Meditazione Domenica VIa di Pasqua - C - Monastero del Bene Comune

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venerdì 23 maggio 2025

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Meditazione Domenica VIa di Pasqua - C

 

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Ricordiamo davanti a te, o Signore

La situazione di Gaza, questa viene definita “disperata” dalle persone che vi lavorano. Ieri nella Striscia sono arrivati ​​i primi 90 camion dell'Onu con a bordo beni di prima necessità, ma secondo molti non è abbastanza per far fronte alle esigenze della popolazione civile. Tornano gli aiuti a Gaza, forse. Ma come? E distribuiti da chi? Per Onu, Mezzaluna Rossa e Ong il piano di Tel Aviv di privatizzare la distribuzione «strumentalizza e mette a rischio l'assistenza ai palestinesi». Israele blocca sedie a rotelle e ossigeno.

È stato fermato un uomo sospettato di essere l'autore dell'omicidio di due esponenti del personale dell'ambasciata d'Israele a Washington - una coppia di fidanzati a quanto si apprende - uccisi nella notte con colpi di arma da fuoco all'esterno del Museo Ebraico.

Haiti, si aggrava la crisi umanitaria. Le politiche contro l’immigrazione adottate dalla Repubblica Dominicana acuiscono il dramma umanitario della popolazione haitiana, esponendo a ulteriori pericoli anche donne incinte e madri con bambini piccoli. È quanto denuncia il portavoce delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, riportando i dati raccolti dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM): nell’ultimo mese quasi 20.000 haitiani sono stati espulsi da Santo Domingo per essere deportati ad Haiti. Di questi, quasi mille sono donne in attesa o in allattamento.

Padre Federico Gandolfi afferma "In Sud Sudan mancano le basi per ottenere la pace di cui il popolo ha bisogno, ma che non ha neanche mai conosciuto, perché una pace vera, stabile, fatta di giustizia, di dialogo e di futuro, non c’è mai stata".

In Amazzonia in 6 mesi distrutti 88.000 ettari in Colombia. Scoperte strade illegali costruite dalla criminalità organizzata all'interno di parchi nazionali di Chiribiquete, La Macarena, Nukak, Farallones de Cali e Barí. Le forze di polizia hanno scoperto almeno 1.107 chilometri di strade per favorire il narcotraffico e per espandere la frontiera agricola.

Migranti. È allarme nel Mediterraneo, a sud di Lampedusa, per un'imbarcazione partita da Sfax il 17 maggio e di cui non si sa nulla. Decine di arrivi e soccorsi tra Lampedusa e la Locride.


Ti preghiamo, o Signore, prenditi cura di noi: Kyrie eleison


Aiutaci a custodire e a discernere i germi della speranza

Palermo ricorda le stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, In occasione del 33mo anniversario della strage in cui morirono il giudice Falcone, la moglie e gli agenti di scorta è stato inaugurato nel capoluogo siciliano il ‘Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino’ dove sono visibili importanti effetti personali e professionali dei due magistrati e dei loro 'angeli custodi'. Un luogo in cui, senza retorica, ricordando chi si è battuto per la legalità, si pongono i valori del lavoro, della cultura creativa, della responsabilità sociale di tutti,

La Settimana della salute mentale, un viaggio per ricucire le ferite della psiche

Oltre il 46% degli europei sperimenta forme di disagio psichico. L'allarme dell'Unicef sui più giovani: uno su sei soffre di disturbi mentali. La Fondazione Itaca racconta come in Italia si affronta la malattia senza dimenticare le famiglie. “Vogliamo diffondere una conoscenza corretta e scientifica, combattendo il pregiudizio”.

Un mese fa la morte di Francesco, il ricordo dei piccoli e degli "ultimi"

Da un gruppo di scolari al rabbino Skorka, dai senzatetto ai detenuti che lo hanno conosciuto, e che da Papa Bergoglio hanno ricevuto sostegno, racconti e scorci di vita in un mosaico di testimonianze all’insegna della gratitudine e dell’affetto. “Ciao Papa Francesco”: Peter lo ritrae di profilo in primo piano e con quel pollice alzato che ormai fa parte dell’iconografia di Jorge Mario Bergoglio. E poi, fra gli altri, un “ci vediamo in Paradiso” che spicca tra un sole e una nuvola, sopra a un cuore rosso,

“È sempre più preoccupante e dolorosa la situazione nella Striscia di Gaza. Rinnovo il mio appello accorato a consentire l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari e porre fine alle ostilità, il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani e dalle persone malate”. È il primo appello di Leone XIV alla fine della prima udienza generale del mercoledì. Un pensiero per Papa Francesco ad un mese dalla morte: "Lo ricordiamo con tanta gratitudine".

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo


Dio Padre, mandaci il Consolatore perché sorga una Chiesa che sia figura del Regno, degna sposa del tuo Figlio, carne della sua carne e ossa delle sue ossa come la prima coppia del mondo. Aiutaci instancabilmente a diventare come vuoi tu. Amen.


Atti 15, 1-2. 22-29; Ap. 21, 10-14. 22-23;

Gv. 14, 22-29


22 Gli disse Giuda, non l'Iscariota: "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?". 23 Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25 Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26 Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28 Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. 29 Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.

***

Stiamo leggendo in questo tempo di pasqua quel libro del Nuovo testamento che per noi è un po’ come aprire l’album di famiglia, gli “Atti degli Apostoli”. Cosa accadeva alle origini della predicazione del vangelo, quando i discepoli e le discepole s’andavano costituendo in comunità?

“…Alcuni, discesi dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: Se non vi fate circoncidere secondo la legge di Mosè, non potete essere salvi”.

  • In poche parole il rapporto con Dio sarebbe stato regolato da norme precise. Che queste norme, nell’attuazione concreta incontrassero delle difficoltà da parte di alcuni, pochi o tanti che siano stati, a chi voleva imporle, poco importava.

  • L’altra posizione è quella espressa dai responsabili e apostoli della Comunità. Essa è sintetizzata nella conclusione del loro messaggio inviato a quelli di Antiochia:

State bene!

I primi impongono regole perché, secondo loro, l’esperienza di Dio in questo modo è sicura e garantita

I secondi vogliono che le persone stiano bene perché il vangelo è una buona notizia.

Il testo dell’apocalisse dice le stesse cose con il linguaggio della poesia. La città bella è la possibilità di vivere le relazioni nell’armonia e nella bellezza della comunione e del volersi bene. È una vocazione che è iscritta nel nostro essere.

Come esprimere questo sogno? Ecco la visione della città bella: Gerusalemme.

Ebbene, una volta descritti i tratti affascinanti di una simile convivenza (la città bella), il profeta dell’apocalisse dice:

Ma tempio non vidi in essa: il Signore Dio, l’onnipotente, insieme all’Agnello, è il suo tempio. E la città non ha bisogno della luce del sole o della luna: la gloria di Dio, infatti, la illumina e l’Agnello ne è la lampada”.

In essa dunque non c’è tempio…non c’è un apparato religioso, non c’è istituzione sacrale, non una gerarchia perché a quel punto basta Dio che riempie della sua presenza ogni essere. Egli è tutto preso nell’asciugare le lacrime e nel consolare (Anche lui, come la sua Comunità vuole che l’umanità stia bene!)

Il testo di Giovanni che è preceduto da un interrogativo di un discepolo: “perché devi manifestarti a noi e non al mondo?”

Come dire: “Perché non realizzi uno stato teocratico; un domino sociale e politico; una cultura ecc. secondo il progetto che hai in testa? Dal nostro punto di vista – sembra dire l’interlocutore – questo è ciò che noi aspettiamo da un messia”.

La risposta di Gesù sposta l’attenzione da un ordine sociologico (la possibilità di realizzare un apparato) ad uno stile relazionale.

Qui troviamo un grappolo di parole che esprimono molto efficacemente la posizione di Gesù: amare – osservare (nel senso di custodire con cura il dono di un vissuto) – dimorare…


Non un apparato politico o templare religioso, ma la condivisione diventa manifestazione, epifania di Dio. La manifestazione di Dio si realizza nel suo diventare un’unica cosa con noi; il fare famiglia insieme a noi. Essere di Cristo non è un entrare in un’appartenenza culturale o religiosa ma in una comunione.

Il presente brano appartiene ai discorsi di addio di Gesù.

È quindi pensabile che il clima psicologico dei discepoli sia attraversato dalla tristezza.


  • ai tempi di Giovanni e della Chiesa cui l’evangelista sapeva di rivolgersi, la medesima tristezza poteva consistere nella consapevolezza di essere inadeguati al vangelo. Anche in noi può esserci tristezza per questo scarto.

  • Ma se abbiamo imboccato la via dell’amore non dobbiamo temere perché, pur sbagliando, l’amore non ci lascerà.

Lui percorre questa strada fino in fondo (Va al Padre) e proprio per questo ad essa può consegnarci.

Ed è questa condivisione, quest’insieme di relazioni, questo essere uno con lui a diventare storia (eventi e stile di vita); ossia una forza che Gesù chiama Spirito (consolatore – paraclito – avvocato). Ma anche Santo (separato) ovvero che separa dalla mentalità oscura e mondana dei poteri.

Dalla partecipazione alla qualità del suo amore per l’umanità nasce il cambiamento (vi do la pace [cambiamento] non come la dà il mondo).


Salmo 66

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,

su di noi faccia splendere il suo volto;

perché si conosca sulla terra la tua via,

la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,

perché tu giudichi i popoli con rettitudine,

governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,

ti lodino i popoli tutti.

Ci benedica Dio e lo temano

tutti i confini della terra.

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