguaggio apocalittico che serve a scuotere affinché i discepoli di tutti i tempi non trattino con superficialità la questione.


Preghiamo perché noi e la Chiesa ci appassioniamo al Regno, ma soprattutto, perché non cadiamo nella tentazione della banalità e della superficialità. Solo l’idolatria del potere tiene in grande considerazione queste suggestioni.

Dio opera laddove ci mettiamo in gioco con le energie del cuore con intelligenza e amore, quando amiamo e speriamo e perdoniamo. Quando onoriamo la sua presenza nelle persone…


Salmo 118


La mia parte è il Signore:

ho deciso di osservare le tue parole.

Bene per me è la legge della tua bocca,

più di mille pezzi d’oro e d’argento.

Il tuo amore sia la mia consolazione,

secondo la promessa fatta al tuo servo.

Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,

perché la tua legge è la mia delizia.

Perciò amo i tuoi comandi,

più dell’oro, dell’oro più fino.

Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti

e odio ogni falso sentiero.

Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:

per questo li custodisco.

La rivelazione delle tue parole illumina,

dona intelligenza ai semplici.



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