Meditazione Domenica VIa di Pasqua - C - Monastero del Bene Comune

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sabato 31 maggio 2025

Meditazione Domenica VIa di Pasqua - C

 


Ricordiamo davanti a te, o Signore

Il riarmo globale minaccia anche il clima e l'ambiente. Quello della Nato potrebbe aumentare le emissioni di gas serra di 200 milioni di tonnellate all’anno. Lo rivela uno studio della ong Conflict and Environment Observatory, condiviso dal britannico «The Guardian». Secondo i ricercatori, l’aumento delle spese per la difesa in tutto il mondo aggraverà la crisi climatica, che a sua volta causerà ulteriori conflitti.


Sudan, i bombardamenti aggravano l'epidemia di colera a Khartoum. L'Unicef lancia l'allarme per i bambini a causa dell'epidemia di colera nello Stato di Khartoum: oltre un milione di minori a rischio. Nella capitale sudanese, dove i continui attacchi causano interruzioni di elettricità e carenza d'acqua, sono state registrate oltre 70 vittime in 48 ore


E' stata la fame a spingere i civili palestinesi ad assaltare un deposito di stoccaggio e distribuzione di generi alimentari finanziato da una fondazione umanitaria israelo-statunitense. Il ministero della salute della Striscia di Gaza ha reso noto che gli uomini di guardia al deposito hanno aperto il fuoco contro la folla provocando un morto e 48 feriti.


Tra gennaio 2024 e marzo 2025 Medici Senza Frontiere (Msf) ha assistito - solo nel Darfur meridionale - 659 persone sopravvissute a violenze sessuali, di cui il 94% erano donne e il 31% aveva meno di 18 anni. La violenza sessuale non è una conseguenza della guerra, può costituire un crimine di guerra, una forma di tortura e un crimine contro l'umanità", afferma in un comunicato Claire San Filippo, coordinatrice delle emergenze di Msf in Sudan.


Gaza, raid israeliano su una scuola che ospitava sfollati. Sono circa 50 le vittime dei bombardamenti israeliani sulla Striscia nelle ultime 24 ore; almeno 30 i morti che si contano solo nella scuola di Gaza City dove erano ospitate famiglie di sfollati.


Maltempo in India, 5 morti nel nord-est. Centinaia di famiglie hanno abbandonato le proprie case a causa delle piogge monsoniche provocando frane e inondazioni.


Ti preghiamo, o Signore, prenditi cura di noi: Kyrie eleison

Aiutaci a custodire e a discernere i germi della speranza

Gambia, la sartoria sociale di Faburama Ceesay. Fuggito giovanissimo dal proprio paese Faburama sbarca in Italia ricco solo dei suoi sogni e di una preziosa abilità artigianale. Oggi, come sarto affermato a livello italiano e internazionale ha lanciato un progetto per portare sviluppo e know-how ai giovani gambiani. Kanö Gambia Taylor punta a creare una scuola per giovani sarti e dotarli di strumenti e metodologie per la crescita professionale, personale e collettiva nel tessuto artistico-culturale del Gambia.


"Hope", il progetto indiano vince il premio dedicato a San Francesco e Carlo Acutis assegnato domenica 25 maggio nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Il progetto “HOPE” nasce e si sviluppa a Goa, in India per il soccorso e la riabilitazione dei ragazzi in pericolo, soprattutto provenienti dai villaggi più poveri e abbandonati, vittime di abusi e a rischio, alcuni dei quali sordociechi


Zuppi: costruire insieme un'architettura di pace, aiuti a Gaza e dialogo in Ucraina. La pace non deve essere l’eccezione, una semplice tregua, ma la regola. È «un’architettura di pace» quella che occorre costruire, frutto dei principi alla base dell’Europa, che «non può essere ridotta a diritti individuali o a burocrazia, perché fondata sulla difesa della persona nel suo valore indiscutibile e nella sua relazione con la comunità».Il cardinale Zuppi ha aperto il suo intervento ricordando Papa Bergoglio. «Francesco ci ha insegnato a uscire dalle logiche del consenso e dell’abitudine, dall’alibi dello scoraggiamento e del compiacimento, dalla tentazione di giudicare senza amare, di scambiare il dialogare con l’assecondare la mentalità comune. Ci ha spronato a essere una Chiesa materna, più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti». Francesco «ci ha ricordato che i poveri sono i preferiti e non sono utenti e che servirli è richiesto a tutti ed è amore, ben diverso da attività meramente sociale. Ha difeso la vita dal suo inizio al suo compimento, in ogni sua stagione e di tutti, indicando il valore della persona non in categorie astratte ma perché fratelli tutti».

Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo

Signore Dio, diffondi nel cuore di ogni persona un sussulto di dignità, perché tutti trovino la forza per di lasciare lo spirito di rassegnazione e sappiano elevarsi e dare valore all'esistenza. Sii benedetto nei secoli. Amen


At 1,1-11    Eb 9,24-28;10,19-23   

Lc 24,46-53

Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

***


Questo testo chiude il racconto del Vangelo di Luca. L’evangelista giunge alla fine del suo racconto completandolo come una grande inclusione: gli elementi dell’inizio vengono richiamati alla fine. Ma, come vedremo, non si tratta solo di una tecnica narrativa, nel suo ritornare all’ouverture, Lc. fa sintesi della prospettiva teologica e tematica di tutta la sua opera.

Il racconto di apparizione del risorto si concentra sulla spiegazione delle Scritture da parte di Gesù circa ciò che lo riguarda - Così sta scritto -. È un passaggio che corrisponde specularmente al momento iniziale in cui il Cristo dodicenne, a Gerusalemme, nel tempio, tra gli esperti delle Scritture, lascia stupiti i suoi interlocutori per l’intelligenza che rivela nelle sue domande e risposte.

In quella circostanza, mentre i genitori presero la via del ritorno con tutti gli altri egli “rimase a Gerusalemme”. Ora, ai suoi discepoli egli dice: “restate in Gerusalemme”.

Sempre all’inizio, per ritrovare il figlio, i suoi “fecero ritorno a Gerusalemme”, dopo la passione, anche i suoi discepoli “tornarono a Gerusalemme”.

L’inclusione sottende l’idea che tutto quanto c’era da fare e da dire è stato fatto e detto, tutto è stato compiuto! Ora si tratta solo di assimilare, di interiorizzare la novità e il significato degli avvenimenti: il messaggio di Gesù e il cambio radicale di paradigmi che la sua vicenda ha introdotto nella vita. Ma interiorizzare il Vangelo, ossia la vita, le parole, le azioni e le relazioni di Gesù e specialmente il loro significato di fede e di speranza, non è una parola, è un processo. Perciò occorre attraversare alcune fasi specifiche, insomma, occorre darsi tempo affinché il tutto diventi esperienza.

Credo che i verbi ‘ritornare’ e ‘restare’ siano fondamentali in questo processo. Quante volte nella vita abbiamo la necessità di ‘ritornare’ a considerare le cose vissute e quante volte per assimilare interiormente un valore, un significato, un messaggio importante abbiamo la necessità di rimanerci sopra, di ‘restare’!

L’aspetto di distacco fisico, insomma tutto ciò che sinteticamente e simbolicamente è detto con il verbo “ascendere”, è come un farsi da parte, un permettere all’altro di crescere e fare la sua strada. Ed è proprio questo sottrarre la propria incombenza all’altro che, di fatto, è condizione di una nuova e più profonda vicinanza. L’ascensione altro non è che l’inaugurazione del tempo in cui viene affidato alla Comunità dei discepoli e delle discepole il compito di dare continuità all’evangelo di Gesù. Nelle parole del testo infatti troviamo indicata anche una precisa modalità circa questa continuità:

  1. Così sta scritto. Gesù parla di sé attraverso le scritture. Ecco cosa che la presenza di Gesù ci viene donata nella Parola custodita nelle Scritture. Al di fuori della frequentazione della Parola non troviamo che un Gesù fantasma: il fantasma dei devozionismi, delle ideologie dottrinali o religiose, delle aspettative di vario genere ma, comunque, non corrispondenti alla Parola biblica.

  2. Nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione ed il perdono. La sua presenza continua ad essere efficace (il suo nome) se i suoi si mantengono nel processo di cambiamento continuo (conversione metanoia) e di cura delle situazioni disumanizzate, perché a ognuno sia restituita dignità umana (ecco il perdono dei peccati!).

  3. Di questo voi siete testimoni. Non dice: “voi siete incaricati di divulgare”, ma testimoni! Si tratta di offrire agli altri una parola che prima è passata attraverso la propria esperienza, esperienza di cambiamento e di guarigione.

  4. Mando su di voi…restate in città. Non siete voi gli artefici di questo processo ma è un dono che vi viene incontro come una forza. Perciò la fretta non serve. Restate. Attendete …assimilate. Ogni interiorizzazione esige il suo tempo.

La conclusione è estremamente interessante, soprattutto se teniamo presente l’inizio della grande inclusione, ovvero Gesù dodicenne nel tempio.

Egli compie gesti e dice parole tra il monte degli ulivi e Betania, ossia di fronte al tempio, come a rimarcare che il tempio, cioè l’incontro con Dio, d’ora in avanti avviene ogni volta che uno/a si coinvolge e dona se stesso/a. Infine, compie un gesto sacerdotale di cui si parla nel libro del Levitico 9: la benedizione di Aronne

,22Aronne, alzate le mani verso il popolo, lo benedisse; poi discese, dopo aver compiuto il sacrificio per il peccato, l'olocausto e i sacrifici di comunione. 23Mosè e Aronne entrarono nella tenda del convegno; poi uscirono e benedissero il popolo e la gloria del Signore si manifestò a tutto il popolo. … tutto il popolo vide, mandarono grida di esultanza e si prostrarono con la faccia a terra.

Eppure Gesù non è della classe sacerdotale, è semplicemente umano, talmente umano da essere divino. È tutta l’umanità, semplicemente perché umana, destinataria e portatrice di benedizione. Grazie a Gesù, la storia, il cosmo e ognuno sono e saranno per sempre una Parola Detta Bene.

I suoi ritornano al tempio, ma per poco. Ormai, il vero tempio, ossia lo spazio in cui fare l’esperienza dell’incontro con Dio, come abbiamo visto, è un altro


Salmo 46

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.


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