Ricordiamo davanti a te, o Signore
Il 2024 è stato l'anno più caldo di sempre. Anche le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano sono aumentate e hanno raggiunto livelli annuali record nel 2024.
L’assedio del fuoco non si allenta a Los Angeles. I roghi che interessano la zona meridionale della California hanno provocato 10 morti e mandato in fumo migliaia di ettari di terreno ed edifici. Decine di migliaia gli sfollati.
Settanta palestinesi morti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza, 46.006 in 15 mesi di guerra. Sono le cifre aggiornate ad oggi delle vittime palestinesi fornite dal ministero della salute gestito da Hamas. E arriva l’allarme di Medici senza frontiere sugli ospedali Nasser, Al Aqsa ed European a Gaza, dove sono ricoverati molti neonati in condizioni critiche, che rischiano la chiusura a causa della mancanza di carburante.
Il Tetto del mondo è tornato a tremare con estrema violenza. Un terremoto di magnitudo 6,8 ha scosso buona parte dell'Himalaya a partire dal Tibet, la vasta regione della Cina occidentale, causando almeno 126 morti e circa 200 feriti, di cui una trentina in condizioni gravi. Procedono, malgrado le temperature scivolate sotto lo zero, le operazioni di soccorso alla ricerca dei numerosi dispersi intrappolati sotto le macerie.
La Ong venezuelana Foro Penal, impegnata nella difesa dei diritti umani nel Paese caraibico, ha segnalato l'arresto di almeno 17 persone durante le proteste contro il governo di Nicolás Maduro.
La ministra della Sicurezza dell'Argentina ha supervisionato lo sgombero di un gruppo di persone di etnia mapuche guidato da Cruz Cárdenas, “Mapuche” significa “Gente della Terra”. I Mapuche, come tutti i Popoli Indigeni del continente, esistono perché hanno un vincolo con la Terra. Dietro ci sono imprese agricole, industrie petrolifere e minerarie che influenzano il potere politico e giudiziario.
Diverse organizzazioni di stampa, giornalisti e comunicatori del Venezuela hanno denunciato la scomparsa forzata del loro collega Carlos Correa, un attivista per il diritto all'informazione e la libertà di espressione.
Più di 5.600 persone sono state uccise dalla violenza delle gang ad Haiti lo scorso anno, 1.000 in più rispetto al 2023.
Signore, abbi cura di noi: Kyrie eleison...
Aiutaci a custodire la speranza
Trasformare il debito in speranza. In occasione del Giubileo è stata presentata a Roma la nuova campagna per la cancellazione del debito dei paesi più poveri. "Cambiare la rotta" è l'appello lanciato dal mondo dell'associazionismo cattolico sulla scia del messaggio di Papa Francesco per la 58.ma Giornata mondiale della pace.
Liberata la giornalista italiana Cecilia Sala, per venti giorni in carcere in Iran il cui motivo dell’arresto sarebbe di "aver violato la legge islamica".
Afghanistan, scuole itineranti a sostegno del diritto allo studio delle bambine. La mano che con amore e gentilezza sta distribuendo il testo è quella di un giovane quasi venticinquenne, Wazir Khan, che ha deciso di sfidare diktat, leggi e consuetudini, mettendo a rischio la propria vita
Per la bontà che abita nei cuori e per coloro che si dedicano alla causa del
bene: A te la lode e la gloria, O Signore: Gloria in excelsis Deo
Signore Dio, manda sempre il tuo Spirito che continui a fare nuova la vita, fino a quando di ognuno potrai dichiarare: “Tu sei mio figlio, tu sei mia figlia, di te sono pienamente soddisfatto”. Sii benedetto ora e nei secoli. Amen
Is 40,1-5.9-11 Tt 2,11-14;3,4-7
Lc 3, 15-16. 21-22
15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo,
16 Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
21 Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22 e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.
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Il brano evangelico, è racchiuso tra la predicazione del Battista, che con esortazioni varie prepara la strada a Gesù, e la sua genealogia che presenta Gesù come figlio di Adamo.
La prima parte del brano l’abbiamo già meditata nella 3a domenica di avvento,
si tratta di una serie di ritocchi convergenti verso il centro, ovvero, il racconto del battesimo di Gesù.
Non era facile per le comunità della Chiesa primitiva raccontare un episodio nel quale Gesù si è sottoposto a Giovanni; la cosa suscitava certamente una sorta di “imbarazzo teologico” perché, se Gesù va da Giovanni e si sottopone a lui, significa che egli è inferiore. Eppure, se non ostante il palese imbarazzo, la testimonianza di tutti gli evangeli concorda nel riferire questo evento, significa che qui troviamo un nucleo non trascurabile per comprendere il mistero di Cristo.
La versione liturgica trascura il verbo che sostiene tutto il periodo. Gli altri verbi (mentre pregava, il cielo si aprì, lo Spirito discese…) sono solo partecipativi. Il verbo principale è egeneto – avvenne. Siamo cioè di fronte ad un avvenimento, ad un fatto che parla, ad una realtà talmente significativa che non può essere trascurata, né rimossa.
Che cosa avvenne di tanto importante, quasi sconcertante? Il battesimo immersione di Gesù, ovvero un suo personale calarsi dentro la situazione di peccato del popolo. Egli non prende le distanze, discende e condivide la sofferenza, tocca con mano, si espone al giudizio di condanna, diventa impuro toccando gli impuri, si immerge nel terrestre uomo-umanità che di più non si può. Questa sarà l’immersione che egli desidererà fino all’estremo, fino alla morte.
Luca nota che questo evento accade in un clima di preghiera: e pregando. La preghiera è quel modo di stare con Dio che giunge a sprigionare il desiderio di condividere i suoi stessi piani. I sogni intimi di Dio è che l’umano e il divino si fondino insieme; si immergano l’uno nell’altro.
È a causa di questa paradossale manifestazione del divino nell’umano che si rende necessaria una rivelazione.
Ecco allora che i cieli si aprono per “rivelare – manifestare” e la colomba, a ricordo della creazione o del dopo diluvio, sta ad indicare che con Gesù inizia una nuova creazione (non un rabberciamento). Nuova creazione perché ormai il divino e l’umano sono insieme per sempre. Vale a dire che d’ora in poi più siamo umani, ossia noi stessi, più realizziamo il divino. Scendere, cioè immergersi nelle profondità dell’umano è il modo più efficace per aprire i cieli.
Forse i cristiani delle prime generazioni temevano che assumere atteggiamenti squisitamente umani, come la misericordia, il dialogo, l’amore per gli esclusi, la fiducia e la sima per le donne, tutti tratti che troviamo presenti nel Vangelo di Luca, non si addicesse ad un vero spirito religioso, ma la VOCE annuncia che questa strada di abbassamento è quella del FIGLIO, ossia di colui che esprime così i lineamenti del Padre. Qui sta la compiacenza, perché Dio è così come lo manifesta il Figlio, e in lui il Padre è pienamente soddisfatto.
Ritornando a quanto si diceva all’inizio a proposito del contesto, risulta significativo che il racconto sia seguito dalla genealogia. Essa ha il compito, come era consuetudine presso gli antichi, di presentare, attraverso le radici generazionali, l’identità di una persona. Ora, l’evangelista Luca fa risalire ad Adamo (=il Terrestre) l’origine di Gesù. Perciò Gesù Figlio è terra e, se Dio lo riconosce come figlio, Dio è terra e cielo e noi siamo figli e figlie, anche noi terra e cielo.
Dio condivide la nostra umanità, il nostro cammino. Nulla di ciò che ci appartiene, sia come pienezza sia come incompiutezza, come fragilità e come grandezza gli è estraneo. Da Gesù in poi, curare l’umano, la storia e la materia è esercizio concreto della figliolanza con Dio; fa parte della mistica politica.
Salmo 103
Sei
tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di
splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i
cieli come una tenda.
Costruisci
sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo
carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi
messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri.
Quante
sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la
terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e
vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e
grandi.
Tutti
da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo
provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di
beni.
Nascondi
il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro:
muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito,
sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.