Ricordiamo davanti a te, o Signore
Gaza, se il cibo diventa un'arma. Nella Striscia, la partita degli aiuti umanitari è giocata sulla pelle dei civili, ridotti allo stremo dalla guerra, dal blocco all’ingresso degli aiuti umanitari e dalla cancellazione delle attività dell’Unrwa e dell’Onu. Sarebbero almeno un centinaio i palestinesi rimasti uccisi durante le operazioni di distribuzione del cibo nei tre punti organizzati. E negli ultimi giorni i punti di distribuzione sono rimasti chiusi.
India e Bangladesh, morti e sfollati per le piogge torrenziali. Le inondazioni provocate dalle violente precipitazioni continuano a causare vittime, migliaia gli sfollati. Le piogge si sono riversate sulla regione di Assam mettendo in pericolo la vita di circa 364 mila persone. Sono almeno 34 le persone rimaste uccise.
Afghanistan, Birmania, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen: ai cittadini di questi i 12 Paesi sarà d’ora in poi vietato l’ingresso negli Stati Uniti, secondo l’ultimo provvedimento del presidente USA, dopo l’attentato in Colorado quando un uomo di origini egiziane ha lanciato bombe molotov contro un gruppo di manifestanti che chiedevano il rilascio degli ostaggi israeliani.
Ad Haiti sono approdati i mercenari di Blackwater. Il reclutatore di soldati a pagamento, Erik Prince, ha ricevuto dal governo locale licenza di uccidere i ribelli, bambini compresi, per riportare stabilità sull'isola.
Sudan: colpito un convoglio di aiuti umanitari in Darfur. Le Nazioni Unite denunciano un “attacco deliberato” e una "palese violazione del diritto internazionale umanitario". l’attacco con droni che ha colpito la notte del 2 giugno scorso un convoglio di 15 camion carichi di aiuti umanitari del Programma alimentare mondiale (PAM) e dell’UNICEF diretti a El-Fasher, capitale del Darfur Settentrionale da oltre un anno sotto assedio.
L'Amazzonia brasiliana ha registrato una deforestazione di 960 chilometri quadrati a maggio, con un aumento del 92% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso: lo ha reso noto il ministero dell'Ambiente e dei Cambiamenti climatici. La ripartizione delle cause indica che il 51% è dovuto agli incendi boschivi, il 48% al disboscamento legato ad attività come l'agricoltura e l'allevamento e l'1% alle attività minerarie.
Il Consiglio dei Popoli Indigeni dell'Oiapoque (Ccpio) - che riunisce oltre 60 leader delle etnie amazzoniche - ha chiesto la sospensione immediata del processo di licenza ambientale per l'esplorazione petrolifera nei bacini al largo della foce del Rio delle Amazzoni, in Brasile per un totale di 47 pozzi. In una lettera aperta, le comunità denunciano la mancata consultazione previa delle organizzazioni indigene che vivono nella regione - obbligatoria secondo la legge e la Costituzione.
Ti preghiamo, o Signore, prenditi cura di noi: Kyrie eleison
Aiutaci a custodire e a discernere i germi della speranza
Proprio di carcere si è parlato all’evento del Festival della comunicazione dal titolo “Comunicare per esistere”, svoltosi in piazza del Popolo a Fermo. Gli studenti del fermano vengono spesso accolti in visita alla casa di reclusione. i ragazzi cambiano la loro percezione delle carceri, di coloro che troppo spesso considerano diverso e scartato. Comunicare per esistere, dunque. Per non essere dimenticati. Per avere una nuova opportunità, anche e soprattutto quando tutto, intorno, sembra vacillare.
Una carovana umanitaria tunisina partirà il 9 giugno dal porto di La Goulette, a Tunisi, con l'obiettivo di raggiungere la Striscia di Gaza attraverso Libia ed Egitto.L'iniziativa, denominata "Convoglio della Resilienza", è promossa dal Coordinamento Congiunto per la Palestina e si inserisce nel contesto della "Global March to Gaza", una mobilitazione internazionale che coinvolge attivisti da oltre 30 paesi, tra cui l'Italia, per chiedere la fine dell'assedio israeliano e l'apertura di corridoi umanitari.
Il Papa: «Non più predatori, ma pellegrini. Così tornerà la pace nel mondo». Alla veglia di Pentecoste in piazza San Pietro con i 70mila del Giubileo di movimenti e associazioni il Papa ha detto «Dio ha creato il mondo perché noi fossimo insieme. “Sinodalità” è il nome ecclesiale di questa consapevolezza» e ha indicato la prospettiva: «La terra riposerà, la giustizia si affermerà, i poveri gioiranno, la pace tornerà se non ci muoveremo più come predatori, ma come pellegrini. Non più ognuno per sé, ma armonizzando i nostri passi ai passi altrui. Non consumando il mondo con voracità, ma coltivandolo e custodendolo, come ci insegna l’enciclica Laudato si’».
Per la bontà che abita nel cuore umano e per coloro che si mettono a disposizione del bene, a te la lode e la gloria, o Signore: Gloria in excelsis Deo
Signore Gesù Cristo, nel tuo Vangelo ti ci rassicuri: “Non vi lascerò mai soli; vi invierò lo Spirito Santo - lui sarà un sostegno, un consolatore, donaci di rimanere in comunione con Dio giorno dopo giorno. Amen
At 2,1-11 Rm 8,8-17
Gv 14,15-16.23-26
15 «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
23 Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
25 Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26 Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
***
Questo breve testo che troviamo all’interno del capitolo 14, appartiene ai discorsi di saluto di Gesù prima della sua passione e morte.
Potrebbe quindi avere le caratteristiche di un testamento spirituale. Al momento del congedo si consegnano ai propri cari e agli amici le cose che davvero contano.
Se Gesù fosse un caposcuola porrebbe nelle mani dei discepoli i testi fondamentali che riguardano i principi del suo pensiero.
Nelle parole di Gesù, invece, non c’è posto per puntualizzazioni di ordine dottrinale, morale, giuridico e quant’altro.
Il brano apre con un esplicito richiamo all’amore: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”.
Il tema dell’amore per Gesù e per il Padre attraversa ed unisce tutto il testo.
L’amore di cui parliamo però, non rimane nel vago, non si confonde con un’emozione sentimentale di cordialità passeggera. Esso comporta un ‘osservare i cuoi comandamenti’. Tanto a dire permettere alle parole, che custodiscono la sua vita, di vivere dentro di noi e così diventino sostanza anche per la nostra vita. Attenzione dunque, i comandamenti di cui parla Gesù sono “suoi comandamenti”, non le regole o i dogmi di una tradizione religiosa; i suoi comandamenti sono l'amore verso gli altri, l'amore che diventa condivisione e servizio agli altri.
“Amatevi come io vi ho amati ... (come nella lavanda dei piedi) sarete beati se vi laverete i piedi gli uni gli altri”. L'amore che Gesù chiede per sé è quello declinato per gli altri. Gli altri, ovvero ogni alterità può trovare spazio nei discepoli e nelle discepole di Gesù. Questo è il suo comandamento/i che a sua volta ha ricevuto dal Padre, perché il Padre ama l’umanità con questa capacità di vivere l’altro dentro di sè e di prendersene cura. Osservare infatti significa “custodire con cura” il frutto di un'esperienza o di un dono prezioso; un lasciare spazio dentro di noi alle parole di Gesù per consentire che diventino vita in noi.
Questo può avvenire perché, appunto, realizza in noi la sua presenza donandoci il suo Spirito che è spirito di amore e di servizio.
L'amore leale per l'umanità e il servizio è così lontano dalla logica del mondo che il mondo non lo può ricevere, né conoscere. Il mondo conosce solo il dominio. Occorre precisare che il mondo di cui parla Gesù è il mondo che non è orientato ad amare, né a servire, ma dominare, sottomettere, imporre. Spesso l’apparato religioso è incarnazione di questa qualità di mondo, cioè mondano.
Il mondo, ossia i criteri mondani, non può fare esperienza (conoscere) di Gesù, né del Padre.
L’esperienza, quella che nel Vangelo viene espressa col verbo conoscere, ma che non riguarda la conoscenza intellettuale quanto appunto quella esperienziale, è una forza che Gesù chiama Spirito (consolatore – paraclito – avvocato). In una parola una forza che fa risuonare le parole di Gesù dal di dentro dei cuori, come un avvocato che in un dibattimento processuale conferma e suggerisce al suo assistito cosa dire e non dire. per Gesù questo Spirito è anche Santo (qadosh - separato) ovvero la sua azione in noi ci separa dalla mentalità oscura e mondana dei poteri forti incapaci di amore e di cura.
È una parla di consolazione quella che Gesù ci consegna. Noi camminiamo nell’incertezza tra la chiamata a partecipare alla cura e all’amore leale di Dio per l’umanità e per ogni essere e la fragilità che ci fa oscillare continuamente verso le istanze mondane del potere e del dominio sugli altri e sulla natura. Ma proprio per questo motivo l’azione dello Spirito in noi è una forza interiore che non cessa il suo lavoro in noi: “lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.
Incessantemente continuerà a ri-cordare, a farci ritornare al cuore del Vangelo senza paura e senza tentennamenti e il cuore del Vangelo è “amatevi come io vi ho amati”!
Salmo 103
Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.