Meditazione domenica XXa A - Monastero del Bene Comune

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sabato 19 agosto 2023

Meditazione domenica XXa A

 


Ricordiamo, o Signore, davanti a te

Pakistan, attacco alle chiese cristiane. Numerose persone hanno assaltato e incendiato luoghi di culto cristiani a Jaranwala, nell'est del Paese, dando alle fiamme anche alcune case.

Il mondo vive una crisi idrica estrema e la situazione è destinata a peggiorare. Entro il 2050, un altro miliardo di persone ne verrà coinvolto. L'aumento della domanda e l'accelerazione della crisi climatica hanno generato una situazione senza precedenti.

Libia, decine di morti e un centinaio di feriti negli scontri a Tripoli. Scontri tra milizie rivali sono scoppiati nella capitale della Libia. I combattimenti sono iniziati la sera di lunedì 14 agosto quando, sembra, il leader di una milizia è stato trattenuto in aeroporto.

ll dramma delle carceri: due detenute morte in poche ore a Le Vallette di Torino. 

Forte commozione in Messico per la tragica fine di un gruppo di giovani tra i 19 e i 22 anni, scomparsi dall'11 agosto. Foto e video trapelati sui social mostrerebbero i cinque amici mentre vengono brutalmente assassinati.

Barca di migranti soccorsa a Capo Verde, si temono 60 morti. In salvo 38 persone. La barca sarebbe partita dal Senegal a luglio, lungo la rotta si sarebbe smarrita.

Due palestinesi, di cui uno di 16 anni, sono stati uccisi durante un raid dell'esercito israeliano nel campo profughi di Aqabat Jabr a sud di Gerico in Cisgiordania.

È salito a 72 il bilancio dei morti provocati dalle frane che hanno colpito lo Stato indiano di Himachal Pradesh in seguito alle piogge incessanti degli ultimi giorni.

«Più di mille persone sono state uccise il 15 giugno in una città del Darfur, Sudan occidentale». Una serie di scontri armati a sfondo etnico aveva preso luogo poco dopo l’inizio del conflitto in Sudan ad aprile.

Dal primo gennaio al 23 luglio 2023 sono stati registrati 184 omicidi, con 65 vittime donne, di cui 52 uccise in ambito familiare o affettivo. Ma aggiungendo al dossier i numeri degli ultimi sei giorni, il totale dei femminicidi è di 70.

 Continua a prenderti cura di noi, o Signore: Kyrie eleison

Aiutaci a riconoscere e a coltivare i semi di speranza

Arsenale della Pace, il sogno di un mondo dove tutti si sentano fratelli. La sede del Sermig, il Servizio Missionario Giovani, a Torino, compie quarant’anni. Era il 2 agosto del 1983 quando questo luogo, che era stato a lungo simbolo di costruzioni di armi da guerra e di morte, ha spalancato le sue porte a decine di migliaia di persone che ogni giorno trovano accoglienza, aiuto e delle braccia aperte che non lasciano solo nessuno.

Livatino, una vita di fede spesa per la giustizia, esempio per i giovani di oggi
Beatificato il 9 maggio 2021 il giovane magistrato siciliano, ucciso dalla mafia per il suo impegno a favore della legalità radicato nel Vangelo, parla ancora all’uomo contemporaneo.

Le parole del Papa nel ricordo di Massimiliano Kolbe (14 agosto 1941) “Solo l’amore spegne l’odio, solo l’amore vince fino in fondo l’ingiustizia. Solo l’amore fa posto all’altro. Solo l’amore è la via per la piena comunione tra di noi”.do 

RiCorDando Frère Roger Schutz - Taizé 16 agosto 2005. C'è una Vita nascosta nell'essere umano che sostiene la sua speranza. Essa rende possibile dinanzi a lui un divenire personale e collettivo. Vi saprai porre attenzione? Senza tale speranza, radicata al centro del tuo cuore, senza quel divenire al di là della tua persona, tu perdi il gusto di avanzare.

Non ci sono solo proteste per l’arrivo dei migranti, per l’apertura di centri di accoglienza, sempre più necessari in questo anno di flussi raddoppiati. C’è anche chi collabora, cittadini e istituzioni. L’esempio viene da un piccolo centro lombardo. «Temevo che l’apertura di un centro per immigrati in un piccolo paese avrebbe creato scompiglio, provocato proteste. Invece i cittadini ci hanno aiutato». È piacevolmente sorpreso il prefetto di Mantova, Gerlando Iorio, della reazione dei cittadini di Brede, frazione di San Benedetto Po, una cinquantina di abitanti. Qui, dal 23 luglio sono ospitati 9 immigrati nordafricani e subsahariani, tutti poco più che ventenni. 

Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo

Signore, una donna pagana sa pregarti come noi non sappiamo, perché sa credere come noi non crediamo: Dio, ascolta anche per noi la preghiera che in questo momento ti rivolgono tutti gli umili del mondo, a qualunque religione appartengono e dei quali tu solo conosci la fede. Amen


Is 56,1.6-7     Rm 11,13-15.29-32

Mt 15,21-28

21Partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 23Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». 24Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele». 25Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 27«È vero, Signore - disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.


***

Perché l’evangelista ci consegna questo racconto, rischiando di mettere Gesù in cattiva luce?

Il brano inizia con quest’espressione: “Partito di là”. Anche il racconto che segue la seconda moltiplicazione dei pani, troviamo lo stesso inizio: “Partito di là”.

Lui è un portaparola in continuo movimento. Movimento di prossimità, movimento di allontanamento da un apparato limitato alla formalità cultuale ecc. lui stesso è in movimento di cambiamento. A proposito di questo testo, sembra opportuno parlare di “Conversione di Gesù”. Egli deve fare i conti con una realtà che lo sorprende e lo cambia. “Partito di là”, si lascia alle spalle le certezze precedenti.

Parte dalla sua terra verso una terra per lui straniera. Desidera ritirarsi rimanere solo, forse nell’anonimato, invece, incontra una disturbatrice: la donna cananea.

Ci scandalizza l’atteggiamento refrattario di Gesù in rapporto alle richieste della donna: lei grida e lui tace; non risponde.

Coloro che si avvicinano a lui, i suoi discepoli non sopportano questo grido, ma egli dà una risposta perfettamente in linea con la sua tradizione giudaica: “Si, certo, sono stato inviato alle pecore perdute, ma a quelle della casa d’Israele soltanto!”. Quale scriba, quale fariseo, quale rabbino non si troverebbe sostanzialmente d’accordo con una simile affermazione?

È lei, lei che appartiene al mondo dei go'im, dei cani pagani (così venivano definiti i pagani), a prendere l’iniziativa di inserirsi in un dialogo da cui era stata esclusa fin dall’inizio: “Signore, Aiutami”. Si tratta di un’invocazione d’aiuto urgente, improrogabile. La sua invocazione sembra voler dire: “Signore, non soffermarti a quisquilie di appartenenza religiosa. Il mio è un soffrire che oltrepassa tutti i confini religiosi, sociologici o culturali. Il mio è un soffrire umano”.

Avvertiamo come il testo sia attraversato da una tensione. L’evangelista Matteo dà enfasi a questa percezione. Egli vuole portare le cose fino ad un punto in cui la tensione si scarica.

Eppure Gesù si irrigidisce.

Non è bene gettare il pane dei figli ai cagnolini”. Si direbbe che Gesù voglia rinfacciare alla donna di essere pagana. Conosciamo infine la risposta della donna che mette Gesù alle corde. Egli si arrende: “Davvero grande è la tua fede”. Gesù non è più quello di prima.

Perché Matteo consegna ai suoi lettori questo testo?

30-40 anni dopo la morte e risurrezione del Signore, nelle prime Comunità cristiane, soprattutto quelle formate da cristiani provenienti dal giudaismo, si mantenevano atteggiamenti di chiusura, poca disponibilità a condividere il Vangelo con chi aveva alle spalle ben altre esperienze e tradizioni religiose. Ma questa donna grida il suo diritto all’evangelo. Esso non può essere appannaggio di nessuno.

Sembra che Matteo voglia dire alla sua gente: “Anche Gesù ha provato gli stessi sentimenti di attaccamento alle tradizioni e al proprio mondo culturale che provate voi, ma lui ha cambiato: È PARTITO DI LA’! s’è convertito. Ha saputo coglie la sincerità della fede anche laddove non se l’aspettava”.

Gli stranieri – dice la prima lettura – che hanno aderito al Signore per amare il suo nome li condurrò sul mio santo monte… la mia casa è casa di preghiera per tutti i popoli”.

Isaia doveva avere molto coraggio per parlare in questo modo. Anche perché, dagli stranieri, gli Israeliti avevano conosciuto solo esilio e umiliazioni. Eppure …

Il monte santo e la casa di preghiera per noi è il Cristo. Non si può appartenere a lui e distinguersi, separarsi, allontanarsi dagli altri. non si può essere di Cristo e fare di questa appartenenza una bandiera ideologica da sbattere in faccia ad altri.

In tutti è possibile scorgere tracce di fede davvero grande e sorprendente.


Salmo 66

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.








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